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ROMA, 7 aprile 2013
Il tecnico biancoceleste: "Ho tanta fiducia: nell'allenamento a due giorni dal derby hanno lavorato divertendosi. Daremo tutto. Quest'anno abbiamo giocato tante partite importanti, siamo abituati a certe pressioni. In questo l'Europa ti aiuta"
Giorni cruciali, che segneranno la stagione biancoceleste. Vladimir Petkovic e la sua Lazio non hanno mai vinto la prima partita giocata dopo un match di Europa League (preliminare escluso). E i mini-turnover (solo Klose, Biava e Ledesma sembra possano essere le novità fra i titolari rispetto al match perso col Fenerbahçe) del tecnico biancoceleste potrebbero non aiutare in quello che è molto più di un derby con la Roma, quanto piuttosto un passaggio decisivo nella corsa verso l'Europa e per conquistare la sempiterna gratitudine della metà laziale. Perché 4 derby consecutivi in campionato la Lazio non li vince dai tempi di Maestrelli (nel '97-98 Eriksson ne vinse 4 contando anche la Coppa Italia) e al momento siamo a un filotto di tre... Il tutto con la testa che non può non andare alla sfida di giovedì in Europa League per ribaltare lo 0-2 di Istanbul e quella del prossimo lunedì contro la Juventus lanciata verso lo scudetto. Insomma, giorni intensi.
serenità — Petkovic, come al solito, tiene alta, altissima l'asticella della fiducia, contro ogni possibile negatività e stanchezza inevitabile ad aprile: "Domani daremo tutto, ma con intelligenza e soprattutto tanta umiltà per vincere questo derby. Chi rischia di più? Mah... A luglio noi non eravamo stati nemmeno candidati ad arrivare in Europa, la Roma tutt'altro. Giusto per loro parlare di grandi obiettivi. Ma vedendo come sono andate le cose in questi otto mesi io sono molto orgoglioso dei miei. Nei confronti dei ragazzi ho tanta fiducia: nell'allenamento a due giorni dal derby si sono divertiti. Quest'anno abbiamo giocato tante partite importanti, siamo abituati a certe pressioni. Certo, gli sforzi in Europa, con i viaggi e il resto, possono condizionare il rendimento. Ma dal punto di vista mentale aiutano a portare in alto anche la fisicità. Klose? Sta bene. Ha mangiato bene - ride scherzando Petkovic -, ma possiamo dire che nel derby ogni piccola cosa può essere decisiva, da una palla ferma ben giocata alla presenza di Klose. Ma la forza della Lazio è lo spirito di un team che vuole raggiungere qualsiasi obiettivo. La Roma? Ultimamente ha fatto molto bene. Si è compattata e cercherà certamente di vincere. Loro hanno giocato una decina di partite in meno di noi, non so quanto la cosa possa pesare. Chi mi preoccupa? Nessuno in particolare, direi piuttosto il collettivo, che migliora di giorno in giorno. I risultati recenti parlano per loro. Li rispetto, ma nessuna paura".
senza zeman... — Rispetto al 3-2 dell'andata in panchina i giallorossi sono senza Zeman e con Andreazzoli al suo posto. Petkovic: "Sicuramente ora sono più coperti, ma noi dovremo essere bravi a neutralizzare il loro gioco davanti, pericolosissimo. Mauri? Non è al 100%, ma potrebbe essere decisivo per strappare questa vittoria. Abbiamo tanta gioia di giocare questa partita ma anche grande concentrazione. La rabbia di Istanbul sarà trasformata in energia positiva. Hernanes? Mi aspetto da lui un salto di qualità, magari cercando un gol che possa aiutarlo in questo finale di stagione. Lui e Gonzalez hanno gocato tantissimo, senza mai riposare, ma so che su loro posso contare. Noi giocheremo a massimo sapendo che serve una Lazio superlativa per vincere il derby. Sia chiaro: io non firmerei per un pareggio".
talismano klose — Se i numeri sono contrari alla Lazio pensando al dopo-Europa League, ce n'è uno che fa sperare i biancocelesti: Mirolslav Klose. Il tedesco vanta 4 vittorie su 4 contro la Roma compresa una col Bayern Monaco: ha segnato 3 gol, e quando non ha segnato ha procurato un rigore con espulsione (di Stekelenburg).
