Salire anche non alto...

[AlenBoksic]

Il Giro d'Italia 2013 giunge alla settima tappa, San Salvo - Pescara (177,0 km), con tante salite brevi e senza un metro di pianura.
I GPM veri e propri che verranno affrontati sono comunque soltanto quattro, tutti nel finale: Villamagna (4a cat., 2,7 km al 5,6%, 11% max), Chieti - Pietragrossa (3a cat., 2,7 km al 7,8%, 16% max), Santa Maria de Criptis (3a cat., 3,9 km al 5,9%, 18% max) e San Silvestro (4a cat., 2,2 km al 4,5%, 14% max), con quest'ultimo piazzato a sette chilometri dall'arrivo
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16.59 - 17.28

[benvolio]

Oggi gli outsider potrebbero divertirsi ma anche i c.d. grandi dovranno stare svegli. Vediamo chi si stanca prima di fare il mania e bevi.

[AlenBoksic]

Grande tappa: Wiggins cade e va in tilt, pagando dazio a quasi tutti i favoriti.
Oggi è chiamato ad un pronto riscatto sul terreno a lui più favorevole: vedremo quanto guadagnerà su Nibali Hesjedal e Sanchez che, zitto zitto, sta scalando la classifica.
Scarponi probabilmente prenderà una legnata, così come Gesink la cui squadra è stata molto attiva in questa prima parte di giro.
Un Giro per adesso molto aperto e con un bel campo di partenti/pretendenti visto che oggi vedremo anche cosa combineranno il maimorto Evans e l'outsider Kiserlovski.

[benvolio]

La tappa di ieri è ormai una specialità dei nuovi tracciati del Giro: dislivello e lunghezza, uniti nel caso specifico al maltempo, rendono la tappa dura come una classica e Wiggins è sfortunato e soccombente (alla paura).
Oggi invece cronometro atipica e multiuso sì che ognuno degli aspiranti può fare una propria strategia (difensiva o offensiva).
Alla fine grandi sprazzi di Wiggins (i tre chilometri finali) non bastano a compensare una perdurante sfortuna (cambio bici) e una evidente rigidità in discesa. Nibali fa il solito show in discesa e poi tiene bene sul piano e in salita. Alla fine, sentenze dure per Hesjedal e Sanchez, mentre Scarponi ed Evans si propongono come emergenti (di forma). Nibali in rosa forse troppo presto deve preoccuparsi di mantenere lo smalto perché il bello deve ancora venire. Comunque da una crono così molti potevano uscire bastonati ed allora si deve dire Wiggins non è (ancora?) Wiggins.

[AlenBoksic]

Concordo.
L'inglese pare in ritardo di condizione: foratura e discese a parte se non vince una crono così lunga vuol dire che non è ancora in forma.
Nibali, sulla carta, ha il Giro in tasca.
Il rischio è che sia in forma troppo presto e contro troppi avversari ancora agguerriti.
Stupisce anche la controprestazione di Hesjedal che era parso in grande spolvero: giornata negativa?
Ottima anche la prova di Gesink - adesso 4° in classifica - che unita a quella di Scarponi mi fa pensare che il tracciato fosse loro favorevole.

[AlenBoksic]

Hesjedal cede un altro minuto, evidentemente ha qualche problema.
Oggi primo giorno di riposo che arriva dopo una settimana di gara intensa e battagliata.
Domani si ricomincia con tappa corta - 167 km - con arrivo in salita (pendenza max 20%) preceduto da un'altra salita impegnativa. Si prevedono fuochi pirotecnici con Scarponi nel ruolo di artificiere

P.S: Fossi sull'ammiraglia Sky permetterei ad Henao di fare la sua corsa.
Wiggins non mi pare in condizione. Può anche darsi sia stato penalizzato dal brutto tempo che han trovato in questi giorni

[benvolio]

La seconda settimana, con forfait di Wiggins e Hesjedal e il maltempo, e' stata meno fibrillante della prima. Interessante la tappa dello Jafferau, dove Nibali ha messo un bel puntello, e del Galibier col passaggio sul Moncenisio molto filmico. Oggi c'e' la crono im salita, una chance per Evans. Ma probabilmente sara' il maltempo a decidere il Giro sullo Stelvio e le Tre Cime di Lavaredo.

[AlenBoksic]

Si,
c'è il rischio concreto che questo Giro sia finito proprio sul più bello.
Le previsioni danno neve sopra i 1200 metri, che facciano lo Stelvio (ma anche il Gavia) temo sia impossibile.
Vedremo che percorsi alternativi partoriranno, se la quota neve fosse veramente così bassa potrebbero venire fuori sorprese grosse anche in tappe sulla carta poco poco accattivanti, tutto sta nel quanto organizzatori (e i ciclisti) vorranno osare.
L'epica del ciclismo si nutre anche di episodi come il Gavia 1988, rinunciarvi in partenza sarebbe un delitto, anche se capisco che non si possa correre su strade ghiacciate.

[AlenBoksic]

Nibali ammazza tutti nella crono e si conferma superpadrone del giro.
A questo punto le uniche incognite sono legate alle condizioni meteo. La corsa, pur su tracciato rivisto, molto probabilmente troverà la neve sui passi previsti.

[AlenBoksic]

Il maltempo ferma il Giro d’Italia

Salta la tappa da Ponte di Legno
a Val Martello: c’è troppa neve.
A rischio anche la gara di domani

 

[Aquila Maremmana]

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=44538&typeb=0

Ci risiamo..... che palle.... ebbravo di luca.....

Danilo Di Luca (Vini Fantini) è stato trovato positivo all'epo dopo un test antidoping a sorpresa effettuato il 29 aprile a casa sua. Il ciclista abruzzese era già stato squalificato due volte (nel 2007, anno in cui vinse il Giro, per il coinvolgimento nell'inchiesta Oil for Drugs e nel 2009 per la positività all'Epo-Cera proprio al Giro).

Il corridore, attualmente alla Vini Fantini-Selle Italia, adesso rischia la radiazione, per via della recidività. A Di Luca, in quella circostanza, erano state revocate le vittorie di tappa e il secondo posto in classifica.

[AlenBoksic]

Gli astutissimi commentatori RAI naturalmente sono stati tappe&tappe a disintegrarci le sfere con il grnade Giro che stava facendo, nonostante avesse solo due corse nelle gambe ecc ecc ecc
 

[benvolio]

Gli astutissimi commentatori RAI naturalmente sono stati tappe&tappe a disintegrarci le sfere con il grnade Giro che stava facendo, nonostante avesse solo due corse nelle gambe ecc ecc ecc
 

E si che basta essere usciti una stagione in bici per vedere quanti chilometri vanno fatti prima di raggiungere un minimo di tenuta, figuriamoci a livello agonistico...Ma è sempre la solita storia, sensazionalismo e patetismo...Comunque Di Luca fa parte della generazione esplosiva quella "armstronghiana" delle infinite  pedalate al minuto sulla Presolana...
In ogni caso il ciclismo bene o male li trova...Il giro, tornando alla corsa, è sostanzialmente finito fra neve e carenza di avversari per Nibali che fa il suo e non molto di più. Non passerà agli annali, certo, però i suoi momenti gloriosi li ha avuti...

[AlenBoksic]

La neve in alta montagna continua a mietere vittime al Giro d'Italia 2013 anche nella ventesima, ed a questo punto decisiva, ventesima tappa da Silandro/Schlanders alle Tre Cime di Lavaredo (Auronzo di Cadore) (203,0 km). Oggi infatti non assisteremo al passaggio dalla Val di Fassa che prevedeva le scalate di Passo Costalunga, Passo San Pellegrino e quindi del Passo Giau prima del pirotecnico finale. Una decisione sicuramente non presa a cuor leggero dall'organizzazione ma che mette in cassaforte la sicurezza dei corridori che, in questo modo, non dovranno affrontare discese fredde e scivolose.

Col nuovo tracciato il gruppo domani, superato Bolzano, aggireranno le grandi montagne risalendo ancora l'Alto Adige superando Bressanone, percorrendo la parte di orientale della Val Pusteria superando Brunico, "la porta sulle Dolomiti" Dobbiaco e innestandosi a questo punto nella SS51 di Alemagna fino a Cortina d'Ampezzo.

A Cortina il tracciato torna sul percorso originale con la scalata del Passo Tre Croci (2a cat., 7,9 km al 7,3%, 12% max), classico antipasto della durissima ascesa verso le Tre Cime di Lavaredo (1a cat., 7,1 km all'8,6%, 18% max), nuova Cima Coppi, salita da scalatori puri affrontata l’ultima volta nel 2007 con vittoria di Riccardo Riccò.

[benvolio]

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A Cortina il tracciato torna sul percorso originale con la scalata del Passo Tre Croci (2a cat., 7,9 km al 7,3%, 12% max), classico antipasto della durissima ascesa verso le Tre Cime di Lavaredo (1a cat., 7,1 km all'8,6%, 18% max), nuova Cima Coppi, salita da scalatori puri affrontata l’ultima volta nel 2007 con vittoria di Riccardo Riccò.

Se è così, sottolineo il se perché il meteo peggiora di minuto in minuto, sembra un percorso disegnato per Betancour, se sua bene.

[benvolio]

Ecco dopo le Tre Cime di Lavaredo, e senza indulgere nella retorica dei cronisti della RAI, il ciclismo ripropone aldilà del doping, del business ecc...la sua natura intrinsecamente epica. Il ciclismo sarà sempre in grado di superare i veleni e le mercificazioni perché è l'unico sport in cui la tecnologia non riesce a sovvertire definitivamente il rapporto di forza con la natura.

[AlenBoksic]

Si,
il finale è stato degno della Marcialonga.
Veramente un bel vedere, minimamente deturpato dai soliti babbei a bordo strada.
Tutto sommato un bel Giro che ha però via via perso brio e sprint dopo un inizio scoppiettante per mancanza di alternative credibili a Nibali.

[Brocchi 63]

Oggi ho rivisto il Pirata, quello che vinse pulito Giro e Tour, scattando in salita e mollando tutti.
Bravo Nibali.