A proposito di celeste

[Orazio Scala]

Quando si parla di storia del calcio e della Lazio, ci vorrebbe un po' di umiltà. Sennò si finisce per raccontare inesattezze, magari spendendo una popolarità immeritatamente acquisita, questa grazie a sgangherate iniziative su campionati di un secolo fa, iniziative smontabili nella forma e nella sostanza da un studentello qualsiasi.

[Arch]

Vecchio modo di dire romano: in c..o je  c'entra ma in testa no.

[MagoMerlino]

[Panzabianca]

ahò, gliene andasse bene una...
una!

[Arch]

Ci starebbero pure ĺun po' di statuti che dicono che i colori sociali sono il bianco e il celeste. Pure l'ultimo del 2002.

[MagoMerlino]

ahò, gliene andasse bene una...
una!

Poi dici.
Vabbè.
Lo vedi che non riesci a capire neppure le cose più elementari?
Non posto delle foto per contraddire quello che ha scritto Orazio o per chissà quale altro vattelapesca motivo la tua fantasia genera.
Viste le foto, una di una partita in casa all'Olimpico, una in trasferta della medesima stagione , la domanda che queste foto suggeriscono sarebbe: Ma nell'annuario 1970-71 della FIGC che cosa c'è scritto per i colori sociali? E' una curiosità, non che non me ne va bene una.
Detto questo, biancoceleste, biancazzurri, biancoblu, per me sempre Lazio è. Ma capisco chi ne fa una questione di principio storico.
Non capisco certo questi tuoi interventi che mi costringono pure a perdere tempo per rispondere e dove fai la parte del prezzemolo.

Mario Pennacchia, dico Mario Pennacchia, nel suo storico libro "STORIA DELLA LAZIO" (argh!!!!! Arch!) si riferisce più volte alla Lazio citandoli come biancoazzurri.
Questo solo per dire che non ritengo sia sacrilego l'utilizzo di "biancazzurri". Tutto qui.

[bisevac]

Però nella pubblicistica, negli slogan da stadio, nei testi della canzoni si è sempre alternato l'azzurro al celeste, forse con una certa predominanza del primo.

Quando andavamo con nostro padre alle prime partite negli anni settanta imparammo da lui che eravamo biancazzurri, la pregiatezza del celeste arrivò molto dopo.

Non essendo così fanatici del pantone e delle sfumature, possiamo solo dire che il celeste dovrebbe essere più chiaro dell'azzurro.

Capiamo che questa è una querelle che va al di sopra del semplice fruitore e appassionato, ma sottintende alla rivalità di opposte fazioni di studiosi di Lazio

[Panzabianca]

Poi dici.
Vabbè.
Lo vedi che non riesci a capire neppure le cose più elementari?
Non posto delle foto per contraddire quello che ha scritto Orazio o per chissà quale altro vattelapesca motivo la tua fantasia genera.
Viste le foto, una di una partita in casa all'Olimpico, una in trasferta della medesima stagione , la domanda che queste foto suggeriscono sarebbe: Ma nell'annuario 1970-71 della FIGC che cosa c'è scritto per i colori sociali? E' una curiosità, non che non me ne va bene una.
Detto questo, biancoceleste, biancazzurri, biancoblu, per me sempre Lazio è. Ma capisco chi ne fa una questione di principio storico.
Non capisco certo questi tuoi interventi che mi costringono pure a perdere tempo per rispondere e dove fai la parte del prezzemolo.

Mario Pennacchia, dico Mario Pennacchia, nel suo storico libro "STORIA DELLA LAZIO" (argh!!!!! Arch!) si riferisce più volte alla Lazio citandoli come biancoazzurri.
Questo solo per dire che non ritengo sia sacrilego l'utilizzo di "biancazzurri". Tutto qui.

ci hai tolto l'univocità!! ci hai.

(E pure er pantone).

[Orazio Scala]

Ha detto quello con lo studio dietro al Quadraro che le foto a colori non valgono. Devono essere in bianco e nero e antecedenti il 1910.