Autore Topic: Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977  (Letto 16224 volte)

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Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #180 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 14:33:55 »
Qui si parla del campionato del 1896. I friulani portano acqua al loro mulino, ma da quanto riferiscono non si tratta di calcio, ma di un imitazione. Curiosa, già riferito da Orazio, la questione del fallo di mano in area di rigore, il punto sembra assegnato in  conseguenza del fallo, niente rigori o simili.

https://www.mondoudinese.it/udinese/news-udinese/scudetto-1896-i-perche-storici-della-rivendicazione-delludinese/

Il Regolamento di Pecile è spesso citato, anche da Impiglia, ma è la prima volta che ne leggo un estratto.

Attenzione: il gesto di bloccare la palla e metterla a terra per giocarla, il cosiddetto "mark", era contemplato nelle regole della FA del 1863, la prima stesura ufficiale della nuova associazione. Tutti i costituenti concordarono sulla necessità di vietare il calcio agli stinchi (!) e lo sgambetto (rigorosamente frontali! e mai alle spalle, come da puro spirito britannico), fin lì ammessi da alcuni regolamenti: le discussioni riguardarono soprattutto la possibilità di correre col pallone in mano e di poterlo lanciare con le mani: è facile intuire come questa corrente portò alla nascita qualche anno dopo della Rugby Association.

Le regole del 1863 non prevedevano il portiere e il fuorigioco era determinato dalla linea del pallone. In seguito fu vietato del tutto l'uso delle mani, furono introdotti il portiere e la possibilità di passare la palla a un compagno oltre la linea della palla, purché tra questi e la linea di porta ci fossero almeno tre avversari.

È curioso notare come il divieto totale dell'uso delle mani abbia introdotto un'anomalia poi diventata un gesto tecnico caratteristico: il colpo di testa. La leggenda vuole che un giorno qualcuno, vedendo il pallone spiovere e dovendo rinunciare all'istintivo mark che la traiettoria suggeriva, anticipò l'avversario dando una bella capocciata alla sfera, tra lo stupore degli astanti. Questi racconti sembrano ridicoli oggi ma invece è logico pensare che molti gesti tecnici fossero sconosciuti finché qualcuno non li abbia "inventati". Quindi è lecito pensare che le "indicazioni" di Gabrielli sul modo di mettersi in campo, ad esempio, fossero ritenute tassative da chi non avesse alcuna familiarità col gioco: anche questo appare poco consono allo "spirito" calcistico.

Il regolamento di Pecile risente di influssi rugbistici ma anche degli scarsi contatti con le regole dell'Association e i loro continui aggiornamenti: certamente più aggiornato era Gabrielli, che aveva contatti col Football tedesco e svizzero, ma che contemporaneamente storpiò il gioco più di tutti inventando una versione tutta sua, nelle regole e nello spirito. Va notato anche il fatto che in ambito ginnastico convivessero (almeno) due regolamenti.

Nel NordOvest, i contatti tra footballers e ginnasti non mancarono, anche se di sfide incrociate prima del 1902 non si ha notizia (con l'eccezione della già citata partita di Alessandria tra Unione Pro Sport e Genoa, che oltre l'abbandono del campo da parte degli alessandrini causò la loro rinuncia ad entrare nella nascente Federazione Italiana Football: e il calcio, quello vero, ad Alessandria non ricompare fino al 1909): i ginnasti, in sostanza, impararono le regole del Football e confluirono in esso, per quanto un campionato ginnastico (ma con le regole della FA) sia sopravvissuto fino al 1905.

La diffusione della conoscenza delle regole e la possibilità di assistere a un match, quest'ultima mille volte di certo più suggestiva e importante della lettura di un manualetto, vanno calate nell'epoca in cui si svolgono le nostre vicende: in questo modo il mitico Beltrame illustra per La domenica del Corriere un match di "Football" del Milan nel 1901



È evidente come di "Football" se ne sapesse pochissimo, al di fuori di pochi "addetti ai lavori" ed è noto come la denominazione "Football" o "Foot Ball Club" NON INDICASSE con certezza il gioco praticato: né dal "Foot Ball Club Roma" del 1897 (del quale non esiste la documentazione di un solo match disputato) né da altri, salvo alcune partite del Genoa precedenti la nascita della Federazione Italiana Football e salvo, ovviamente, l'attività ufficiale nell'ambito della Federazione stessa.

Quindi, materiale per respingere la storiografia fasulla di marca romanista ce n'è quando ne vogliamo.


geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #181 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 17:14:04 »
Comunque il punto forte di Impiglia sembra la terminologia, effettivamente i termini usati da Pecile e Gabrielli sembrano anticipare quelli che da li a pochi anni  diverranno di uso comune.
Quindi a Udine nel 1896 si gioca con il confuso regolamento di Pecile, a Roma nel 1895 mi pare con quello di Gabrielli?
Si tenga presente che in Inghilterra nel 1891 hanno già introdotto il calcio di rigore, quindi il calcio moderno e' già nato, non siamo più in fase di codificazione, ma oltre. Presumo anche a Genova, a calcio vero in quegli anni si gioca anche in Italia.

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #182 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 17:33:07 »
Per capirsi, le partite disputate nel 1871 per assegnare la prima FA cup, sono partite di calcio. Con i Mark e senza portiere. Il calcio ginnastico di Gabrielli, no. Le prime sono espressione di un gioco in evoluzione, il ginnastico no.

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #183 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 17:59:01 »
Comunque il punto forte di Impiglia sembra la terminologia, effettivamente i termini usati da Pecile e Gabrielli sembrano anticipare quelli che da li a pochi anni  diverranno di uso comune.
Quindi a Udine nel 1896 si gioca con il confuso regolamento di Pecile, a Roma nel 1895 mi pare con quello di Gabrielli?
Si tenga presente che in Inghilterra nel 1891 hanno già introdotto il calcio di rigore, quindi il calcio moderno e' già nato, non siamo più in fase di codificazione, ma oltre. Presumo anche a Genova, a calcio vero in quegli anni si gioca anche in Italia.

C'è un libro molto bello su Francesco Gabrielli, autore Romanato, che documenta tutta la fase di approccio di Gabrielli al Football. La traduzione dei termini è frutto di lunga riflessione, per esempio si era incerti se tradurre goal-keeper con "guardiameta" o "portiere". Va detto che la versione autarchica non sempre si è rivelata felice: noi siamo gli unici a chiamare con un termine del tutto nostrano il gioco: Football è passato indenne, o storpiato (Futebol, Futbol) o tradotto pari pari nelle principali lingue, eccetto la nostra. La terminologia autarchica, non presa in considerazione dalla FIF, rientra dalla finestra nel 1909, quando la Federazione finisce sotto la gestione di personaggi provenienti dalle ginnastiche (Bosisio, in particolare) che reintroducono i termini tradotti, a cominciare dal nome FIGC. La stampa tuttavia continua ad usare i termini anglofoni e fino ai primi anni Trenta la pagina della Gazzetta dedicata al pallone reca un bel "FOOTBALL" come titolo: finché altre direttive impongono "CALCIO", da un giorno all'altro.

Le formazioni di Gabrielli sono "a rovescio" rispetto a come le compiliamo oggi: si inizia con la linea dei attaccanti, i "primi"; i "secondi" sono i tre mediani (il termine centrocampista pare sia dovuto a Gianni Brera); i difensori più arretrati sono i due "terzi": che nel tempo diverranno terzini. Oltre la terminologia ufficiale nascono anche simpatici ibridi popolari: centrohalf, firichicche e tanti altri.

Sia a Roma nel 1895 che a Udine l'anno dopo si gioca col regolamento di Gabrielli, ma la versione di Udine differisce leggermente dalla prima, soprattutto per quanto riguarda la regola del punto ogni due rimesse laterali, subito abbandonata.

È vero che la fase di codificazione ufficiale della FA era ormai ben delineata, ma è vero anche che Gabrielli si teneva al passo più di tutti: ad esempio nel suo regolamento è presente la rimessa in gioco come la conosciamo, cioè assegnata all'avversario di chi aveva mandato fuori il pallone: ma all'epoca usava ancora molto, nelle partite amatoriali, la regola originale per cui quando il pallone terminava fuori la rimessa era... di chi recuperava il pallone per primo.

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #184 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 18:12:47 »
Ma Gabrielli una partita di calcio l'ha mai vista? Non voglio sminuire la figura, ma e' una domanda che mi faccio da un paio di giorni.
L'occupazione dei ranghi della FIGC da parte dei rappresentanti del movimento ginnastico fa presumere che anche questi ultimi si fossero convertiti. Mi pare di intuire che avviene, la chiamiamola conversione, più o meno quando la Lazio comincia a giocare. Hai qualche idea del perche' il primo Lazio Virtus lo arbitra un ginnasiarca?

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #185 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 18:14:34 »
Per capirsi, le partite disputate nel 1871 per assegnare la prima FA cup, sono partite di calcio. Con i Mark e senza portiere. Il calcio ginnastico di Gabrielli, no. Le prime sono espressione di un gioco in evoluzione, il ginnastico no.

Proprio così. Peraltro, nel 1871 si giocava già con le regole codificate dalla FA, quindi più ufficiale di così...

Ma c'è di più: la FIFA riconosce al Sheffield FC, un club oggi dilettantistico, la palma di club più antico del mondo. Fondato quindi sei anni prima della Football Association e della codificazione delle regole. Il motivo è ovvio: le Sheffield Rules ebbero un ruolo fondamentale nella nascita del Football e sono quelle che più ci sono familiari rispetto al gioco come lo conosciamo oggi.

Il Football si diffuse esclusivamente con la pratica e l'imitazione. I tentativi di insegnarlo "a tavolino" non portarono da nessuna parte. In Germania il gioco era arrivato ben prima che in Italia, ma la gestione "autarchica" riuscì a tenere gli studenti tedeschi ben più al riparo dagli influssi britannici di quanto avvenisse qui, tanto che la nascita della DFB arriva due anni dopo quella della nostra Federazione. Poi, la prima volta che gli autodidatti tedeschi videro giocare una squadra britannica, si accorsero con stupore che gli inglesi usavano altre parti del piede, oltre la punta, per calciare...

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #186 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 18:25:14 »
La FIGC viene fondata nel 1909, prima c'erano  la FIF e la FGA ad occuparsi di calcio e derivati in Italia. La FIF organizza i campionati dal 1898 in poi ed e' calcio. La FGA quelli dal 1896 fino al 1905,Impiglia dice fino al 1913. La FIGC riconosce come titoli quelli della FIF. Non so pero' se da subito o successivamente.

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #187 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 18:43:34 »
Ma Gabrielli una partita di calcio l'ha mai vista? 

Non in Inghilterra e non di inglesi. In Germania e soprattutto in Svizzera, a quanto ricordo.

L'occupazione dei ranghi della FIGC da parte dei rappresentanti del movimento ginnastico fa presumere che anche questi ultimi si fossero convertiti. Mi pare di intuire che avviene, la chiamiamola conversione, più o meno quando la Lazio comincia a giocare. Hai qualche idea del perche' il primo Lazio Virtus lo arbitra un ginnasiarca?

Beh, il nome dell'arbitro è una chicca di LazioWiki, immagino che Arch (a lui piacendo) saprà essere più preciso.
Considera che Fortunato Ballerini irrompe - è la parola giusta - nella Lazio nel 1904 (anche se per alcune fonti diventa Presidente dal 1905): e nessuno più di lui rappresenta meglio il mondo delle "ginnastiche": e immagino che la Lazio entrò in contatto con altri provenienti da quel contesto.
Ricorda comunque che nel 1904 la Federazione Ginnastica aveva già allineato le sue regole a quelle della FA, può essere sopravvissuta qualche interpretazione "spuria", come per esempio la durata della partita, ma quel Lazio-Virtus non deve essere stato molto dissimile da una partita vera. Ci fu una partita annullata o fatta ripetere, ora non ricordo bene, a Udine ancora nel 1908, perché un arbitro pignolo non ritenne regolare la segnatura del campo: il dischetto del rigore era a otto metri, un'altra misura "ginnastica"...

La FIGC viene fondata nel 1909, prima c'erano  la FIF e la FGA ad occuparsi di calcio e derivati in Italia. La FIF organizza i campionati dal 1898 in poi ed e' calcio. La FGA quelli dal 1896 fino al 1905,Impiglia dice fino al 1913. La FIGC riconosce come titoli quelli della FIF. Non so pero' se da subito o successivamente.

Da subito perché il passaggio FIF-FIGC fu un mero cambio di denominazione, a quanto ne so.
 
Sulla definizione di "Campionato italiano" delle Ginnastiche non c'è uniformità: formalmente non lo fu nemmeno quello del 1896, si trattava di un "concorso interprovinciale".

ThomasDoll

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #188 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 18:45:22 »
vedi, io pensavo che il più antico fosse il Notts County, chissà dove l'avevo letto

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #189 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 19:10:00 »
Ho letto da qualche parte che in Svizzera il calcio si diffonde particolarmente per la forte presenza di studenti inglesi, mi sa proprio in relazione a Gabrielli. Mentre al calcio tedesco viene attribuita una diffusione zoppicante per motivi simili a quelli che ne hanno per così dire ostacolato la diffusione corretta in Italia. Illuminante del clima di quegli anni e' la didascalia della domenica del corriere che Orazio ha postato.

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #190 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 19:36:14 »
vedi, io pensavo che il più antico fosse il Notts County, chissà dove l'avevo letto

Avevi letto bene, è il club PROFESSIONISTICO più antico.

Ho letto da qualche parte che in Svizzera il calcio si diffonde particolarmente per la forte presenza di studenti inglesi, mi sa proprio in relazione a Gabrielli. Mentre al calcio tedesco viene attribuita una diffusione zoppicante per motivi simili a quelli che ne hanno per così dire ostacolato la diffusione corretta in Italia. Illuminante del clima di quegli anni e' la didascalia della domenica del corriere che Orazio ha postato.

Una volta vidi un pezzo di uno sceneggiato TV tedesco sull'arrivo del calcio in Germania. Quanto a sciovinismo grossolano non si fanno mancare nulla. C'è questo insegnante di educazione fisica che entra in una classe di bambini belli e biondi (in Germania quelli come Joachim Lõw, nascono già adulti, è evidente) con un pallone per spiegare, dice, il gioco del Football. Ma no, Fussball!, dice il bimbo più biondo di tutti. Insomma, i giovani teutonici iniziano gli allenamenti, dopo tre mesi invitano dei pari età inglesi e vincono regolarmente 2-1...  :D

In realtà la diffusione in Germania, come bene hai detto, fu lenta e frenata soprattutto dagli scarsi contatti coi britannici e dal forte controllo statale.


geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #191 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 20:12:39 »
Comunque la tesi di Impiglia relativamente al calcio ginnastico assimilabile al calcio, anzi sovrapponibile, si fonda più che sul match del 1895 a Roma su quanto avviene a Milano a partire dal 1901. E'attraverso il Milan che il movimento ginnastico si uniforma al calcio. Sbaglio qualcosa?

Offline Arch

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #192 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 20:22:37 »
Impiglia è l'autore del pezzo sul Milan. Gli è stato commissionato da "Maglia rossonera".

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #193 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 20:37:05 »
Pezzo interessantissimo.

Offline giamma

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #194 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 21:01:55 »
Il Notts County Di Nottingham è la più antica società professionistica, nel campionato 2018.19 retrocede in Conference (quinto livello inglese) diventando così società dilettantistica, attualmente, dopo aver fallito la promozione al playoff finale lo scorso campionato, è settima.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #195 : Lunedì 19 Ottobre 2020, 21:28:21 »
Comunque, prima che cominci a balenare l'idea che i poveri footballers balenassero nel buio e privi di impegni, e che furono salvati dallo sbando solo dai ginnasti che cortesemente si prestavano a giocare con loro, vorrei ricordare che oltre il campionato, nell'ambito della FIF si disputò per diversi anni un trofeo ben più prestigioso per i Club federali: la Palla Dapples. Vale la pena dare un'occhiata all'albo d'oro, nonché alla quantità di match disputati

https://it.wikipedia.org/wiki/Palla_Dapples

Insomma, Brera quando scrive che gli "specializzati" se la spassavano alla grande, non aveva tutti i torti...

neweagle

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #196 : Martedì 20 Ottobre 2020, 06:51:20 »
Non so quanto può essere utile alla discussione ma nel tempo ho approfondito molto le vicende legate alla nascita del football, fermandomi però a quello che è successo in Inghilterra.

Faccio un piccolo riassunto di getto, partendo da quando il gioco è nato.

Semplicemente sì simulava una battaglia tra paesi, sì scendeva in una pianura, si posizionava una palla al centro , ma poteva essere anche un secchio o una piccola botte di birra, e vinceva chi la portava, simulando la conquista, nella porta del paese avversario.
Potevano partecipare tutti, era tutto permesso, e le contese duravano giorni.

Tale pratiche , troppo violente, vennero vietate, ma il gioco continuó ad essere giocato, ma  non c’erano regolamenti.

Sì giocava anche nelle scuole e proprio in una di queste  vennero scritte le prime regole, nel 1845, a Rugby.

Sì scrissero appunto le “regole del football come si gioca a Rugby”, era tutto football, che voleva dire appunto giocare con la palla stando a piedi, per terra, per distinguerlo dai giochi con la palla che si giocavano a cavallo.

Ogni scuola aveva il suo regolamento, si incontravano tra loro e decidevano con quale regola giocare.

Nel dicembre 1863 nella Taverna dei Massoni a Londra alcuni rappresentanti delle scuole  di incontrarono, venne  costituita la Football Association e scritte regole comuni, le regole del football dell’Associazione.

Quando ci si incontrava si decideva appunto con quali regole giocare, si diceva appunto giochiamoci con le regole dell’associazione o con quelle di Rugby, per contrazione divvenne giochiamo a “soccer” o “rugby”.

Ogni anno, da 4 anni, l’8 dicembre, giorno della nascita della FA, organizzo una partita con le regole del 1863.

È un gioco bellissimo, che in Italia non abbiamo mai giocato, proprio perché caratterizzato dal fuorigioco oltre la linea della palla.

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #197 : Martedì 20 Ottobre 2020, 09:04:59 »
Hai qualche video da mostrare, neweagle?

neweagle

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #198 : Martedì 20 Ottobre 2020, 09:13:21 »
Hai qualche video da mostrare, neweagle?
Sì, ma sono di grosse dimensioni, se mi giri l’email provo a girarteli.

Sono della prima edizione della partita, del  2016.

Offline giglic

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #199 : Martedì 20 Ottobre 2020, 11:24:01 »
Comunque, prima che cominci a balenare l'idea che i poveri footballers balenassero nel buio e privi di impegni, e che furono salvati dallo sbando solo dai ginnasti che cortesemente si prestavano a giocare con loro, vorrei ricordare che oltre il campionato, nell'ambito della FIF si disputò per diversi anni un trofeo ben più prestigioso per i Club federali: la Palla Dapples. Vale la pena dare un'occhiata all'albo d'oro, nonché alla quantità di match disputati

https://it.wikipedia.org/wiki/Palla_Dapples

Insomma, Brera quando scrive che gli "specializzati" se la spassavano alla grande, non aveva tutti i torti...

Sacrosanto. I ginnasti giocavano a pallone secondo le regole di Gabrielli (ben dettagliate da Cesare Tifi in diversi articoli sul Corriere dello Sport del 1899-1900). Uno sport così dovero dal football da far vincere una squadra in un incontro "perchè aveva fatto meno falli". I "socceristi" (passatemi il termine) erano dei ricconi che giocavano secondo le regole della FA, e non avevano certo bisogno dei ginnasti! Basta vedere anche il nome dei trofei, e dei giocatori. Anche nel sud Italia. Fu Tifi stesso (figura lasciata misteriosamente in ombra da troppi storici) a voler armonizzare le regole della Federazione Ginnastica a quelle della FIF, non viceversa. Si può anzi dure che i "casini" cominciarono allora, quando i ginnasti presero "possesso" della FIF, trasformandola in FIGC, dandole un'aura di sciovinismo e incasinando calendari e regole. Tifi già non c'era più, e si nota...
Leggete i giornali dell'epoca, sono istruttivi. E non solo quando parlano di Lazio, altra "creatura" di Tifi, a modo di vedere di chi scrive.



Non so quanto può essere utile alla discussione ma nel tempo ho approfondito molto le vicende legate alla nascita del football, fermandomi però a quello che è successo in Inghilterra.

Faccio un piccolo riassunto di getto, partendo da quando il gioco è nato.

Semplicemente sì simulava una battaglia tra paesi, sì scendeva in una pianura, si posizionava una palla al centro , ma poteva essere anche un secchio o una piccola botte di birra, e vinceva chi la portava, simulando la conquista, nella porta del paese avversario.
Potevano partecipare tutti, era tutto permesso, e le contese duravano giorni.

Tale pratiche , troppo violente, vennero vietate, ma il gioco continuó ad essere giocato, ma  non c’erano regolamenti.

Sì giocava anche nelle scuole e proprio in una di queste  vennero scritte le prime regole, nel 1845, a Rugby.

Sì scrissero appunto le “regole del football come si gioca a Rugby”, era tutto football, che voleva dire appunto giocare con la palla stando a piedi, per terra, per distinguerlo dai giochi con la palla che si giocavano a cavallo.

Ogni scuola aveva il suo regolamento, si incontravano tra loro e decidevano con quale regola giocare.

Nel dicembre 1863 nella Taverna dei Massoni a Londra alcuni rappresentanti delle scuole  di incontrarono, venne  costituita la Football Association e scritte regole comuni, le regole del football dell’Associazione.

Quando ci si incontrava si decideva appunto con quali regole giocare, si diceva appunto giochiamoci con le regole dell’associazione o con quelle di Rugby, per contrazione divvenne giochiamo a “soccer” o “rugby”.

Ogni anno, da 4 anni, l’8 dicembre, giorno della nascita della FA, organizzo una partita con le regole del 1863.

È un gioco bellissimo, che in Italia non abbiamo mai giocato, proprio perché caratterizzato dal fuorigioco oltre la linea della palla.


Questa cosa di dicembre è interessantissima. Ne parlavo oggi con un orger. In realtà, come sai, la riunione alla freemason's tavern che fondò la FA fu il 26 ottobre. ma a dicembre ci fu la "separazione" dal rugby. Quindi la data da voi scelta è forse ancora più pertinente. Quelle furono, in realtà, le "terze" (se non "quarte") regole del gioco del football