Cavanda ritwetta: "La Lazio ha una m**** come Presidente"

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l'altra faccia della medaglia è la società che si attiene ai desideri del tecnico, per questo ho parlato di concordanza di vedute tra le due componenti,

ne abbiamo avuto un esempio con Delio Rossi che non volle qualcuno in ritiro e con Reja che pretese una rosa corta,

l'ottimo sarebbe l'accordo tra tutte le parti, compresi i calciatori, ma se non si arriva all'ottimo non può essere automatico dare colpe alla società.

Lòa ragione non sta mai tutta da una parte e pertanto gli errori non sono appannaggio sistematico di questa o altre società.
se è vero che Rossi ha insistito per l'allontanamento di certi giocatori (sarebbe curioso di sapere quali) va detto che i risultati degli ultimi tre anni (parentesi ballardiniana a parte) dimostrano che forse la società ha avuto ragione nel preferire certi giocatori al tecnico.
Dall'altra parte se i giocatori realizzano un gruppo molto coeso, anche troppo coeso, da condizionare le scelte della soceità questo potrebbe rivelarsi un boomerang per lo spazio di manovra sul mercato della soceità e in definitiva per le possibilità di successo della squadra.
Infine - come insegna i llibro Calcionomica - assecondare tutti i capricci dell'alleantore in sede di calciomercato può essere pericoloso, sia in termini di spesa per investimenti sia per i ritorni sul campo.
Insomma è una questione di equilibrio, peraltro difficile da raggiungere, ma che la società abbia in testa un disegno tecnico e che lo faccia valere anche di fronte al tecnico è un elemento di forza e di intelligenza da parte dei dirigenti.

[giamma]

.......La Roma ci ha preso Mexes con quel famigerato articolo che – lo ricordo – disciplina la risoluzione per giusta causa............

La regola si presta ad errate interpretazioni e le merde pagarono quell'art.17 con 8 milioni e la squalifica per una sessione di mercato. Un affare colossale !!!!

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La regola si presta ad errate interpretazioni e le merde pagarono quell'art.17 con 8 milioni e la squalifica per una sessione di mercato. Un affare colossale !!!!

Ci fu un contenzioso da cui uscì fuori la regola.
poi posterò un articolo al riguardo

[giamma]

Ci fu un contenzioso da cui uscì fuori la regola.
poi posterò un articolo al riguardo

Non c'è bisogno ci crediamo e lo sappiamo, ma l'art. 17 che i calciatori pensavano di utilizzare come grimaldello per scardinare le resistenze societarie  gli si è ritorto contro (vedi anche il caso Matuzalem più altri che non riguardano il mercato italiano) ed ora è caduto in disuso o quanto meno non viene più minacciato.

[CP 4.0]

Io non voglio avere alcuna ragione, carissimo CP. Non ha senso porre il discorso in questa maniera.
Ho soltanto sottolineato i dati che descrivono un certo tipo di rapporto.
Non so se tu sei un libero professionista (libero fino a un certo punto come ci fa notare il SAV), ma il mondo è pieno di questi casi: Il direttore generale, il cummenda, il patron, chi vuoi tu ha deciso così, tutti i suoi dipendenti faranno così perché sono comandati da un rapporto gerarchico, fatto anche da una diversa scala di interessi e di potere. Poi sarà il risultato finale a dire chi ha avuto ragione.
Quindi in tutto questo che io abbia ragione o meno non interessa nessuno e nemmeno a me, se la vuoi tutta.
Tranquillo, sei su un forum.

scrivi con uno che piuttosto che avere come primo ministro Berlusconi, se ne andato in altro paese.

poi ovvio che se per una persona non e' un offesa sentirsi dire che si fa imporre la volonta' altrui, ognuno la pensa in maniera diversa.

ma ripeto, non voglio disturbare i disturbatori di professione, ci mancherebbe, per cui E A A che si riprenda con la discussione sulle preoccupazioni future perche' il passato non e' scurdato.

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Non c'è bisogno ci crediamo e lo sappiamo, ma l'art. 17 che i calciatori pensavano di utilizzare come grimaldello per scardinare le resistenze societarie  gli si è ritorto contro (vedi anche il caso Matuzalem più altri che non riguardano il mercato italiano) ed ora è caduto in disuso o quanto meno non viene più minacciato.

fu escogitato soprattutto per colpire la pratica delle squadre spagnole che mettevano clausole mostruose per blindare i contratti (ricorderete Denilson con la clausola da 700 miliardi di lire).
Il sistema dei contratti e del trasferimento dei calciatori è improntato alla libertà di trasferimento del calciatore, con un potere di condizionamento delle società titolari del cartellino che però non può trasformarsi in ostacolo insormontabile. Questa in sintesi la natura di queste norme.

scrivi con uno che piuttosto che avere come primo ministro Berlusconi, se ne andato in altro paese.

poi ovvio che se per una persona non e' un offesa sentirsi dire che si fa imporre la volonta' altrui, ognuno la pensa in maniera diversa.

ma ripeto, non voglio disturbare i disturbatori di professione, ci mancherebbe, per cui E A A che si riprenda con la discussione sulle preoccupazioni future perche' il passato non e' scurdato.

Non capisco come possa essere presa per un'offesa la circostanza che un allenatore deve (per contratto) sottostare alle direttive societarie. Io ho sottolineato questa cosa senza nessun intento offensivo del tecnico croato-bosniaco e se rileggi con maggiore attenzione i miei precedenti post te ne renderai conto.
Io di professione non faccio il disturbatore, ma da tifoso come sono libero di criticare quell'attaccante che sbaglia a porta vuota posso essere libero di dire che la società sta facendo una cazzata.

[Aquila Maremmana]

AAhhh ecco.  Fai il criticatore, che è diverso dal  ritico....

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[MagoMerlino]

Un esempio di come sia possibile gestire un giocatore in scadenza, senza metterlo fuori rosa, quando non ha trovato l'accordo con la propria società e accettato un altra destinazione nelle precedenti finestre di mercato, ma è rimasto regolarmente a disposizione del tecnico, che lo ha schierato quando lo ha ritenuto opportuno e il calciatore si è comportato da professionista, è Rolando Bianchi del Torino.
Cavanda e Diakite, invece no, non era possibile utilizzarli, troppo importante la questione personale imposta da Lotito. Bravo, complimenti.

[SAV]

Gli esempi si sprecano, Merlino.
La decisione di mettere fuori rosa i giocatori sarà per me l'unico esempio di errore non scusabile della gestione Lotito (nel senso che di errori ce ne possono essere tanti altri, ma hanno tutti una giustificazione più o meno valida... questo no!).