Toto-Quirinale: dite la vostra!

[BobLovati]

Valeria Marini ha preso un voto, chi sarà stato/a ?

maddaiii, dici cheeee       

[benvolio]

Si.
Ora inizia il gioco al massacro. A furia di dosi di male minore...sempre in overdose si va...

[carpelo]

maddaiii, dici cheeee       

Ha preso un voto anche Veronica Lario.
E 2 voti Franco Marino.

Ma soprattutto ha preso un voto Gambi.

[ThomasDoll]

Niente quorum, attaccatevi a sto banano.

[DinoRaggio]

Rocco Siffredi niente?

Da lastampa.it


Colle, Marini non raggiunge il quorum

L’ex segretario Cisl non ha ottenuto i due terzi. Ora si va al secondo voto

Franco Marini non ha raggiunto il quorum per l’elezione del presidente della Repubblica. A scrutinio ancora in corso i voti che non sono andati a Marini hanno superato quota 335. A questo punto Marini non può più raggiungere la maggioranza dei due terzi, pari a 672 su 1007 grandi elettori. Stefano Rodotà ha preso per ora la metà dei suoi voti. A pesare l’incognita franchi tiratori. La spaccatura nel Pd è ormai evidente con Renzi che ha fatto sapere che non avrebbe votato per l’ex leader della Cisl. Anche Vendola e i suoi si sono sfilati annunciando il voto per Rodotà, il candidato indicato dai 5 Stelle dopo le rinunce di Gabanelli e Gino Strada. 

LA SFIDA DEL “LUPO DC” 

Da parte sua Marini, intervistato questa mattina fuori dalla sua abitazione, ha spiegato che «è una battaglia dura». «Spero si possa fare bene. Oggi - ha aggiunto l’ex leader Cisl - De Mita mi ha fatto una telefonata, mi ha fatto molto piacere. L’augurio è che il mio partito possa ritrovare una forte unità. Scissione? Ma quale scissione. Sono in corsa e me la gioco fino in fondo», ha confidato Marini agli amici abruzzesi (politici e non) sentiti al telefono nelle ultime ore.

IL PD SPACCATO 

Alle 10 alla Camera è iniziato il primo scrutinio. Inutile, si andrà al secondo voto. L’asticella era piazzata a quota 672 voti, e sul “lupo Dc” c’era già la fiera opposizione di Renzi, ribadita ieri sera con un piglio da capo-partito. Tuttavia dopo la dura assemblea del Pd di ieri sera, che ha registrato 90 voti contrari e 21 astensioni, questa mattina sembravano attenuarsi se non i mal di pancia almeno la compattezza del fronte del no alla candidatua di Marini al Quirinale. Ma non è stato così. Il quorum necessario era quello dei due terzi, ossia 672 voti, un numero parecchio elevato ma che al netto dei dissensi dichiarati sembrava raggiungibile grazie ai voti di Pdl, Lega e Scelta civica (342 voti, a cui andrebbero sottratti al massimo una decina di ’malpancisti’ montiani). La coalizione di centrosinistra pensava di contare 500 grandi elettori. Ma i voti contrari di Sel (45), che ha annunciato stamattina il suo voto per il candidato grillino, Stefano Rodotà, e nel Pd i voti dei renziani (una cinquantina) hanno bruciato la candidatura di Marini.

I CONTI DEL PDL: 70 VOTI DI MARGINE 

Mentre si svolgevano le operazioni di voto per il primo scrutinio, i parlamentari pidiellini avevano fatto i conti confidando in una settantina di voti di margine che avrebbero dovuto, almeno sulla carta e al netto dei franchi tiratori, assicurare a Franco Marini l’elezione a presidente della Repubblica già al primo scrutinio. Lasciando la Camera a chi gli chiedeva se, in caso si sarebbe andati alla seconda votazione, il Pdl avrebbe votato scheda bianca Berlusconi aveva risposto: «Marini passerà». L’indicazione ricevuta sulla base dell’accordo siglato, è stato spiegato, era di votare compatti Marini tutte e quattro le prime votazioni, ma si puntava ad eleggere il nuovo Capo dello Stato al primo scrutinio. Anche perché, era il timore, se Marini non avesse dovuto farcela subito avrebbero potuto via via scendere i numeri a sua disposizione. Da qui la scelta della Lega, a differenza di quanto annunciato ieri sera, di votare sin dal primo scrutinio per l’ex sindacalista, in modo da assicurargli più voti. Ma, evidentemente, non è stato sufficiente.

LA MOSSA DEL CARROCCIO E GRILLO ALL’ATTACCO 

La sorpresa di giornata è la Lega, che ha annunciato che alla prima votazione sceglierà Marini: sono altre 39 schede. «Il gruppo, all’unanimità, ha deciso di votare per Franco Marini», ha spiegato il capogruppo al Senato Massimo Bitonci. «Avremmo votato Dal Lago, ma i nostri 40 voti sarebbero stati solo una testimonianza a una brava amministratrice». E anche Scelta Civica vota Franco Marini fin dalla prima votazione. In una riunione del mattino è passata la linea del capogruppo al Senato, Mario Mauro, fortemente sostenuta da Pier Ferdinando Casini. Non voteranno invece per l’ex sindacalista i grillini, che fra Camera e Senato sommano 164 voti. Sulla carta l’ex presidente del Senato dovrebbe invece contare su 790 voti: 436 del Pd, 232 di Pdl, 39 della Lega e 71 dei montiani, altri 12 sparsi del centrosinistra.Un presidio di qualche decina di cittadini è in corso davanti a Montecitorio per Stefano Rodotà presidente. «C’è da scegliere tra il presidente degli Italiani, che è Rodotà, e il presidente di Berlusconi, che è Marini», ha detto oggi a Grado Beppe Grillo nel corso di un comizio. «Si sono chiusi all’Hotel Capranica di notte Berlusconi e Bersani, per decidere il destino di 60 milioni di italiani. È una cosa da fantascienza». 

GIRO DI VITE SUI PREVOTANTI 

Intanto a Montecitorio va in scena la stretta sui “prevotanti”, ovvero dei parlamentari che “saltano” il turno per votare. La presidente della Camera Laura Boldrini, cui la Costituzione conferisce la guida dei lavori del Parlamento in seduta comune, ha annunciato prima di indire la prima votazione per il nuovo Capo dello Stato che non ci sarebbero state eccezioni all’ordine previsto per votare: prima i senatori, poi i deputati e quindi i delegati delle Regioni. Tutti per ordine alfabetico.

Normalmente, i leader dei partiti chiedono di votare prima di quando toccherebbe loro effettivamente, potendosi subito dedicare alle altre cose da fare. Per cui alla fine i “prevotanti” arrivano anche ad essere pure una trentina, scatenando le proteste in Aula di chi viene sorpassato. Ma stamani Boldrini ha messo un freno

REBUS NUMERI 

Che cosa accadrà in Aula non è così semplice da prevedere. La lista di chi non scriverà «Franco Marini» nella scheda per il Quirinale è lunga. Abbastanza lunga per dire che il quorum nelle prime tre votazioni, quelle che richiedono la maggioranza dei due terzi dei grandi elettori, non è per nulla sicuro. Oggi Marini ha bisogno di almeno 672 voti su 1007. Sulla carta fra deputati, senatori e rappresentanti degli enti locali - dovrebbe superare quota 700. Ma il condizionale è d’obbligo, perché orientarsi nel ginepraio dei distinguo, dei non detti, dei se e dei forse non è semplice. Basti dire che l’assemblea serale del Pd si è chiusa con 222 sì, 90 no e 21 astensioni, e che al momento della conta mancavano 102 grandi elettori. Hanno annunciato voto contrario i prodiani (almeno tre fra Camera e Senato), i 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'ani (una decina), i parlamentari vicini a Civati, un pezzo dei «giovani turchi». Non voteranno per Marini Deborah Serracchiani e Marianna Madia, Bruno Tabacci, Walter Tocci e Walter Verini, il candidato sindaco di Roma Ignazio Marino. Non voterà per l’ex leader della Cisl nemmeno il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

[disabitato]

Allora un D'Alema ci seppellirà..

Quanti voti ha preso tozzi?

[AlenBoksic]

Non ce l'ha fatta!

Detta così è riduttiva.
Non conosco l'esito finale ma fino a quando ho visto era a 300 mentre Rodotà/altri/bianche viaggivano a 260.
Considerando PDL,Lega e montiano assommano oltre 320 voti credo Marini alla fine ne abbia raccolti circa 200 dal PD:
un fiasco epocale.
Bersani dovrebbe dimettersi (e andare a nascondersi),
Marini dovrebbe rinunciare alla candidatura per dignità

Adesso si rivota alle 15, giusto? Con le stesse regole?

No,
pare possano giocare il jolly
 

P.S.: Secondo FamigliaCristiana il PDL non voterà più Marini:

[Il lodolaio]

Secondo fonti del partito, se la candidatura di Franco Marini si ttestasse oltre 100 voti sotto la quota dei due terzi dei grandi elettori (672 votanti), il Pd valuta di non ripresentarla.
Peggio delle previsioni. Rispetto ai 750 voti preventivati, Franco Marini ne ha presi circa 250 in meno. Colpa del M5S, che ha votato compattio Rodotà, e dei renziani, molti dei quali hanno puntato su Chiamparino. Ma anche di un certo numero di esponenti Pd, del centrodestra e di Scelta Civica ai quali la candidatura dell'ex presidente del Senato risultava sgradita.

[ThomasDoll]

se si voleva, il presidente s'era già fatto, bastava votare Rodotà. Il problema è che non si vuole.

[AlenBoksic]

I voti “alla Civati”
Questa l’espressione coniata poco fa su La7 da Mentana e Alessandra Sardoni per definire i voti contrari a Marini ma non identificabili in base a orientamenti correntizi (la famosa corrente mobile). E quindi liberi. Mi fa molto piacere. E mi fa piacere che siano stati così tanti. Ora magari usiamoli per scegliere il nome giusto, quello che i nostri elettori aspettano.

Peggio delle previsioni. Rispetto ai 750 voti preventivati, .

750 ossia già "depurati" da renziani, "alla Civati" e SEL.
Altrimenti partiva da 850.
È stata una Caporetto/Kobarid.
In un sussulto di dignità Marini dovrebbe gettare la spugna
(già stamani doveva farlo, per me)
e Bersani farsi prestare un parrucchino e i baffi per vedere se riesce a camuffarsi

[carpelo]

Detta così è riduttiva.

Bhe era solo l'annuncio dell'esito delle votazioni, fatto prima che finisse lo spoglio, non appena la matematica me lo ha consentito 

Comunque non c'è limite al peggio, leggo del Pd che pensa di votare scheda bianca, l'obbiettivo mi pare sia quello di arrivare al quarto tentativo, quando i numeri attuali di Marini sarebbero sufficienti.


(ma chi è Gambi?)

[aquilafelyx]

A prescindere da chi verrà eletto e quando verrà eletto il risultato di oggi significa che sarà molto difficile fare un qualsiasi governo con gli attuali schieramenti,

si preannuncia una campagna elettorale permanente verso il voto in estate.

[AlenBoksic]

Comunque non c'è limite al peggio, leggo del Pd che pensa di votare scheda bianca, l'obbiettivo mi pare sia quello di arrivare al quarto tentativo, quando i numeri attuali di Marini sarebbero sufficienti.

Mi pare assurdo.
Sta a 521 adesso,
il quarto scrutinio è domani...

Da notare che Rodotà sulla carta disporrebbe di un 650ina di voti.
A 600 c'arriverebbe certo

[AlenBoksic]

Civati annuncia scheda bianca (del PD, non sua) alla 2a votazione

[carpelo]

Mi pare assurdo.

Allora è vero!
 

[AlenBoksic]

 

[feiez]

Renzi ha vinto la sua battaglia personale contro Bersani; tra l'altro era stato buon profeta quando diceva che era lo stesso segretario pd a cercare burlesque. Bersani ha fallito sottotutti i fronti, quantomeno dovrebbe dimettersi da segretario
Però attenti che rischia di saltare l'intero paese per i giochetti elettorali dei singoli; c'è una disperazione in giro che forse non tutti hanno capito bene quale è l'entità precisa

[AlenBoksic]

Bastava votare Rodotà e andare a vedere.
S'è preferito il solito accordo con Mubarak e il risultato è stato il solito.

Altri voti dispersi o nulli, (in tutto 15) sono andati a Veronica Lario, Mara Carfagna (che è ineleggibile in quanto under 50) e all’inesistente Franco Marino. Un voto evidentemente ironico lo ha preso anche Valeria Marini. Infine il conte Lello Mascetti, l’indimenticabile personaggio impersonato da Ugo Tognazzi in Amici Miei.

 

[neweagle]

Il Pd pare l'inter

[Boks XV]

Il Pd pare l'inter

l'Inter ogni tanto vince.