Cavanda ritwetta: "La Lazio ha una m**** come Presidente"

[CP 4.0]

lunedi penevo una domanda a cui non mi pare di aver ricevuto risposta.

la ripropongo per tutti i partecipanti, e non specificatamente per chi posto quanto quotai, perche' mi sembra che la discussione si sia come al solito arenata su 'la societa' fa cosi, Lotito fa cosi'' quasi che ne l'una ne l'altro sappiano fare diversamente.

pero' capita. e credo che capire il perche' capita che la societa'/Lotito si comporti in maniera diversa con diversi giocatori possa aiutare ad uscire dal solito eternal loop in a sleepless forum.

Secondo me, Lotito dovrebbe "sdoganare" il tentativo di alcuni giocatori di arrivare a scadenza.
In alcuni casi, ha prevenuto il possibile problema, rinnovando con ampio anticipo (è recente il caso di Lulic o quelo di Radu), ma se non rinnovi per tempo è ovvio che il potere contrattuale del giocatore cresca a dismisura.  E non ci sono "chiodio e martello" che funzionino.
Il giocatore va via comunque a parametro zero e la Lazio, oltre al danno, ha anche la beffa di aver stipendiato un giocatore senza utilizzarlo, pur se in certi casi avrebbe potuto dare una mano (vedi Cavanda quest'anno e, casi molto più eclatanti, Pandev e Ledesma).
Da me non troverete un solo post di attacco alla società sul mancato mercato (ovvio che non mi complimento neanche con loro), ma sui "fuori rosa" non credo qualcuno riuscirà mai a convincermi della correttezza della strategia societaria...

Ma se con giocatori diversi la stessa società rinnova per tempi diversi non è che la differenza la faccia il giocatore diverso e non la società stessa?

Cioè con i giocatori che vogliono rinnovare per tempo, la società completa l'operazione per tempo mentre con quelli che non vogliono rinnovare per tempo no e' che la società non può nulla a riguardo?

[SAV]

Questo è il tuo quesito:
Cioè con i giocatori che vogliono rinnovare per tempo, la società completa l'operazione per tempo mentre con quelli che non vogliono rinnovare per tempo no e' che la società non può nulla a riguardo?

La mia risposta è che, se il giocatore non vuole rinnovare, la società non può fare assolutamente nulla.
Questo deriva da un principio che si chiama libertà negoziale: ognuno è libero di fare affari con chi vuole.
Ed è lo stesso principio in base al quale nessuno può dire nulla se Lotito non vende la sua partecipazione nella Lazio anche a un miliardo di euro.
Allo stesso modo, il giocatore è libero di accettare la proposta di rinnovo o di rifiutarla, sperando di andare a scadenza e di spuntare un contratto più ricco altrove.
Se il giocatore rifiuta, la società può dire all'allenatore di preferirgli altri giocatori, ma l'invito all'allenatore deve avere il limite dell'autolesionismo.  Se hai infortuni, porre un divieto assoluto all'uso di un determinato giocatore è masochismo da deficienti.

[Skorpius]

Questo è il tuo quesito:
Cioè con i giocatori che vogliono rinnovare per tempo, la società completa l'operazione per tempo mentre con quelli che non vogliono rinnovare per tempo no e' che la società non può nulla a riguardo?

La mia risposta è che, se il giocatore non vuole rinnovare, la società non può fare assolutamente nulla.
Questo deriva da un principio che si chiama libertà negoziale: ognuno è libero di fare affari con chi vuole.
Ed è lo stesso principio in base al quale nessuno può dire nulla se Lotito non vende la sua partecipazione nella Lazio anche a un miliardo di euro.
Allo stesso modo, il giocatore è libero di accettare la proposta di rinnovo o di rifiutarla, sperando di andare a scadenza e di spuntare un contratto più ricco altrove.
Se il giocatore rifiuta, la società può dire all'allenatore di preferirgli altri giocatori, ma l'invito all'allenatore deve avere il limite dell'autolesionismo.  Se hai infortuni, porre un divieto assoluto all'uso di un determinato giocatore è masochismo da deficienti.

Però c'è un elemento che giuridicamente non possiamo far pesare ma esiste.
In alcuni casi.. anzi in molti casi il giocatore in tempi prematuri ed illegittimi si accorda con società terze.

[SAV]

Però c'è un elemento che giuridicamente non possiamo far pesare ma esiste.
In alcuni casi.. anzi in molti casi il giocatore in tempi prematuri ed illegittimi si accorda con società terze.

E' probabilmente così, ma ci fosse stato mai un caso in cui quest'affermazione è stata provata...
Quindi, non serve purtroppo a nulla gridare a uno scandalo che non si può provare...
Soprattutto, se lo scandalizzato non ha esitazioni a fare lo stesso con giocatori di altre squadre in scadenza di contratto.
Sarebbe meglio lasciar correre e far decidere all'allenatore se ciascun giocatore è in grado di contribuire alla causa o va invece escluso perché "con la testa altrove"...

[disabitato]

abboccamenti tramite procuratore ci sono ben prima dei sei mesi dalla scadenza, in tutta europa.
L'illecito si consuma se tu metti nero su bianco prima di svincolarti.

[fish_mark]

grazie a SAV che ribadisce cose ampiamente ribadite.

una battuta.,le norme sui trasferimenti non impediscono che io possa andare da cavani per chiedergli di venire alla lazio. l'importante è non firmare niente.

ci sarebbe anche da chiedersi che senso ha pagare il giocatore l'ultimo Mm
anno senza farlo giocare, una pratica che smentisce il mito dell'amministratore oculato che ottimizza le risorse

[aquilafelyx]

E che senso ha fare un contratto di 4 o 5 anni se il giocatore chiede di rivederlo prima della scadenza pena un impegno professionale minore rispetto i normali standard,

e che senso ha arrivare a scadenza rifiutando ogni possibile trasferimento causando un doppio danno alla società?

Non c'è l'obbligo giuridico di firmare qualsiasi contratto proposto, ma esistono dei comportamenti che qualificano i professionisti, ed in ogni caso che analizziamo su questo topic c'è sempre un "comportamento" anomalo che determina la rottura dei rapporti.

 

[fish_mark]

caro aquilafelyx

ti sei fatto le domande e ti sei dato le risposte con una considerazione finale di puro buon senso.
chi si comporta così si qualifica da sé. tempo fa si citava un nailon che chiede evitarne un paio di rinnovi a distanza ravvicinata. ma di chi fu la colpa?
un giocatore che fa mancare il suo impegno come ritorsione per questioni di mercato è un pessimo professionista e merita di scivolare in panchina.
questo è il pendant di una società che estromette deliberatamente dei giocatori (il fatto che siano molti sottolinea ancor di più la gravitàdi questa pratica)

[CP 4.0]

Questo è il tuo quesito:
Cioè con i giocatori che vogliono rinnovare per tempo, la società completa l'operazione per tempo mentre con quelli che non vogliono rinnovare per tempo no e' che la società non può nulla a riguardo?

La mia risposta è che, se il giocatore non vuole rinnovare, la società non può fare assolutamente nulla.
Questo deriva da un principio che si chiama libertà negoziale: ognuno è libero di fare affari con chi vuole.
Ed è lo stesso principio in base al quale nessuno può dire nulla se Lotito non vende la sua partecipazione nella Lazio anche a un miliardo di euro.
Allo stesso modo, il giocatore è libero di accettare la proposta di rinnovo o di rifiutarla, sperando di andare a scadenza e di spuntare un contratto più ricco altrove.
Se il giocatore rifiuta, la società può dire all'allenatore di preferirgli altri giocatori, ma l'invito all'allenatore deve avere il limite dell'autolesionismo.  Se hai infortuni, porre un divieto assoluto all'uso di un determinato giocatore è masochismo da deficienti.

Per me continuamo a girare intorno all'unico fatto concreto.

La differenza è che tu ed altri credono che un giocatore che vuole andare in scadenza, sapendo che la propria società non possa fare nulla e quindi approfittando senza scrupoli della situazione, senta comunque lo scrupolo di dare il massimo e quindi essere un valore aggiunto se convocato, mentre io credo che tanto un giocatore tale non ci metterà certo il fritto ma neanche il lesso, e visto che l'alternativa reale è il nulla non c'è una base concerta su cui poter giudicare senza dubbio che si può fare di meglio.

Soprattutto che un giocatore senza scrupoli si faccia prendere dallo scrupolo di dare il massimo se convocato perché la squadra è nella cacca dopo che è stato escluso.

[fish_mark]

Per me continuamo a girare intorno all'unico fatto concreto.

La differenza è che tu ed altri credono che un giocatore che vuole andare in scadenza, sapendo che la propria società non possa fare nulla e quindi approfittando senza scrupoli della situazione, senta comunque lo scrupolo di dare il massimo e quindi essere un valore aggiunto se convocato, mentre io credo che tanto un giocatore tale non ci metterà certo il fritto ma neanche il lesso, e visto che l'alternativa reale è il nulla non c'è una base concerta su cui poter giudicare senza dubbio che si può fare di meglio.

Soprattutto che un giocatore senza scrupoli si faccia prendere dallo scrupolo di dare il massimo se convocato perché la squadra è nella cacca dopo che è stato escluso.

In realtà l'alternativa esiste e non è il nulla e quindi esiste una base reale su cui poter dire che si può fare di meglio. Un paio di nomi: Campagnaro e Mexes. Hanno giocato fino all'ultimo giorno di contratto quando tutto il globo terracqueo sapeva e sa che vanno via.
Il napoletano peraltro va in una squadra che NON farà la Champions, mentre quella attuale la farà. Chi ci ha rimesso nel caso specifico?

[aquilafelyx]

caro aquilafelyx

ti sei fatto le domande e ti sei dato le risposte con una considerazione finale di puro buon senso.
chi si comporta così si qualifica da sé. tempo fa si citava un nailon che chiede evitarne un paio di rinnovi a distanza ravvicinata. ma di chi fu la colpa?
un giocatore che fa mancare il suo impegno come ritorsione per questioni di mercato è un pessimo professionista e merita di scivolare in panchina.
questo è il pendant di una società che estromette deliberatamente dei giocatori (il fatto che siano molti sottolinea ancor di più la gravitàdi questa pratica)

Le società non estrometterebbero nessuno deliberatamente se non ci fossero comportamenti che vanno contro gli interessi della stessa, non mi sembra un concetto difficile da capire, mettere i giocatori ai margini o fuori rosa è pratica comune non è un'esclusiva della Lazio,         
l'ultimo caso eclatante che vedeva protagonista un giocatore di caratura molto più importante rispetto a Diakité e Cavanda è successo a Milano con Wesley Sneijder, ed altri a Torino sponda Juve,
casi ben più spinosi e dal profilo economico piuttosto rilevante.   

[CP 4.0]

In realtà l'alternativa esiste e non è il nulla e quindi esiste una base reale su cui poter dire che si può fare di meglio. Un paio di nomi: Campagnaro e Mexes. Hanno giocato fino all'ultimo giorno di contratto quando tutto il globo terracqueo sapeva e sa che vanno via.
Il napoletano peraltro va in una squadra che NON farà la Champions, mentre quella attuale la farà. Chi ci ha rimesso nel caso specifico?

Davvero vogliamo discutere delle tifoserie delle due squadre per cui i sodali che tu menzioni gioca(va)no?

Le maghine rigate e assalti alle mogli/fidanzate?

[fish_mark]

Davvero vogliamo discutere delle tifoserie delle due squadre per cui i sodali che tu menzioni gioca(va)no?

Le maghine rigate e assalti alle mogli/fidanzate?

No, davvero, non ne voglio discutere, anche perché il riferimento non c'entra una mazza.
Qui si parla di una contesa tra un giocatore e la sua società. Punto. La curva, a maja, er sangue ed er sudore non c'entrano niente.

[robylele]

ci sarebbe anche da chiedersi che senso ha pagare il giocatore l'ultimo Mm
anno senza farlo giocare, una pratica che smentisce il mito dell'amministratore oculato che ottimizza le risorse

non hai torto a rigor di logica, ma mi sembra di aver capito che l'amministratore guarda anche altri comportamenti.
e, credo, anche tu li pretenda nella vita privata.

forse si è fatto prendere la mano mentre si doveva attenere alla sana gestione. Ma in questo caso presumo gli sarebbe stato rimproverato di non aver saputo impedire che un calciatore facesse esclusivamente i suoi interessi.

a quel punto, sempre imho, il discorso del professionista, della convenienza economica e del mercato sarebbe finito in secondo piano.

[fish_mark]

non hai torto a rigor di logica, ma mi sembra di aver capito che l'amministratore guarda anche altri comportamenti.
e, credo, anche tu li pretenda nella vita privata.

forse si è fatto prendere la mano mentre si doveva attenere alla sana gestione. Ma in questo caso presumo gli sarebbe stato rimproverato di non aver saputo impedire che un calciatore facesse esclusivamente i suoi interessi.

a quel punto, sempre imho, il discorso del professionista, della convenienza economica e del mercato sarebbe finito in secondo piano.

Il calcio è pieno di signorine capricciose, mica lo scopriamo oggi.
Caso Matuzalem. Pessimo comportamento del centrocampista brasiliano. Un bel multone (100-200 mila euro) e poi giochi ogni tanto, ma giochi.

[BobLovati]

... ma che Cavanda sia stato perkuleggiato PER ANNI ( partita con la Juve, di cui era il minor responsabile, prestito a Bari, prestito a Torino ) anche da qualcuno di quelli che ora reclama, non si ricorda più nessuno ??

Delle frasi sentite all´Olimpico e lette qui sopra ( ed altrove ): " tanto Diakité prima o dopo la caxxata la fa, sicuro ! " non si ricorda nessuno ?

Memoria debole o ............

   

[SAV]

Davvero vogliamo discutere delle tifoserie delle due squadre per cui i sodali che tu menzioni gioca(va)no?

Le maghine rigate e assalti alle mogli/fidanzate?

Secondo me, state partendo da un presupposto sbagliato.
Date per scontato che il giocatore in scadenza che non ha intenzione di rinnovare sia privo di stimoli e giochi di merda.
E se gioca bene lo fa perché minacciato dai tifosi...
Può essere che accada, ma non è assolutamente la regola.
Stiamo parlando di professionisti che vengono valutati sulla base delle loro prestazioni da giornali, altre squadre, selezioni nazionali.  Ma al di là delle valutazioni di terzi, esiste la propria professionalità che ti spinge a dare il massimo anche se la tua avventura in una squadra è al capolinea.
Poi ci sarà sicuramente qualche giocatore che "tira i remi in barca", ma a quel punto c'è l'allenatore che può accorgersi dello scarso valore delle prestazioni o del poco impegno in allenamento ed escluderlo dalla formazione titolare o addirittura mandarlo in tribuna per manifesta inutilità.

Mi interessa poco poi il comportamento delle altre squadre.  Soprattutto quando l'Inter con Snejder ha raggiunto un risultato concreto, vendendo il giocatore, mentre noi non stiamo cavando un ragno dal buco... 

[giangoverni]

In un meraviglioso capitolo de I Promessi Sposi, Renzo guarito dalla peste si reca a Milano alla ricerca di Lucia e, siccome si avvicina alle porte per bussare viene preso per un untore e inseguito da alcuni passanti. Si rifugia nel carro dei monatti che trasporta morti e moribondi al lazzaretto, al quale gli inseguitori non osano neppure avvicinarsi. Quando si ritiene fuori pericolo scende dal carro e il monatto lo saluta con la frase: "Va... va... povero untorello, non sarai tu che spianterai Milano".
Così riterrei di dire a Cavanda e Diakité, non sarete voi che "spianterete" la Lazio.
Il discorso di Zarate è diverso perché la rescissione del suo contratto per colpa della società comporterebbe una perdita economica notevolissima, accompagnata anche da una somma rilevante da pagare come risarcimento danni. Speriamo che questo non succeda.

[MagoMerlino]

Secondo me, state partendo da un presupposto sbagliato.
Date per scontato che il giocatore in scadenza che non ha intenzione di rinnovare sia privo di stimoli e giochi di merda.
E se gioca bene lo fa perché minacciato dai tifosi...
Può essere che accada, ma non è assolutamente la regola.
Stiamo parlando di professionisti che vengono valutati sulla base delle loro prestazioni da giornali, altre squadre, selezioni nazionali.  Ma al di là delle valutazioni di terzi, esiste la propria professionalità che ti spinge a dare il massimo anche se la tua avventura in una squadra è al capolinea.
Poi ci sarà sicuramente qualche giocatore che "tira i remi in barca", ma a quel punto c'è l'allenatore che può accorgersi dello scarso valore delle prestazioni o del poco impegno in allenamento ed escluderlo dalla formazione titolare o addirittura mandarlo in tribuna per manifesta inutilità.

Mi interessa poco poi il comportamento delle altre squadre.  Soprattutto quando l'Inter con Snejder ha raggiunto un risultato concreto, vendendo il giocatore, mentre noi non stiamo cavando un ragno dal buco... 

Ecco lasciare la decisione autonoma all'allenatore, senza imporla per diktat societario, dovrebbe essere la normalità.
Tra l'altro c'è sempre il lato meramente economico, se Diakite andrà via a parametro zero, Cavanda ha un altro anno di contratto. Non farlo giocare, ne diminuisce il valore di mercato, perchè chi ne fosse interessato conosce la situazione e cercherà di scontare il prezzo migliore, con la certezza che se non si trova l'accordo la Lazio si ritrova con un problema irrisolto.
Certo c'è l'opzione "BobLovati" che prevede il decremento della valutazione nel caso giocasse e le prestazioni fossero pessime.
Per questo motivo un professionista che sta per chiudere un contratto con un'altra società dovrebbe essere stimolato a offrire ottime prestazioni, per avere maggiore potere contrattuale.

[fish_mark]

Il discorso di Zarate è diverso perché la rescissione del suo contratto per colpa della società comporterebbe una perdita economica notevolissima, accompagnata anche da una somma rilevante da pagare come risarcimento danni. Speriamo che questo non succeda.

Un tentativo di composizione amichevole, prima che si arrivi a un doloroso lodo? No?