GRANDE STRISCIONE GIOVEDI' CHE PRENDA TUTTA LA TEVERE

[Drenai]

si sa come la penso su questo argomento. lo striscione non è che il fratello grande delle maglie. può far sentire meglio i flagellanti, ma all'atto pratico è inutile.

[Boks XV]

Ogni qualvolta dico che sono della Lazio, mi dicono: Di Canio...

romanisti dal culo bruciato, evidentemente.

[fish_mark]

Sui forum dei viticoltori che fai, l'apologia della peronospera?

A occhio e croce non sembri entusiasta dell'idea. Ancora piu evidente è la tua non spiccata simpatia verso il personaggio TV.
Quest'ultima questione non è all'ordine del giorno: il tema da discutere è la proposta dello striscione.
Limitiamoci a quello, anche perché questo è un forum non il tribunale di Norimberga della lazialità, nonostante venga anche definito - nientedimeno - essere spregevole.


A mio modestissimo avviso, questa ed altre iniziative (Come la scritta sulla maglia) servono per marcare la distanza tra la società e certa ristretta tifoseria. Può essere insufficiente, ma è il minimo sindacale che la società dovrebbe fare nel suo stesso interesse.

[Mazzola]

Ipotizziamo che i miei vicini di casa e di quartiere, quando invitati a casa mia, vengano trattati male.
Scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti.

Verrei percepito, generalmente, come un cattivo anfitrione. E forse lo sarei, a dirla tutta.

Intenzionato a migliorare la mia immagine 'percepita' potrei, alla bisogna, esporre sotto lo finestre di casa mia uno striscione di 10 metri recante tale scritta: "SI' ALL'OSPITALITA', NO ALLA SCORTESIA". Una dichiarazione chiara, inequivocabile: nessuno potrebbe più dubitare sulla mia adesione alle classiche regole della buona ospitalità.

La mia azione, forse, potrebbe anche modificare la percezione di qualcuno nei miei confronti. "Hai visto lo striscione?", commenterebbero gli abitanti del quartiere, che proseguirebbero: "Franz Kappa è uno che all'ospitalità ci tiene. Lo ha pure scritto, esponendo un lungo striscione sotto le finestre di casa sua...".

Poi, però, alla successiva occasione in cui un ospite dovesse riscontrare che nella mia magione albergano sempre scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti, quale sarebbe - a lungo termine - l'effetto ottenuto dallo striscione in termini di miglioramento della mia reputazione percepita?

Pressoché nullo, direi. 

Contano le dichiarazioni di principii, certo. Ma contano assai di più le condotte concrete.
Lo striscione (COMPLETAMENTE INUTILE) "No al razzismo" perderebbe ogni efficacia al successivo coro razzista o al successivo bu bu (che già da stasera si verificheranno, secondo me).
E quindi l'iniziativa si rivelerebbe nei fatti del tutto inutile, salvo ottenere qualche ora di fugace attenzione da parte dei mezzi di comunicazione.

Quando la curva della Lazio terminerà definitivamente le manifestazioni razziste allora sì che lo striscione "No al razzismo" avrebbe senso. Ma a quel punto sarebbe puramente pleonastico, finendo per 'rafforzare' un cambiamento già concretizzatosi.

100%.

[Teo]

Ipotizziamo che i miei vicini di casa e di quartiere, quando invitati a casa mia, vengano trattati male.
Scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti.

Verrei percepito, generalmente, come un cattivo anfitrione. E forse lo sarei, a dirla tutta.

Intenzionato a migliorare la mia immagine 'percepita' potrei, alla bisogna, esporre sotto lo finestre di casa mia uno striscione di 10 metri recante tale scritta: "SI' ALL'OSPITALITA', NO ALLA SCORTESIA". Una dichiarazione chiara, inequivocabile: nessuno potrebbe più dubitare sulla mia adesione alle classiche regole della buona ospitalità.

La mia azione, forse, potrebbe anche modificare la percezione di qualcuno nei miei confronti. "Hai visto lo striscione?", commenterebbero gli abitanti del quartiere, che proseguirebbero: "Franz Kappa è uno che all'ospitalità ci tiene. Lo ha pure scritto, esponendo un lungo striscione sotto le finestre di casa sua...".

Poi, però, alla successiva occasione in cui un ospite dovesse riscontrare che nella mia magione albergano sempre scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti, quale sarebbe - a lungo termine - l'effetto ottenuto dallo striscione in termini di miglioramento della mia reputazione percepita?

Pressoché nullo, direi. 

Contano le dichiarazioni di principii, certo. Ma contano assai di più le condotte concrete.
Lo striscione (COMPLETAMENTE INUTILE) "No al razzismo" perderebbe ogni efficacia al successivo coro razzista o al successivo bu bu (che già da stasera si verificheranno, secondo me).
E quindi l'iniziativa si rivelerebbe nei fatti del tutto inutile, salvo ottenere qualche ora di fugace attenzione da parte dei mezzi di comunicazione.

Quando la curva della Lazio terminerà definitivamente le manifestazioni razziste allora sì che lo striscione "No al razzismo" avrebbe senso. Ma a quel punto sarebbe puramente pleonastico, finendo per 'rafforzare' un cambiamento già concretizzatosi.

Giusto.

Un noto romagnolo rimproverò una volta il tal giornale che aveva parlato male de L'Avanti!:  molti non sanno nemmeno che sia esistito, diceva, perché informarli? E comunque la damnatio memoriae non l'aveva inventata lui. Cessano i versacci, smetti di parlarne, e tra un anno la gente, che in media dell'antifascismo gliene frega poco ma se deve spendere un luogo comune per sentirsi "mejo de te" non si fa sfuggire l'occasione, non ricorderà più nulla.

[robylele]

Ipotizziamo che i miei vicini di casa e di quartiere, quando invitati a casa mia, vengano trattati male.
Scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti.

Verrei percepito, generalmente, come un cattivo anfitrione. E forse lo sarei, a dirla tutta.

Intenzionato a migliorare la mia immagine 'percepita' potrei, alla bisogna, esporre sotto lo finestre di casa mia uno striscione di 10 metri recante tale scritta: "SI' ALL'OSPITALITA', NO ALLA SCORTESIA". Una dichiarazione chiara, inequivocabile: nessuno potrebbe più dubitare sulla mia adesione alle classiche regole della buona ospitalità.

La mia azione, forse, potrebbe anche modificare la percezione di qualcuno nei miei confronti. "Hai visto lo striscione?", commenterebbero gli abitanti del quartiere, che proseguirebbero: "Franz Kappa è uno che all'ospitalità ci tiene. Lo ha pure scritto, esponendo un lungo striscione sotto le finestre di casa sua...".

Poi, però, alla successiva occasione in cui un ospite dovesse riscontrare che nella mia magione albergano sempre scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti, quale sarebbe - a lungo termine - l'effetto ottenuto dallo striscione in termini di miglioramento della mia reputazione percepita?

Pressoché nullo, direi. 

Contano le dichiarazioni di principii, certo. Ma contano assai di più le condotte concrete.
Lo striscione (COMPLETAMENTE INUTILE) "No al razzismo" perderebbe ogni efficacia al successivo coro razzista o al successivo bu bu (che già da stasera si verificheranno, secondo me).
E quindi l'iniziativa si rivelerebbe nei fatti del tutto inutile, salvo ottenere qualche ora di fugace attenzione da parte dei mezzi di comunicazione.

Quando la curva della Lazio terminerà definitivamente le manifestazioni razziste allora sì che lo striscione "No al razzismo" avrebbe senso. Ma a quel punto sarebbe puramente pleonastico, finendo per 'rafforzare' un cambiamento già concretizzatosi.

concordo pienamente.

A mio modestissimo avviso, questa ed altre iniziative (Come la scritta sulla maglia) servono per marcare la distanza tra la società e certa ristretta tifoseria. Può essere insufficiente, ma è il minimo sindacale che la società dovrebbe fare nel suo stesso interesse.

se ancora non sei convinto ripensa di chi è l'idea.
 

[MagoMerlino]

Ipotizziamo che i miei vicini di casa e di quartiere, quando invitati a casa mia, vengano trattati male.
Scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti.

Verrei percepito, generalmente, come un cattivo anfitrione. E forse lo sarei, a dirla tutta.

Intenzionato a migliorare la mia immagine 'percepita' potrei, alla bisogna, esporre sotto lo finestre di casa mia uno striscione di 10 metri recante tale scritta: "SI' ALL'OSPITALITA', NO ALLA SCORTESIA". Una dichiarazione chiara, inequivocabile: nessuno potrebbe più dubitare sulla mia adesione alle classiche regole della buona ospitalità.

La mia azione, forse, potrebbe anche modificare la percezione di qualcuno nei miei confronti. "Hai visto lo striscione?", commenterebbero gli abitanti del quartiere, che proseguirebbero: "Franz Kappa è uno che all'ospitalità ci tiene. Lo ha pure scritto, esponendo un lungo striscione sotto le finestre di casa sua...".

Poi, però, alla successiva occasione in cui un ospite dovesse riscontrare che nella mia magione albergano sempre scortesia, scarso rispetto, disinteresse, offerta di cibo e bevande scadenti, quale sarebbe - a lungo termine - l'effetto ottenuto dallo striscione in termini di miglioramento della mia reputazione percepita?

Pressoché nullo, direi. 

Contano le dichiarazioni di principii, certo. Ma contano assai di più le condotte concrete.
Lo striscione (COMPLETAMENTE INUTILE) "No al razzismo" perderebbe ogni efficacia al successivo coro razzista o al successivo bu bu (che già da stasera si verificheranno, secondo me).
E quindi l'iniziativa si rivelerebbe nei fatti del tutto inutile, salvo ottenere qualche ora di fugace attenzione da parte dei mezzi di comunicazione.

Quando la curva della Lazio terminerà definitivamente le manifestazioni razziste allora sì che lo striscione "No al razzismo" avrebbe senso. Ma a quel punto sarebbe puramente pleonastico, finendo per 'rafforzare' un cambiamento già concretizzatosi.

Parli di vicini di casa, quindi abiti in un condominio.
Ipotizziamo che tutti i condomini sono soliti perseguire la buona ospitalità con decoro ed educazione.
Ma tra tutti i condomini ci sei tu.... la pecora nera, che porta disdoro al buon nome della collettività.
A questo punto l'amministratore sollecitato dagli altri condomini, all'entrata del palazzo pone una scritta: "SI' ALL'OSPITALITA', NO ALLA SCORTESIA e scusateci per i comportamenti del condomino Franz_Kappa"

[borgorosso]

Lei è un vero innamorato della Lazio, le sue intenzioni sono certamente le migliori. A me però queste iniziative sembrano controproducenti, si rischia di aumentare la percezione dell'equazione Lazio = razzismo, invece di diminuirla. Solo il calcio puro e semplice può aiutarci. A mio parere.

[franz_kappa]

Parli di vicini di casa, quindi abiti in un condominio.
Ipotizziamo che tutti i condomini sono soliti perseguire la buona ospitalità con decoro ed educazione.
Ma tra tutti i condomini ci sei tu.... la pecora nera, che porta disdoro al buon nome della collettività.
A questo punto l'amministratore sollecitato dagli altri condomini, all'entrata del palazzo pone una scritta: "SI' ALL'OSPITALITA', NO ALLA SCORTESIA e scusateci per i comportamenti del condomino Franz_Kappa"

Osservazioni che hanno una loro coerenza ma che si scontrano con un incontrovertibile fatto.
Nel parallelo da me scelto il sottoscritto rappresenta la tifoseria organizzata e non una singola, minoritaria, componente del complessivo insieme di occupanti di uno spazio comune (il condominio metafora dello stadio).

Trasporre quanto tu ipotizzi in occasione delle partite della Lazio equivale ad auspicare che la Società si faccia parte attiva nel promuovere la lotta al razzismo, al contempo chiedendo perdono per alcune censurabili condotte della propria tifoseria organizzata.

Tifoseria organizzata che continuerebbe, con ogni probabilità, a prodursi in manifestazioni razziste e/o discriminatorie.

Beh, a quel punto sarebbe assai complesso disgiungere i destini di tifoseria organizzata e Società. Hai voglia a far distinguo... 

[fish_mark]

se ancora non sei convinto ripensa di chi è l'idea.
 

IL fatto che questa idea sia stata partorita da Lui mi interessa relativamente.
La questione è che non si può restare passivamente in attesa che in curva avvenga il ricambio generazionale o culturale per far sì che cessino le note manifestazioni.
La società Lazio ha contribuito a creare il mostro (beninteso da 20 anni a questa parte, non sia mai qualcuno legge il "solito attacco alla presidenza"); ora non ci si può lavare la coscienza dicendo che è inutile fare niente.

[giangoverni]

sono anch'io certissimo sia avvenuto questo, conosco Plastino da 30 anni (cit.).


see lallero..    chissà che verrebbe fuori a intercettare Plastino... se ha cercato di convincere i tifosi a disertare lo stadio per aumentare le possibilità di liberarsi di Lotito parlando per radio.
o ammettendo di non sapere se tifare Lazio o Samp in finale di C.I., stavolta candidamente in tv.

O continuando ad ospitare un Greco o un Toffolo in trasmissione.

Figuriamoci se lo intercettiamo...   

e poi, il bifolco Lotito perchè se ne uscì in siffatta maniera?
Vogliamo chiederci anche questo?
Sbagliato pensare che l''inimicizia'' partì da quella frase, quella fu solo la maleducata reazione del gestore.

Lotito ha 1000 difetti ma c'è chi lo frega, su...

Tutto questo è venuto dopo, a monte c'è la "dichiarazione di morte".
Comunque il suo atteggiamento sembra molto cambiato.

[LaLazioMia]

Parli di vicini di casa, quindi abiti in un condominio.
Ipotizziamo che tutti i condomini sono soliti perseguire la buona ospitalità con decoro ed educazione.
Ma tra tutti i condomini ci sei tu.... la pecora nera, che porta disdoro al buon nome della collettività.
A questo punto l'amministratore sollecitato dagli altri condomini, all'entrata del palazzo pone una scritta: "SI' ALL'OSPITALITA', NO ALLA SCORTESIA e scusateci per i comportamenti del condomino Franz_Kappa"

Il paragone è perfettamente calzante.Ecco perché io credo che la Società debba assolutamente intervenire ed agire, o meglio reagire , sia per il buon nome del condominio, ma in particolare della stragrande maggioranza dei condomini che non hanno nulla a che spartire con quel merdoso.

[Mazzola]

IL fatto che questa idea sia stata partorita da Lui mi interessa relativamente.
La questione è che non si può restare passivamente in attesa che in curva avvenga il ricambio generazionale o culturale per far sì che cessino le note manifestazioni.
La società Lazio ha contribuito a creare il mostro (beninteso da 20 anni a questa parte, non sia mai qualcuno legge il "solito attacco alla presidenza"); ora non ci si può lavare la coscienza dicendo che è inutile fare niente.

Paolo Sollier. Calci e sputi e colpi di testa.

1976

Quanti ricambi generazionali dobbiamo aspettare ?

[LaLazioMia]

Tutto questo è venuto dopo, a monte c'è la "dichiarazione di morte".
Comunque il suo atteggiamento sembra molto cambiato.

Ma no, Giancarlo. La storia, la tempistica , la sappiamo perfettamente e non tramite intercettazioni private, ma tramite trasmissioni radio televisive e tramite vergognose esternazioni che si riferivano anche alla moglie di Lotito dopo le minacce ricevute.
Non rigiriamo la frittata,Lotito sarà pure un buzzurro e uno che non se le tiene, ma qui stiamo mistificando una reazione ad una serie di azionacce precedenti che l'olio canforato ha PUBBLICAMENTE esternato a più riprese.contro Lotito , la moglie e guarda caso proprio a protezione di quegli indifendibili che oggi dovrebbero essere svergognati dallo striscione..

[giangoverni]

Paolo Sollier. Calci e sputi e colpi di testa.

1976

Quanti ricambi generazionali dobbiamo aspettare ?

Mazzola, che ci hai ricordato?! La vergogna continua da quasi 40 anni. E qui c'è gente che fa questioni di lana caprina sull'opportunità di esporre uno striscione, o scrivere su una maglia...

[jumpingjackflash]

personalmente non faccio questioni, potrebbero anche metterlo ma non avrebbe molto effetto. Potrebbe essere visto come una paraculata della società per imbonirsi l'UEFA. Ben diverso se a farlo fossero i tifosi

[geddy]

Paolo Sollier. Calci e sputi e colpi di testa.

1976Io ero a Perugia. Un incubo, avevo sette anni. Fino ad oggi pensavo che tutto il casino era successo perchè avevano annullato un goal a Garlaschelli.

Quanti ricambi generazionali dobbiamo aspettare ?

[LaLazioMia]

http://img199.im

Questo ricorda ai più giovani e a tutti i disattenti che sono quarant'anni che la Lazio  e la tifoseria pulita subisce le angherie di questa teppa.Cragnotti era sceso a patti ma subiva comunque le continue ed impellenti rivendicazioni economiche in cambio di una falsa pax.
Lotito si è opposto ,ha defenestrato di canio e gira con la scorta. Ultimamente sta pagando un estremo tentativo di divide et impera.Ma non basta, anzi nelle lotte intestine la vittima sacrificale è sempre la Ss Lazio.
È il momento che le Istituzioni facciano il loro dovere, ma è anche idifferibile che la Società si dissoci in tutti i modi e le sedi permesse.(con buona pace delle considerazioni dell'avv Gentile).

[volaolimpia]

Si é di nuovo disinamorato... el cento passi?
Vuole solo visbilitá, chi ha invitato i Laziali a non abbonarsi dovrebbe scomparire dalla scena.

[Centurio]

potremmo scrivere

NO AL RAZZISMO - PLATINI ROTOLO DE COPPA

Metteremmo tutti daccordo.