Autore Topic: Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977  (Letto 16237 volte)

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Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #20 : Domenica 11 Ottobre 2020, 20:53:04 »
Ho letto la biografia dell'autore, è di origine Napoletana, trapiantato a Roma.
Se ha voluto scrivere in romanesco, sempre che si possa chiamare "romanesco" il dialetto che si parla a Roma, uno che non ha parlato "romanaccio" sin da "regazzino" o ha chiesto aiuto a qualcuno pratico e da quanto leggo nei vostri messaggi, con risultati mediocri, o ha scritto 'na marea de stronzate, o ha voluto creare un vernacolo alternativo come certi appartenenti a famiglie malavitose, che parlano una lingua che capiscono solo loro che deriva dalla loro profonda ignoranza.
Odio perdere più di quanto ami vincere

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geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #21 : Domenica 11 Ottobre 2020, 22:16:47 »
Il libro non e' interamente scritto in vernacolo più o meno romanesco, anzi le parentesi vernacolari si diradano andando avanti nella lettura. Lo sta leggendo anche Orazio, Riva e' per me una novita' assoluta. La "notizia" ha un fondo di verita'?

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #22 : Domenica 11 Ottobre 2020, 22:33:40 »
Il libro non e' interamente scritto in vernacolo più o meno romanesco, anzi le parentesi vernacolari si diradano andando avanti nella lettura. Lo sta leggendo anche Orazio, Riva e' per me una novita' assoluta. La "notizia" ha un fondo di verita'?

Mi riferivo al post di Merlino sull'altro nome che si accostava a "Chinaglia reti a mitraglia".

Concordo per una volta col Mago, sul racconto di quegli anni, ma la mia è posizione nota. Il problema è che un libro sul miracolo tecnico e tattico di quella squadra venderebbe dodici copie.

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #23 : Domenica 11 Ottobre 2020, 22:39:34 »
Diciamo che il fotografo raccoglie una bomba di mercato.

Panzabianca

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #24 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 09:27:56 »
In dubbio se acquistarlo e poi nel caso se leggerlo.
Un po' di curiosità l'ha creta l'articolo che presenta il libro su il Venerdì di Repubblica.
Sono sempre scettico su queste iniziative, come  anche al tempo di Pistole e palloni.
Difficile capire chi scrive perché scrive, cosa vuole che il lettore legga e comprenda.
Il revisionismo storico è ormai uno sport nazionale.
Della meravigliosa Lazio di Maestrelli, del gioco innovativo, del calcio totale, il calcio rivoluzionario che aveva nell'Olanda di Cruiff il testimone mondiale e nella Lazio la rivoluzionaria italiana, di quella Lazio dello scudetto simpatia dell'anno precedente allo scudetto sul campo quello vero del '74, ormai non si parla più, sembrano contare solo i fatti collaterali.
Forse questo libro vuole affrontare i cambiamenti sociali o gli attriti sociali dell'epoca attraverso l'avventura della banda di Maestrelli.

Manca secondo me, tra i tanti libri che quella Lazio ha ispirato, il racconto della Lazio di Maestrelli, il triennio che dalla B, porta allo scudetto, dove capricci e litigi sono solo contorno e non l'unica spiegazione del perché una squadra di calcio passa alla storia come unica ed irripetibile.
Non sono molti, ormai, i testimoni del tempo che hanno vissuto in prima persona da vicino quella squadra, che sarebbero ancora oggi in grado di raccontarla, fatta ovviamente eccezione di "sua eccellenza" Mario Pennacchia, che già molto ha scritto su quella Lazio.
Ma del triennio con la sua scalata dalla B allo scudetto, questo si il romanzo calcistico per eccellenza, attraverso la tattica, il cambio dei moduli, la ricerca dei calciatori adatti, l'acume del trio Maestrelli-Sbardella-Lenzini e poi i calciatori l'importanza di quelli meno noti come Polentes, Inselvini, Franzoni, o Manservisi e La Rosa, l'ano prima fino a Bandoni, Moschino, Abbondanza e Fortunato, decisivi per la promozione, di questi non credo si sia scritto qualcosa che possa testimoniare alle nuove generazioni quell'epopea irripetibile.
Il Chinaglia fuciliere, fa tanto costume e società, ma comincia anche scocciare e a distrarre l'attenzione dallo sport del calcio nella sua essenza delle partite giocate, bisognerebbe tornare a parlare del Chinaglia cannoniere, quello del Ghio & Chinaglia reti a mitraglia.
Anche se, su uno striscione esposto in curva durante una partita che la Lazio vinse all'Olimpico decisiva per lo scudetto di quel lontano campionato, al posto di Ghio, c'era un altro nome…..  all'epoca certe cose "se potevano fa", come anche scendere in campo in maglia biancazzurra senza suscitare scandalo.

Finalmente un pezzo da Laziale vero!! ti abbatto le mani.
Hai mezzi e conoscenze tali da cambiare radicalmente la percezione di Te in questo posto.

Complimenti.

Per me non è  né sarà mai na cosa personale. Mai.
Mo spero che lo capisca pure quel capoccione che parla solo de bilanci (IMHO per lo più a cazzo).

Offline bisevac

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #25 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 12:09:31 »
A proposito di altre storie, ultimamente è uscita una bio di Pierpaolo Manservisi non male, di cui avevamo parlato in uno dei nostri primissimi topic. Invitiamo il Sig. Merlino a recuperarlo
c'erano una volta il grande darienzo

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #26 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 12:22:28 »
Personaggio assai particolare e caratterizzato negativamente e'Abbondanza.

ThomasDoll

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #27 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 12:40:13 »
Anche Giorgione non ne esce affatto bene, direi.
E nemmeno Martini, figurarsi Petrelli. Wilson fa la parte del servo di Long John.
Trattati benissimo Maestrelli, Re Cecconi, Pulici, mentre esce un Oddi che non mi aspettavo.
Garlaschelli dipinto come uno sciabordito erotomane...
Carotenuto scrive bene, ma non ho ancora deciso se il libro mi piace o no. Sono arrivato all'1-5 col Toro.
Non so se mi piace il parallelo con gli avvenimenti storici, non so se mi piacciono le sottostorie relative alla voce narrante, mi terrei nel mezzo.
Magari è un lavoro che cerca di creare i presupposti per cavarne una serie Tv che porti soldi all'autore.
Se non fosse sulla Lazio, confesso, apprezzerei di più.
C'è un'indulgenza nei nostri confronti che si fa sospetta, un modo di avvicinarci la voce narrante che non so quanto trasmetta un'immagine positiva di noi.
Certamente ci racconta come accerchiati dai romanisti e scozzesi in terra inglese, la qual cosa piace a molti laziali.
Comunque è un lavoro di discreta qualità, indubbiamente

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #28 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 12:53:45 »
La rievocazione della sconfitta con il Torino e' secondo me la parte più riuscita, ben scritta e coinvolgente la morte di Luciano. Sara' che ho ricordi nitidi di quelle giornate disgraziate.

geddy

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #29 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 14:07:46 »
Vero che emerge fortemente la presenza dei romanisti. Gli assedi all'hotel Americana, i graffi, o peggio, alle macchine e non dimenticherei le minacce ai familiari, gli agguati sotto casa e altro che dimentico, non sono invenzioni letterarie. Testimoniano la follia di quegli anni al  pari delle risse, i cortei e i morti.

Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #30 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 14:18:08 »
Un po' di domande e curiosità da sottoporre all'autore ci sarebbero.
Chissà se è prevista o si può organizzare una presentazione nel rispetto delle norme anticovid.
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ThomasDoll

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #31 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 14:35:53 »
Pensavamo di farne una qui da me, nel senso che amici mi hanno chiesto la disponibilità a intervenire.
Magari si coinvolge pure Governy.
Vediamo se ci loccano prima

Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #32 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 14:44:32 »
ma con l'autore?
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ThomasDoll

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #33 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 14:46:49 »
sì.
Nel caso facciamo una diretta web

Offline MagoMerlino

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #34 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 14:51:22 »
Forte, facce sapè….
Quindi hai già un contatto con l'autore mi pare di capire….
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ThomasDoll

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #35 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 15:30:18 »
Forte, facce sapè….
Quindi hai già un contatto con l'autore mi pare di capire….

non io, ma chi organizza. Poi vi aggiorno

Orazio Scala

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #36 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 19:55:39 »
Una sola domanda.

Anzi, La Domanda:

Chi ha sparato al lampadario?

Offline cartesio

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Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #37 : Lunedì 12 Ottobre 2020, 22:05:58 »
Il maggiordomo.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

ThomasDoll

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #38 : Martedì 13 Ottobre 2020, 08:43:38 »
Finito di leggere.
Ora lasciamolo sedimentare.
Di cose da dire ce ne sono, ma dal punto di vista laziale ci si muove in un alveo predefinito, le sfumature ci sono nella narrazione dei personaggi.
Il peggiore, in definitiva, è Chinaglia, anche se l'amore quasi filiale verso Tommaso lo riabilita.

Panzabianca

Re:Le canaglie, la Lazio dal 1971 al 1977
« Risposta #39 : Martedì 13 Ottobre 2020, 09:00:45 »
Una sola domanda.

Anzi, La Domanda:

Chi ha sparato al lampadario?

è il lampadario che è caduto sulla pistola e poi ha fatto na storia...