Arrivano i $oldi

[ThomasDoll]

(questa notizia ci ha distolto dallo scrociamento di palle degli ultimi giorni, che Cardone sia benedetto, almeno se divertimo un po' a cojonallo)

[J G]

...il piccolo El Shoaibi costruiva pozzi di petrolio col meccano. Pareva a tutti un formidabile genio, un ingegnere fatto e finito a sei anni. Il padre lo condusse con sé in Italia, per spiegare ai tecnici dell'ENI alcuni rivoluzionari principi per meglio estrarre l'oro nero dal sottosuolo.
Il piccolo, mentre si recava con la delegazione dei tecnici italiani a prendere un tramezzino, trovò in terra una figurina di Vincenzo D'Amico. Da allora non si è più separato da quell'immagine, che nelle stellate notti del deserto ogni tanto rimira, in solitudine. Rimembra i bei tempi dell'infanzia e il sogno di libertà che quella maglia bianca e celeste gli fece immaginare. Ora è venuto il momento di realizzarlo...

Bellissima TD.  applausi. 

[DinoRaggio]

Khalid Al Shoaibi e la Lazio, la vera storia

Di Stefano Greco



“Khalid è un  mio amico, è un grande imprenditore e sono felicissimo di essere riuscito a farlo riavvicinare al mondo Lazio.
Sabato sera parlavamo di quanto è bello l’Olimpico ma di quanto sarebbe più bello per la Lazio avere uno stadi tutto suo, sul modello dell’Emirates Stadium, la casa dell’Arsenal”.

Sabato 20 ottobre, stadio Olimpico, ultima fila della Tribuna d’Onore. Il signore con il giubbotto giallo seduto tra Vincenzo Morabito (alla sua sinistra) e Vincenzo D’Amico (a destra) è Khalid Al Shoaibi, petroliere saudita quasi cinquantenne, group director e proprietario del 20% dell’Al Shoabi Group, società che lo scorso anno ha fatturato oltre 2 miliardi di euro. Una società con interessi in Medio Oriente, nell’Africa del Nord, negli Stati Uniti e in Europa.

Che cosa c’entra Khalid Al Shoaibi con la Lazio? Come ha detto Vincenzo Morabito in apertura, Khalid è un tifoso della Lazio e la sua è una storia tipica da Lazio. Arrivato a Roma all’inizio degli anni Settanta insieme a tutta la famiglia (hanno tutt’ora una casa ai Parioli) e appassionato di calcio, Khalid si innamora follemente di un gigante un po’ grezzo che in quegli anni infiamma i cuori della parte biancoceleste della Capitale e fa la sua scelta, decidendo di tifare per la Lazio. Quel gigante, chiaramente, è Giorgio Chinaglia. Khalid vive da giovanissimo tifoso tutta la marcia della Lazio di Maestrelli verso lo scudetto, l’esplosione di Chinaglia e poi la sua fuga verso gli Stati Uniti. All’inizio degli anni Ottanta, Khalid lascia Roma per andare a studiare a Houston, in Texas, alla Rice University, la culla di tutti i figli di petrolieri del mondo e di chi aspira ad entrare nel mondo dell’oro nero. Il distacco da Roma non attenua però la sua passione per la Lazio e tantomeno spezza il legame di Khalid e della sua famiglia con Roma e con l’Italia. Segue la Lazio da lontano, continua a parlare italiano e il padre di Khalid,Suhail Abdul Muhsin Al Shoaibi, fondatore della società e proprietario del 40% del gruppo, nel giugno del 2002 viene nominato dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Commendatore della Repubblica per il suo ruolo nello sviluppo dei rapporti sociali ed economici tra l’Italia e l’Arabia Saudita.

Khalid parla correttamente inglese e francese, ma soprattutto l'italiano. Ha rapporti di lavoro con la famiglia Moratti, segue il calcio italiano e quando incrocia sulla sua strada Vincenzo Morabito (agente FIFA da sempre tifoso biancoceleste) la sua passione per la Lazio lo porta ad avvicinarsi sempre di più alla sua squadra del cuore, soprattutto in coincidenza con la morte di Giorgio Chinaglia, il suo idolo d’infanzia. Insieme a Morabito, Khalid a settembre va in gran segreto a Londra per assistere a Tottenham-Lazio, sfida di esordio in Europa League. E quel giorno decide di fare il suo esordio anche all’Olimpico, scegliendo una partita di cartello: Lazio-Milan. Sempre in gran segreto e per evitare qualsiasi tentativo di speculazione sulla sua presenza allo stadio, compra i biglietti come ogni tifoso e come un tifoso normale si accomoda in Tribuna d’Onore, dove viene scovato però da Gianni Barberi, fotografo professionista e al tempo stesso grandissimo tifoso della Lazio, attratto dalla presenza in Tribuna d’Onore di Vincenzo Morabito e, soprattutto, di Vincenzo D’Amico. E così Khalid Al Shoaibi viene immortalato nella foto che abbiamo in esclusiva.

Khalid Al Shoaib iassiste alla partita, poi va a festeggiare la vittoria della Lazio a cena con Vincenzo D’Amico, Vincenzo Morabito e un ristretto gruppo di amici in un noto ristorante ai Parioli. E’ tifoso della Lazio e non ha mai nascosto la sua passione per i colori biancocelesti. E questo non è certo poco, visto lo spessore del personaggio e l’idea che qualcuno vuole imporre da sempre che i grandi personaggi identifichino Roma solo ed esclusivamente nella Roma. Non è così per tanti cantanti ed attori stranieri molto famosi, non è così anche per personaggi importanti nel mondo della finanza, a dimostrazione che la Lazio è comunque la Lazio, anche se non siamo più nei fasti dell’era-Cragnotti.

Sono a conoscenza della cosa da mesi, ma ho preferito non scrivere nulla, perché altro al momento non c’è. E quindi in questo momento è giusto pensare a quello che fa in campo la Lazio e concentrarsi sulla squadra di Petkovic. Visto che però qualcuno oggi ha fatto uscire la notizia, allora d’accordo con Vincenzo Morabito ho deciso di spiegare la cosa e di pubblicare la foto che Gianni Barberi mi aveva spedito sabato sera, proprio per evitare qualsiasi tipo di speculazione.

Non ci sono né trattative né tantomeno offerte, ma solo la passione di un tifoso, importante ma pur sempre un semplice tifoso, per la Lazio. E come scritto prima, non è poco…

[DinoRaggio]

E comunque, è Walid Al Shoaibi, se è quello che ha ricevuto l'onorificenza di Commendatore.

http://www.shoaibigroup.com/PressDetail20100206.asp

[Indaco]

Una curiosità: Giulio Cardone è riomico?

dichiarò una volta, ma diversi anni fa, almeno 20, in diretta radio di essere tifoso del milan. Oggi non so.     

[Drenai]

ma perchè devono sempre spiattellare quanto questi personaggi siano "laziali" (nel nostro caso) o tifosi in generale. non si rendono conto di quanto suona pacchiano, toglie credibilità a tutto il discorso. non sarebbe meglio presentare il tuo "cavallo" come un acuto imprenditore che ha intravisto nella lazio una grande possibilità di investimento? che me ne frega che un arabo sia "innamorato" della lazio? il bello è che i destinatari di questo messaggio dell'arabo grande laziale sono gli stessi convinti invece che lotito è romanista.

[ThomasDoll]

andò sta la foto?

(Walid è il brother, Dino)
(Se staranno a chiede che cazz sò tutti sti contatti dall'Italia, sul sito loro)

[DinoRaggio]

andò sta la foto?

(Walid è il brother, Dino)
(Se staranno a chiede che cazz sò tutti sti contatti dall'Italia, sul sito loro)

O il padre?

Qui c'è un campionario di foto,
http://sololalazio.blog.tiscali.it/2012/10/25/khalid-al-shoaibi-lo-sceicco-che-tifa-lazio/
dev'essere la seconda quella a cui si riferisce Greco.

[ThomasDoll]

Comunque l'ellenico sta imparando: ha detto che più di questo non c'è.
Allora c'è una piccola speranziella...
Se avesse detto "niente è come sembra" eravamo del gatto.

[ThomasDoll]

Lu vì, lu billuccittu delle mamme sie?

[DinoRaggio]

Ad ogni modo mi iscrivo pure io a tommasisti (semicit.). Le modalità sembrano pressoché speculari alla storiella dello sceicco perugino delle cacche.
Una riPincita dell'ASRepubblica?

[Mazzola]

...e con questa foto...(con il solo Morabito a fuoco) cala la parola fine su questo film già visto.

[ThomasDoll]

...e con questa foto...(con il solo Morabito a fuoco) cala la parola fine su questo film già visto.

eh lo so, ma l'emozione te fa tremà in certi frangenti

[AlonZo]

e il fotografo de professione fa sta cagata de foto?

[Sca]

Una curiosità: Giulio Cardone è riomico?

Anche se siamo OT ti dico che no, non è riommico.
Nasce e cresce milanista, anche se, a onor del vero, non è che del calcio gliene fregasse poi molto. Insomma, un blando milanista o più in generale, se vogliamo, un blando appassionato di calcio.
Poi, circa 22-23 anni fa, lui, che voleva fare il giornalista e che per questo aveva fatto tutta la trafila dei giornali di quartiere, passando per la tessera di pubblicista, ecc., si ritrovò per una serie di circostanze a fare l'inviato della Lazio.
Il punto non è Cardone.
Il punto è la scelta di repubblica, che da sempre affida Trigoria a tifosi romanisti (Enrico Sisti, Francesca Ferrazza), mentre affida Formello a "neutri" come Cardone o a giovinotti da "formare" (Alberto Abbate, calabrese, Marco Ercole, toscano; la provenienza geografica la metto giusto per far risaltare la curiosa coincidenza).

[ThomasDoll]

(quote da Lazio.net)"LAZIO INCEDIBILE" - Eccola allora la risposta dalla viva voce di Claudio Lotito, che la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva: "La Lazio non è in vendita e non ho ricevuto offerte da nessuno", esordisce in maniera categorica il patron biancoceleste. Subito si entra nel merito della notizia, immediatamente si capisce che la posizione di Lotito è sempre la stessa: "80 milioni? E' una cifra ridicola. Il club oggi vale molto di più, ma in verità non mi sono neanche posto il problema di saperne il valore: per me questa società è incedibile. Poi, lo ripeto, non ho ricevuto offerte ufficiali e non incontrerò nessuno". Manca quindi la base a qualsiasi prospettiva di trattativa, ossia la volontà di chi è azionista di maggioranza della società. "Mi sembrano sempre voci uscite ad arte, soprattutto in periodi particolari, nei momenti di difficoltà della squadra o in vista di appuntamenti importanti (finale di Coppa Italia ndr)", è il ragionamento che porta avanti Lotito.

Insomma, n'è vero niente. Lotito non ha ricevuto offerte. Peccato, era divertente. Ma tanto la smentita passerà del tutto inosservata, no?

[AutumnLeaves]

ma perchè devono sempre spiattellare quanto questi personaggi siano "laziali" (nel nostro caso) o tifosi in generale. non si rendono conto di quanto suona pacchiano, toglie credibilità a tutto il discorso. non sarebbe meglio presentare il tuo "cavallo" come un acuto imprenditore che ha intravisto nella lazio una grande possibilità di investimento? che me ne frega che un arabo sia "innamorato" della lazio? il bello è che i destinatari di questo messaggio dell'arabo grande laziale sono gli stessi convinti invece che lotito è romanista.

Pensa se avesse detto: "so' da riooma, ho sempre sognato de pagà lo stipendio a totti, ma me compro a Lazio pe favve un dispetto"...
Dici che sarebbe stato più credibile?

[ThomasDoll]

...il piccolo El Shoaibi costruiva pozzi di petrolio col meccano. Pareva a tutti un formidabile genio, un ingegnere fatto e finito a sei anni. Il padre lo condusse con sé in Italia, per spiegare ai tecnici dell'ENI alcuni rivoluzionari principi per meglio estrarre l'oro nero dal sottosuolo.
Il piccolo, mentre si recava con la delegazione dei tecnici italiani a prendere un tramezzino, trovò in terra una figurina di Giuliano Musiello. Da allora non si è più separato da quell'immagine, che nelle stellate notti del deserto ogni tanto rimira, in solitudine. Rimembra i bei tempi dell'infanzia e il sogno di libertà che quella maglia gialla e rossa gli fece immaginare. Ora è venuto il momento di realizzarlo... fare finta di comprare la Lazio per distrarla in vista del derby di finale e farla perdere, o comprarla per metterla in liquidazione? Nel dubbio, Khalid ha telefonato a Giulio Cardone, e...

[LaLazioMia]

E comunque, è Walid Al Shoaibi, se è quello che ha ricevuto l'onorificenza di Commendatore.

http://www.shoaibigroup.com/PressDetail20100206.asp

Walid non sara' lui. qui non si dice che è tifoso della SS LAZIO.

Sara' Kalid , quello con due camere e cucina ai.... Parioli

Comunque De Martino ha gia' offerto 81 milioni

[Drenai]

tu ci scherzi, ma davvero penso di sì.
praticamente è quello che molti hanno sostenuto per anni a proposito di lotito, e non per scherzo. anche sul forum c'era chi sosteneva che lotito fosse un romanista messo lì da romanisti, apposta per fare il male della lazio.
non seguo le radio ma non mi stupirei se ci fosse ancora chi dice così. quindi, se la cosa venisse opportunamente sostenuta e rilanciata, sarebbero perfettamente in grado di pensarlo pure per l'arabo.