Autore Topic: La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba  (Letto 11834 volte)

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Offline ML

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La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« : Martedì 30 Aprile 2013, 20:32:24 »
L'altra mattina mi sono svegliato e ho letto questo post di borgorosso, che dopo un po' di tempo mi ha fatto tornare voglia di fare un intervento articolato qui sul forum.

Citazione da: borgorosso
prendo spunto da una discussione su bc e su altri lidi.
parliamo di gufi.
chi è il gufo? quello che gli sale il sangue al cervello quando la Lazio perde. quello che trova insopportabile che la roma arrivi in una posizione migliore.

ma non solo.
il gufo è colui il quale ha parlato delle difficoltà della società e della squadra, chi ha visto nelle prestazioni declinanti i prodromi del disastro che è poi purtroppo accaduto. gufo e velodettista.

si imputa ad alcuni tifosi un clima disfattista che avrebbe poi effetti sulla squadra. a nulla vale il richiamo alla ragione ("ma quale gufo, quale clima, la squadra non è attrezzata a combattere su 3 fronti e pagherà dazio" "gufo gufo marameo, vai giù dal colosseo").

il direttore sportivo della Lazio, igli tare (da oggi, per me, telespalla tare) parla di gufi, e tanto vale parlasse di esorcismi, di mago otelma, di streghe di salem e di golem, ma invece di essere sbertucciato e di chiedergli conto di pereirinha, ciani é compagnia cantando, gli si da credito.

la discussione scade di qualità, ma come è possibile parlare quando si arriva al metafisico?

p.s. una cosa sul veladettismo. personalmente ho mandato a quel paese diepa e la sua ossessione per l'el. ma aveva ragione: se poi lo ribadisce, è un gufo? gode? oppure semplicemente ha avuto più sale in zucca di me e, purtroppo, di lotito tare e petkovic?

pps meraviglioso come un insulto ad altri tifosi ("gufi gufi") diventi un invito all'unità. chi viene dal pci a livello culturale rimane imprigionato per sempre in quegli schemi mentali.

Sono completamente d'accordo a metà (cit.) con lui e volevo argomentare. Poi purtroppo ho avuto altre cose da fare e stasera mi ritrovo il topic chiuso. Confesso che neanche ho perso tempo a leggere gli interventi che probabilmente ne hanno determinato la chiusura, io rispondo solo a borgorosso e spero che i moderatori non si arrabbino per il fatto che in questa maniera riapro la discussione. Tuttavia, visto che il topic è mio e lo gestisco io, tutti quelli che non sono borgorosso sono pregati di intervenire - eventualmente, non è obbligatorio - solo per discutere il mio punto di vista e quello di borgorosso. Si astengano quelli che intervengono puntualmente per farsi la guerra trasversale, chi a colpi di disfattismo e chi a colpi di prediche buoniste. Avete rotto il cazzo. Avete fatto scappare mezzo forum, me compreso. Siete voi quelli da cacciare a pedate e invece, come la gramigna, l'avete avuta vinta sulle piante più nobili.

Ma passiamo oltre ed entriamo nel merito.
Trovo anch'io, come borgorosso, che nei confronti di chi nutriva perplessità sulla Lazio già da gennaio, quando eravamo secondi, ci sia stato un gran bel linciaggio virtuale. Già da Lazio-Cagliari e Lazio-Atalanta si vedeva che arrancavamo, le ultime cartucce buone ce le siamo sparate in Coppa Italia con la Juve e grazie anche a un bel po' di culo (speriamo di potere continuare a chiamarlo tale, capisci a me) ci siamo conquistati una finale che per ora sospende il giudizio sull'intera stagione. Ma me li ricordo quei giorni: guai a parlare di culo, guai a parlare del fatto che si vincevano le partite con mezzo in porta, guai a farsi una risata innocente quando alcuni parlavano addirittura di scudetto... Si passava per traditori della patria, anche quelli che, come me, erano e sono tuttora convinti che questa sia un'ottima squadra.

Peraltro va anche detto che le stesse difficoltà di manifestare il proprio pensiero le incontra oggi chi prova a fendere la cappa di rassegnazione e pessimismo che tutto avvolge, se a gennaio eri romanista se non credevi ciecamente allo scudetto oggi sei romanista se non credi che fa tutto schifo, che siamo condannati a un decennio di dodicesimi posti, che il futuro è giallorosso e noi moriremo con Lotito presidente.

Qual è allora la morale? Chi sono i buoni, chi i cattivi? Meglio gli entusiasti di professione o i disfattisti? Meglio quelli che stanno nel mezzo, ovviamente, meglio per grande distacco umano intellettuale e culturale, ma non è questo il punto. Il punto è che lo stramaledetto gregge ragiona, analizza, pontifica, prevede e conclude parlando sempre dallo stesso punto di vista del cazzo: quello dell'ultima partita. Fino alla settimana scorsa Osvaldo era un indegno, un traditore, un idiota che pensa solo agli affari suoi, una pippa che buca tutti gli appuntamenti importanti, eccetera eccetera eccetera. Ao, gli è bastato segnare tre gol a una squadra retrocedenda in una partita balneare di fine stagione per tornare a essere uno che vale 20-25 milioni di euro, secondo solo a Cavani nel campionato italiano, giusto mix di gioventù ed esperienza, potenza e tecnica. Tutte cose ascoltate con le mie orecchie, nei bar e nelle radio de quelli. Ma noi non siamo meglio, noi siamo uguali. Siamo come loro, come gli juventini, come gli interisti, come i milanisti, come i napoletani, come i cesenati, come gli avellinesi, come gli aostani. Come tutti gli stramaledetti tifosi del mondo.

Qui sopra, ai tempi d'oro, si volava un po' più alto. Si proponevano temi introvabili sui giornali, inascoltati nelle radio. Le discussioni avevano un respiro ampio, c'era un orizzonte, sembrava che molti fossero capaci di guardare le cose dall'alto. Oggi il punto di vista è quasi sempre rasoterra. Se avessero convalidato il gol di Kozak i venti minuti finali di Parma sarebbero stati elevati a sistema, la squadra si sta ritrovando, arriveremo prima delle merde, vinceremo la Coppa Italia, batteremo la Juve a Pechino e Lotito migliorerà ancora la squadra. Invece l'hanno annullato e allora valgono i precedenti settanta minuti in cui non abbiamo tirato in porta, perché Klose è vecchio, la squadra è sulle gambe, certamente perderà la finale e l'anno prossimo lotteremo per non retrocedere mentre la fabbrica di talenti d'oltretevere conquisterà ovviamente il tricolore. Il tutto mentre qua sopra i soliti dieci poverini (se volete vi faccio i nomi, tanto è tutta gente che ho già sfanculato in privato) continueranno a fronteggiarsi di topic in topic, piegando ogni minima notizia quotidiana alla loro logica del pro e contro Lotito. A proposito: dice che Mauri sta male, forse ha già finito la stagione. Che dite, sarà colpa del clima plumbeo creato dai disfattisti che in questa maniera attirano la sfiga o del mancato mercato di gennaio che lo ha costretto ad inciampare sul pallone in Lazio-Napoli del 10 febbraio? Divertitevi pure a stabilirlo, ma gentilmente fatelo in un altro topic senza insudiciare pure questo.

Insomma, borgorosso (che definirei una colomba del fronte pessimista, sperando che non si offenda) ci ha ragione a farsi andare il sangue al cervello quando la Lazio perde, a trovare insopportabile che la roma arrivi in una posizione migliore, a parlare delle difficoltà della società e della squadra, individuando in tempi non sospetti nelle prestazioni declinanti i prodromi del disastro che è poi purtroppo accaduto. Però qui finisce - per come ho capito il suo ragionamento, e comunque ovviamente, SECONDO ME - la sua ragione. Non sono infatti d'accordo con chi accolla alla dirigenza e al mancato mercato di gennaio il crollo verticale in campionato degli ultimi tre mesi. Io (con un grandissimo senno di poi) me la prendo invece con la stessa dirigenza nella sua versione estate 2012, che ha pensato di tirare a campare per un altro anno su un gruppo storico già logoro anziché iniziare a progettarne lo svecchiamento graduale. Anche a costo di grossi sacrifici per finanziare il mercato, come potrebbe essere quello prossimo venturo di Hernanes, e magari pure di Marchetti.

Anche qui, come già a proposito della faida tra disfattisti e madamalamarchesisti che combattono la loro guerra quotidiana a colpi di attualità estrema e spicciola, il grande problema è quello della prospettiva, del punto di vista rasoterra scelto dagli appartenenti alle fazioni. Il problema non è criticare Lotito, il problema sono gli argomenti che vengono utilizzati. Il fatto che Lotito sia un medio imprenditore di dimensione regionale, che in nove anni non ha fatto uno straccio di aumento di capitale e che in tempi di recessione globale gestisce il club con prudenza scozzese non è un cazzo di argomento. Lo diventa il giorno che lo sceicco di Morabito presenta un'offerta vera, documentata, adeguata ai valori di mercato e Lotito si rifiuta di vendere. Quel giorno parleremo di Lotito che è un morto di fame al cospetto di Agnelli, Berlusconi, Moratti, Cragnotti e forse pure di Pallotta. Ma fino a quel giorno io lo giudico per una cosa sola, ossia per come gestisce il relativamente scarso fatturato che la Lazio riesce a generare attualmente, e per come si adopera al fine di aumentarlo. Punto. Da questo punti di vista, ripeto, gli riconosco di aver messo su una bella squadretta con pochi euro, ma gli imputo di esserci seduto sopra, lasciando che invecchiasse senza potare i rami che stavano seccando e senza fare gli oppurtuni innesti. In estate, no a gennaio. No a gennaio dove solo una cessione di Zarate ti avrebbe garantito i liquidi per operare.

Parlando di gente che sulla Lazio ci si è seduta sopra, rimirando il quinto e il quarto posto alle spalle dell'Udinese manco fosse una Coppa dei Campioni, oltre a Lotito ci metto pure Reja, che questa squadra solida, di buonissima qualità nei titolari, e tuttavia un po' vecchiotta e minestrara ha contribuito a costruirla e poi a difenderla, cristallizzando lo status quo con una certa miopia. Ma ci metto pure Petkovic, che in autunno era riuscito a rivitalizzarla restituendole il piacere del gioco e lavorando sulla mentalità vincente (ossia provare ad arrivare in fondo alle competizioni, non accontentarsi solo di fare bene) per poi rapidamente accontentarsi di rubacchiare risultati a colpi di Marchetti e contropiede, finché sono durati. Petkovic doveva essere il contrappeso di un gruppo che al modo rejano di giocare era ed è affezionato come una coperta di Linus, e invece l'ha data vinta molto presto ai giocatori: anche con lui me la prendo se devo analizzare questo 2013 in picchiata, e invece vedo che è questi sempre esentato dalle critiche. Reja massacrato, Petkovic immune. Io continuo a preferire lo slavo per il motivo che vi sto per dire e che concluderà il mio lungo discorso, però mi pare che in tutti e due i casi si sia esagerato.

Il motivo che ancora mi porta a preferire Petkovic a Reja è quello a cui accennavo un po' di righe fa, ossia l'aver provato ad arrivare in fondo alle competizioni abbordabili anziché disperdere le energie in misura uguale accontentandosi genericamente di ben figurare ovunque. Dopo aver preso sul serio le coppe fin da subito, nonostante una partenza eccezionale in campionato, il nostro ha dovuto fare una scelta quando le energie hanno inziato a scarseggiare. E ha scelto bene. Ha scelto benissimo, per dio, con buona pace dei diepa e dei borgorosso che gli danno ragione. A diepa, dico. Premesso che non era affatto scontato riuscire a difendere il terzo posto anche liberandosi di Europa League e Coppa Italia già a Natale, io vado oltre: me ne fotto del terzo posto, me ne sbatto di un piazzamento che in bacheca non ci finisce, che emozioni non me ne dà, che come unico vantaggio (oltre a quello di mettermi in saccoccia dieci milioni con cui migliorare un pochino la squadra, va bene) mi fornisce l'opportunità di farmi impallinare da Messi e Ronaldo nella stagione successiva. Partecipare alla Champions League... Ma sti cazzi!!! L'importante non è partecipare, l'importante è vincere! Sono il Milan o la Juve? E' giusto che io snobbi Coppa Italia ed Europa League, perché il mio fatturato mi consente di costruire formazioni in grado di competere per vincere scudetto e Champions. Sono la Lazio di Lotito? Visto che il mio fatturato non mi consente di costruire formazioni in grado di competere per vincere scudetto e Champions, io - se le cose a febbraio si mettono in una certa maniera - snobbo queste ultime provo a vincere le coppe alla mia portata! Magari non ci riesco e per un anno dovrò saltare il giro europeo, pazienza. Ma io avrei voluto vedere i migliori undici a Istanbul e giocare il derby dell'8 aprile con le riserve. Invece ci siamo presentati con Cana-Ciani, con Onazi e con Kozak al cospetto della più importante partita dell'era Lotito 26 maggio escluso, il tutto per raccattare il pareggiotto nella più inutile stracittadina degli ultimi trent'anni.

Le prospettive... Le prospettive rasoterra che ci fanno dare più importanza a un derby per il quinto posto rispetto al quarto di finale di una competizione europea! Le prospettive avariate di chi pensa che sia più importante arrivare quarti che alzare una qualunque coppa, le prospettive incomprensibili di chi non vede l'ora di uscire dall'Europa per poterci rientrare con più facilità... Siamo la Lazio di Lotito, non quella di Cragnotti. E finché lo saremo la nostra unica possibilità di dare un senso alla nostra vita di tifosi con emozioni in grado di giustificare l'esborso di tempo, quattrini e umori che dedichiamo alla nostra squadra non sono i quarti posti, ma le finali di Coppa Italia con le merde e i quarti di finale di Europa League col Fenerbahce. Serate per cui vivere e morire, medaglie o ferite da esibire per tutta la vita. Quest'anno - causa finale con quelli - andrà in archivio come l'anno migliore dopo il nostro scudetto o come il peggiore dopo lo scudetto loro. E vivaddio, un po' di vita dentro il Raccordo dopo 12 anni! Il tutto per merito di Petkovic, che il 29 gennaio ha messo in campo una formazione degna di questo nome anziché fare turnover in vista del Genoa come pretendevano quelli che pensavano de vince lo scudetto. Le prospettive...

Rialziamo le prospettive de sto cazzo di forum, cerchiamo di guardare la nostra Lazio DALL'ALTO, inquadrandola nel contesto, ricordando da dove arriva e provando a capire dove sta andando. Smettiamola di ripetere i mantra del lotitismo e dell'antilotitismo ogni giorno che dio manda in terra, pigliando sempre il risultato dell'ultima partita o il resoconto dell'ultimo allenamento, o la "notizia" dell'ultimo possibile acquisto o dell'ultima possibile cessione per violentarla, per trasformarla in oggetto contundente da scagliare verso l'opposta fazione. Altrimenti resterete voi dieci, ve lo assicuro.

Ah, dimenticavo, un'ultima cosa. Ho letto pure che non dobbiamo più scrivere romammerda, che non sta bene, che siamo tutti romani e dobbiamo vivere il calcio con amicizia e con fair play per far riavvicinare i bambini e le famiglie, perché altrimenti il derby del 26 lo ritroveremo nelle pagine di cronaca nera del giorno dopo. Sai cosa?


Offline Eagles71

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #1 : Martedì 30 Aprile 2013, 20:42:38 »
Bentornato.

il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Pomata

Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #2 : Martedì 30 Aprile 2013, 20:53:39 »
Concordo.

Io sono nei dieci e da 40 anni ho sempre seguito la Lazio, a prescindere da chi ne fa le "feci".

Bentornato.

Offline fish_mark

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #3 : Martedì 30 Aprile 2013, 21:43:18 »
bentornato a ML.
non so se sono iscritto anche al gruppo dei 10 ma nel tuo torrenziale post dici cose interessanti anche  se non sempre condivisibili.
sottolinei come sia inutile farsi illusioni con.questa società che costruisce bene ma poi si siede.
tesi cara al mazzola quella di chi spende poco per fare una squadra ma addirittura attacchi il mercato di agosto. personalmente non è nota di gran merito allestire una squadra forte per metà dell'anno.
critichi prtkovic che deve avere le sue responsabilità ma lodò

ma una parola mi ha incuriosito.
la prospettiva, quale sarà quella all'indomani di un,agognato risultato? il s

uo cambio di mentalità
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Offline ML

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #4 : Martedì 30 Aprile 2013, 21:58:45 »
ma una parola mi ha incuriosito.
la prospettiva, quale sarà quella all'indomani di un,agognato risultato? il s

uo cambio di mentalità

Risposta di pancia: non ho battuto ciglio di fronte a tutte le ultime sconfitte e non lo batterò da qui al 25 maggio. Ma se perdono il 26 se ne possono andare tutti affanculo, da Lotito all'ultimo magazziniere passando per tutti i giocatori. Non ne voglio vedere più uno, non torno allo stadio finché un solo componente della rosa eventualmente sconfitta il 26 farà parte della Lazio.

Risposta di testa (prendi per buona questa): per me Petkovic può restare a prescindere dall'esito della finale, è demenziale valutare un anno sulla base degli ultimi 90' o 120'. Dopodiché Petkovic deve tornare a fare il Petkovic e non il Reja. Deve dirigere la rivoluzione, decidere i senatori da sacrificare e individuare i baldi giovani semisconosciuti da comprare al fine di costruire una squadra dall'età media più bassa e dal gioco più gradevole, lo stesso che quest'anno abbiamo visto per soli due mesi. Il prossimo deve essere un anno zero, la scarpetta coi Biava-Dias-Ledesma-Mauri-Klose la faremo giocando la finale con la roma. Poi si volta pagina. Altro che il procuratore de Brocchi che parla di rinnovo...

Offline fish_mark

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #5 : Martedì 30 Aprile 2013, 22:10:18 »
per me petko ha idee di calcio moderne e divertenti ma è dovuto venire a patti con la curia senatoriale.

la mia domanda sulla prospettiva verteva sul caso della vittoria.
km quel caso andiamo a pechino con la curia o via alla rivoluzione petkoviciana?
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Offline pizzeman

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #6 : Martedì 30 Aprile 2013, 22:12:09 »
la lazio non è una squadra da quarantA punti a girone ma nemmeno da venti.
é una squadra da quarto-ottavo posto in serie A e che puó fare bene belke coppe se trovs la giornata giusta.
bene, lo sapevamo da agosto.
ma da gennaio siamo tutti impazziti.
e io non ho mica capito perché.

se arriviamo quinti e vinciamo la coppa la stagione é ottima.
ma ormai sembra che solo un miracolo possa salvarci.
Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

Offline ML

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #7 : Martedì 30 Aprile 2013, 22:18:49 »
per me petko ha idee di calcio moderne e divertenti ma è dovuto venire a patti con la curia senatoriale.

la mia domanda sulla prospettiva verteva sul caso della vittoria.
km quel caso andiamo a pechino con la curia o via alla rivoluzione petkoviciana?

Rivoluzione o morte  :)
Dove per rivoluzione non significa cambiarne dieci, ma significa pensare a una squadra in cui Biava, Ledesma, Mauri e Klose non siano più titolari inamovibili ma gente che si gioca il posto.
Il problema è che per arrivare a questo servono soldi che non hai, e quindi sarai costretto a finanziarti cedendo Hernanes e/o Marchetti. Molti di voi che criticate Lotito pensate che debba rinforzare la squadra tenendo i migliori (che nel frattempo pretendono ingaggi più alti) e aggiungendo altri pezzi pregiati. Bene, ti do una notizia: non lo farà mai perché non lo può fare, non ha le risorse per farlo. Inoltre ti do anche un'opinione: forse l'estate scorsa e quella prima la rivoluzione non l'ha fatta perché la piazza digerisce meglio i Klose e Cisse presi a parametro zero dei giovani di prospettiva da prendere a 4-5 milioni vendendo l'Hernanes di turno a 25. In pratica potreste essere corresponsabili del suo immobilismo. Riflettici. Io me lo immagino che si scatena quando venderà Hernanes per prendere gente meno famosa. Preghiamo Dio di aver vinto la Coppa Italia, nel frattempo. Eppure quella è l'unica strada percorribile dalla Lazio attuale per avere un futuro migliore. L'anno prossimo con un Klose 35enne titolare manco per un girone, ti diverti.

Offline NoSurrender

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #8 : Martedì 30 Aprile 2013, 22:20:36 »
Per me una bella rivoluzione in ogni caso.
Ci sono dei difetti ormai endemici in questa squadra che mi piacerebbe tanto veder sanare.

La difficoltà a segnare, il gioco spesso compassato e noioso, i calci d'angolo che non portano mai a nulla, poco carattere.

Vorrei tanto una punta che davvero vede la porta, giovane e sana.
E un centrocampista di quelli forti fisicamente ma anche tecnico.

Aggiungo che non sono d'accordo a vendere Hernanes.
Sono una tifosa, non potrò mai desiderare che se ne vada.
Vorrei veder costruire la squadra intorno al pezzo forte, aggiungendo gente meno famosa magari trovata grazie ad una buona capacità di saper scoprire talenti, che altrimenti a che serve il DS?
L'ho già scritto, un tempo mi si diceva che Lotito non avrebbe preso giocatori cari e già famosi, ma avrebbe costruito la squadra scoprendo man mano talenti che sarebbero diventati titolari.
Io vorrei ancora Pandev, una delle perdite più sciagurate dell'era Lotito, vorrei Behrami, vorrei Lichtsteiner. Si deve fa uno sforzo per tenerli, non venderli per prendere una messe di gente inutile che scalda la panchina senza mai essere utile.
In questo si deve vedere l'abilità.
"No retreat, baby, no surrender"


Offline fish_mark

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #9 : Martedì 30 Aprile 2013, 22:25:53 »
caro ML
io ti voglio bene e non sai°c quanto ma mi puoi dire tutto ma non che io sia un fautore del  suo immobilismo.
so bene che si finanzia il mercato vendendo l'argenteria lo fanno tutti (pure o napule) che male c'è?
io stimo in almeno 40 milioni il controvalore di marchetti e germania. bisogna avere coraggio e parlare alla piazza. con. quei soldi cambi pagina ebro liberi anche della paccottiglia che hai km panchina.
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borgorosso

Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #10 : Martedì 30 Aprile 2013, 23:02:10 »
siccome il topic émuna risposta la mio, tutti fuori dai cojoni  :D

ml, che dire?
sono praticamente d'accordo su tutto.
ovviamente ad un paio di giorni dall'ennesima partita indecente.
io sono un tifoso, non un appassionato. se fai un gol da 30 metri mi esalto, se fai bene una diagonale sono contento per l'utilità intrinseca della cosa, ma in fondo in fondo mi disinteresso.

é lo stesso motivo per cui se vinciamo il 26 dimenticherò tutto. spererò in una rivoluzione, ma guarderò con occhio benevolo lotito e (tele spala) tare, perchè la goduria di una vittoria della coppa italia, in piú contro la roma (merda, ovviamente), sarebbe tale da offuscare il mio giudizio critico.

alle volte, poi, mi lascio trascinare dal carattere che mi porta controcorrente. la mia battaglia contro tare nasce da questo. non c'é un cazzo di post che non termini con "mi fido di tare". pare papa francesco... e allora aizzo la folla contro il luogo comune, che é cosa triviale.

mi piace il tuo post. grazie.

ThomasDoll

Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #11 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 00:24:37 »
Gufaggio e velavevodettismo sono facce della stessa medaglia: il ragionamento sulla Lazio che si piega alle conferme/smentite del pensiero espresso dal singolo forumista, quasi che si debba per forza mentenere un percorso virtuoso, fatto di coerenza e omogeneità di pensiero. Sticazzi, non conta niente nessuno, solo la Lazio. Detto questo, ovviamente, siccome poi sul forum ci scrivono i forumisti, non sarebbe male evitare la guerra di posizione inutile che caccia via la gente dal forum, perché le palle si gonfiano a dismisura. E' anche vero che si tratta di peccato del quale un po' tutti si sono macchiati. Personalmente a caldo uno come diepa lo picchierei, ma ammetto che il suo pensiero, espresso in modo spesso intempestivo e urticante, è un bizzarro punto di vista come un altro. E di punti di vista bizzarri se ne sono letti tanti. Mi piacerebbe che ci si ponesse in modo più lieve, ma la leggerezza non è di questo mondo. Un problema del forum è il ristagno degli argomenti, dovuto al riproporsi continuo dei soliti cliché. Forse perché si scrive in pochi, molti dei quali interessati più che altro a combattere la faida. Pazienza, passerà. La Lazio ha dei problemi che si ripropongono: alcuni si notano a occhio nudo, altri sembrano più subdoli. Il giudizio su Petkovic è positivo, ma alcune lacune deve rimuoverle lui. L'errore più grande fatto dalla società è stato, alla fine, nascondersi dietro a Reja, cambiando il tecnico senza mettere le mani sulla rosa, ritenendo validi rinforzi alcuni cavalli di ritorno. La società è caduta nel giochetto degli alibi, forse con dolo, forse no. Il nuovo manico ha cambiato la ricetta, ma alla fine alcuni difetti si sono riproposti, mentre i "puntelli" alla rosa si sono rivelati pannicelli caldi e poco più. La scelta di puntare sulle coppe dopo gennaio è apparsa chiara, mi ricordo che se ne è discusso a suo tempo. Una diretta conseguenza dell'operato della società a gennaio. Ma poi qualcosa è andato storto, a parte le sfortune di Istanbul. Qualcosa che mette a rischio la bontà della stagione, complicata dal duello rusticano del 26 maggio, ma che va oltre. La crisi dell'ultimo mese, il rendimento di alcuni giocatori: tutto si può spiegare con il superlavoro, l'usura, la vecchiaia, sicuro. Ma c'è qualcosa nelle ultime settimane che si dovrà chiarire, in qualche modo. Rivoluzione sarebbe interessante, perché molti uomini hanno già dato il meglio. Ma le rivoluzioni costano soldi e errori. E molto dipende dal finale di stagione, perché un Petkovic fuori dalle coppe e battuto nella finale-derby, con quello che si è visto negli ultimi due mesi, non sarebbe, forse, l'uomo ideale cui affidare la guida della rivoluzione. Non c'è da essere ottimisti, questo gruppo dovrà cambiare molto. Ma la finale è un'altra cosa. Una gara secca, con il massimo delle motivazioni, 25 giorni per prepararla. Tutto è possibile.

borgorosso

Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #12 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 10:11:01 »
Basterebbe scrivere le critiche...

non é esattamente cosí, pomata.
quando chinaglia fa una disamina sulla mancanza di una strategia marketing della lazio (topic sul social network) e viene sbertucciato a suon di "ma che ce frega" "avanti Lazio" "pensa a tifà" inevitabilmente penserà che non é cosí vitale per lui contribuire al forum.

il velavevodettismo é un vizio ed un vezzo di tutti. quando la Lazio andava bene erano in molti a mettere in ridicolo le opinioni di chi era in disaccordo con il mercato (?) estivo. ricordo anche delle firme ironiche.

forse dovremmo darci tutti una regolata, tutto qui. io per primo devo cominciare a scrivere solo un paio di giorni dopo una brutta partita, perchè a caldo butterei nel fiume squadra, tecnico e dirigenza.

p.s. ml, diepa aveva ragione, ex post. ma, almeno secondo me, ë irrilevante. l'el va giocata fino in fondo, perchè non si sa mai... anche solo fare una semifinale sarebbe stato bellissimo.

Offline MagoMerlino

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #13 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 11:47:48 »
Apprezzo lo scritto di ML, personalmente parto da presupposti differenti nel giudicare la stagione della Lazio, per quanto riguarda la società, il tecnico e i giocatori e non sarà il risultato della finale a cambiarlo. A questo proposito scindo completamente i riflessi comportamentali di alcuni utenti sul forum, soprattutto quelli orientati alla polemica verso altri utenti di parere opposto.
Tutte cose che ho già scritto e ripetuto decine di volte in questi mesi e che non credo sia il caso di ribadire ulteriormente.
Di certo deve cambiare la "mentalità" (oltre che il modus operandi), di Lotito prima di tutto, per il bene della Lazio e pure di fretta, poi dei provocatori di professione sul forum, per la famosa fruibilità del forum.
Ma da quanto si legge, non mi sembra ci sia questa volontà, ne da parte di Lotito, ne da quella dei provocatori.

Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Pomata

Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #14 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 11:50:01 »
Ne da parte della critica incompetente e da fenomeno da baraccone.

borgorosso

Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #15 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 13:02:06 »
Ne da parte della critica incompetente e da fenomeno da baraccone.

vediamo se riusciamo a far chiudere anche questo topic, eh.
siccome si ragiona di noi, oltre che di Lazio, prendo spunto da questo post di pomata.

é il piú classico esempio di come si possa portare detrimento ad una discussione, di come non si possa poi proseguire una discussione e "volare alto", citando il buon ml.

la critica é incompetente quando non concorda con il nostro pensiero. un film che reputiamo bello viene stroncato da grasso sul corriere della sera, e per questo grasso é incompetente e/o fenomeno da baraccone.

mm pensa che la stagione della Lazio, comunque vada la finale, sia da valutare negativamente? argomentiamo. senza slogan. facendo riferimento al proprio gusto personale (il gioco) a valutazioni oggettive: sia sul campo (punti, gol fatti) che in società (fatturato, monte ingaggi).

nella fattispecie mm ha sbagliato a parlare di provocatori, perchè personalizza il discorso invece di, ripeto, "volare alto".

non sprechiamo questo spazio, sappiamo bene tutti che altrove c'é una linea editoriale, che si estrinseca punendo alcuni utenti con una strizzati ma d'occhio ed unitari di gomito all'insulto di altri.

qui puó scrivere pomata e puó scrivere mm, con toni forti, duri, accesi, ma senza censura.

si puó parlare di lazio anch senza essere innamorati dei propri polpastrelli, delle proprie idee. sopraggiunge la noia quando sai già quello che verra scritto, la reazione.

se lotito scorreggia in conferenza stampa avremo mm che "non si sente rappresentato" e pomata che lo giustificherà parlando dei rutti di de laurentis.
al contrario, se lotito donasse 1 milione dei suoi denari in beneficenza , mm direbbe che non riguarda la Lazio e pomata ci parlerebbe dell'animo candido del presidente.

questo perchè abbiao già la risposta, a tutto.

forse la soluzione é scrivere qualcosa in meno, ma pensarci di piú.

Offline disabitato

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #16 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 13:25:11 »
Posso proporre una moratoria dal 27 al 03/06, in caso di lieto evento, in cui si gode e basta?
poi dal 3 ricominciamo tutte le analisi-scontri del caso..

 ;D
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Offline DinoRaggio

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #17 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 14:58:50 »
forse dovremmo darci tutti una regolata, tutto qui. io per primo devo cominciare a scrivere solo un paio di giorni dopo una brutta partita, perchè a caldo butterei nel fiume squadra, tecnico e dirigenza.
D'accordissimo con applauso :)

Il problema, per la maggior parte, è tutto là. Nel dopo-partita, quando si perde, ed ultimamente purtroppo sta capitando spesso, gli animi sono esacerbati, e leggere i "ve l'avevo detto" è un po' troppo.

E benritrovato ad Emmeelle :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Boks XV

Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #18 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 17:04:01 »
Risposta di pancia: 

ma come altro dovrebbe rispondere un tifoso?
un addetto ai lavori, un giornalista di nome e di fatto, possono rispondere di testa.
è il loro mestiere.
un allenatore, un calciatore, un presidente al limite, possono rispondere di testa.
se la hanno e non solo per colpire una palla.
ma un tifoso, uno che, da quando ha età cognitiva, ha stabilito che la Lazio è tutto e la roma è mmerda, che la domenica se pija il freddo, il caldo, la pioggia, le madonne.
e pure il sabato, il lunedì, il martedì, il mercoledì e il giovedì.
e la sera, alle 20,45 e alle 18,00. ma anche alle 19,00 e alle 21,05.
o anche alle 12,30.
uno che spende soldi, sangue, sudore e lacrime appresso -comunque- a quelli che, populisticamente quanto te pare, restano undici straricconi che corrono appresso a un pallone, cercando di prenderlo a calci e di indirizzarlo dove vorrebbero.
in mutande per di più.
e spesso con scarsi risultati, peraltro.
uno che prima di organizzare qualunque cosa della propria vita guarda il calendario del campionato.
uno che, un qualunque etologo di pur mediocre livello, potrebbe studiare lungamente per poi decidere -piuttosto condivisibilmente- di consegnarne il cervello ad una bottiglia di formaldeide, dovessero mai decidersi a fare il remake di Frankenstein jr e si accorgessero che nun c'hanno più il cervello di Ab Normal a disposizione.
uno così risponde di pancia.
uno che piange pel pallone non può rispondere di testa.
mentirebbe, soprattutto a sé stesso.
ecco perchè dal campionato 1967-68 io, tutti gli anni, voglio vincere lo scudetto.
sì, lo so che quell'anno stavamo in B.
ma io so' tifoso.

bentornato ML, spero resti.

Offline volaolimpia

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Re:La mia sui gufi, il "velavevodettismo" e un po' di altra roba
« Risposta #19 : Mercoledì 1 Maggio 2013, 17:19:17 »
Preferisco sempre un Laziale ottimista da un disfattista e pessimista.
Il gufo non lo considero, ahime' esistono per la miseria.
Chi della Lazio borbotta é 'n gran fio de na mignotta