Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia

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Insomma da dove dobbiamo cominciare?

Da giornali riviste libri cinema e teatro?

Dalla società?

Dalla curva?

Vi ricordo winter raus secondo me il debutto della politicizzazione del nostro tifo.
Prima non c era stato niente di significativo e non è che gli Beatles supporters fossero una costola di autonomia operaia.
Per non parlare degli anni 70 dove c era la contestazione giovanile in licei e universitari le brigate rosse allo stadio niente (fino a paparelli).

[Panzabianca]

Tornando alla domanda originaria: secondo me certe iniziative, qualunque cosa se ne pensi, non sfiorano neppure il bersaglio.
E non lo dico per faziosità ideologica, per mancanza di riguardo o che altro, bensì per la mia percezione del problema, riassumibile in questi termini.
La Lazio scopre, poniamo, un vaccino? Trafiletto in mezzo ai necrologi, o forse neanche quello.
Una persona, forse neppure laziale, scoreggia a un paio di chilometri dall'ambasciata israeliana? Il giorno dopo esce la bandiera biancoceleste con la svastica.
Un problema di comunicazione, o meglio di propaganda a ciclo continuo: ragionare con certa gente o agire sulla realtà, che nulla c'entra con questo trend mediatico, è una perdita di tempo rispetto alla soluzione del problema.
Che si riduce alle consuete alternative: corrompere o intimidire, con netta preferenza - non solo economica - per la seconda.
A proposito della quale: la pax con la Curva non significa forse, tradotto dal linguaggio aulico, che la società ha degli squadristi ufficiosamente a libro paga? Beh, tanto vale farne qualcosa.
Chi dovesse scandalizzarsi è pregato di posare la Costituzione, i sali e tutto il resto: perché qui stiamo parlando di personaggi che abusano - e quindi le delegittimano - di libertà fondamentali come quelle di stampa e di opinione.
E con soggetti del genere la democrazia si sostanzia anche nell'utilizzo di mezzi non democratici.

Thatcher o prefetto Mori, o memento mori?
Hai ragione. Il resto è filosofia. E' parata plastica per i fotografi...

D'accordo anche con Frigo.

[ThomasDoll]

Dobbiamo cominciare.
Armandoci di santa pazienza e tenendo sempre presente che c'è uno schieramento contrario forte, che non vuole che cominciamo.
Ma la comunicazione positiva non può essere l'estemporanea risposta tipo fiori alla comunità ebraica.
Visto che l'UEFA è supermobilitata in questo senso e noi partecipiamo alla Champions League per la prima volta dopo lustri, quale migliore occasione?

[Panzabianca]

Dobbiamo cominciare.
Armandoci di santa pazienza e tenendo sempre presente che c'è uno schieramento contrario forte, che non vuole che cominciamo.
Ma la comunicazione positiva non può essere l'estemporanea risposta tipo fiori alla comunità ebraica.
Visto che l'UEFA è supermobilitata in questo senso e noi partecipiamo alla Champions League per la prima volta dopo lustri, quale migliore occasione?

tutto ciò che non è ordinamentale e "sistemico" è estemporaneo. Noi dove ci collochiamo? Mi parli di vetrina champignon? ok, allora sfruttiamola per quello che è: si continui ad andare per spot sulle maglie.
Un giorno il "no al razzismo",  l'altro "la Lazio non è nera ma è biancoceleste (Mignona però dice che è atsurra atsurra)" e un altro ancora "combatti anche tu contro i trigliceridi", co la foto de Claudio.
Nella società dell'immagine, del messaggio non ragionato, l'immagine, lo spot, il fotogramma sono tutto.

[ThomasDoll]

Basta affidarsi a chi certe cose le fa per professione, non c'è bisogno di fare comunicazione fatta in casa.
E non la banalizzerei.
Si possono veicolare messaggi positivi anche vestendo simboli universalmente conosciuti.
Lo spot sulle maglie moltiplica il messaggio: pensa quante volte leggeresti un "Unicef" durante una telecronaca di Champions League Lazio-Barcellona.

[ThomasDoll]

Rileggo il passaggio sulle risposte non democratiche: se lasciate ai privati, configurano reato.

[Panzabianca]

Basta affidarsi a chi certe cose le fa per professione, non c'è bisogno di fare comunicazione fatta in casa.
E non la banalizzerei.
Si possono veicolare messaggi positivi anche vestendo simboli universalmente conosciuti.

ma certo, però, e ci metto anche ciò che ho scritto io (al netto dei trigliceridi), siamo ancora in quella terra di nessuno dove curva politicizzata è un problema esclusivo della Lazio. E come hanno ben detto alcuni altri, il non intervento della Lazio è già una colpa. Inaccettabile aberrazione di una stampa eterodiretta.

[ThomasDoll]

Tu intanto costruisci un'altra immagine pubblica della Lazio.
Il non intervento deve diventare la norma. Qualunque cosa accada noi dobbiamo essere chiaramente posizionati da prima.
E' deleterio farlo dopo. Noi non ci dobbiamo discolpare di niente, solo comunicare in positivo.
E su livelli che col raccordo anulare non hanno niente a che vedere.

[Dissent]

La questione è tutta qua, i deliri sul "pensiero dominante" non c'entrano nulla, sono solo tentativi dei fascistoni di sdoganarsi via stadio.

E certo ce lo siamo sognati tutti quanti.
Me lo sono sognato io Mattarella, il PDR, prendere parola su Anna Frank per parlare di atto disumano.
Me lo sono sognato io il Presidente del Congiglio esimio Gentiloni e l'amico Renzi bacchettare la Lazio in pubblica piazza e raccomandargli di giocare con la stella di david sulla maglia.
Guardacaso tutti della stessa parrocchia, ma chissà come mai.

Gli stessi poi che non una parola hanno speso per la martellata di cox.
Le più alte cariche dello stato praticamente a sbeffeggiare la Lazio, causando un danno di immagine molto più grande del fatto e completamente sproporzionato alla sostanza della cosa.

Ma vi rendete conto che negate l'evidenza?

E voi pensate di combattere questa roba con un'iniziativa contro il razzismo in CL??
Si come no. Il giorno dopo un altro personaggio come quelli sopra si va a cercare qualche altro adesivo attaccato dai laziali sopra un semaforo, magari contro i gay e dai contro la Lazio omofoba.

Non riconoscere il nemico vero è il primo danno che si fa alla Lazio, ma capisco che a volte fa più comodo gridare al fascista, al curvarolo, al giornalista etc.. etc.. solito giochino

[ThomasDoll]

Gambizzare chi ce l'ha con noi non è una soluzione.

[geddy]

Dissent sta dicendo che siamo osteggiati dai poteri forti perche' la Lazio, non una infinitesimale partedei suoi tifosi, e' oramai l'ultima rappresentante dei sani valori tradizionali. Dio, patria e famiglia.

[ThomasDoll]

Lasciamolo alle sue convinzioni.
La Lazio è nel mirino dei romanisti. Ai quali si sono aggiunti quelli che ce l'hanno, o ce l'avevano, con Lotito, per ragioni di politica di Palazzo. Vedi Cairo.
Più potere avrà Lotito, più romperà la minchia la Lazio, più fuochi di sbarramento ci saranno.
Purtroppo la situazione è grave ma non è seria (cit.)

[Ataru]

Ma vi rendete conto di quello che tu ed altri scrivete?
(...)
Ma veramente tu ed altri pensate che la Lazio sia etichettata come è etichettata perchè a qualcuno interessa il fascismo o l'antifascismo?
Ma veramente tu ed altri pensate che la Lazio sia etichettata come è etichettata per colpa di 100 presunti cavernicoli?
Ma veramente pensate che è possibile proteggere la Lazio da certe etichette, utilizzate a scopo di infamia e denigrazione, con una qualsivoglia manifestazione antirazzista o una maglietta a favore dell'integrazione?

Ma aprite gli occhi, ce l'avete davanti la realtà.

e ancora:

Ma vi rendete conto che negate l'evidenza?

cioè la stampa e la uefa ci danno dei fascisti e la colpa è degli antifascisti (quindi anche mia), e di chi non la pensa come te che quindi è fascista. ma il fascismo non esiste. e accusi noi (io, che sono una moltitudine) di non vedere la realtà. di negare l'evidenza.

stiamo discutendo su cosa si possa fare per invertire questa tendenza, e tu stai negando la tendenza. fai il favore, se non riesci a portare nulla alla discussione, astieniti dal dispensare tali perle di saggezza.

[Orazio Scala]

A me dà fastidio qualsiasi targhetta aggiunta ai calciatori, perfino le magliette dell'UNICEF.

Portiamo in giro i nostri colori, il bianco e il celeste. Togliamo quella banda nera che non c'entra nulla e porta jella - vedi 1999 e 2020: mi pare che basti - e giochiamo a calcio: il resto è tutto inutile. Far dimenticare il problema è la miglior forma di comunicazione.

Ah: fuori Diaconale, Di Martino e Peruzzi dalla Lazio. Il Di Martino con defenestrazione cruenta.

[Dissent]

Gambizzare chi ce l'ha con noi non è una soluzione.

Quindi o gambizzo o niente?
Vedi poi da che parte sta l'estremizzazione di ogni ragionamento. Parte tutto da qui.

Gioverebbe a tutti arrivare al pensiero condiviso che quella roba lì è il nemico della Lazio n.1, da sempre non da oggi, ed invece noto che si fa fatica ad ammetterlo.

Si sorvola su chi prende la mazza e te la da in testa, da anni e da sempre, ma si diventa puntigliosi e zelanti quando 4 ragazzini attaccano 13 adesivi.

Questo invalida tutto caro Thomas, il non riconoscimento del problema quando politicamente scomodo.
Poi puoi fare tutte le iniziative no-racism che vuoi, ma al primo adesivo per strada che qualche zelante repubblichino andrà a scovare, tu finisci di nuovo sulla gogna.

In questo ha ragione Orazio, il problema sono i "quanti", ma non i quanti che pensa lui.
Il problema è che proprio i portatori di quel pensiero lì sono maggioranza da sempre nel potere a livello nazionale ed europeo, forse internazionale.

Tu per quelli li non sarai mai accettato, qualsiasi iniziativa farai, perchè sei associato all'altra parte politica che è stata dalla maggioranza marchiata a fuoco come non meritevole di rispetto alcuno.

Ti daranno una pacca sulla spalla se ti metti una maglietta che a loro piace e che incontra il gusta dei loro raffinati palati, magari anche un buffetto sulla guancia, ma sarai sempre figlio di un dio minore.

Puoi solo darti da fare affinchè il dio cambi, ma al limite come cittadino e ben sapendo che ormai il deterioramento è arrivato molto in profondità.

[ThomasDoll]

I poteri giudoplutocattoeccetera non esistono.

[Panzabianca]

...Il Di Martino con defenestrazione cruenta.

No, per l'amor del cielo Noo!
o almeno non prima di un trattamento ipnotico con ripetizione a loop  della frase: "Tu non sei mai stato biondo e i Greci non ti conoscono!"

[geddy]

Lo striscione era di Lazio e Liberta'. Complimenti. Non e' nera, ma biancoceleste. Esposto nei pressi del centro sportivo, coraggiosi.

[geddy]

Marcare il territorio e' una scelta coraggiosa. Probabilmente più efficace delle scritte sulle maglie.

[Panzabianca]

Marcare il territorio e' una scelta coraggiosa. Probabilmente più efficace delle scritte sulle maglie.

eh ...ma per quello devi avé sempre la vescica piena. No no, mejio 'a maja.