E' morta Margaret Thatcher

[Frusta]

Giusto. Anzi, ha esaltato i valori del liberismo sfrenato.

Però nessuno rompa più i colleoni se non ha lavoro: si vede che nessuno ha bisogno di lui. E' la dura legge del mercato, cari.

Coerenza, perdìo. Voti Grillo e Berlusconi? Allora non rompere le palle se lo Stato non si preoccupa di te.

Questa del lavoro è bella davvero.
Però dal momento che io quello che dico lo provo SEMPRE e non procedo per slogan, esminiamo un pò sta storia del lavoro. IN ITALIA, ovviamente, e non qui, che qui bisogna occuparsi pomposamente dei fatti inglesi sennò si è OT.
Ergo appena ho due minuti ci apro un altro topic.

[ThomasDoll]

Si vabbe'... Mi sono riletto tutti i rip passati e questo topic e' insopportabile specie se paragonato alle indignate proteste in altri topic per critiche molto piu velate da parte degli stessi utenti che qui affondano il colpo.

ma non ho capito quale sarebbe il problema, c'è una regola che obbliga al RIP per chi muore? RIP posso dirlo, in memoriam, a Bobby Sands. Stiamo parlando di chi, insieme a Reagan, ha disegnato un mondo marcio nel quale siamo rimasti tutti prigionieri. RIP un corno. Pietà l'è morta. E l'ha ammazzata lei.

[benvolio]

Io la pietas la esercito a prescindere ma non nel senso di un aprioristico rip. Rispetto piuttosto il dolore e la fine della vita e cerco di non essere ipocrita. Per cui il leader dei minatori non mi scandalizza; sta parlando di un capo di governo che ha applicato il darwinismo sociale in modo scientifico.
Dopo di che compro il quotidiano di via Solferino e leggo panegirici alla lady di ferro. Ora qui leggo altrettante lodi basate sui numeri aridi della finanza che sottendono decine di migliaia di esistenze rovinate, bruciate come fiammiferi alla modernita' della finanza e all'attrazione di capitali freschi. Delle due l'una: o la vita umana e' un nmero ed allora tanti sono comunque meglio di una, oppure la vita umana non si fa coi numeri e, ancora, chi lo fa merita esecrazione. Il mondo scivola verso la sovversione delle genti, prima o poi vivremo in citta' fantascientifiche con ricchi asserragliati e crescenti rovine attorno. I quintali di cocaina non basteranno a tenere i ritmi di una vita priva di senso e intrinsecamente violenta. M. Tatcher fa parte della leadership che ha scelo questo indirizzo per il mondo: la rispetto ma non la compiango neanche un po'.

[AlenBoksic]

Thatcher
jena@lastampa.it
Nel frattempo sono anche morti di fame molti ex minatori.

[ThomasDoll]

Lee Marshall per Internazionale


Margaret and me

La morte di Margaret Thatcher mi ha riportato all’Inghilterra di quel maggio del 1979 quando la signora di ferro ha cominciato la sua carriera di primo ministro che sarebbe durata undici anni. Non solo era la prima donna eletta a capo del governo di un paese occidentale; ma erano anche più di 150 anni che un premier britannico non rimaneva in carica così a lungo, dai tempi di Robert Jenkinson, conte di Liverpool.

In quella primavera del 1979 io avevo 17 anni. Ero studente in una di quelle grammar schools inglesi che anni prima avevano formato anche Thatcher. La grammar school viene spesso paragonata al liceo italiano, ma, almeno nel periodo tra la legge sulla pubblica istruzione del 1944 e il decreto legge del governo laburista del 1975 che le aboliva (risparmiando però le leve, come la mia, che avevano già cominciato il percorso), erano un po’ diverse.

Erano dure: gli studenti erano selezionati all’età di undici anni attraverso un famigerato esame, l’eleven plus. Erano considerate delle accademie di eccellenza per formare una classe di professionisti, prendendo gli studenti più promettenti della classe operaia o della piccola borghesia e rendendoli upwardly mobile, in ascesa.

Mio padre, che è morto prima che fossi accettato dalla Bristol Grammar School, era un allibratore; quello di Thatcher faceva il droghiere e il fruttivendolo. Dopo la scuola lei ha continuato gli studi a Oxford, io a Cambridge. Siamo due storie di successo. In un certo senso, eravamo stati cooptati dal sistema.

Perdonatemi se mi sono soffermato su un aspetto apparentemente marginale della biografia di una donna che ha trasformato la Gran Bretagna, ma il suo background provinciale e la sua formazione in una di queste scuole spiega molto della iron lady.

Spiega, per esempio, il suo sostanziale disprezzo per l’ala tradizionalista del suo stesso partito, ma anche per quei politici di sinistra provenienti dai ceti alti inglesi: ancora prima che venisse eletta, nel 1977, disse a proposito di due di loro: “La gente del mio ambiente sociale aveva bisogno delle grammar schools per competere con quella proveniente da famiglie privilegiate, come Anthony Wedgwood Benn e Shirley Williams”. Che, come la maggior parte della classe politica britannica, avevano frequentato le scuole private. Come succede ancora oggi.

Personalmente odiavo, e continuo a odiare, le trasformazioni che Thatcher ha imposto e che sono diventate da lì a poco così normali che perfino un leader “laburista” come Tony Blair ha poi sposato gran parte delle sue politiche a favore delle privatizzazioni, contro l’influenza dei sindacati, compiacenti verso la City e il trionfo dell’egoismo nella vita sociale ed economica del paese.

Ho manifestato contro la guerra nelle Falkland-Malvine nel 1982 e a favore dei minatori in sciopero nel 1984. Ho anche constatato con amarezza che nel Regno Unito, durante il regno di questa donna forte, la forbice tra la paga media degli uomini e quella delle donne anziché diminuire è aumentata.

Però, anche se Maggie e io abbiamo preso delle strade diverse, devo ammettere, quasi con orrore, che in parte mi riconosco in quel suo stile rude, in quella sua impazienza dallo stile paternalistico tipica delle ruling classes tradizionali dell’Inghilterra, nello slancio anarchico con cui sparava delle frasi del tipo “la società non esiste”.

Noi della grammar school generation eravamo delle mine vaganti formate dal potere: potevamo assecondarlo o esplodergli contro. E Margaret Thatcher ha fatto tutte e due le cose allo stesso tempo.

[feiez]

Sono felice per Paul Weller, Morrisey & c.
Riguardo alla Thatcher totalmente in antitesi alle mie idee su liberismo e welfare non posso negare che ha avuto, quantomeno, coraggio. Ma io felicemente resto all'opposizione delle sue (e di Reagan) idee politiche.

[ThomasDoll]

bellissimo su Internazionale

http://www.internazionale.it/news/regno-unito/2013/04/09/dieci-canzoni-contro-margaret-thatcher/

(cioè, rendiamoci conto di quanta gente, di quanto trasversale e di che calibro sia, sta parlando delle stesse cose di cui si parla su questo topic, non capisco proprio perché solo qui si sarebbe dovuto evitare)

[BobLovati]

che poi, carissimo Skorpius, come dice un nostro comune amichetto di forum:

" macché la Thatcher è mi nonna e me faceva le crostate, che devo piagne pe´ forza ?? (quasi-cit) "

ripeto, un RIP da parte di chi era assolutamente all´opposto della sua " visione politica " è un omaggio più che rispettoso, oltre che quasi eccessivo.   

[carpelo]

Non ho mai condiviso lo spirito dei necrotopic pieni di RIP e senza commenti sulle opere di un illustre cittadino appena deceduto.
Mi pare che la maggioranza la pensi diversamente e spesso i necrotopic sono stati blindati dalla richiesta di qualcuno di rispettare chi se ne va.
Non condivido questa scelta, spero che si possa discutere, serenamente, di quasi tutto.

[Il lodolaio]

bellissimo su Internazionale

http://www.internazionale.it/news/regno-unito/2013/04/09/dieci-canzoni-contro-margaret-thatcher/

(cioè, rendiamoci conto di quanta gente, di quanto trasversale e di che calibro sia, sta parlando delle stesse cose di cui si parla su questo topic, non capisco proprio perché solo qui si sarebbe dovuto evitare)

Pure sul Post

http://www.ilpost.it/2013/04/08/canzoni-contro-margaret-thatcher/

[Frusta]

Sintetizzo quanto ho detto finora:
é quantomeno stravagante prendersela con chi ha "ammazzato il lavoro" in Inghilterra-chissenefrega e proporre come idonei a ricoprire la carica di Presidente della Repubblica due (o tre, dato che insieme a Prodi ed Amato c'èanche D'Alema) personaggi che lo hanno ammazzato qui.

[ThomasDoll]

a) nun sò morti, il topic è perché è morta margheritaccia
b) la Thatcher ha un valore su scala planetaria per la macelleria sociale e le lotte nell'Inghilterra degli anni 80 hanno segnato un'epoca
c) il crollo dell'occupazione in Italia c'è adesso, non c'era allora.

Se vuoi, puoi aprire una discussione dove attribuire a Prodi e al PD/PDS/PC anche il buco dell'ozono (non si capisce bene l'incrocio tra Prodi e la Thatcher, ma tant'è, oltretutto è clamorosamente off topic...)

[ThomasDoll]

che poi, allora famme capì, sticazzi pure del socialismo reale, mica è stato in Italia

[Il lodolaio]

Ce ne stavamo per dimenticare

[ThomasDoll]

Ehssì, questo è quello che aveva fatto le belle riforme economiche e si intratteneva amabilmente con Karol.
Ma succedeva in Cile, quindi anche questo rileva poco...

[ThomasDoll]

[Frusta]

che poi, allora famme capì, sticazzi pure del socialismo reale, mica è stato in Italia

Eccerto, però c' era chi ci sbavava sopra e lo proponeva come la panacea di tutti  i mali.
P.s.
Come mai si accosta Pinochet alla Thatcher e non lo si è fatto con Chavez e quell'altro campione della democrazia di Ahmadinejad?
O si è sempre contro certa gentaglia o non lo si è mai, procedere a targhe alterne odora un po' di strumentalizzazione.

[dokblu]

Si vabbe'... Mi sono riletto tutti i rip passati e questo topic e' insopportabile specie se paragonato alle indignate proteste in altri topic per critiche molto piu velate da parte degli stessi utenti che qui affondano il colpo.

scusa, ma se questo topic non ti piace, evita di entrarci. 

E' morta una brutta persona, però è morta troppo tardi e forse non ha nemmeno sofferto abbastanza.  Questo è l'unico rammarico.

[lollapalooza]

Non ho mai condiviso lo spirito dei necrotopic pieni di RIP e senza commenti sulle opere di un illustre cittadino appena deceduto.
Mi pare che la maggioranza la pensi diversamente e spesso i necrotopic sono stati blindati dalla richiesta di qualcuno di rispettare chi se ne va.
Non condivido questa scelta, spero che si possa discutere, serenamente, di quasi tutto.

Agreed.

Sulla dipartita della "milk snatcher" ho poco da dire; la reputo una delle figure più dannose degli ultimi anni.
Ha portato avanti senza scrupoli una teoria economica fallimentare, della quale oggi raccogliamo gli amari frutti.

You won't be missed

[Boks XV]

allora mettiamo in chiaro che si può fare anche nei topic post mortem... ed augurare atroci gironi danteschi

ma difatti non capisco perchè ti poni questi dubbi.
quando tireranno il calzino (cit.) Fidel Castro o Monti, Prodi o la Fornero o Cesare Battisti qualcuno aprirà topic in cui si pasteggerà a tartine e champagne.
se vorrai ti aggregherai.
io lo farò senz'altro.