Autore Topic: Toto-Quirinale: dite la vostra!  (Letto 48484 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #380 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:02:12 »
Cosa resterà di questi otto punti

Tra le altre cose che sono cambiate nello spazio di una notte (o che forse non sono cambiate, nei sessanta lunghi giorni che sono seguiti alle elezioni), c’è il programma di governo che il Pd ha presentato al Paese.

Gli otto punti sono un lontanissimo ricordo. E del cambiamento, dopo le durissime parole di Napolitano in aula, non parla più nessuno. O quasi.

In particolare, degli otto punti sono volate via alcune cose che è un po’ complicato fare con Berlusconi: la prima, riguarda la nuova legge sulla corruzione, che avrebbe dovuto (condizionale passato, modo e tempo del verbo che saranno molto frequentati da oggi in poi) superare di slancio la legge Severino che il Pdl aveva molto ridimensionato (già); la seconda, riguarda il conflitto d’interessi, che scivolerà nelle priorità fino all’ultimo posto, insieme alle questioni riguardanti incandidabilità e ineleggibilità; la terza, riguarda la riforma fiscale, perché si sa che il Pdl detesta la patrimonializzazione del fisco; la quarta, e andiamo nel ‘sociale’, riguarda la riforma degli ammortizzatori e il dibattito che si sarebbe potuto aprire sul reddito minimo; la quinta, e veniamo al capitolo sviluppo, è quell’idea di mobilità, di infrastrutture e di politiche ambientali che rimarranno ancora sullo sfondo (come accade da un secolo).

Quello che si potrà fare, anche velocemente, è l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, proprio il tema sul quale Bersani era stato molto cauto. Poi, certo, si potrà aprire una riflessione sulla legge elettorale, che qualcuno già inserisce in una riforma costituzionale più ambiziosa, che guardi al semipresidenzialismo (riforma per la quale ci vuole un bel po’ più di tempo). E sicuramente si potrà portare in Europa qualcosa di nuovo, anche se – vale la pena di ricordarlo – il centro dell’alleanza delle larghe intese sarà proprio quel Mario Monti che non ha certo brillato negli ultimi tempi.

Insomma, è cambiato anche il cambiamento. Ma che cosa volete che sia?

Voglio 11 Scaloni

Offline Frusta

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #381 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:14:21 »
Dici?
Oggi su lastampa parla di "Blair pietra miliare della sinistra europea"
quando invece ne è una pietra tombale,
e che "non auspico scissioni. in Italia devono esserci due partiti soli come dappertutto"
dappertutto dove?
Quale che sia l'idea di Renzi sul concetto di sinistra (del resto sono affari suoi, il mio è peggio(*) ;D) di certo sapeva che si sarebbe bruciato accettando l' offerta.
Per me è bruciato lo stesso, almeno stando a sentire quello che dicono di lui le  persone che conosco e che lo avrebbero voluto come candidato premier al posto di Bersani.

(*)
Le correnti (attuali, ma prevedo ulteriori frammentazioni formazioni) del PD a quelle dell' ex DC gli fanno un baffo. E tutte col fucile spianato pronto ad impallinare la prima quaglia che si alza in volo. L'unico capace di vincere per ben due volte contro l'odiato Abberluscone è stato due volte impallinato.
Tre con la farsa dell'altro giorno.

    1.1 Maggioranza bersaniana
        1.1.1 Bersaniani
        1.1.2 Lettiani
        1.1.3 Dalemiani
        1.1.4 Rifare l'Italia (Giovani Turchi)
        1.1.5 Bindiani
        1.1.6 Cristiano Sociali
        1.1.7 Ecologisti Democratici
        1.1.8 Democrazia e Socialismo
    1.2 Renziani
    1.3 Area Democratica
        1.3.1 Franceschiniani
        1.3.2 Fassiniani
        1.3.3 Semplicemente Democratici
    1.4 Movimento Democratico
        1.4.1 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'ani
        1.4.2 Fioroniani
        1.4.3 Gentiloniani
        1.4.4 Liberal PD
    1.5 Insieme per il PD
    1.6 Ulivisti
    1.7 Cambia l'Italia
    1.8 Teodem

2 Ex correnti

    2.1 A Sinistra

3 Partiti affiliati

    3.1 Radicali Italiani
    3.2 Moderati per il Piemonte
(da Wiki)


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Frusta

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #382 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:19:15 »
Cosa resterà di questi otto punti
...
Cosa volevi che restasse di otto supercazzole prematurate?
(Qui ho DIMOSTRATO che lo fossero, eh?)
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #383 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:49:51 »
È inutile stare a rivangare cose passate o a riapriire diatribe su cosa fossero o meno,
quello che è certo è che adesso avremo un Montibis,
ossia un esito che nelle urne era stato rifiutato dal 90% dei votanti,
e che non si vede come e perchè dovrebbe fare adesso le cose che non ha potuto/voluto fare prima.

Formulettarenzi è talmente pieno di se che se glielo propongono ci va subito,
avanza cmq l'ipotesi di amatodachi?,
vecchio sodale del PdR che si crede DeGaulle,
quando DeGaulle alla sua età era morto da 8 anni.
Voglio 11 Scaloni

ThomasDoll

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #384 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:53:47 »
Certo l'idea dell'incarico a Renzi era bizzarra assai.
Ha perso nettamente le primarie del PD.
Il PD ha dato nelle ultime settimane uno spettacolo tra il pietoso, l'irritante e lo scandaloso.
Oggi dovrebbe essere meritevole dell'incarico il suo candidato trombato alle primarie, peraltro inviso a 78 correnti su 79, esclusa la sua?
Tanto tutta la pantomima è stata fatta per incaricare Amato e fare le larghe intese, non diamoci troppa pena, al massimo tocca a quell'omo de spessore del giovine Letta.

feiez

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #385 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:53:59 »
Intanto il babbeorenzi, quello pià berlusconiano tra i berlusconiani, viene stoppato proprio dal burlesque.
Questo la dice lunga su una certa anima sinistra (in tutti i sensi) del pd, alla quale associo la componente bersaniana, e sulle sue scelte novembrine votate alla sconfitta sin dalla nascita.

Giglic

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #386 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:55:18 »
Ma che è, un logogrifo?

No. Ma che tu non sapessi cos'era non stupisce.

Comunque, al di là della "dimostrazione" degli otto punti (sforzo immane, nessuno ci sarebbe arrivato senza l'esauriente spiegazione di Frusta), sono in attesa di vedere quali sono i punti programmatici di tutti. Io vedo questo:

 - La destra, dopo aver affossato Prodi e con esso il suo progetto di fondere il peggio di DC e PCI, si prepara all'ennesima sconfitta, mitigata dai soliti eroismi degli Orazi Cocliti piddini
 - La destra ultraliberista è tutta contenta perchè nonostante la batosta elettorale riesce ancora a contare qualcosa
 - La destra populista pensa agli autodafè interni
 - La destra piduista, ancora incredula per il regalo, rivincerà le elezioni garantendosi i salvacondotti giudiziari (qui il programma è chiaro: salvare il culo le aziende)

La sinistra in Italia è scomparsa, come rappresentanza politica. Per parlare di lavoro (che ricordiamo, ad oggi non è più strumento di emancipazione ma schiavitù, grazie alla "concertazione": come se si risolvesse il problema della criminalità organizzata "concertando" la cosa con i mafiosi) bisogna aspettare Landini, che non è un politico. Per parlare di giustizia sociale bisogna aspettare Strada, che non è un politico. Per parlare di aiuto alle classi sociali più deboli bisogna sentire la chiesa cattolica, che non è (meglio: non dovrebbe essere)politica e non è neanche di sinistra.

Un caro amico suggeriva di ripartire dalla base, cercando di riorganizzare la sinistra dal basso: io credo che prima vada creata la base, ossia credo che vada ritrovata quella "passione" politica, che a sinistra si è completamente persa da parte - come prima cosa - degli stessi votanti (quorum ego). Manca - e per la sinistra questa è una campana a morto, a mio modo di vedere - la voglia di associazione. Siamo tutti così presi dalle nostre analisi profonde che dimentichiamo quanto l'operare in società con gli altri (non per gli altri, che è solidarietà: con gli altri, che è condivisione) sia fondamentale per una qualsiasi idea di sinistra.
Il fenomeno (piccolo, e purtroppo destinato a morire, secondo me) dell'"occupy PD" andrebbe ad esempio coltivato da chi ha a cuore i destini di questa parte politica.

Offline Frusta

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #387 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 09:59:58 »
No. Ma che tu non sapessi cos'era non stupisce.
Eccerto, in cattedra ci sta giglic, mica baubau miciomicio.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #388 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 10:01:08 »
Perdere un treno pur avendo sessanta giorni a disposizione

Questa è una storia che i giornali di oggi non hanno raccolto e che invece la dice lunga sul tempo e le occasioni che abbiamo perduto dopo le elezioni.

La notizia è interessantissima, almeno per me: i deputati e i senatori del M5S hanno votato ieri su ciò che la loro delegazione doveva portare a Napolitano.

Si sono misurate due posizioni: quella oltranzista, per cui bisognava soltanto dire di no al governo delle larghe intese e sottrarsi all’alleanza Pd, Pdl e Sc; e quella aperturista, secondo la quale sarebbe stato il caso di fare nomi, al Presidente della Repubblica, per provare ad aprirsi un varco nelle maglie sempre più strette di quello che i grillini chiamano inciucio.

Fin qui, niente di speciale. La cosa più curiosa è però registrare che la prima ipotesi è passata per un solo voto. E i nomi che, per un solo voto non sono stati fatti, sono quelli delle quirinarie, per capirci, e altri nomi di quel cambiamento che non c’è stato (si vocifera che anche nel M5S qualcuno abbia fatto il nome di Matteo Renzi).

Ora, a me pare clamoroso, e vi spiego perché. Sono giorni che il M5S arriva in ritardo su ogni partita, aiutato dai malintenzionati (almeno per me) del Pd.

All’appuntamento dello streaming, avrebbero potuto offrire a Bersani un nome diverso dal suo, anche per stressare la sua volontà di cambiamento, ma non lo hanno fatto. Eliminato Bersani, soprattutto grazie ai toni sprezzanti del capogruppo Lombardi, così, si sono eliminati anche loro. E anche se avevano il tono di chi la sa lunga, anzi lunghissima, non se ne sono nemmeno accorti.

Per di più, né loro, né gli altri si sono accorti che in quel non-dialogo, ad un certo punto, Vito Crimi diceva: sul merito delle proposte possiamo anche essere d’accordo. Che non so se vi rendete conto, che cosa significa, di questi tempi, essere d’accordo sul merito delle proposte.

Personalmente, lo scrivevo da settimane, prima dello streaming, ma non c’è stato modo di discuterne concretamente. O, meglio, hanno preferito così: fuori Bersani, ne avrebbero discusso volentieri. Solo che preferivano non trovare altre soluzioni, fare altri nomi. Li avrebbero fatti dopo. Cioè, mai.

Poi si è passati al romanzo Quirinale, hanno fatto le primarie, c’erano i nomi di Rodotà e Prodi, e mi sono detto: dai che ce la facciamo. E invece, sempre per le responsabilità del Pd (che non nascondo di certo) e i suoi tentativi di fare le larghe intese dall’altra parte, ci si è cullati con l’idea che Rodotà potesse diventare Presidente, senza considerare quello che stava succedendo intorno. Che andava, semplicemente, nella direzione opposta.

E allora, in un rapido susseguirsi di incontri, ho cercato di condividere quella cosa ovvia che avete visto tutti. Che su Rodotà una parte del Pd non sarebbe mai venuta, ma non c’è stato verso. Anche i cinquanta voti in più a Rodotà spuntati alla quarta votazione (quando il candidato era Prodi) non li hanno insospettiti: pensavano fossero voti ‘veri’, che sarebbe cresciuto ancora, Rodotà, che invece, guarda caso, è sceso (i franchi tiratori avevano finito il loro lavoro). E al Colle saliva, anzi restava, Napolitano.

Ne abbiamo parlato in piazza Capranica (mentre il Pd, sullo sfondo, esplodeva), in piazza Di Pietra (fino a tarda notte), in cortile, in Transatlantico. Inutile. Eppure Prodi era il crocevia, ma ogni discorso, in un andamento ciclico perfetto, finiva non con una risposta, ma con una domanda: «perché non Rodotà?». Tanto che oltre al soldato Ryan, ad un tratto mi sono sentito un po’ come Rain Man in quella scena. Inutile spiegare che la posizione era tautologica, che Rodotà non avrebbe mai avuto i voti, che così non avremmo avuto né Prodi, né Rodotà. Inutile immaginare che qualcuno dei deputati a cinque stelle – in una sorta di dalemismo 2.0 – votasse per Prodi, confidando che qualcun altro avrebbe votato Rodotà, annullandone l’effetto malizioso e consegnando all’aula un numero di voti analogo (senza che nessuno se ne accorgesse). Quest’ultimo argomento era ancora meno compreso dei precedenti.

Va detto che il M5S ne ha tentata un’altra, alla fine del primo giorno delle votazioni (quel fantastico giovedì): avrebbe dovuto proporre al Pd un incontro per proporre un accordo su Rodotà presidente e il governo del cambiamento. Ho sommessamente fatto notare ad alcuni di loro che se avessero detto quelle cose direttamente senza proporre una-proposta-di-invito-per-un-incontro-in-cui-fare-la-proposta sarebbe stato più utile.

Solo che giovedì la riunione è finita tardi, tra loro, e non hanno esplicitato le loro intenzioni, che sarebbero emerse soltanto quando era ormai entrato Prodi nella partita. Cioè nel momento più sbagliato, condannandoci al cortocircuito perfetto. La sera precedente, si sono limitati a decidere se era il M5S a dover invitare il Pd, o il Pd a dover invitare il M5S. Hanno deciso per questa seconda soluzione, e hanno dovuto invitare il Pd a invitarli. Intanto, mentre il grillo traccheggiava, la volpe faceva capolino in Parlamento.

E così, mentre qualcuno cercava di fare campagna per Rodotà, convinto che alla fine i voti si sarebbero trovati, partiva l’ultimo treno. Una Freccia con a bordo Napolitano. E Berlusconi ad attenderlo all’arrivo. Un treno superveloce, precipitosissimo, che era impossibile rincorrere, dopo avere passato due mesi sulla banchina, fissando gli altri convogli, indicandoli con il dito, ma senza pronunciarne la destinazione. Con le proprie convinzioni, legittime e legittimate, per carità, in tasca e nessun biglietto per far partire il cambiamento.

Sia ben chiaro: a me dispiace. E mi dispiace che le cose siano andate diversamente. Ed è colpa del Pd, di sicuro. Ma la responsabilità è anche del M5S e, soprattutto, dei suoi ritardi e delle sliding doors che abbiamo lasciato chiudere. Una dopo l’altra. Senza crederci abbastanza.

Le spiegazioni possono essere due: o c’è un disegno (molto probabile, soprattutto per i leader) o c’è una grande ingenuità (molto meno, ma non tra i parlamentari, che in alcuni momenti sono stati sinceramente confusi) o entrambe le cose.

C’è però una contraddizione che non riesco a spiegarmi: perché Grillo si è posizionato a sinistra (e così a sinistra), perdendo secondo me più di un voto a destra, senza voler raggiungere l’obiettivo? Perché Rodotà era una bandiera, ma era una bandiera che parlava solo agli elettori del Pd, a quelli che a febbraio non hanno votato Pd e a quelli che forse (dopo questo disastro) non lo voteranno più. Si è collocato nello spazio di Vendola, per capirci, e ha continuato però a non voler aprire un vero confronto. E se lo ha fatto, lo ha fatto giusto con quel minuto di ritardo. Che ci farà perdere molti mesi. Forse anni. Chissà perché.

http://www.ciwati.it/
Voglio 11 Scaloni

Giglic

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #389 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 10:05:22 »
Eccerto, in cattedra ci sta giglic, mica baubau miciomicio.

Fai le "dimostrazioni" degli 8 punti ed in cattedra ci sto io? Delfino curioso...

Offline Frusta

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #390 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 10:23:03 »
Fai le "dimostrazioni" degli 8 punti ed in cattedra ci sto io? Delfino curioso...
Beh, se noto che gli otto pilastri su cui si poggia il programma di chi vorrebbe governarmi sono  evidenti cupercazzole lo dico, cosa altro dovrei fare?
Certo non vengo a dire a te che non mi stupisco del fatto che tu non lo abbia notato.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #391 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 10:27:33 »
Beh, se noto che gli otto pilastri su cui si poggia il programma di chi vorrebbe governarmi sono  evidenti cupercazzole lo dico, cosa altro dovrei fare?
Certo non vengo a dire a te che non mi stupisco del fatto che tu non lo abbia notato.

ANche perchè diresti una stupidaggine. Visto che l'ho notato e commentato. COsa che tu non fai con i miei posts, riprendendoli solo per insultarmi, e mandandoli rigorosamente in vacca. Ormai il giochino è lampante. quindi ripropongo quello che ho detto qui.


"Sono in attesa di vedere quali sono i punti programmatici di tutti. Io vedo questo:

 - La destra, dopo aver affossato Prodi e con esso il suo progetto di fondere il peggio di DC e PCI, si prepara all'ennesima sconfitta, mitigata dai soliti eroismi degli Orazi Cocliti piddini
 - La destra ultraliberista è tutta contenta perchè nonostante la batosta elettorale riesce ancora a contare qualcosa
 - La destra populista pensa agli autodafè interni
 - La destra piduista, ancora incredula per il regalo, rivincerà le elezioni garantendosi i salvacondotti giudiziari (qui il programma è chiaro: salvare il culo le aziende)

La sinistra in Italia è scomparsa, come rappresentanza politica. Per parlare di lavoro (che ricordiamo, ad oggi non è più strumento di emancipazione ma schiavitù, grazie alla "concertazione": come se si risolvesse il problema della criminalità organizzata "concertando" la cosa con i mafiosi) bisogna aspettare Landini, che non è un politico. Per parlare di giustizia sociale bisogna aspettare Strada, che non è un politico. Per parlare di aiuto alle classi sociali più deboli bisogna sentire la chiesa cattolica, che non è (meglio: non dovrebbe essere)politica e non è neanche di sinistra.

Un caro amico suggeriva di ripartire dalla base, cercando di riorganizzare la sinistra dal basso: io credo che prima vada creata la base, ossia credo che vada ritrovata quella "passione" politica, che a sinistra si è completamente persa da parte - come prima cosa - degli stessi votanti (quorum ego). Manca - e per la sinistra questa è una campana a morto, a mio modo di vedere - la voglia di associazione. Siamo tutti così presi dalle nostre analisi profonde che dimentichiamo quanto l'operare in società con gli altri (non per gli altri, che è solidarietà: con gli altri, che è condivisione) sia fondamentale per una qualsiasi idea di sinistra.
Il fenomeno (piccolo, e purtroppo destinato a morire, secondo me) dell'"occupy PD" andrebbe ad esempio coltivato da chi ha a cuore i destini di questa parte politica.

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #392 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 11:26:02 »
«In questi giorni ho cercato di fare con discrezione, ma con decisione, quello che si doveva fare. A quelli che dicevano 'Rodotà non si pronuncia?', dico che le cose non si fanno in trenta secondi. E a giudicare dalle reazioni, mi pare di esserci riuscito». Il professor Stefano Rodotà, l'«altro» candidato alla presidenza della Repubblica, quello delle forze contrarie alle larghe intese, ha ascoltato Napolitano in tv.

Cosa pensa delle parole di Napolitano?
La prima osservazione è una conferma: l'irresponsabilità o l'interesse dei partiti hanno trascinato il presidente nella crisi che loro stessi hanno creato. Hanno messo il presidente con le spalle al muro: siamo incapaci, pensaci tu. Un passaggio di enorme gravità politica. La seconda: Napolitano è stato indotto a un discorso da presidente del consiglio. E poi c'è una terza. Sono scandalizzato: mentre Napolitano diceva dell'irresponsabilità dei partiti, quellli applaudivano invece di stare zitti e vergognarsi. Hanno perso la testa.

Piazza e parlamento non si possono contrapporre, ha detto.
Vanno riaperti i canali di comunicazione fra istituzioni e società, soprattutto dopo il governo Monti, con il parlamento ridotto a passacarte. Posso ricordare che nel pacchetto della Costituente dei beni comuni ho predisposto un testo per l'obbligo di presa in considerazione da parte del parlamento dell'iniziativa popolare. Basterebbe una modifica dei regolamenti parlamentari.

E nella crisi, cosa pensa del Pd?
Da tutta questa vicenda è uscito vittorioso Berlusconi, che sta imponendo le sue condizioni, e il Pd è andato a raccomandarsi al Colle, e poi ha dato di nuovo spettacolo.

Napolitano indica la strada delle larghe intese. Secondo lei è l'unica?
Non posso mettere fra parentesi il fatto che la larga intesa si fa con il responsabile dello sfascio e della regressione culturale e politica di questo paese. Si faranno interventi economici, si utilizzeranno i modestissimi documenti dei saggi, ma non potrà essere affrontata nessuna della questioni che possono restituire alla politica e al parlamento una qualità di interlocutore della società. Larghe intese? Il protagonista è Berlusconi.

Lei dice: resto un uomo di sinistra. Ora guarda a Vendola?
Sono contento, ma anche molto sorpreso, di questo senso di identificazione emerso nei miei confronti. Io ho una lunga storia personale nella sinistra, di lavoro teorico ma non solo: le forze politiche non hanno capito niente del referendum sull'acqua votato da 27 milioni di persone, e io ho invano cercato di far ricevere i promotori dal vertice del Pd. Ho letto microvolgarità su di me. Come: Rodotà non prende mai un autobus. Non ho preso l'autobus in questi giorni perché per me era imbarazzante. Sull'aereo si sono messi ad applaudire. Hanno riesumato Carraro per fargli dire che Rodotà sta nei salotti. L'unico salotto a cielo aperto in cui sono stato si chiama Pomigliano. Lì, alla manifestazione della Fiom, ho portato lo striscione con il mitico Ciro. Sarò alla manifestazione della Fiom del 18 maggio. Io non ho niente di carismatico. Semplicemente, testimonio che si può lavorare sulle cose: beni comuni, acqua, le discriminazioni. Certo, questa vicenda mi carica di responsabilità. Però, prima voglio vedere con chiarezza le cose. Proprio sul manifesto, appena nata Alba avvertivo di fare attenzione a mettere in piedi un soggettino pronto a sfasciarsi alla prima occasione. Quale cultura politica possiamo mettere in campo?

A proposito di futuro, cosa vede nel futuro del Pd?
In questo momento temo un vero rischio per la democrazia. Il Pd sembra inconsapevole del fatto che la sua frammentazione apre una grande questione democratica, un vuoto. Se viene meno un soggetto forte della sinistra e ci sarà un puzzle impazzito, avremo il confronto Berlusconi-Grillo. Una specie di livello finale.

Lei ha scritto sulla democrazia elettronica come il populismo del terzo millennio. Poi è diventato la bandiera dell'M5S, che professa la democrazia elettronica.
La democrazia elettronica e la tecnopolitica ha vari modi di manifestarsi. Ma certo che c'è una differenza fra chi ritiene che tutto si risolve nella rete e chi ritiene che la rete ha un ruolo crescente. Grillo ha operato in rete, ma quando è venuto il momnento elettorale ha riempito le piazze. Basta pensare a No bavaglio, Se non ora quando: qualcosa che prima era consentito soltanto alle grandi organizzazioni strutturate, partiti sindacati e Chiesa. Le piazze erano state svuotate dalla tv, la rete le ha ririempite. Oggi dobbiamo lavorare su questo. Non siamo al duello finale fra democrazia di rete e democrazia rappresentativa. Piuttosto, vedo un obbligo: nella Costituzione c'è un filo sottile fra referendum e iniziativa popolare che dev'essere rafforzato non come una via alternativa. Nel Trattato di Lisbona c'è un'apertura importante in questo senso. I sindacati europei stanno promuovendo un'iniziativa per chiedere alla Commissione di stabilire le regole sulla non privatizzabilità del servizio pubblico. Sa quante firme sono state raccolte finora? Un milione e 600mila in tutta Europa. È il momento di lavorare su questo. Faccio un'aggiunta personale: Rodotà non è stato inventato da Grillo. Il mio nome circola da mesi sulla rete. Insieme ad altri: la rete ha selezionato tutte persone di sinistra, ci metto con qualche fatica anche Emma Bonino, ma certamente anche Romano Prodi. Questo punto dovrebbe farci riflettere. Ci sono delle oscurità? Grillo e Casaleggio avranno fatto un complotto per tirare fuori solo nomi di sinistra per mettere in difficoltà la sinistra? Il fantasma della rete si aggira. E la politica sa fare solo tweet.

Che idea si è fatto si Grillo?
Posso dire le cose su cui sto riflettendo. La parlamentarizzazione del 5 stelle è ormai un dato di fatto. Quando l'altra sera Grillo ha parlato di golpe, ed io poi ho dichiarato di rispettarela legalità parlamentare e di essere contrario alle marce su Roma, alcuni del 5 stelle mi hanno detto che questo ha aiutato a evitare una bagarre. Io non so quale sarà il futuro del 5 stelle. Stanno in parlamento, vedremo come utilizzeranno lo strumento parlamentare. Hanno insistito perché si cominciasse a lavorare nelle istituzioni, non mi pare che siano andati in parlamento con la dinamite. Come si fa a dire che il Movimento 5 stelle è incostituzionale, quando anche su Repubblica con tanti abbiamo riflettuto sull'incostituzionalità del berlusconismo?

A proposito, Scalfari le ha detto che bisogna fare la politica con cuore, e anche con il cervello.
Non è una bella maniera, in molti mi hanno spesso rimproverato di aver messo sempre in campo troppi elementi di ragione. E però: la cultura illuminista, cara a Scalfari, ha rilanciato tre valori. Libertà, uguaglianza e fraternità. Perché la fraternità è stata la figlia minore della triade rivoluzionaria?

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9329/
Voglio 11 Scaloni

ThomasDoll

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #393 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 12:30:13 »
Per ricevere l'incarico al Quirinale non salì nessuno: era Enrico Letta

Offline AlenBoksic

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Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #394 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 12:44:51 »
La stampa online ha 3 titoloni in colonna

Governo, l’incarico a Enrico Letta
Tv- Dalle 12.30 la diretta dal Quirinale
Foto- Il leader democrat che ama il Subbuteo


L'ultimo è quello che rende meglio l'idea
Voglio 11 Scaloni

ThomasDoll

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #395 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 12:47:21 »
ecco, l'erede di Water V.

Giglic

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #396 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 12:49:38 »
ecco, l'erede di Water V.

Magari (e ho detto tutto). Questo è quello che, ministro per la prima volta con la Melandri nel governo D'Alema, se l'abbracciò.

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Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #397 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 12:52:08 »
Letta?
È il segnale convenuto per insorgere nelle piazze?
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ThomasDoll

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #398 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 12:56:34 »
Magari (e ho detto tutto). Questo è quello che, ministro per la prima volta con la Melandri nel governo D'Alema, se l'abbracciò.

voleva piparla? Non che non meritasse...

Giglic

Re:Toto-Quirinale: dite la vostra!
« Risposta #399 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 12:58:15 »
Un capolavoro: il PD, con la maggioranza assoluta alla camera e relativa al senato, brucia il suo segretario e la sua politica in soli 40 giorni, ed il risultato è che il PdC è.... il vicesegretario del PD.
Si può dire che partito demmè?

A questo punto, può nominare sottosegretario alla presidenza lo zio, così il cerchio (quello del compasso) si chiude

voleva piparla?
"E Dio, per salvare una troia come te, affoga tutta Firenze?" (cit.)