Autore Topic: Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977  (Letto 16246 volte)

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Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #40 : Martedì 13 Ottobre 2020, 10:11:38 »
Il peggiore, in definitiva, è Chinaglia, anche se l'amore quasi filiale verso Tommaso lo riabilita.
E qui casca l'asino.
Viene descritto come il peggiore perché lo era veramente e sappiamo come così non fosse, o è l'autore che lo racconta a farlo sembrare il peggiore.
I napoletani verso Chinaglia, a prescindere dall'esperienza professionale di Chinaglia e dal periodo di vita trascorsa in città giocando nell'Internapoli (esperienza condivisa con capitan Wilson), non hanno mai dimostrato simpatia e soprattutto dopo il Napoli Lazio dell'ultima giornata del campionato 1972-'73, anche viceversa.
Dove si ferma la cronaca ed entra il sentire personale dell'autore?
Se è cresciuto a Napoli con l'odio viscerale dei napoletani verso Chinaglia, in quegli anni l'autore aveva 8 anni, un'età dove certe cose ti rimangono impresse, appare ovvio che questo riemerga nel racconto.
Se così è, non lo leggo.
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Offline Breizh

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #41 : Martedì 13 Ottobre 2020, 10:25:49 »
Se è cresciuto a Napoli con l'odio viscerale dei napoletani verso Chinaglia, in quegli anni l'autore aveva 8 anni, un'età dove certe cose ti rimangono impresse, appare ovvio che questo riemerga nel racconto.
Da quello che mi hanno detto, l'odio verso Wilson e Chinaglia era dovuto alla loro militanza nell'Internapoli.
Internapoli che i napoletani avevano visto come uno dei tentativi (più tardi ci sarà il Campania) di creare una seconda squadra cittadina di livello, cosa che avrebbe ridotto definitavamente la loro squadra - in quegli anni capace anche di buoni piazzamenti - a una dimensione più da Genoa/Samp.
Poi, certo che la rissa dell'ultima giornata del 72-73 e la tripletta l'anno dopo non hanno migliorato le cose.

Panzabianca

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #42 : Martedì 13 Ottobre 2020, 10:29:36 »
Quindi la letteratura di qualsiasi genere - a maggior ragione quella sportiva - ha il vincolo territoriale?

mmmm... chiave di lettura forse sbagliata, che ne dite?

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #43 : Martedì 13 Ottobre 2020, 10:43:14 »
No, Giorgione non ne esce benissimo e' vero. La sua propensione a pianta grane e al litigio puerile vengono più volte messe in risalto, nella prima parte risulta addirittura ingordo, chiede più soldi e non si fa scrupolo di minacciare Lenzini. Però va anche detto che si riabilita, non solo nel rapporto con Maestrelli. Emerge chiaramente la gentilezza, la bonta' e la delicatezza che niente e' riuscita ad offuscare ai miei occhi. Ne la fuga in America e men che meno ildisastroso ritorno.

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #44 : Martedì 13 Ottobre 2020, 11:27:56 »
Sinceramente, trovo che il filone pistolettaro-erotico-rissoso sia stato esplorato oltre lo sfinimento. E pare che quel clima riguardi solo noi. Eppure, basterebbe fare un semplice esercizio: quello di leggere i quotidiani dell'epoca. Per scoprire magari che la battaglia di Stalingrado scaturita dall'asciugacapelli di Martini era in realtà una battuta scherzosa del futuro pilota Alitalia a Pulici che era andato ad asciugarsi la zazzera nell'altro spogliatoio: che Chinaglia minacciava di andarsene un giorno sì e l'altro pure: che Oddi non disdegnava l'idea di andare alla Roma, se glielo avessero proposto.

Ma anche che di ambienti come quello laziale ne esistevano a bizzeffe: il Cagliari di Riva e del suo "amore per la Sardegna" che in realtà iniziava per F e per venti sigarette al giorno: il Verona di Zigoni al cui confronto Chinaglia e Wilson erano pacifiche suorine: la Roma di Cordova, dei cui eccessi parla abbondantemente Petrini: lo stesso Torino di Pulici che non doveva essere 'sto modello di spogliatoio: l'Inter di Fraizzoli sempre al centro di mille pettegolezzi. E le decine di partite aggiustate a fine campionato, altro che oggi...

Ormai la Lazio del'74 è una sorta di figurina di Pizzaballa, buona per tutto.

ThomasDoll

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #45 : Martedì 13 Ottobre 2020, 11:37:49 »
eh ma i primi ad abusarne siamo noi.

La letteratura sportiva ha un problema/vantaggio: racconta eventi ai quali si può assistere, almeno nella parte emersa, quella che si concretizza nella gara.
Quindi si può creare un'aspettativa, nel senso che si sa da prima quale può essere l'utenza interessata al racconto. Il rovescio della medaglia è che si tratta di eventi che chiunque può raccontare, e infatti tutti noi nel nostro piccolo lo facciamo.
Quanto ai retroscena, chi non ne ha sentiti di gustosi?
Mezza città parlava delle intemperanze erotiche della moglie del baffuto centravanti giallorosso, per dire.
Poi c'è la retorica breriana, caminitiana roghiana e chi più ne ha...

Preferisco chi racconta vicende calate nella realtà, tipo quella di Sindelar, che parte dal campo per arrivare alla tragedia di un secolo.
In parte il lavoro di Carotenuto ci prova ed apprezzo il tentativo.
Comunque è un libro che può leggere chiunque, piacevole, dal quale la Lazio può ricavare simpatie e anche smarcarsi da qualche luogo comune che ha sfranto gli zebedei.
I romanisti ne escono maluccio, poi. Brutta gente.

Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #46 : Martedì 13 Ottobre 2020, 11:50:44 »
Quindi la letteratura di qualsiasi genere - a maggior ragione quella sportiva - ha il vincolo territoriale?

mmmm... chiave di lettura forse sbagliata, che ne dite?
Prima di dichiararla sbagliata andrebbe verificata.
Se l'autore è "terzo" ovvero racconta solo la cronaca è un conto, se l'autore ci mette del suo, in questo caso l'antipatia verso il personaggio, è un'altra cosa.
Lo stesso personaggio può essere raccontato in maniera diametralmente opposta da uno scrittore a cui è simpatico e ne vuol esaltare le gesta e la figura, oppure tutto l'opposto se all'autore quel personaggio è antipatico e vuole denigrarlo.
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Panzabianca

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #47 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:02:17 »
Sinceramente, trovo che il filone pistolettaro-erotico-rissoso sia stato esplorato oltre lo sfinimento. E pare che quel clima riguardi solo noi. Eppure, basterebbe fare un semplice esercizio: quello di leggere i quotidiani dell'epoca. Per scoprire magari che la battaglia di Stalingrado scaturita dall'asciugacapelli di Martini era in realtà una battuta scherzosa del futuro pilota Alitalia a Pulici che era andato ad asciugarsi la zazzera nell'altro spogliatoio: che Chinaglia minacciava di andarsene un giorno sì e l'altro pure: che Oddi non disdegnava l'idea di andare alla Roma, se glielo avessero proposto.

Ma anche che di ambienti come quello laziale ne esistevano a bizzeffe: il Cagliari di Riva e del suo "amore per la Sardegna" che in realtà iniziava per F e per venti sigarette al giorno: il Verona di Zigoni al cui confronto Chinaglia e Wilson erano pacifiche suorine: la Roma di Cordova, dei cui eccessi parla abbondantemente Petrini: lo stesso Torino di Pulici che non doveva essere 'sto modello di spogliatoio: l'Inter di Fraizzoli sempre al centro di mille pettegolezzi. E le decine di partite aggiustate a fine campionato, altro che oggi...

Ormai la Lazio del'74 è una sorta di figurina di Pizzaballa, buona per tutto.

l'altro giorno ho letto anche una tua severa critica alle suggestioni "imperiali" della nostra aquila. Quando puoi, potresti articolare? Mi interessa. 

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #48 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:06:35 »
Chinaglia non e' personaggio semplice Mago, chiaro e scuro si alternano sia nel narrato pubblico che in quello privato. Carotenuto si impegna nel farne una sintesi, per esigenze di trama e caratterizzazione del personaggio, effettivamente il risultato ha un retrogusto amaro, ma amaro e' il sapore di tutta la rievocazione di quegli anni. Escluderei quindi antipatie personali dell'autore.

Panzabianca

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #49 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:09:28 »
Prima di dichiararla sbagliata andrebbe verificata.
Se l'autore è "terzo" ovvero racconta solo la cronaca è un conto, se l'autore ci mette del suo, in questo caso l'antipatia verso il personaggio, è un'altra cosa.
Lo stesso personaggio può essere raccontato in maniera diametralmente opposta da uno scrittore a cui è simpatico e ne vuol esaltare le gesta e la figura, oppure tutto l'opposto se all'autore quel personaggio è antipatico e vuole denigrarlo.

si, legittimo, ma questo non dipende mica dalla connotazione territoriale eh.
E allora, prima di approcciare un argomento per poi farne letteratura, uno scrittore ce dovrebbe dì pure di che partito è, se mancino o destrorso, e se beve il caffè con l'erezione del mignolo. 
Sono proposte.  Il lettore può al massimo dire se l'abbia gradita o no, senza necessariamente arrivare a suggerire che lo scrittore avrebbe potuto o non potuto astenersi. Dopo tutto, la verità storica è unicamente nella mente di chi l'ha vissuta, e forse nemmeno in quella.

Offline disabitato

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #50 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:14:33 »
Ma quindi è una specie di romanzo?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #51 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:15:34 »
Comunque Long John era una rock star, pari a Jagger e Lennon. Gli altri, Riva e Cordova compresi, al massimo montavano il palco.

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #52 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:16:33 »

Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #53 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:27:39 »
Chinaglia non e' personaggio semplice Mago, chiaro e scuro si alternano sia nel narrato pubblico che in quello privato. Carotenuto si impegna nel farne una sintesi, per esigenze di trama e caratterizzazione del personaggio, effettivamente il risultato ha un retrogusto amaro, ma amaro e' il sapore di tutta la rievocazione di quegli anni. Escluderei quindi antipatie personali dell'autore.
Il Chinaglia calciatore? Quello nel periodo 1969-1976? Chi lo ha conosciuto e frequentato in quel periodo non ne traccia un profilo così particolarmente complicato. Aveva le sue spigolosità e difetti, ma nulla di particolarmente trascendentale. Le cronache del tempo si interessavano di lui prettamente per le cose di calcio, il contorno lo abbiamo pubblicamente scoperto anni dopo. Probabilmente sul sentire pubblico hanno influito le vicende seguenti al periodo da calciatore e anche questo ha poi subito una rivisitazione improntata sul far west.

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geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #54 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:32:55 »
Non si ferma il libro a pistole a lampadari Mago.

Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #55 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:33:43 »
si, legittimo, ma questo non dipende mica dalla connotazione territoriale eh.
E allora, prima di approcciare un argomento per poi farne letteratura, uno scrittore ce dovrebbe dì pure di che partito è, se mancino o destrorso, e se beve il caffè con l'erezione del mignolo. 
Sono proposte.  Il lettore può al massimo dire se l'abbia gradita o no, senza necessariamente arrivare a suggerire che lo scrittore avrebbe potuto o non potuto astenersi. Dopo tutto, la verità storica è unicamente nella mente di chi l'ha vissuta, e forse nemmeno in quella.

Ma perché pensi che tutti i libri pubblicati su Mussolini, ad esempio, li abbiano scritti solo ed unicamente degli agnostici per nulla influenzati dalle proprie idee politiche?
E' un casuale esempio, nessun confronto.
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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #56 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:42:32 »
Non si ferma il libro a pistole a lampadari Mago.
Ma questo l'ho capito, mi interessava capire perché Chinaglia ne esce male. Non ho letto il libro, mi sono incuriosito dalla recensione di TD.
In qualsiasi libro che parla di quegli anni di calcio, Chinaglia è l'eroe senza macchia e senza paura, con qualche eccesso tipico dell'eroe. Parlare di quel Chinaglia con il senno di quanto accaduto negli anni successivi, se si vuole, è raccontare un personaggio differente.

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Panzabianca

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #57 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:50:05 »
Ma perché pensi che tutti i libri pubblicati su Mussolini, ad esempio, li abbiano scritti solo ed unicamente degli agnostici per nulla influenzati dalle proprie idee politiche?


appunto.

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #58 : Martedì 13 Ottobre 2020, 12:55:02 »
Manca quasi completamente la descrizione delle gesta calcistiche dell'allegria combriccola. Se non di rimando e attraverso gli occhi del fotografo, spesso Giorgione e' argomento di commenti dei compagni e avversari, più che sugli articoli di giornale il libro si alimenta sulle chiacchiere di redazione.

Panzabianca

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #59 : Martedì 13 Ottobre 2020, 13:03:16 »
Chinaglia non e' personaggio semplice Mago, chiaro e scuro si alternano sia nel narrato pubblico che in quello privato. Carotenuto si impegna nel farne una sintesi, per esigenze di trama e caratterizzazione del personaggio, effettivamente il risultato ha un retrogusto amaro, ma amaro e' il sapore di tutta la rievocazione di quegli anni. Escluderei quindi antipatie personali dell'autore.

(che poi, visti gli esiti complessivi delle avventure del nostro eroe, quel retrogusto amaro è stato un pò una costante nella sua vita).