Tre spunti di discussione

[ThomasDoll]

1) Petkovic: come primo anno ha fatto benissimo. Ma la squadra non ha risolto alcuni problemi palesati già con Reja.
I più e i meno:
+ ottima la preparazione
- squadra che non sa trovare la porta
+ bene il lavoro su alcuni singoli (Cavanda, Floccari, Cana, Dias, Gonzalez)
- eccessivo tourbillon di tattiche
+ immagine perfetta
- esperimento apparentemente dannoso della difesa a tre quando la squadra volava.
Ma Petkovic può migliorare o i difetti mostrati sono i "suoi" difetti? Tolte le voci (senza fondamento, probabilmente) che lo vogliono seguito da Barcellona, Real eccetera, che futuro ha alla Lazio? In crescita o in calo, come fu per Reja? In attesa che Moratti ceda alla sua ossessione per venire a rapire chi fa bene in biancoceleste...

2) Ambiente: il danno fatto dalla squalifica va al di là del semplice giocare a porte chiuse
Si lavora per anni per arrivare a giocare in certi contesti, che regalano visibilità. L'Europa League non è la Champions, e già questo è un fatto; la Lazio ha bisogno, per crescere, di stare sotto i riflettori nel modo giusto. Cioè facendo vedere una faccia degna d'ammirazione, con un campione-simbolo e una partecipazione alla fase che conta di una contesa internazionale. La squalifica non ha danneggiato solo la qualificazione e le casse della Lazio, ma anche la sua capacità di attrarre proseliti e contributori. L'uscita (l'ennesima) di un ministro che dice che le tifoserie devono prendere coscienza di uno stato di cose è la miliardesima conferma che di tutele non se ne parla. A questo punto, forse, potrebbe essere il caso di passare ai fatti: un bel sit-in squadra/società/appassionati davanti al Viminale?

3) Squadra: si vedono crescite di personalità. Cana, Ciani, Marchetti in campo si fanno sentire, hanno un'aria che irrompe più di quanto non faccia Ledesma. Hernanes studia da leader nel Brasile che ha una responsabilità enorme, quella di riscattare l'onta del 1950. Una cosa che la gente aspetta da 63 anni. La Lazio sta già cambiando: l'anno prossimo avrà dei nuovi leader in campo?

[pizzeman]

1) Petkovic ha lavorato benissimo nella gestione di un gruppo forte, che non ha stravolto.
ottima crescita personale di alcuni, con errori evidenti di presunzione in alcune partite (napoli, catania, chievo, sena su tutte).
la difesa a tre non va bene, salvo chimiche particolari (napoli di mazzarri, o il parma di scala): spero di non vederla più.
anche ieri abbiamo giocato male a tre dietro nel primo tempo, siamo passati a quattro con tutti i limiti di biava terzino e abbiamo segnato.
ripassati a tre abbiamo beccato il gol su un buco a destra.
Petkovic migliorerà, l'ha già fatto nel corso di quest'anno.
2) niente da dire
3) credo di si, ma ho paura che hernanes l'anno prossimo si preparerà ai mondiali altrove: e diventerà forte davvero.

[Russotto]

Non credo che sia di Petkovic il problema piu serio, che e' quello di non trovare la porta.

Non abbiamo una seconda punta o un attaccante dopo Klose che garantisca una 15ina di gol a stagione.

[MCM]

La squadra sta ottenendo il massimo per la sua dimensione.
La finale di coppa Italia va ovviamente vinta, ma data la nostra dimensione, di meglio non si può fare.
E infatti nè Sbrioma, nè Napule, nè Fiorentina, nè Udinese, nè Parma ecc ecc raggiungono simili risultati.
Forse solo lo Sbrereioma di qualche anno fa.


Per il resto l' ambiente conta poco e se conta, da noi è stato un plus.(obiettivamente per la forza della squadra meglio di così non si può davvero fare)

Di mercato invece abbiamo parlato parecchio. Inutile ripetere quanto detto.

[cartesio]

In attesa che Moratti ceda alla sua ossessione per venire a rapire chi fa bene in biancoceleste...

Vado un po' OT per osservare che secondo me non è esattamente un'ossessione, ma una sorta di clausola del patto mafioso che ha portato all'avvicendamento della cupola Juve-Milan con quella Inter-cacche.

[benvolio]

1) Petkovic ha fatto bene soprattutto restituendo propositivita' ed autonomia estetica (non specchiarsi sempre nell'avversario). Poi ha lavorato su alcuni tirando fuori molto, su altri meno ma creando una rosa estesa (prendi Cavanda...). Infine ha dimostrato pure disinvoltura tattica (troppa magari).
Per contro ha un po' ecceduto nelle sue convinzioni, non comprendendo che in Italia bisogna sapersi accontentare, talvolta. Ed ha anche mostrato inevitabile inesperienza.
Buona, buonissima la prima comunque. Immagine perfetta.
2) 100% ma no c'e' piu' molto da dire.
3) Aggiungerei Radu come in grossa crescita. A parte qualche grave errore e' ormai una certezza in difesa e studia da leader (vedi pure il paragulo rapporto con la curva). Hernanes deve evitare di strafare, si deve abbassare il colletto e evitare di mettersi il dito in bocca. Ho anche io paura che migri per il grande salto, purtroppo. Sta raggiungendo equilibrio ed abitudine al sacrificio tattico che in Italia e' (quasi) tutto. Qualche grande sicuramente lo punta.

[J G]

Parto dal 1. Imho Petkovic ha fatto molto meglio di cio che mi sarei aspettato dato che e' comunque un allenatore non espertissimo e non avezzo ne a una squadra di quasi vertice in Italia ne ai quarti di una competizione europea. Sicuramente puo crescere in esperienza nel gestire fasi complicate della stagione o partite da dentro e fuori. Mi piace il suo modo di vedere il calcio ma penso anche che questo sia stato per lui un anno di transizione dato che ha dovuto adattare il suo modo di giocare ad una rosa strutturata ed abituata a giocare in maniera piu speculativa . Sara' interessante vedere cosa potra' fare se la societa' gli mettera'  in mano una rosa adatta al gioco e modulo che piu predilige o se sapra' in caso riadattarsi a cio' che gli sara' preparato.
Punto 2 non ho opinioni e punto 3 dipende molto dal punto 1.
Vorrei pero' se possibile aggiungere un altro punto 4 che riguarda la societa'. Quando il gioco si fa duro i dettagli fanno la differenza e imho e' stato un peccato quest'anno non sfruttare al 100 per 100 la rosa. Purtroppo gente come Matu avrebbe fatto comodo in campionato e Cavanda sicuramente avrebbe giocato sia a istanbul che a roma .  Per ora il pugno duro oltremisura ha solo nuociuto e nel breve non ne vedo i benefici.

[fish_mark]

sub 1) Grande scelta quella di Petkovic, che è in pratica la mossa tecnica più azzeccata e riuscita della gestione Lotito.
Il tecnico è capace, preparato, adeguatamente flessibile nell'adattare le sue idee al materiale tecnico a disposizione. Sarebbe curioso vederlo con altra rosa in mano.

sub 2) Le prove di dialogo della società con certa tifoseria si sono rivelate insufficienti se parte di essa sfugge al controllo e conivolge la società nelel squalifiche internazionali. Per risalire la china occorre uno sforzo generalizzato da parte di società tifoseria organizzata e tifoseria non organizzata. Servierebbe una entente cordiale, degli Stati generali in cui ci si fermi un secondo a parlare di ciò che vogliamo fare in futuro oper non sprecare le occasioni che ci sono presentate di recente.

sub 3) che in realtà è la 1)bis. Servirebbe un radicale cambiamento nella rosa, con una decina di giocatori nuovi, soprattutto giovani, ma non troppo (per dire un Biava di 28 anni). Questo anche per vedere cosa farebbe il Petkovic con un materiale tecnico più adeguato alle sue idee tattiche e la sua conceznioe di gioco.
Per questo serve visione ed ambizione, risorse molto contenute nel board di comando.

[cuchillo]

1) Petkovic è bravo e deve essere il punto fermo da cui ripartire il prossimo anno (insieme alla quadriade Marchetti, Radu, Candreva, Hernanes). Il resto è tutto suscettibile di cambiamenti, possibilmente in positivo.
Ha fatto tanti errori che in certe partite sono emersi in maniera netta, inequivocabile. Penso al secondo tempo di Palermo o alla formazione messa in campo contro il Chievo o a Siena. Mentre gli perdono le formazioni iniziali contro Napoli e Catania, che potevano essere il segnale di un cambio di filosofia, nelle altre occasioni citate - ma so che molti non sono d'accordo - mi è sembrato che abbia voluto fare il protagonista, della serie: "vi faccio vedere quanto so' capace io".
Poi, come per qualsiasi allenatore, i suoi risultati sono una variabile dipendente dei giocatori che ha. E secondo me sta facendo un cammino in linea col valore della rosa. Un allenatore che non fa danni e che fa rendere la propria rosa per quello che vale, per me è già un mano santa.

2) Non so che dire. Il tema non mi ha mai appassionato. Subisco passivamente ciò che accade, purtroppo. Non ho tempo, voglia, storia per organizzare qualcosa, fosse pure un volantinaggio sotto casa. 

3) In crescita vedo solo Cana. E di brutto. Tanto da farmi pensare che possa essere lui uno dei due nuovi centrali per la prossima stagione. E ho visto Cavanda, finché c'è stato. Partiva dal niente fatto vedere fin a quel momento, però. Di Marchetti preferivo quello dello scorso anno. Quando fa quelle scene da esaltato gli metterei le mani addosso. Sembra un incrocio tra Pino Taglialatela e il peggior Pagliuca. Poi, vedo involuzione diffusa, anche nella personalità esibita. Parlo dei vecchi, ovviamente. Del resto, la personalità non può non avere una relazione diretta con lo stato psicofisico. Ledesma, Dias, Biava, Mauri, Klose sono tutti giù di corda e pur essendo elementi che negli anni di personalità ne hanno mostrata a chili, in questo periodo mi sembra che oltre ad averla smarrita loro, non abbiano contagiato (nel bene) nessun altro. Hernanes, per esempio, che di acquisire personalità pare non ne voglia sapere. E parliamo del giocatore più bravo cui non rinuncerei mai.

[ThomasDoll]

Per questo serve visione ed ambizione, risorse molto contenute nel board di comando.

più prosaicamente, servono soldi da investire. Le capacità finora dimostrate vanno benissimo...

[fish_mark]

più prosaicamente, servono soldi da investire. Le capacità finora dimostrate vanno benissimo...

Non necessariamente. Quest'anno hai speso una decina di milioni scarsi e sei da capo a dodici.


Per esempio I (would) have a dream.
Che si abbandonasse per sempre la politica della ripicca che non porta a niente.
Si è fatto mercato soprattutto per questo e non si è aggiunto niente alla rosa, né sono stati risolti i nodi da cui sono venute quelle questioni.
Ma non è argomento del topic, per carità.

[Reflexblue]

Tra i suoi pregi annoto il pragmatismo e l'equilibrio con i quali si è calato in una realtà nuova e ostica. Ha gestito il patrimonio che gli ha lasciato in dotazione Reja, tentando di instillare qualche concetto nuovo. Senza troppa fortuna, per la verità.
Insomma, mi sembra di percepire una certa insoddisfazione nell'accompagnare le prestazioni della squadra. Secondo me ha voglia di dimostrare che può offrire un calcio migliore, più divertente e spregiudicato, ma gli manca la materia prima. Io sarei per assecondare i suoi propositi (ripeto, quelli che percepisco io), tanto la rosa va comunque ristrutturata sensibilmente. Dentro tre o quattro titolari, e un paio di rincalzi. Se necessario si può rinunciare ad Hernanes che mi sembra orientato a lanciarsi in un nuova avventura.

[fish_mark]

più prosaicamente, servono soldi da investire. Le capacità finora dimostrate vanno benissimo...

Altra riflessione di centrale importanza è tener conto con equilibrio e lungimiranza dello sforzo che ti richiede la stagione.
Alla fine della fiera avremo giocato 57 partite ufficiali.
L'anno scorso ne giocammo 49; due anni fa ne furono disputate 41.

Non è infondato pensare che il tonfo di febbraio sia dovuto - tra l'altro - all'infittirsi degli impegni.

[Drenai]

1- petkovic è un ottimo tecnico e cambiare dopo un solo anno per di piu buono, sarebbe autolesionistico. ma deve imparare a sapersi accontentare di una sana minestra a partita in corso. è un tecnico senza "piano b". se vede che le cose non vanno sa solo spingere la squadra a dare di piu, non capisce che a volte non ci sono le condizioni per farlo e tocca minestrare anche un punticino con una piccola fa brodo. ci ha fatto perdere diversi punti per questo. e il colmo è che quando prepara le partite sapendo che bisogna accontentarsi, la squadra ci riesce bene. se la minestra è il "piano a" (vedi juve o tottenham) gli viene bene. deve imparare ad avere l'umiltà di sapercisi adattare a partita in corso.

2 -  è un argomento che non mi appassiona. per quanto mi riguarda allo stadio ci si va per vedere la partita. tutto il resto è accessorio e non ho mai capito perchè invece in italia è così importante.

3 - la personalità purtroppo molti ce l'hanno quando le cose girano bene e soprattutto quando personalmente stanno bene. l'unico a cui "piace" fare il leader mi sembra cana.

[fish_mark]

1- petkovic è un ottimo tecnico e cambiare dopo un solo anno per di piu buono, sarebbe autolesionistico. ma deve imparare a sapersi accontentare di una sana minestra a partita in corso. è un tecnico senza "piano b". se vede che le cose non vanno sa solo spingere la squadra a dare di piu, non capisce che a volte non ci sono le condizioni per farlo e tocca minestrare anche un punticino con una piccola fa brodo. ci ha fatto perdere diversi punti per questo. e il colmo è che quando prepara le partite sapendo che bisogna accontentarsi, la squadra ci riesce bene. se la minestra è il "piano a" (vedi juve o tottenham) gli viene bene. deve imparare ad avere l'umiltà di sapercisi adattare a partita in corso.

Invece è una qualità che mi piace molto.
Con Reja il cambio arrivava dopo aver subito il gol. Con Petko il cambio arriva per provare a fare il gol dell'1-0.

[Drenai]

petkovic se vede che la squadra soffre non pensa mai che non è giornata, ma semplicemente che i giocatori non stanno rendendo al loro meglio e sa solo spronarli a dare di piu. se è andato in campo con l'intezione di fare la partita e poi ha visto che invece soffrivamo, non ha MAI provato semplicemente a coprirsi e passare il momentaccio, specie con le piccole basta che tieni la partita per una ventina di minuti poi nel secondo tempo un golletto magari lo fai. guarda i punti che ha fatto andreazzoli appena arrivato. tutti così.

[fish_mark]

petkovic se vede che la squadra soffre non pensa mai che non è giornata, ma semplicemente che i giocatori non stanno rendendo al loro meglio e sa solo spronarli a dare di piu. se è andato in campo con l'intezione di fare la partita e poi ha visto che invece soffrivamo, non ha MAI provato semplicemente a coprirsi e passare il momentaccio, specie con le piccole basta che tieni la partita per una ventina di minuti poi nel secondo tempo un golletto magari lo fai. guarda i punti che ha fatto andreazzoli appena arrivato. tutti così.

Una cosa che invece a me - personalmente - piace.
Di Reja detestavo il contrario.

Ieri ad esempio, la Lazio ha finito in crescendo, nonostante la qualificazione ormai sfumata. Tutto questo è motivo di orgoglio, anche strettamente tecnico.
Piuttosto la squadra fraseggia molto bene, a livelli da tikitaka, a centrocampo, però non sempre arriva in area con triangolazioni veloci del tipo di Montella o del Mancini che fu. 

[Eagles71]

Sarebbero 3 punti fermi per me altro che discussione

Petkovic confermatissimo al primo anno da emerito sconosciuto pur facendo errori sta facendo una grande stagione

Ambiente stadio senza politica

Hernanes il top player su cui costruire la squadra.

[Fabio70rm]

1) Petkovic è un tecnico in gamba e preparato. Sono sicuro che, da persona intelligente quale è, l'anno prossimo farà tesoro dei suoi errori. Una delle cose che mi piacciono di più è il lanciare il giovane, se meritevole, spronarlo e farlo rendere al meglio. Vedi Cavanda, che con le precedenti gestioni era un mediocre, con Petko ha iniziato, male sulla sinistra, il tecnico l'ha messo nel suo ruolo e l'ha fatto rendere al meglio, prima che si ingenerasse il casino contrattuale. E vedi percorso di Onazi, anche se la sua crescita ci è costata l'EL e il derby di ritorno.
Concordo con Drenai quando dico che deve imparare che, a volte, specie in Italia, e specie con le big, va giocato non cercando di imporre, ma sfruttando le caratteristiche degli avversari a loro sfavore. Quando l'assimilerà sarà un tecnico preparatissimo e valido da piani alti.

2) Sulla tifoseria andrebbe speso un fiume; e sono sempre, purtroppo, i soliti argomenti. Una enorme nota di biasimo la voglio spendere invece, in questo versante, sulla società.
Non puoi appoggiare iniziative, come il terzo tempo, di gente che alla prima occasione ti procura guai.
Va effettuata una rottura sistematica con questi mascalzoni, e allo stesso tempo dialogare con chiunque fornisca, e non prometta solo, puro sostegno scevro da problemi.
Per tutti gli altri va effettuata una lotta senza quartiere, passando anche nel chiedere i danni nei processi a quelli che sono stati presi.
E va pretesa maggior presenza e azione da parte delle forze dell'ordine nello stadio. Non esiste che la tecnologia c'è per cazzate come la fancam, e poi non si riesce ad identificare i 2000 urlatori di giallorosso ebreo.
La miglior politica anti razzismo che ci riabiliti nei confronti della UEFA passa solo da queste iniziative, altro che magliette e ricorsi!!
3) Cosa si intende per personalità? La capacità di ribaltare esiti sul campo avversi o il guidare la squadra in campo aiutando l'allenatore? Per me passa tutto da qui....se parliamo della prima allora ce ne sono diversi, da Candreva a Lulic, passando per Hernanes, Klose, Ledesma, Radu, Biava, Marchetti, anche se non tutti sono sempre determinanti e sono spesso discontinui. Se parliamo della seconda, credo che solo i più esperti possano avercela.
Ad ogni modo la Lazio deve ripartire da Marchetti, Radu, Gonzalez, Lulic, Hernanes e Candreva, che sono gli elementi più forti della rosa.

[Teo]

1) Petkovic: come primo anno ha fatto benissimo. Ma la squadra non ha risolto alcuni problemi palesati già con Reja.

Un modo per non dire che entrambi, come si sosteneva, hanno cavato da questa squadra quello che questa squadra può dare.

Pensare, dopo tre anni, che esista da qualche parte l'allenatore in grado di tirare fuori dieci punti in più da questo materiale, è una valutazione che definirei ottimista, come minimo.

L'avevo pensato anch'io, peraltro, ma confidando in uno stato di salute nella media, da parte dei nostri calciatori. Ma se eravamo ben al di sotto lo scorso anno, non si vede come quest'anno tanti muscoli fragili potevano diventare come quelli del martellatore della Plasmon. Ottimismo sfrenato, appunto.