Autore Topic: Perdere  (Letto 934 volte)

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ThomasDoll

Perdere
« : Venerdì 12 Aprile 2013, 00:45:16 »
Perdere fa schifo. La Lazio che perde mi fa arrabbiare, mi fa sentire defraudato, mi provoca ogni sorta di attacco di malumore.
Se perde una partita, mi gira. Se perde una partita a cui tengo m'incazzo. Se perde una partita importante soffro.
Se sfuma un obiettivo che si è sentito alla portata è dolore fisico. Dispiacere enorme. Se sfuma immeritatamente, per ragioni dovute a fattori esterni o a sproporzionate punizioni del campo ci sto male per giorni. Come nel 99. Volevo morì. Questa eliminazione mi ricorda, non so perché, quella patita nel quarto di finale contro il Borussia Dortmund, crudele, immeritata, beffarda, dopo una sfida affrontata con coraggio e con grande valore profuso in campo. La Lazio nei 180 minuti giocati contro il Fenerbahce ha beccato tre gol segnandone uno, ma ha subito l'avversario soltanto nel momento in cui è rimasta in inferiorità numerica. La sfida di istanbul è stata decisa dall'arbitro, quella di Roma, giocata in condizioni di notevole stress fisico e senza pubblico, è una beffa bella e buona. Questa coppa volevo vincerla, come tutti e come sempre. Ma l'eliminazione della Lazio è ingiusta. E' la terza volta che passa questo treno: in finale contro l'Inter perdemmo meritatamente, in semifinale contro il Porto lo stesso. Stavolta no, e brucia. Dispiace. Ma tanto. Più di quando si uscì col Valencia in CL, perché la squadra era fortissima ma perse sul campo. Questa volta no: il confronto è stato deciso dall'arbitro e dalla sfortuna.
E penso sia la peggiore sconfitta, la più cocente della storia della Lazio in Europa, perché ingiusta e immeritata. Un'eliminazione che pone fine a una cavalcata trionfale che poteva preludere a una sconfitta sul campo o a un trionfo come quello di Birmingham. Invece resta l'amarezza di aver perso contro un avversario inferiore per una serie di circostanze tutte maledettamente negative.
Non trovo altri momenti paragonabili nella storia della Lazio, se non, appunto, quello di Dortmund. L'unica cosa che mi consola, ma è un consolarsi con l'ajetto, è che in vent'anni siamo arrivati sei volte ai quarti di finale: vuol dire che succede spesso e succederà ancora. Ma questa coppa si poteva vincere e cambiava tante cose, per la Lazio, per me, per tutti. Mi dispiace. Mi dispiace.
Vorrei poter dire che ci rifaremo, ma non so quando né come, mi dava fastidio in telecronaca sentire i riferimenti alle porte chiuse "per i noti fatti" senza che nemmeno ci si degnasse di ripetere di quali fatti si trattasse, elogiando chi era fuori davanti al maxischermo. Quasi che giocare due turni a porte chiuse sia stato il frutto di un sorteggio sfortunato, di una botta di sfiga. Qualcuno lo ha ottenuto, come trofeo, sapendo di danneggiare la Lazio. Ma anche questo non importa ai commentatori che sanno bene cosa sottolineare e cosa far scivolare via. Che poi allo stadio ci si può sempre incontrare e con certa gente ci ragioni poco. Questa squadra ha fatto il massimo per arrivare in semifinale ma nel calcio una partita può far saltare tutto e le variabili che incidono sono troppe. Arbitri. Episodi. Era meglio essere surclassati, come è successo alla Juve. Così, invece, fa male, perché ci si ripenserà a vita. Almeno io.



Offline Eagles71

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Re:Perdere
« Risposta #1 : Venerdì 12 Aprile 2013, 00:47:38 »
davvero, sognavo Amsterdam.
Ti prego Lazio mia riproviamoci!
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline J G

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Re:Perdere
« Risposta #2 : Venerdì 12 Aprile 2013, 00:56:11 »
Sono arrabbiatissimo e delusissimo da giovedi scorso ma penso anche che questo tipo di sconfitte immeritate facciano parte della crescita di una squadra se la strategia e' quella di crescere. La finale persa di Parigi fu il preludio alla vittori di Birmingham. Se ci si riesce a rinforzare e non inndebolire la squadra il prossimo anno magari riusciremo ad essere piu forti anche dell'arbitro farabutto di turno o della nostra sfiga che ci perseguita tipo nuvola di fantozzi. E' vero che il risultato di istanbul e' colpa dell'arbitro ma il risultato di stasera ed il non avere saputo capitalizzare la nostra superiorita' di gioco e'stata anche colpa nostra.

Offline Deadario

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Re:Perdere
« Risposta #3 : Venerdì 12 Aprile 2013, 01:05:48 »
Avevo giurato che se fossimo passati sarei venuto a vedere la semifinale a Roma.
Uscire così è stato uno dei più brutti dolori sportivi che abbia mai avuto al pari del 4-1 contro il Porto, che con il senno di poi è stato molto rivalutato; la partita con il Dortmund non l'ho vissuta, ero troppo piccolo, così come la finale di Uefa con l'Inter, mentre la partita con il Valencia era, agli occhi di un bambino, il rimandare una cosa che prima o poi (e te credo co' quella squadra) si sarebbe verificata.

Chelsea, Benfica, Basilea. Avremmo rotto il culo a due e con una ce la saremmo giocata alla pari.
I rimpianti sono tantissimi.

Offline NebbiaBiancoceleste

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R: Perdere
« Risposta #4 : Venerdì 12 Aprile 2013, 01:10:21 »
Quello che mi fa rodere è che nelle volte che siamo usciti sul più bello, avevamo compromesso tutto o quasi all'andata. Valencia porto e stasera. Per passare dovevi vincere tre a zero.

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Offline lollapalooza

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Re:Perdere
« Risposta #5 : Venerdì 12 Aprile 2013, 01:13:35 »
Fotografia pressoché perfetta del mio stato d'animo.

Una sconfitta che brucia tantissimo.


ThomasDoll

Re:Perdere
« Risposta #6 : Venerdì 12 Aprile 2013, 01:14:56 »
[ Link a YouTube non valido ]


tutto: rigore netto negato, gol preso in dieci a tempo scaduto. Una partita d'andata stradominata finita 1-0 con un doppio palo di Signori.
Maledizione.

Offline NebbiaBiancoceleste

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R: Re:Perdere
« Risposta #7 : Venerdì 12 Aprile 2013, 01:17:57 »
[ Link a YouTube non valido ]


tutto: rigore netto negato, gol preso in dieci a tempo scaduto. Una partita d'andata stradominata finita 1-0.
Maledizione.
...da Riedle....

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cral

Re:Perdere
« Risposta #8 : Venerdì 12 Aprile 2013, 01:57:52 »
a

cral

Re:Perdere
« Risposta #9 : Venerdì 12 Aprile 2013, 02:17:34 »
quello che scrivi è sacrosanto. ma andrebbe fatto stampare e girato a tutti con un sondaggio: siete veramente d'accordo? perchè la metà dei tifosi della Lazio in fondo non è d'accordo con te.
Per vincere qualcosa bisogna sapere che si può perdere tutto.  Ci voleva disciplina, invece c'è chi non voleva ritrovarsi dentro una stagione splendida e ha remato contro come un anno qualsiasi, come un “Lotito merda” qualsiasi. Non gli è bastato andare contro il nemico casalingo, Lotito, controllabile, unico, persino rintracciabile. Sono dovuti andare contro sconosciuti delegati dell'Uefa, altri giri, altri livelli, altri canali. Hanno rilanciato sul vuoto e la Lazio se l'è presa nel culo. Nel culo come il Malaga però, ma anche Pastore segna in fuori gioco: quindi pessimi arbitri. Io me lo aspettavo e lo avevo scritto da tempo, per forza di cose. Ora si grida al complotto perchè il tifoso laziale non riconosce le forze altrui, vede solo complotti.

No, il tuo accorato ma lucido dispiacere è in minoranza.
sapendo che i megafoni della contestazione erano aperti, la gente ci ha soffiato dentro pesante, pensando "è solo campagna acquisti". non contenta ha fatto spallucce sull'episodio di Londra, quando la uefa è molto attenta a queste cose, idem gli inglesi. Tutto l'anno a progettare vacanze per il mondo, tutti esperti di mondo, poi non è bastato un coro a londra a mettere in guardia i laziali: hanno detto sticazzi. Lì sono sorti i primi problemi.
Idem dopo campo de fiori, dove poteva fare comodo alla curva stasse zitta ma hanno preferito cogliere la palla al balzo e vai coi cori antisemiti. Eppure l'uefa aveva avvertito anche prima di Lazio Tottneham,  ben prima che Platini dicesse qualcosa, ben prima che si materializzasse Platini.
Ogni volta gli ultrà hanno costruito un alibi, un nemico, una scusa, un arabesco per rilanciare il folle progetto di cori e saluti romani. Ma non sono stati gli unici.
No, la maggioranza dei tifosi laziali non ha fatto nulla di netto, preciso, inequivocabile per essere dispiaciuta come te.

Con tutta l'infamia gettata a dosso contro di noi, solo una comunità chiusa elitaria e malsana può vantarsi del video di radu. io mi sentirei uno sfigato, fresco di squalifica come tifoso identificato come Nazio, a diffondere su fb e tw quel video. Significa che a molti che conosco e che pure gli rode per la situazione, quel video è stato bene, perchè vivono in una logica "esistiamo solo noi e loro". e in questa ottica, tutto tranne che sportiva, ci si assolve, ci si critica, ci si uccide e si resuscita. Quindi meglio radu che grida roma merda, chissenefrega dei dei cori e dei saluti: “il mio livello è roma merda".

Questo tifo può ambire alle coppe solo se becca una Lazio tosta e ricca che "li sdraja tutti".
ma sportivamente non sono capaci di sostenere la Lazio. vogliono la società forte ma non fanno nulla per aiutarla. non hanno strategia minima. Vogliono il culo sempre: volevano la coppa italia contro la Juve ma stavano in giro a fare compere a Lazio Chievo. Poi oggi si lamentano che non abbiamo risorse però vogliono il derby di coppa...

Per questo noi non esistiamo ai piani alti. non per complotto, ma perchè lasciati liberi, come in questo magnifico anno, noi non siamo capaci di sostenere la Lazio. La metà di quelli che stavano in tribuna stampa stasera non ha mosso un dito quest'anno per arginare i problemi che ci rendono famosi in tutto il mondo. Avevamo un capitale di simpatia molto buono: grazie a klose, petko, la squadra, i punti, il fatto di aver battuto la roma delirante, persino Lotito visto come uomo di bilancio. Un capitale sportivo che la Lazio ha costruito da sola. Un capitale che sì, schizofrenicamente ma politicamente, poteva essere attaccato da sinistra, ma non sportivamente. Finalmente un ciclo di stagioni di Lazio senza l'ombra di Di Canio. La Lazio di Klose, non di Di Canio.

C'è molta più posta in palio in ogni partita della Lazio, e molta merda ancora da spalare per danni altrui ma alla maggioranza non interessa. mi dispiace se ho scritto molto, ma è definitivo, non era preconfezionato e le tue sacrosante ragioni meritavano una risposta col sale sulla ferita.

You know, sono uno che vive di contatti e di confini, di storie acchiappate e riportate a casa e di storie personali portate altrove, quella della Lazio oggi è impossibile da esportare perchè la passione è condivisione e quest'anno è la dimostrazione che non c'è terreno comune, solo paletti, recinti e fortini. peccato, eravamo liberi ma siamo ancora schiavi. Guardavo al derby i miei amici e sodali intorno, la mia piccola patria. finchè regge la proteggo e ci sono. del resto me ne fotto, visto che alle mie sollecitazioni in questi mesi ho solo ricevuto spallucce e “sticazzi”, forse i dinieghi più brutti sterili e cinici che uno come me possa ritrovarsi in tasca. 

Offline Er Matador

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Re:Perdere
« Risposta #10 : Venerdì 12 Aprile 2013, 08:25:43 »
Sentimenti completamente diversi, almeno da parte mia.

Col Borussia D. alla squadra non si poteva rimproverare quasi nulla, a parte il non aver tradotto in cifre - ma con una grossa componente di sfortuna - quanto espresso nella gara d'andata.
Fummo all'altezza in tutto, tranne che nello spessore politico nostro e della Federazione di riferimento, con l'infame Wagner - ungherese, ma di evidente origini germaniche: la madre era proprio di Dortmund, se non ricordo male - a certificarlo.
Rabbia, tanta, per quel furto e quella beffa immeritata.
E la sensazione, sgradevolissima, di essere raggiunti anche in Europa dai veleni e dai sospetti che ammorbavano già allora il calcio di casa nostra.

Il tracollo al Parco dei Principi è quello che ricordo con meno recriminazioni: andammo là con la benzina esaurita e il resto venne di conseguenza.
Nulla di extra-sportivo, se non i palleggi irridenti del testimonial della Nike contro un avversario inerme.
Non sono il tipo da esultare per il dramma che visse all'Olimpico in Coppa Italia: ma il fatto che gli sia successo proprio contro di noi mi pare tuttora, diciamo così, un segno del destino.

Il Valencia arrivò dopo un tour de force estenuante e un derby commovente, vinto gettando oltre l'ostacolo il cuore e tutte le risorse di esperienza, concretezza, malizia, sagacia tattica cui la squadra poteva attingere.
Alla vigilia del Mestalla ero sui nervi io come tifoso, figuriamoci giocatori che sul piano mentale avevano dato tutto con risultati assai tangibili.
Il vero rimpianto, oltre a un netto rigore su Verón, rimane il non aver difeso quel miracoloso 4-2 lasciando che il Piojo piazzasse una cinquina decisiva nell'indirizzare - soprattutto sul piano psicologico - l'esito del doppio confronto.
Dopo quella mazzata iniziammo la gara di ritorno trovandoci davanti una montagna da scalare: e nulla mi toglie dalla testa che, potendoci accontentare di un comunque difficile ma più realistico 2-0, tutto sarebbe cambiato.
In più il dubbio, addensatosi negli anni, di essere finiti tra le vittime di una truffa sportiva, osservando gli sbalzi troppo repentini nella condizione atletica di chi andava e veniva da Valencia.
Ma sul campo fummo battuti da una squadra impressionante, che in quel momento andava al doppio di noi.
E lo stesso Mendieta il dispiacere più grande non ce lo diede certo in quella serata.

Qualcosa di simile col Porto, con la differenza che il tempo ha ispessito, anziché metterli in dubbio, i meriti del giovane Mourinho e dei suoi.
Non mancò una componente di sfiga laziale nell'incrociare un'astronave in fase di decollo.
Rimase qualche perplessità per la tenuta nervosa del gruppo, il piazzamento non impeccabile di Peruzzi (!) sull'1-1, il logorio di alcuni elementi - Simeone in testa, che pure aveva segnato - di fronte a certi ritmi.
Non risultò all'altezza della sua fama neppure Mancini, forse al primo capitolo della sua storia sin qui non fortunatissima nelle Coppe.
Mancava qualcosa per arrivare al vertice, insomma.
Lì per lì il colpo arrivò con una certa durezza, ma sul campo la sconfitta rimaneva nel calcisticamente concepibile.

Non basteranno secoli, invece, per far rientrare in tale categoria il suicidio assistito contro le pippe del Bosforo.
L'arbitro? Certo, in entrambe le gare. Ma nel primo tempo di Costantinopoli stavamo gestendo la partita a piacimento.
Quante volte il modestissimo portiere Demirel è stato chiamato in causa? Praticamente nessuna.
E allora attribuire l'eliminazione al direttore di gara diventa, in tutta franchezza, poco credibile.
Abbiamo perso come lucida e diretta conseguenza di consolidate lacune caratteriali e di organico, che promanano dalla volontà societaria di non salire oltre un certo livello.
Abbiamo perso perché non volevamo vincere, poche storie.
Un termine di confronto per questo scempio? Facile: Tenerife.
Con Lotito, al posto del boemo, nei panni di ottuso e senziente nocchiero per un naufragio in acque calme.

Teo

Re:Perdere
« Risposta #11 : Venerdì 12 Aprile 2013, 09:09:13 »
quello che scrivi è sacrosanto. ma andrebbe fatto stampare e girato a tutti con un sondaggio: siete veramente d'accordo? perchè la metà dei tifosi della Lazio in fondo non è d'accordo con te.
Per vincere qualcosa bisogna sapere che si può perdere tutto.  Ci voleva disciplina, invece c'è chi non voleva ritrovarsi dentro una stagione splendida e ha remato contro come un anno qualsiasi, come un “Lotito merda” qualsiasi. Non gli è bastato andare contro il nemico casalingo, Lotito, controllabile, unico, persino rintracciabile. Sono dovuti andare contro sconosciuti delegati dell'Uefa, altri giri, altri livelli, altri canali. Hanno rilanciato sul vuoto e la Lazio se l'è presa nel culo. Nel culo come il Malaga però, ma anche Pastore segna in fuori gioco: quindi pessimi arbitri. Io me lo aspettavo e lo avevo scritto da tempo, per forza di cose. Ora si grida al complotto perchè il tifoso laziale non riconosce le forze altrui, vede solo complotti.

No, il tuo accorato ma lucido dispiacere è in minoranza.
sapendo che i megafoni della contestazione erano aperti, la gente ci ha soffiato dentro pesante, pensando "è solo campagna acquisti". non contenta ha fatto spallucce sull'episodio di Londra, quando la uefa è molto attenta a queste cose, idem gli inglesi. Tutto l'anno a progettare vacanze per il mondo, tutti esperti di mondo, poi non è bastato un coro a londra a mettere in guardia i laziali: hanno detto sticazzi. Lì sono sorti i primi problemi.
Idem dopo campo de fiori, dove poteva fare comodo alla curva stasse zitta ma hanno preferito cogliere la palla al balzo e vai coi cori antisemiti. Eppure l'uefa aveva avvertito anche prima di Lazio Tottneham,  ben prima che Platini dicesse qualcosa, ben prima che si materializzasse Platini.
Ogni volta gli ultrà hanno costruito un alibi, un nemico, una scusa, un arabesco per rilanciare il folle progetto di cori e saluti romani. Ma non sono stati gli unici.
No, la maggioranza dei tifosi laziali non ha fatto nulla di netto, preciso, inequivocabile per essere dispiaciuta come te.

Con tutta l'infamia gettata a dosso contro di noi, solo una comunità chiusa elitaria e malsana può vantarsi del video di radu. io mi sentirei uno sfigato, fresco di squalifica come tifoso identificato come Nazio, a diffondere su fb e tw quel video. Significa che a molti che conosco e che pure gli rode per la situazione, quel video è stato bene, perchè vivono in una logica "esistiamo solo noi e loro". e in questa ottica, tutto tranne che sportiva, ci si assolve, ci si critica, ci si uccide e si resuscita. Quindi meglio radu che grida roma merda, chissenefrega dei dei cori e dei saluti: “il mio livello è roma merda".

Questo tifo può ambire alle coppe solo se becca una Lazio tosta e ricca che "li sdraja tutti".
ma sportivamente non sono capaci di sostenere la Lazio. vogliono la società forte ma non fanno nulla per aiutarla. non hanno strategia minima. Vogliono il culo sempre: volevano la coppa italia contro la Juve ma stavano in giro a fare compere a Lazio Chievo. Poi oggi si lamentano che non abbiamo risorse però vogliono il derby di coppa...

Per questo noi non esistiamo ai piani alti. non per complotto, ma perchè lasciati liberi, come in questo magnifico anno, noi non siamo capaci di sostenere la Lazio. La metà di quelli che stavano in tribuna stampa stasera non ha mosso un dito quest'anno per arginare i problemi che ci rendono famosi in tutto il mondo. Avevamo un capitale di simpatia molto buono: grazie a klose, petko, la squadra, i punti, il fatto di aver battuto la roma delirante, persino Lotito visto come uomo di bilancio. Un capitale sportivo che la Lazio ha costruito da sola. Un capitale che sì, schizofrenicamente ma politicamente, poteva essere attaccato da sinistra, ma non sportivamente. Finalmente un ciclo di stagioni di Lazio senza l'ombra di Di Canio. La Lazio di Klose, non di Di Canio.

C'è molta più posta in palio in ogni partita della Lazio, e molta merda ancora da spalare per danni altrui ma alla maggioranza non interessa. mi dispiace se ho scritto molto, ma è definitivo, non era preconfezionato e le tue sacrosante ragioni meritavano una risposta col sale sulla ferita.

You know, sono uno che vive di contatti e di confini, di storie acchiappate e riportate a casa e di storie personali portate altrove, quella della Lazio oggi è impossibile da esportare perchè la passione è condivisione e quest'anno è la dimostrazione che non c'è terreno comune, solo paletti, recinti e fortini. peccato, eravamo liberi ma siamo ancora schiavi. Guardavo al derby i miei amici e sodali intorno, la mia piccola patria. finchè regge la proteggo e ci sono. del resto me ne fotto, visto che alle mie sollecitazioni in questi mesi ho solo ricevuto spallucce e “sticazzi”, forse i dinieghi più brutti sterili e cinici che uno come me possa ritrovarsi in tasca.

Non ti piace il contesto ambientale?

Dillo, ripetilo, urlalo. Scrivilo. C'è chi l'ha fatto per anni. Sei rimasto solo? Ricomincia. Punta il dito. Abbi paura: è umano. Ma non avere paura di averne.

E guarda sul campo. Intorno, non c'è nulla.

cral

Re:Perdere
« Risposta #12 : Venerdì 12 Aprile 2013, 17:43:50 »
troppe trappole Teo. a me non mi pagano...

malacarne

Re:Perdere
« Risposta #13 : Venerdì 12 Aprile 2013, 18:08:13 »
Io non ero ancora nato, ma credo che anche Lazio-Ipswich del 1973/74 sia stata una bella mazzata, anche perchè l'ira dei tifosi e dei giocatori ebbe la nefasta conseguenza di escluderci dalla Coppa dei Campioni 1974/75.
Dopo 10 minuti vincevamo 2-0 e l'arbitro ci tolse un rigore poco dopo che, rivedendo le immagini, davvero non so come abbia fatto a non dare. Cosi come non capisco come abbia fatto a dare poi quello per loro.
Si poteva ribaltare lo 0-4 (gia cosa che sarebbe rimasta negli annali) e continuare il sogno europeo, cosi come si poteva raggiungere la semifinale stavolta.
Tutto vanificato dalla giacchetta nera di merda di turno.
Come tante altre volte.
Maledetti.