Autore Topic: Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)  (Letto 101737 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1460 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:43:02 »
Sembra più o meno la storia tra Lotito e Inzaghi ieri sera.
Nelle favole c'è sempre un fondo di verità.

E questo vale anche per le favole di Franz (che, quando parlano di moschettieri contro i clan di Ostia, sono storie di Kappa&Spada).
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Fabio

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1461 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:43:42 »
Pesantissimo mattone da ingoiare, altro che rospo.

Le colpe sono da entrambe le parti, prima di tutti la società che non ha,  specialmente negli ultimi anni, messo in atto un mercato adeguato. Sono ormai innumerevoli i "colpi" a segno dal DS, giocatori o presunti tali, richiesti dall'allenatore o no.
Detto questo, Inzaghi se ne sarebbe potuto andare anche prima, mettendo le cose in chiaro già da prima, non con dichiarazioni di circostanza ogni dopopartita per mesi e mesi.
Se ci avessimo messo un cartonato al posto di Inzaghi ogni post-partita sarebbe stato uguale. Uscire così all'ultimo secondo con una promessa poi non onorata è veramente meschino.
Vuoi andartene? Vai, quella è la porta, ma devi essere chiaro. Sai che la società non potrà mai accontentarti, o comunque non farà mai il salto di qualità, cosa prometti?
Grazie de tutto Simò, mò vai và, quella è la strada.

Ne escono sconfitti tutti, ma i primi che ne subiranno le conseguenze saremo noi, i tifosi, che avranno infangata la maglia ancora una volta da un altro personaggio presunto laziale che è tutto fuorché laziale.

In tutto ciò, rimane solo la Lazio. Forza Lazio. Guardiamo oltre.

cosa avresti fatto dopo esserti sentito dire che nonostante la "rosa"non si erano raggiunti gli obbiettivi prefissati (CL) lotito difende a spada tratta le "porcate " di tare (che passa ancora pèr il miglior ds della serie a) ... non ci sono prospettive eccetto navigare a vista .. meglio provare altro ha fatto bene con tempistica particolare ma non sapremo mai la verità della cena o pre cena(possono anche aver messo in giro prima la voce,mendace, dell'accordo per poi farne capro espiatorio)

Offline MCM

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1462 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:46:02 »
Inzaghi, più di così, alla Lazio non poteva fare.
Fossi in lui mi sarei dimesso a prescindere.
Se in più ti arrivano i campioni d’Italia, in virtù di cosa un professionista di qualunque tipo dovrebbe rifiutare?
Ci sarebbe quasi da dubitare della sua intelligenza se non accettasse.

Offline Russotto

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1463 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:47:45 »
Inzaghi, più di così, alla Lazio non poteva fare.
Fossi in lui mi sarei dimesso a prescindere.
Se in più ti arrivano i campioni d’Italia, in virtù di cosa un professionista di qualunque tipo dovrebbe rifiutare?
Ci sarebbe quasi da dubitare della sua intelligenza se non accettasse.

Infatti non ha sbagliato, basta che la finiamo con la barzelletta della lazialità. È uno di passaggio. Punto.
L'errore l'ha fatto chi il rinnovo gliel'ha offerto.

Offline spizzo83

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1464 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:50:15 »
cosa avresti fatto dopo esserti sentito dire che nonostante la "rosa"non si erano raggiunti gli obbiettivi prefissati (CL) lotito difende a spada tratta le procate di tare (che passa ancora pèr il miglior ds della serie a) ... non ci sono prospettive eccetto navigare a vista .. meglio provare altro ha fatto bene

Caro Fabio, non sono le ambizioni che io condanno.
Il modo in cui questo personaggio si è sempre comportato con la società, con noi tifosi in primis, un professionista, con i suoi pregi e difetti, ha sempre lodato i colori laziali, di cui ha fatto parte per almeno vent'anni.
Gli scheletri nell'armadio della società li conosciamo abbastanza bene da poter dire che il magnifico duo non è che abbia aiutato molto.
E' il modo, che io condanno. Un'uscita pessima, una caduta di stile che noi laziali non dimenticheremo.
Non difendo la società in sè, io difendo i colori, la nostra Lazio, che oggi è stata infangata.
"Tu laziale lo sei dalla nascita, solo che te ne sei accorto nel 2016. La scienza ancora non lo ha svelato ma se la ventiseiesima coppia di cromosomi determina il sesso, la ventiduesima la fede, quindi essere laziale e' un fatto genetico." JIM BOWIE - 12 febbraio 2020

Offline MCM

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1465 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:52:36 »
Ma che c’entra la lazialita’?
Tu, se ti chiama la squadra campione d’Italia e ti offre quasi il doppio di stipendio, tu non ci vai?

Io vado subito, soprattutto se ho allenato 5 anni la Lazio e ho già ottenuto il massimo che potevo.

Non mi risulta che Lotito abbia annunciato acquisti mirabolanti, al massimo gli avrà detto che farà di tutto per non cedere nessuno.




Offline Russotto

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1466 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:57:08 »
Ma che c’entra la lazialita’?
Tu, se ti chiama la squadra campione d’Italia e ti offre quasi il doppio di stipendio, tu non ci vai?

Io vado subito, soprattutto se ho allenato 5 anni la Lazio e ho già ottenuto il massimo che potevo.

Non mi risulta che Lotito abbia annunciato acquisti mirabolanti, al massimo gli avrà detto che farà di tutto per non cedere nessuno.

Se non aveva più stimoli come aveva detto non ti vai a sedere al tavolo per farti offrire un rinnovo a 2.8. Se non hai stimoli te ne vai affanculo e aspetti un'occasione se hai stima di te stesso e rispetto per la Lazio. Invece è solo uno che cercava un posto di lavoro. L'ho sempre trovato estremamente falso e viscido. Purtroppo la maggior parte dei laziali c'è cascata in pieno e non me ne capacito.

Offline Fabio

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1467 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:59:22 »

Non difendo la società in sè, io difendo i colori, la nostra Lazio, che oggi è stata infangata.


chi ruba i nostri sogni l'ha infangata davvero.. essendo Simone tifoso lo capisco..ma è solo la mia opinione non voglio convincerti.. pensa avesse deciso un anno sabbatico .. si sarebbe detto lo stesso...

Orazio Scala

Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1468 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:59:34 »
Un professionista del mondo del calcio va a guadagnare di più in un club più prestigioso di quello che lascia.

È così da quando esiste il calcio.

Le favole alla Gigi Riva (il cui stile di vita peraltro non sarebbe durato mezz'ora a Milano o Torino) sono più uniche che rare.

Su tutto il resto non ci sono abbastanza elementi per dare una valutazione sui comportamenti dei vari protagonisti. Non ce ne sono per dire che il nuovo allenatore dell'Internazionale FC si sia comportato scorrettamente, né per dire altrettanto dei dirigenti della SS Lazio. Possiamo fare solo ipotesi o cavalcare le tigri che tanto adoriamo foraggiare.

Le classifiche dipendono al 93% dagli ingaggi pagati, quindi dai calciatori che vanno in campo. Il restante 7% va diviso tra influenza sugli arbitri, ambiente, peso in Lega, in FIGC, in UEFA, in politica, e perfino lavoro degli allenatori.

Quindi il cambio in panchina lascia il tempo che trova, per quanto mi riguarda. Di buoni allenatori in giro è pieno.

Offline spizzo83

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1469 : Venerdì 28 Maggio 2021, 00:59:46 »
Se non aveva più stimoli come aveva detto non ti vai a sedere al tavolo per farti offrire un rinnovo a 2.8. Se non hai stimoli te ne vai affanculo e aspetti un'occasione se hai stima di te stesso e rispetto per la Lazio. Invece è solo uno che cercava un posto di lavoro. L'ho sempre trovato estremamente falso e viscido. Purtroppo la maggior parte dei laziali c'è cascata in pieno e non me ne capacito.

Io sono uno di quelli.
"Tu laziale lo sei dalla nascita, solo che te ne sei accorto nel 2016. La scienza ancora non lo ha svelato ma se la ventiseiesima coppia di cromosomi determina il sesso, la ventiduesima la fede, quindi essere laziale e' un fatto genetico." JIM BOWIE - 12 febbraio 2020

Gasco luis veron

Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1470 : Venerdì 28 Maggio 2021, 01:04:07 »
Inzaghi ha tutto il diritto ad andare ad allenare altrove : e' lui che ha sempre detto di essere Laziale e questo comporta delle responsabilita' nei confronti dei tifosi (prima ancora che nei confronti della societa').

Si e' incontrato con Lotito pef il contratto proprio ieri: alla fone si erano stretti la mano ed erano andati a festeggiare assieme in un ristorante ma mentre avveniva questo il.caro amico Onzaghi aveva il suo procuratore che stava a Milano a trattare con l' Inter.

E durante l' anno ci siamo doviti subire ls stessa pappa ogni volta che gli chiedevano del contratto: la Lazio e' una famiglia, ne' parleremo piu' in la' ma penso che non ci saranno problemi.

PER ME LA LAZIO E' LA PRIMA SCELTA!

Ecco, c'e ' modo e modo di salutare: lui si e' tenuto aperta la finestra della Lazio per paura che saltasse tutto con l' Inter con il rischio poi di rimanere con il cerino in mano.

Se fosse stato Laziale per rispetto si sarebbe fatto da parte e avrebbe salutato: dopodoche' avrebbe scelto la squadra migliore per lui e se' ne' sarebbe andato da Laziale e da gran signore.

Ma se non ve ne' siete accorti ha allenato a caxxo per tutto l' anno: e la squadra era lo specchio del suo broncio o, malcontento.


Offline Er Matador

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1471 : Venerdì 28 Maggio 2021, 01:46:23 »
Stavamo per confermarlo nel peggiore dei modi, ce ne siamo liberati nel peggiore dei modi.
Alla società bastava preparare per tempo la successione, strategie di mercato comprese, e lasciar scadere il contratto.
Abbandonandolo a trattare in proprio, senza la Lazio-casetta di papà cui tornare se le cose si mettevano male, e col rischio di rimanere lui col cerino in mano.
Invece si è consegnata mani e piedi senza un'alternativa su cui fare leva, azzerando il proprio potere contrattuale.
Ora anche un Maifredi o il citato Aldo Ammazzalorso potranno trattare mettendo i piedi sul tavolo.
Per anni ho parlato di gestione cialtrona, furbastra e dilettantesca: si è capito cosa intendevo?

Due cose a chi si sente tradito dall'addio del sedicente grande laziale.
Prima: non sprecate forze nell'augurargli le peggio disgrazie.
Se l'è già andate a capare da solo scegliendo il club più ridicolo e disorganizzato del pianeta, un autentico cimitero di allenatori.
Compreso Mourinho, che un secondo dopo il triplete era già un ex, anche se non si credeva sarebbe finito così in basso.
Compresi Spalletti e Mazzarri, che alla Pinetina hanno lasciato una buona parte del proprio equilibrio nervoso.
Compreso Bagnoli, così entusiasta dell'esperienza da scegliere una vita senza calcio.
Gigi Simoni, un galantuomo che neppure dovrei nominare in questo contesto, commentava coi brividi del sopravvissuto i risultati ottenuti nel post-Moratti: "Dopo l'Inter, molti hanno smesso di allenare".
Tutto capitato a tecnici di un qualche spessore, figuriamoci a questa nullità.
Finirà con un esonero a pedate e con la sua pseudo-carriera che torna da dove è venuta.
Seconda: i vostri sfoghi nascono, come i miei, da un tifo sincero e viscerale.
Quindi, al di là delle divergenze d'opinione, prevalgono la solidarietà e una buona dose di immedesimazione.
Però, in amicizia: sulle doti tecniche, e ancor più sulla lazialità, di questo impostore che film vi eravate fatti?
Si capiva lontano un chilometro cosa sottintendesse l'accanimento, al limite del sadismo, con cui infliggeva alla gestione tecnica i propri personalismi: possesso e disprezzo.
Questa specie di tecnico ha trattato la Lazio come certe specie di uomini trattano una povera crista per strada.
Ideale, da parte di chi l'ha evocato, il paragone con la merda olandese che andrà a raggiungere.

Situazione, dunque?
Magari Lotito ha già l'asso della manica, e domani lo annuncerà insieme a 4-5 acquisti di peso già definiti: ma lo trovo improbabile.
Lo scenario più verosimile è quello riassunto da borgorosso - che spero di rileggere quanto prima - con una sola parola: macerie.
A meno di clamorosi dietro le quinte, ci si ritrova a progettare da zero, in ritardo e a partire da una gigantesca "X".
Con la fretta che espone a colpi di testa in una direzione (Bielsa) o nell'altra (Rocchi): colpi di testa che con una programmazione potrebbero anche starci ma che, affidandosi allo stellone, possono diventare salti nel buio.

Ma questa, per quanto mi riguarda, è già un'altra storia.
Mi sento come uno che è stato inumato per un errore, fortunatamente rilevato in tempo, e che sta ritrovando la luce del sole.
È finito l'incubo della gestione Inzaghi post-Salisburgo, un cadavere in decomposizione che stava infettando tutto l'ambiente: e oggi questo conta.
Del resto, qualunque cosa sarà, se non altro parleremo da vivi.

Offline Stev00

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1472 : Venerdì 28 Maggio 2021, 07:23:25 »
L'unica cosa evidente di questa storia è che la Lazio, per Inzaghi fosse chiaramente un "piano B", la soluzione ottimale per non restare a piedi. Altro che Lazialità.

Infatti alla prima possibilità è scappato via, scegliendo peraltro la peggior destinazione possibile per proseguire la sua carriera, andando ad allenare una squadra che ha già annunciato un ridimensionamento e dalla quale un allenatore top e ambizioso è scappato a gambe levate, annusando, probabilmente, i rischi per la sua reputazione nel restare al timone. E nonostante questo Inzaghi ha accettato di corsa, sapendo benissimo di avere chiuso a doppia mandata la porta con la Lazio, che nella sua vita non incontrerà mai più, di dover abbandonare, in fretta e furia e per molto tempo, la città dove vive da vent'anni, la città dove sono nati i suoi figli e che ormai era casa sua, accettando senza troppe remore il fatto che ogni volta che metterà piede all'Olimpico sarà subissato di fischi dalla gente che lo ha sempre amato e, in stragrande maggioranza, difeso.

Alla luce di questo, sono certo che la sua permanenza era la cosa peggiore che potesse capitarci, quindi benissimo così, nonostante l'ennesimo danno di immagine che forse, chi si professa Laziale, avrebbe potuto risparmiarci.

Inzaghi è un miracolato, uno che sia da calciatore che da allenatore si è sempre trovato al posto giusto nel momento giusto e che dalla Lazio ha avuto molto di più rispetto a quanto ha dato. Gli auguro di aver preso questa decisione forte della piena consapevolezza dei suoi mezzi, perché da oggi dipenderà tutto da lui e non avrà più scuse dietro le quali trincerarsi.

Secondo me, alla fine, sarà più lui a rimpiangere noi che l'opposto, ma questo ce lo dirà la storia.

Ora avanti tutta con un nuovo ciclo che, almeno, sarà sicuramente più interessante ed emozionante, rispetto alla minestra riscaldata che l'Inter ci ha rovesciato sul tavolo.

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Offline Wasicu

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1473 : Venerdì 28 Maggio 2021, 07:37:41 »
Se ha detto ciò non vorrei che il contratto sia stato firmato ma che il Mister abbia chiesto di non depositarlo.
Poi se non lo ha firmato e ci ha ripensato è nel suo diritto accettare la proposta dell'Inter, ma noi tifosi abbiamo tutto il diritto di farci le nostre idee sul suo conto.
Se gli offrono 4,5 diventa effettivamente difficile trattenerlo.

Per i soldi si farebbe tutto, ma proprio tutto ... 
Ma non era molto-veramente-laziale  ?? 

Offline Russotto

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1474 : Venerdì 28 Maggio 2021, 08:20:35 »
Stavamo per confermarlo nel peggiore dei modi, ce ne siamo liberati nel peggiore dei modi.
Alla società bastava preparare per tempo la successione, strategie di mercato comprese, e lasciar scadere il contratto.
Abbandonandolo a trattare in proprio, senza la Lazio-casetta di papà cui tornare se le cose si mettevano male, e col rischio di rimanere lui col cerino in mano.
Invece si è consegnata mani e piedi senza un'alternativa su cui fare leva, azzerando il proprio potere contrattuale.
Ora anche un Maifredi o il citato Aldo Ammazzalorso potranno trattare mettendo i piedi sul tavolo.
Per anni ho parlato di gestione cialtrona, furbastra e dilettantesca: si è capito cosa intendevo?

Due cose a chi si sente tradito dall'addio del sedicente grande laziale.
Prima: non sprecate forze nell'augurargli le peggio disgrazie.
Se l'è già andate a capare da solo scegliendo il club più ridicolo e disorganizzato del pianeta, un autentico cimitero di allenatori.
Compreso Mourinho, che un secondo dopo il triplete era già un ex, anche se non si credeva sarebbe finito così in basso.
Compresi Spalletti e Mazzarri, che alla Pinetina hanno lasciato una buona parte del proprio equilibrio nervoso.
Compreso Bagnoli, così entusiasta dell'esperienza da scegliere una vita senza calcio.
Gigi Simoni, un galantuomo che neppure dovrei nominare in questo contesto, commentava coi brividi del sopravvissuto i risultati ottenuti nel post-Moratti: "Dopo l'Inter, molti hanno smesso di allenare".
Tutto capitato a tecnici di un qualche spessore, figuriamoci a questa nullità.
Finirà con un esonero a pedate e con la sua pseudo-carriera che torna da dove è venuta.
Seconda: i vostri sfoghi nascono, come i miei, da un tifo sincero e viscerale.
Quindi, al di là delle divergenze d'opinione, prevalgono la solidarietà e una buona dose di immedesimazione.
Però, in amicizia: sulle doti tecniche, e ancor più sulla lazialità, di questo impostore che film vi eravate fatti?
Si capiva lontano un chilometro cosa sottintendesse l'accanimento, al limite del sadismo, con cui infliggeva alla gestione tecnica i propri personalismi: possesso e disprezzo.
Questa specie di tecnico ha trattato la Lazio come certe specie di uomini trattano una povera crista per strada.
Ideale, da parte di chi l'ha evocato, il paragone con la merda olandese che andrà a raggiungere.

Situazione, dunque?
Magari Lotito ha già l'asso della manica, e domani lo annuncerà insieme a 4-5 acquisti di peso già definiti: ma lo trovo improbabile.
Lo scenario più verosimile è quello riassunto da borgorosso - che spero di rileggere quanto prima - con una sola parola: macerie.
A meno di clamorosi dietro le quinte, ci si ritrova a progettare da zero, in ritardo e a partire da una gigantesca "X".
Con la fretta che espone a colpi di testa in una direzione (Bielsa) o nell'altra (Rocchi): colpi di testa che con una programmazione potrebbero anche starci ma che, affidandosi allo stellone, possono diventare salti nel buio.

Ma questa, per quanto mi riguarda, è già un'altra storia.
Mi sento come uno che è stato inumato per un errore, fortunatamente rilevato in tempo, e che sta ritrovando la luce del sole.
È finito l'incubo della gestione Inzaghi post-Salisburgo, un cadavere in decomposizione che stava infettando tutto l'ambiente: e oggi questo conta.
Del resto, qualunque cosa sarà, se non altro parleremo da vivi.

Da incorniciare.

superaquila

Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1475 : Venerdì 28 Maggio 2021, 08:24:03 »
Lotito : “ Mi sento deluso da Inzaghi: la sera prima eravamo d’accordo, ci siamo stretti la mano. Poi il giorno dopo il contratto era pronto, e già firmato da me. Però lui non si è presentato per la firma”
Credo che la cena sia stata insufficiente; in questi casi si dice che tutto finisce a tarallucci e vino (ecco mancava il vino), comunque va bene anche così e non dimentichiamo che Noi siamo la LAZIO.

Offline Skorpius

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1476 : Venerdì 28 Maggio 2021, 08:38:29 »
Chi ha rancore verso inzaghi secondo me sbaglia.. tiferò per lui ma sono contento di cambiare eravamo alla fine di un ciclo (e lo siamo anche con i giocatori) l'anno prossimo sarebbe finito in  esonero.
 
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Orazio Scala

Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1477 : Venerdì 28 Maggio 2021, 08:53:12 »
Lo scenario più verosimile è quello riassunto da borgorosso - che spero di rileggere quanto prima - con una sola parola: macerie.

Cinque delle prime sette classificate in Serie A hanno cambiato allenatore.

La Juventus riesuma Allegri, il cui ciclo era iniziato tra la diffidenza generale perché l'impronta del suo predecessore sembrava decisiva per il rendimento in campo dei gobbi: Conte aveva resuscitato una Juventus raccattata al settimo posto e vinto tre campionati su tre. Allegri ha vinto i successivi cinque poi il suo ciclo si è concluso per incapacità di centrare il bersaglio grosso, la CL. Tutte le teorie sul "marchio di Conte" si sono dimostrate carta straccia.

L'Inter manda via l'allenatore che ha appena vinto il campionato a causa del necessario ridimensionamento economico e punta su un tecnico emergente ma non ancora affermato a grandi livelli.

Il Napoli si sbarazza di Gattuso e la sua panchina è ancora appesa. Come la nostra.

I cugini stupidi prendono un allenatore che ha raggiunto il suo top - di livello assoluto, certo - dieci anni fa.

Tutte queste scelte, più o meno programmate, non passano certo per una profonda revisione delle rose di calciatori a disposizione. Una delle leggende più false e dure a morire vorrebbe gli allenatori che scelgono uno per uno i calciatori per disegnare al meglio la "propria" squadra: nella realtà, quasi tutti si trovano a lavorare con rose ereditate in blocco e per il mercato delineano profili che poi vengono soddisfatti - o meno - in base a quello che il mercato offre e alle relazioni con altri club e agenti: quasi nessuno può permettersi di dire "compratemi Alexander-Arnold": si manifesta l'esigenza di un esterno destro con certe caratteristiche ecc. ecc.

Insomma, la "programmazione" è un concetto che, applicato al calcio, non ha molto senso. Una buona base tecnica - quella della Lazio lo è, visti i risultati degli ultimi anni - non richiede molto altro per proseguire nel cammino, se non appunto la sua stessa cura e un manico qualsiasi, adatto ovviamente al livello della "vettura", che consegni all'arbitro la lista dei calciatori e verifichi che in campo ce ne siano undici. Che arrivi, il manico, prima del mercato o a mercato in corso o financo a settembre, conta molto poco.

Non vedo macerie, insomma, ma solo uno dei tanti piccoli sussulti nel cammino, del quale probabilmente a ottobre manco ci ricorderemo più.

Offline MagoMerlino

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1478 : Venerdì 28 Maggio 2021, 08:55:52 »
Stavamo per confermarlo nel peggiore dei modi, ce ne siamo liberati nel peggiore dei modi.
Alla società bastava preparare per tempo la successione, strategie di mercato comprese, e lasciar scadere il contratto.
Abbandonandolo a trattare in proprio, senza la Lazio-casetta di papà cui tornare se le cose si mettevano male, e col rischio di rimanere lui col cerino in mano.
Invece si è consegnata mani e piedi senza un'alternativa su cui fare leva, azzerando il proprio potere contrattuale.
Ora anche un Maifredi o il citato Aldo Ammazzalorso potranno trattare mettendo i piedi sul tavolo.
Per anni ho parlato di gestione cialtrona, furbastra e dilettantesca: si è capito cosa intendevo?

Due cose a chi si sente tradito dall'addio del sedicente grande laziale.
Prima: non sprecate forze nell'augurargli le peggio disgrazie.
Se l'è già andate a capare da solo scegliendo il club più ridicolo e disorganizzato del pianeta, un autentico cimitero di allenatori.
Compreso Mourinho, che un secondo dopo il triplete era già un ex, anche se non si credeva sarebbe finito così in basso.
Compresi Spalletti e Mazzarri, che alla Pinetina hanno lasciato una buona parte del proprio equilibrio nervoso.
Compreso Bagnoli, così entusiasta dell'esperienza da scegliere una vita senza calcio.
Gigi Simoni, un galantuomo che neppure dovrei nominare in questo contesto, commentava coi brividi del sopravvissuto i risultati ottenuti nel post-Moratti: "Dopo l'Inter, molti hanno smesso di allenare".
Tutto capitato a tecnici di un qualche spessore, figuriamoci a questa nullità.
Finirà con un esonero a pedate e con la sua pseudo-carriera che torna da dove è venuta.
Seconda: i vostri sfoghi nascono, come i miei, da un tifo sincero e viscerale.
Quindi, al di là delle divergenze d'opinione, prevalgono la solidarietà e una buona dose di immedesimazione.
Però, in amicizia: sulle doti tecniche, e ancor più sulla lazialità, di questo impostore che film vi eravate fatti?
Si capiva lontano un chilometro cosa sottintendesse l'accanimento, al limite del sadismo, con cui infliggeva alla gestione tecnica i propri personalismi: possesso e disprezzo.
Questa specie di tecnico ha trattato la Lazio come certe specie di uomini trattano una povera crista per strada.
Ideale, da parte di chi l'ha evocato, il paragone con la merda olandese che andrà a raggiungere.

Situazione, dunque?
Magari Lotito ha già l'asso della manica, e domani lo annuncerà insieme a 4-5 acquisti di peso già definiti: ma lo trovo improbabile.
Lo scenario più verosimile è quello riassunto da borgorosso - che spero di rileggere quanto prima - con una sola parola: macerie.
A meno di clamorosi dietro le quinte, ci si ritrova a progettare da zero, in ritardo e a partire da una gigantesca "X".
Con la fretta che espone a colpi di testa in una direzione (Bielsa) o nell'altra (Rocchi): colpi di testa che con una programmazione potrebbero anche starci ma che, affidandosi allo stellone, possono diventare salti nel buio.

Ma questa, per quanto mi riguarda, è già un'altra storia.
Mi sento come uno che è stato inumato per un errore, fortunatamente rilevato in tempo, e che sta ritrovando la luce del sole.
È finito l'incubo della gestione Inzaghi post-Salisburgo, un cadavere in decomposizione che stava infettando tutto l'ambiente: e oggi questo conta.
Del resto, qualunque cosa sarà, se non altro parleremo da vivi.
Ti sei scordato Gasperini.
Su alcuni punti concordo su altri meno.
Soprattutto perchè poi arrivano a difesa del lavoro di Inzaghi i risultati. Che indubbiamente ci sono stati.
Certo non è tutto oro quello che luccica, ma quelli che la sanno lunga, ci dicono che i risultati ottenuti sono in linea con "diversi parametri".
Alcuni sostengono pure l'irrilevanza dell'allenatore, ma questo ora non rileva.
La sindrome di Salisburgo, i crolli, le difficoltà nel ritrovare il filo del gioco soprattutto negli inizi di stagione, la gestione degli impegni ravvicinati, tutte situazione che ciclicamente si sono ripetute in tutti questi anni.
Lo zoccolo duro della rosa pressochè inalterato in questi 5 anni.
La qualità del gioco abbiamo verificato dipendeva dallo stato di forma fisico e mentale dei componenti lo zoccolo duro, non si è andati oltre, riuscendo a trovare uno straccio di alternativa.
Però i risultati comunque ci sono stati, la qualità del gioco, quando tutto girava, è stata a tratti eccellente, le qualificazioni in Europa, anche se quella minore, ci sono state, i trofei sono arrivati.
Qui la domanda è molto semplice e il bivio è netto, tutto merito del caso? Ovvero, con un altro allenatore avremmo avuto risultati ancora migliori?
Se le tue istanze fossero concrete come ha fatto a durare 5 anni sulla panchina della Lazio? Possibile che un fior fiore di DS non si fosse accorto dei suoi limiti? Cambiare con un altro un po' meno peggio, avrebbe consentito alla Lazio risultati migliori?
Le ultime mi rendo conto sono domande retoriche.
Insomma Inzaghi è stato un limite, perchè si poteva fare meglio, o uno che casualmente ha ottenuto ottimi risultati rispetto al materiale umano a disposizione?
A queste domande risponderà lui guidando l'Inter, ma la Lazio come risponderà?
Il teatrino che sta andando in scena da ieri non sembra il miglior viatico per uscire in maniera dignitosa dall'impasse. Far sembrare di essere senza alternativa può essere una strategia, non avere la minima idea di quello che si deve fare, no.

Nota a margine, sulle panchine delle due milanesi si siederanno ad inizio del prossimo campionato, gli ultimi due allenatori della Lazio....
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

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Offline Davide

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Re:Mister Simone Inzaghi (stagione 2020/21)
« Risposta #1479 : Venerdì 28 Maggio 2021, 08:57:29 »
Se hai un accordo per rinnovare al vecchio allenatore,per quale assurdo motivo dovresti programmare un'eventuale sostituto? Come se ti dicessi,oh,oggi potrebbero licenziati a lavoro,ne hai un altro pronto dovesse capitare? Eddai su,Lotito e tare sono 2 capre ma Inzaghi è stato una merda a fare il doppio gioco.

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