Autore Topic: Toto-Quirinale: dite la vostra!  (Letto 48402 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #440 : Giovedì 25 Aprile 2013, 17:27:16 »
Ma tornare al totoministri no, èh?
 :D

http://www.ciwati.it/2013/04/25/disagio-manifesto/
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Offline aquilafelyx

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #441 : Giovedì 25 Aprile 2013, 17:36:31 »
La fregnaccia segnalata è questa generalizzazione : cit. fino agli anni '70 persino la Mafia dagli stessi magistrati era considerata una fandonia e guai a parlarne nelle aule giudiziarie..
Diffidare sempre di chi coglie casi particolari per farne generalizzazione e regola.

bisogna diffidare anche di chi guarda il dito e non si accorge che sta indicando la luna
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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Offline giamma

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #442 : Giovedì 25 Aprile 2013, 17:49:46 »
bisogna diffidare anche di chi guarda il dito e non si accorge che sta indicando la luna
Chi approfitta di un fatto per generalizzare bara.
Chi guarda il dito senza accorgersi che mira alla luna magari è ingenuo ma comunque onesto.
Il punto è questo io sto sempre contro chi bara, e qui finisco la polemica che, peraltro, non era mia intenzione sollevare.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline aquilafelyx

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #443 : Giovedì 25 Aprile 2013, 18:05:46 »
Non è facile trovare una giusta linea interpretativa che resti immune da cospirazionismi e complottismi e però non lasci cadere nessi di causa effetto e influenze di centri di interesse sull'attività pubblica e statuale.
Ora mi sembra che Aquilafelyx non voglia fare del complottismo...D'altro canto non possiamo pensare che il Gruppo Bildeberg determini le elezioni negli stati sovrani. Però abbiamo tanti casi di interessenze fra spezzoni di criminalità organizzata e apparati di stato, fra corporation multinazionali e giunte militari del Sud America, fra centrali finanziarie e partiti politici. Ora questo non costituisce una regola aurea del complotto e non deve portare a pensare che i fatti del mondo vengano scritti a tavolino dagli Illuminati. Deve solo far riflettere sulla possibilità che in determinate situazioni storiche il corso degli eventi venga influenzato o condizionato in modo significativo. E' la famosa teoria del what if letterario (ucronia potenziale) e cioè della storia che concretamente poteva avvenire e non è avvenuta. Perché? ...deve chiedersi lo storico o il giornalista di inchiesta.
Ovviamente non indulgendo nel considerare dagospia una fonte o lasciando che la propria fede politica sia una discriminante di lettura assoluta e imprescindibile.

non è una questione di complottismo, oggi più che mai, vista la data storica, andrebbero riletti gli avvenimenti che portarono alla divisione della Banca d'Italia dal Tesoro, guardare i protagonisti di allora e pesare le scelte fatte,

Perché oggi il Bilderberg viene considerato solo una lobby e non una pericolosa associazione finanziaria sovrannazionale?
Sarà perché i suoi membri agiscono alla luce del sole (tranne che per la segretezza dei contenuti delle riunioni) e possono farlo perché godono di quella protezione fisica che alla fine degli anni 70 non poteva essere garantita agli affiliati alla P2 ?

Non è un caso che parte delle  proposte del "Piano di rinascita democratica" , di gelliana memoria, rimaste inevase da allora troveranno accoglienza in questa legislatura, alla luce del sole e senza complotti, talmente tanta luce da rimanerne accecati.   
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Offline andujo

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #444 : Giovedì 25 Aprile 2013, 18:12:22 »
Τοις τολμώσιν η τύχη ξύμφορος

Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #445 : Giovedì 25 Aprile 2013, 19:36:48 »
“È chiaro che chi non dovesse votare la fiducia al governo sarebbe fuori dal partito”. Per Francesco Boccia, già coordinatore delle commissioni economiche del Pd alla camera nella precedente legislatura e – soprattutto – tra i più stretti collaboratori di Enrico Letta, non possono esistere mezze misure. Su questo esecutivo i dem hanno deciso di investire le loro forze e uno dei loro uomini di punta, quindi “nessuna minaccia”, ma è chiaro che “ci sono delle regole che vanno rispettate”. E ritrovarsi un partito che sta in (gran) parte in maggioranza e in (minima) parte all’opposizione sarebbe un paradosso, a maggior ragione dopo che la direzione nazionale ha deciso di rimettersi alle indicazioni del capo dello stato, impegnandosi per sostenerlo nelle sue scelte. “Nessuno – sostiene Boccia – può anteporre personalismi a interessi collettivi così importanti”.

Non la pensano così, però, Pippo Civati e Laura Puppato. I due neoparlamentari eletti nelle liste dem sono, com’è noto, tra i più critici con la linea delle larghe intese. Il deputato lombardo affida a Twitter la sua replica:

Chi non è d'accordo va ascoltato, non espulso. A cominciare dai 101 che non hanno votato Prodi, che sarei felice di conoscere.

E più tardi, sul suo blog, aggiunge: “Almeno il 25 aprile non parliamo di espulsioni”. Mentre a TgCom24 parla di “toni fuori di testa” da parte di Boccia e conferma: “Non voto la fiducia, se sarò coinvolto in un dibattito spiegherò le mie opinioni”. D’accordo con Civati è anche Puppato: “Niente minacce: di minacce non si vive e non si lavora”. L’ex candidata alle primarie invoca un governo “con figure innovative e di qualità”

D'accordo con Boccia Debora Serracchiani, secondo la quale la lealtà interna al partito “è completamente saltata”. E, in merito alla fiducia al governo, spiega di augurarsi che coloro i quali votassero contro il governo Letta “uscissero dal mio partito, perché non credo che ci siano le condizioni per andare avanti insieme”.
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Offline DinoRaggio

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #446 : Giovedì 25 Aprile 2013, 20:23:51 »
La tendenza al suicidio (in termini meno cruenti "all'autogol") di alcuni esponenti, purtroppo di quelli che decidono, del Partito Democratico è davvero stupefacente. Prevedo in tempi brevi una scissione, qualora alcuni piddini si troveranno a dover dare la fiducia ad un governissimo con la Gelmini e/o la Santanchè oppure ad essere espulsi se non lo faranno. Sinceramente, fossi un deputato del P.D., avrei molti dubbi nel restare in questa massa di correnti che è il partito oggi. E' chiaro che coesistono centristi vogliosi di contorcersi in un fatale amplesso con il P.D.L., ed altri a sinistra che aborriscono tale prospettiva e sono pronti a saltare il fosso.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

zorba

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #447 : Venerdì 26 Aprile 2013, 07:06:15 »

Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #448 : Venerdì 26 Aprile 2013, 08:25:28 »
Non basta il presente a spiegare il presente. Soprattutto in Italia, dove la "non contemporaneità del contemporaneo" è sempre alacremente all'opera. E di certo vi è solo che non c'è alcuna rivoluzione in corso né in prospettiva, tanto meno quando abbondano i tribuni che la evocano. Il percorso tortuoso conduce a una fine nota: quelle larghe intese che nel nome della "responsabilità" ignorano, quando non reprimono irresponsabilmente tutto ciò che di vivo e di non definitivamente rassegnato esiste ancora in questo paese. Non è la prima volta, ma è la prima volta che una classe dirigente screditata come non mai e nel suo insieme perdente quanto ai numeri e alla capacità di leggere il contesto in cui agisce, si blinda senza offrire alcun compromesso a una società stremata. È qui che i paragoni storiografici di Giorgio Napolitano con gli anni '70 mostrano come la memoria possa volgere in sclerosi e come il pio desiderio di interpretare una nuova situazione con un vecchio paradigma partorisca più mostri del sonno della ragione, fino a confondere le "convergenze parallele" di un tempo con le marcescenze parallele di oggi.
Lo schema è pressappoco quello, collaudatissimo, della vecchia destra comunista da cui il presidente della repubblica proviene.
Consiste, certo semplificando all'estremo, nello stabilire, in accordo con i poteri forti del momento e con i "mercati", una serie di "compatibilità", garantire che le forze sociali rappresentate dalla sinistra le rispettino senza fiatare, nel condannare, reprimere e accusare di fascismo (rosso o a 5 stelle poco importa) ogni forma spontanea di mobilitazione e di dissenso, nell'impedire ogni pretesa di esercizio della democrazia che anche garbatamente si discosti dai canali istituzionali e dagli equilibri politici tra i partiti maggiori. Ne consegue, oltre all'apprezzamento pratico e ideologico dell'austerità, una profonda ostilità nei confronti dello strumento referendario, per non parlare dei movimenti e del conflitto sociale nonché dei diritti di libertà che potrebbero disturbare il mondo cattolico (e cioè i suoi vertici e ideologi).
Nel suo discorso inaugurale Napolitano ammonisce «mai la piazza contro i partiti!». E per cosa mai bisognerebbe scendere in piazza se non contro leggi inique votate da una maggioranza che non riteniamo rappresentarci? Quando questo accadeva 35 anni fa ci pensava il ministro di polizia delle "convergenze parallele" Francesco Cossiga, oggi chi ci penserà? E' una politica che abbiamo vista all'opera innumerevoli volte non solo nelle scelte politiche del Pci, ma anche nella partita sempre aspra tra i vertici della Cgil e le rivendicazioni di democrazia sindacale provenienti dagli operai, dalla base, dai metalmeccanici o altri settori del sindacato. Anche nel sindacato i manovratori non vogliono essere disturbati.
Nel frattempo l'Europa a egemonia germanica ha offerto nuovi argomenti alla politica delle compatibilità, la crisi economica ha provveduto a ridimensionare ogni pretesa, si può fingere che il Pdl non sia poi così diverso dalla Dc, tanto da rendere del tutto superflua la vecchia promessa di repertorio degli "equilibri più avanzati". Le riforme, quelle sì, a sbandierarle non si rinuncia mai. Ma i destinatari a cui debbono piacere sono ormai i capitali vagabondi e capricciosi. Quanto agli altri, da un bel pezzo, quando sentono la parola riforma si rannicchiano per proteggersi la testa dalle bastonate
Questa forma mentis, la dottrina e la pratica patriottica e a democrazia limitata della destra comunista è l'unica solida realtà che il Pds, poi Ds, poi il malnato o mai nato Pd hanno ereditato dalla casa madre ed è infatti l'unica cosa, come dimostra l'impossibilità di rinunciare a Napolitano, che può, in un modo o nell'altro, direi nel peggiore, tenerli insieme, nonostante faide, tradimenti, apocalissi culturali.
E a dispetto di ogni mutamento della realtà e della sensibilità sociale. Il contenuto del richiamo all'unità, alla scelta di maggioranza condivisa, è questo e solo questo. Che si discuta, che ci si laceri in una lotta senza quartiere tra le fazioni, che i militanti occupino i circoli o brucino le tessere, la sintesi politica è alla fine questa: Napolitano presidente, governo di larghe intese.
I grillini non sono gli indiani metropolitani del '77 ( ma maniacali cultori della rappresentanza e dell'obbedienza incivile), il Pdl non è neanche lontanamente la Dc, solo la dottrina della destra del Pci resta se stessa. E i suoi antichi schemi reggono, anche senza un Partito degno di questo nome mantengono clandestinamente in vita una specie di centralismo democratico, raccolgono il plauso di Berlusconi, e naturalmente quello europeo. Come la costituzione sovietica riducono al minimo la democrazia esaltandola oltre misura.
E' la forma più garbata di connubio tra liberismo e autoritarismo ( nel senso di una indiscutibile autonomia dei manovratori, di una prevalenza sacrale dei governanti sui governati ) a tirare le fila della crisi politica nella figura di Giorgio Napolitano. Si può essere un po' cinesi anche se al posto del partito unico ce ne sono parecchi e parecchio rissosi.
Probabilmente solo un convinto esodo dal Pd ( ma, per carità, senza aspirazioni a rifondare) potrebbe porre fine a questa storia, all'ipnosi di una unità che nei termini in cui si è data e in quelli, ancor peggiori, in cui promette di darsi condurrà a una distanza siderale dalla società reale e in conseguenza a una pura e semplice disgregazione.
In altre parole si dovrebbe farla davvero finita col Pci, non con quello immaginario con cui Berlusconi si balocca e terrorizza gli allocchi, ma con quella sua eredità reale di cui si serve e con cui volentieri tratta, quella che ha le facce di Violante e D'Alema, di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e Fassino e anche di diversi solerti giovani che non sanno nemmeno a quale fonte si abbeverano. Per dirlo in estrema sintesi quel Pci che piace a Eugenio Scalfari.
Questa politica è venuta in piena luce con l'elezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della repubblica così come la natura profonda del Pd e la sua intima resistenza a ogni rinnovamento. Non c'è più niente da "stare a vedere". Luigi Pintor scrisse una volta, a proposito del neonato Pds qualcosa come «pretendono di non venire da nessuna parte e dunque non andranno da nessuna parte». Temo che invece, almeno i più avveduti, dove andare lo sapessero benissimo. Ci sono arrivati, che ora gli piaccia o meno.
Dalle macerie ancora fumanti si leva impaziente la voce dell'ennesimo "rifondatore", un migliorista naturalmente, con poche idee e molta prosopopea. Quello che vuole rendere l'Italia "più smart". Il mondo è davvero cambiato, almeno nel gergo, Giorgio Amendola non parlava così. 

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9335/
Voglio 11 Scaloni

Offline benvolio

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #449 : Venerdì 26 Aprile 2013, 09:49:49 »
Ecco io mi identifico al 90% con questo editoriale de Il Manifesto. Il distinguo lo pongo nell'accezione di "destra  del PCI". In realta' un certo carattere autoritario, stalinista se si vuole o (in senso tecnico) leninista, corre come un phil rouge, da Togliatti a D'Alema. E' un phil rouge che non esita a concepire lo Stato o l'istituzione latu sensu intesa come strumento di lotta politica e come mezzo che giustifica il fine palingenetico di cui il Partito (un tempo) o la "parte" (ora) si sente investita. Venendo meno il grande dibattito ideale, il grande contesto di lotte sociali e culturali, il ruolo palingenetico si e' mutageneticamente trasforamto in una scarna (e scarsa, a mio avviso) logica di potere e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma non si trattava appunto destra del PCI che pure esisteva; il colonnello Pecchioli che ci squalifico' come fascisti rossi non era un migliorista, non lo era Pajetta ne' Enrico Berlinguere che ci defini' untorelli.
Si trattava di riflesso togliattiana da terza internazionale che ha sempre convissuto con una grande spinta ideale e popolare e con una vena libertari che pero' non e' mai riuscita, nel tempo, a vincere la partita contro l'esoscheletro del partito che presuntuosamente ha reciso le radici idelai col passato ma non quella pessima del burocratismo bizantino. Sara" per questo che il PD ha trovato i natali in una simbiosa asettica col perfifo stile correntizio e doroteo dtile DC? Non lo so. So solo che oggi mentre si deve assistere a questo rituale stanco di un totoministri con l'alea di ritovarsi ai peggiori giorni della Repubblica,la storia si prende una beffarda rivincita. E se il governo nascera' con facce  dela calibro di Alfano Letta Gelmini e con il solito immancabile commis di Stato (Saccomanni) messo alla gestione di cassa, noi vecchi fascisti rossi sorrideremo amaramente pensando a quanta (ma proprio tanta) ragione avevano i situazionisti che tracciarono sul muro dell'Universita' di Roma la scritta " rendiamo piu' chiare le botteghe oscure"...alla fine si sono schiarite da sole in un pallido candore di cimitero.

Offline Frusta

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #450 : Venerdì 26 Aprile 2013, 09:55:58 »

Gli italiani hanno bisogno di un capro espiatorio più dell'aria che respirano, e l' Aggelmini come capra da sacrificare sull' altare della farloccaggine è perfetta. Eppoi è abberlusconiana. Ergo malvagya, odyosa, acida, antipatica e incompetente.
Oltreché automaticamente zoccola.
Se Vendola avesse un millesimo della credibilità che si attribuisce, direbbe quello che ho visto io ai miei tempi da studente e quello che è sotto gli occhi di chiunque lo sia oggidì.
Però moltiplicato per mille dalla riforma Berlinguer in poi!
Eccioè che il cancro più maligno ed inestirpabile delle università consiste nel potere concentrato nelle mani dei mafiosi nepotisti comunemente denominati baroni, che negli anni hanno costruito degli inaccessibili feudi di dottoresse succhiacazzi, di fornitori accondiscendenti e di ruffiani che tengono a bada il popolo bue fatto di studenti che sognano il "posto all'universita'" o "il posto nella scuola", e lavoreranno gratis come coglioni per la fama del barone.
E che sono questi miserabili feudi di potere, mantenuti integralmente con i soldi pubblici, che devastano l'università.
Se poi a questa situazione ci aggiungiamo la demolizione sistematica che si è fatta della scuola italiana dalla riforma Berlinguer alla pietra tombale che ci ha steso sopra la Moratti (destra e sinistra insieme appassionatamente, quindi!) abbiamo fatto bingo.
Perché, fino ad allora vi risulta che esistesse un problema scuola in Italia? A me NO.
In quel periodo i cervelli italiani imperversavano ovunque (allegri, compagni! La fuga dei cervelli è finita con chi si è laureato col vecchio ordinamento: d'ora in poi non scapperà più nessuno. Del resto chi cazzo li vorrà più i laureati 3+2 di adesso?)
Un laureato italiano scriveva, come tesi, un lavoro paragonabile ai Doctoral degree americani. Un perito e/o un diplomato italiano aveva la cultura di base di un Bachelor americano o inglese.
Non c'era nessun cavolo di stracazzo di problema "scuola" in Italia!!!.
Non di preparazione, perlomeno!
Però bisognava riformarla! Bisognava creare nuovi feudi universitari e distribuire nuove sedi, magari imbottite di corsi di laurea stravaganti, in giro per la penisola e creare nuove baronie e nuovi centri clientelari. E soprattutto per fare questo si aveva bisogno di somari, deresponsabilizzati dai sistemi di votazione introdotti nelle scuole medie superiori e quindi volutamente resi somari, da infiocchettare con inutili lauree triennali in supercazzola prematurata.
Perché di questo stiamo parlando. E DI NIENTE ALTRO!
Ti ci voleva tanto a dire stecose, eh, Nicolino?

Macchè, meglio dare la colpa alla Gelmini! :lol:
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #451 : Venerdì 26 Aprile 2013, 10:12:22 »
Stai facendo confusione. tu parli di Università,
lui parla di Scuola Pubblica.
Sono due piani diversi: Berlinguer ha partorito disastri portati a termine dalla monatti,
ma solo per l'Università.
La gelmini ha demolito la scuola elementare che è alla base dell'edificio.

Il problema della scuola è sempre esistito in Italia: a inizio XX° secolo con il numero straripante di analfabeti, adesso con il numero dei laureati che è percentualmente il penultimo tra i 34 paesi dell'OCSE.
Che poi con il vecchio ordinamento fossero di ottima qualità stride un pò col quadro fosco che ne fai, che però esiste, ma non era tale da permeare tutto l'ambiente che, appunto, sfornava ottimi prodotti.
Come mi disse il buon Marco Tangheroni "funziona malissimo ma proprio per quello chi riesce a venirne fuori può riuscire ovunque"
Voglio 11 Scaloni

Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #452 : Venerdì 26 Aprile 2013, 10:32:01 »
Peccato

Che ieri Francesco Boccia – secondo di Letta – abbia invitato chi non è d’accordo con il governo Letta ad andarsene dal Pd (e che lo stesso abbia fatto Debora Serracchiani).

Fossi in loro, cercherei di convincerli, quelli che non sono d’accordo: sembrano essere molto sicuri di quello che stanno facendo, quindi potrebbero spiegare perché è inevitabile (come sostengono) fare un governo politico con Berlusconi, senza scadenza, e con Berlusconi a dettare l’agenda. In più, rispetterei il disagio dei dissidenti (da che cosa? boh), come quello di migliaia di elettori. A meno che non ci sia un po’ di coda di paglia, in tutti questi attacchi, attacchi dei forti contro i deboli e della maggioranza contro la minoranza: anche perché, lo ripeto per l’ennesima volta, non si capisce quando mai avremmo detto sì al governissimo.

La nostra posizione è sempre stata «no al governissimo», poi abbiamo pensato che se la stessa cosa ce l’indicava il Presidente della Repubblica, avrebbe potuto funzionare. Ma non c’è mai stata una discussione e una votazione in questo senso.

In ogni caso, sembra quasi che preferiscano che quelli che non sono d’accordo se ne vadano.

Del resto, quando se n’è andato Vendola, nemmeno una piega. Che cosa volete che sia?

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feiez

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #453 : Venerdì 26 Aprile 2013, 11:16:31 »
Ai bei tempi del centralismo democratico berlingueriano, civati, puppato e company o sarebbero stati espulsi oppure avrebbero aderito alle tesi del gruppo dirigente.
Quello che non capisco, dato che anche per lavoro ragiono sui numeri, è come si sarebbe costruito un governo senza l'apporto del pdl (del quale, e lo dico senza mezzi termini, sarei il primo a farne a meno).
Capitolo Governo:Il M5S si è smarcato, nella persona di Beppe Grillo da ogni collaborazione governativa con Bersani, anzi lo hanno preso riccamente per i fondelli; un governo di minoranza presentarsi alle Camere ? E pensate che tot grillini avrebbero allegramente guadato il fiume ? E per fare cosa poi, la stessa fine che ha fatto la loro collaborazione con Crocetta in Sicilia ?
O si crede alla favoletta grillina che il Parlamento può funzionare anche con un governo dimissionario ? Forse altrove si, ma in Italia dove si spartiscono tutti anche i braccioli delle sedie ce la vedete una simil situazione ?
Capitolo Rodotà (il mio preferito sin dall'inizio): Avrebbe avuto 200 voti tra M5S e PD; dove li trovavano altri 300 voti ?
Va bene volare alto, va bene tenere il punto e tutto quel che si vuole, ma la linea dell'intransigenza (quella civati-puppato che detto per inciso hanno sostenuto Bersani nelle primarie-farsa) è uscita non dico sconfitta ma non vincitrice dalle urne. Basterebbe prenderne atto

Offline BobLovati

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #454 : Venerdì 26 Aprile 2013, 11:25:23 »
http://www.agoravox.it/Gruppo-Bilderberg-riunione-poco.html

forse l'autrice di questo ti ispira di più ;)

P.S. più di 1500 appartenenti alla P2 sono rimasti sconosciuti, credete che parecchi non si sono riciclati a sinistra ?

a destra sicuramente di più   8)
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #455 : Venerdì 26 Aprile 2013, 12:01:34 »
Va bene volare alto, va bene tenere il punto e tutto quel che si vuole, ma la linea dell'intransigenza (quella civati-puppato che detto per inciso hanno sostenuto Bersani nelle primarie-farsa) è uscita non dico sconfitta ma non vincitrice dalle urne. Basterebbe prenderne atto

Invecee dalle urne è uscito sconfitto col 90% dei voti contro il governoMonti,
che è esattamente quello che sta per rinascere, solo che ora si chiama Letta.
Di quello ne avrebbe dovuto prendere atto quello sul Colle,
ma invece pare duro d'orecchi, sarà l'età?
Voglio 11 Scaloni

Offline disabitato

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #456 : Venerdì 26 Aprile 2013, 12:14:20 »
Quindi un monti bis con l'agenda dettata dai saggi (i due pdl e lc) che attua le politiche decise dall'europa..

Annamo proprio bene..

Mi spiegate perché i nostri politicanti (metto dentro tutti) riescono sempre a trovare soluzioni peggiori dei problemi?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline AlenBoksic

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« Risposta #457 : Venerdì 26 Aprile 2013, 12:23:01 »
Mi spiegate perché i nostri politicanti (metto dentro tutti) riescono sempre a trovare soluzioni peggiori dei problemi?

Perchè rappresentano fedelmente l'elettorato che li vota
 ;)

P.S:: Ieri Ollio e quell'altra son stati capaci di farsi inchiodare da Letta sul mancato voto a prodi senza neanche dirgli "guardate che i primi a non votarlo siete stati voi!".
Roba da manuale dell'incapacità politica.
Se vuole radicarsi il M5S deve assolutamente darsi una struttura che selezioni figure di ben altro spessore.
Voglio 11 Scaloni

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #458 : Venerdì 26 Aprile 2013, 12:49:49 »
Stai facendo confusione. tu parli di Università,
lui parla di Scuola Pubblica.
Sono due piani diversi: Berlinguer ha partorito disastri portati a termine dalla monatti,
ma solo per l'Università.
La gelmini ha demolito la scuola elementare che è alla base dell'edificio.

Il problema della scuola è sempre esistito in Italia: a inizio XX° secolo con il numero straripante di analfabeti, adesso con il numero dei laureati che è percentualmente il penultimo tra i 34 paesi dell'OCSE.
Che poi con il vecchio ordinamento fossero di ottima qualità stride un pò col quadro fosco che ne fai, che però esiste, ma non era tale da permeare tutto l'ambiente che, appunto, sfornava ottimi prodotti.
Come mi disse il buon Marco Tangheroni "funziona malissimo ma proprio per quello chi riesce a venirne fuori può riuscire ovunque"
Lo  so che siamo OT ma i discorsi, come dicono i musicisti, non possono terminare "in levare"  :)
Il quadro fosco è quello che ho vissuto, dato che mi sono diplomato (grazie al cielo) prima della riforma Misasi, ho vissuto l'università degli anni settanta e ne ho seguito l'evolversi attraverso i miei figli che l'hanno frequantata fra la fine degli anni novanta ed il primo decennio di hodesto seholo.
La Gelmini avrà pure devastato le elementari, ma è diventata il capro espiatorio di tutto il disastro che ha investito tutta la pubblica istruzione.
I cortei degli studenti delle medie inferiori e superiori che manifestavano contro la Gelmini mica lo facevano per le elementari. E quelli degli uiniversitari, spesso spalleggiati dai professori, idem.
Prendi il primo liceale che passa e un universitario a caso e vedrai a chi daranno la colpa di tutte le loro disgrazie.
Ci voleva un capro espiatorio e ne abbiamo trovato uno perfetto, tutto qui.
Lo so che chiedo l'impossibile, ma da uno come Vendola che negli ultimi 15 anni NON viveva su Marte mi aspetto un minimo di onestà intellettuale. Diciamo almeno il minimo sindacale, và.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

feiez

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #459 : Venerdì 26 Aprile 2013, 13:16:31 »
Invecee dalle urne è uscito sconfitto col 90% dei voti contro il governoMonti,
che è esattamente quello che sta per rinascere, solo che ora si chiama Letta.
Di quello ne avrebbe dovuto prendere atto quello sul Colle,
ma invece pare duro d'orecchi, sarà l'età?

Sostanziale differenza: quelli erano tecniciche se ne sono strafottuti dei problemi delle famiglie (reddito, lavoro, precarietà etc); questo è un governo politico.
E non è una differenza da poco visto il comportamento del burlesqoni che, per un anno s'è stato zitto mentre passavano le peggiori macellerie sociali, anche e sopratutto col loro voto dato che erano maggioranza, rivendicando a due mesi dalle elezioni il contrario di tutto ciò che avevano fatto, usando Alfano come utile idiota. Tattica che gli ha portato un fottìo di voti.
Non commento quello che ha fatto il gruppo dirigente del pd, compresi i giovani turchi, i renziani e l'ala più vicina al M5S, per carità di patria.