Autore Topic: Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia  (Letto 8219 volte)

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Orazio Scala

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #40 : Lunedì 14 Settembre 2020, 18:49:16 »
E certo e magari hai deciso pure quali siano le idee che sono meritevoli di soppressione e quali no, chi può parlare e chi no perchè ha un pensiero che mira alla soppressione dell'art.21, secondo il tuo personale pensiero.

Forse in un altro mondo, forse per il regolamento di Facebook può valere quello che tu dici, peccato che nel mondo reale a decidere se un'idea viola la legge ordinaria e la costituzione non sei nè tu nè Facebook, ma la magistratura ordinaria.

E tu evidentemente ti sei perso un bel pò di sentenze. Consiglio ripasso.

Ripassa tu, fascistone. Assieme a qualche libro sulla storia della Lazio, magari.

E levati il pastrano da tedesco, tanto ti si riconosce lo stesso.

Offline Dissent

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #41 : Lunedì 14 Settembre 2020, 19:29:18 »
Ripassa tu, fascistone. Assieme a qualche libro sulla storia della Lazio, magari.

E levati il pastrano da tedesco, tanto ti si riconosce lo stesso.
 Bingo.
Tu non la pensi come me...fascista..antidemocratico..ecc...
Dove gli argomenti non arrivano un fascista aiuta sempre.
Sgamato facile da mo...dai tempi della soccerex :D

Offline Ataru

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #42 : Lunedì 14 Settembre 2020, 19:38:14 »
Dissent, obiettivamente, fai discorsi da fascista. Negando addirittura l'esistenza della fascismo. Non è così strano che ti si dia del fascista. Ma così continuiamo ad andare off topic, o fuori tema, se preferisci. Dal tuo atteggiamento sembra che non ti interessi il fatto che una tifoseria intera sia associata a priori al fascismo. Allora non intervenire in un topic che è di confronto su questo argomento. Lasciaci confrontare con ciò che ci interessa. Non sei obbligato a scrivere su tutti i topic che trovi.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Davide

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #43 : Lunedì 14 Settembre 2020, 20:12:39 »
Sto topic è rischioso ragazzi...io la smetterei qua...davanti al monitor e non di persona non si possono,riescono trattare certi temi...scrivessi quello che voglio metà gente non parlerebbe più con me...ripeto,terreno che più minato non si potrebbe...

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Offline Il frigorifero

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #44 : Lunedì 14 Settembre 2020, 20:14:45 »
Dissent, obiettivamente, fai discorsi da fascista. Negando addirittura l'esistenza della fascismo. Non è così strano che ti si dia del fascista. Ma così continuiamo ad andare off topic, o fuori tema, se preferisci. Dal tuo atteggiamento sembra che non ti interessi il fatto che una tifoseria intera sia associata a priori al fascismo. Allora non intervenire in un topic che è di confronto su questo argomento. Lasciaci confrontare con ciò che ci interessa. Non sei obbligato a scrivere su tutti i topic che trovi.


Prendo spunto da questo intervento per dire: se qualcuno vuole associare a priori tutta la nostra tifoseria al fascismo, il problema è suo.

Perché è lui quello che generalizza, ignorando il fatto che il 99% dei laziali, come tutti, sarà di destra, di centro o di sinistra....ma col fascismo non c’entra nulla.

Questi sono gli stessi che “ gli immigrati sono tutti criminali” , “ i musulmani tutti terroristi “ , ecc...

Lasciamo che pensino il mondo come preferiscono, gli è più facile distribuire etichette. Ma non credo che il problema siano i tifosi della Lazio.

Io di recente ho fatto qualche trasferta. E ti dico, per esempio : tu non hai idea di cosa sia lo Juventus Stadium. Se noi siamo fascisti, allora quelli cosa sono ?!

Eppure nessuno dice nulla, hanno deciso che i nazi sono solo alla Lazio.

Per questo, tornando in topic, ritengo inutili le varie iniziative : chi vuole spalare cacca sulla Lazio, ha già deciso. Non cambia idea.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline Er Matador

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #45 : Lunedì 14 Settembre 2020, 20:29:57 »
Tornando alla domanda originaria: secondo me certe iniziative, qualunque cosa se ne pensi, non sfiorano neppure il bersaglio.
E non lo dico per faziosità ideologica, per mancanza di riguardo o che altro, bensì per la mia percezione del problema, riassumibile in questi termini.
La Lazio scopre, poniamo, un vaccino? Trafiletto in mezzo ai necrologi, o forse neanche quello.
Una persona, forse neppure laziale, scoreggia a un paio di chilometri dall'ambasciata israeliana? Il giorno dopo esce la bandiera biancoceleste con la svastica.
Un problema di comunicazione, o meglio di propaganda a ciclo continuo: ragionare con certa gente o agire sulla realtà, che nulla c'entra con questo trend mediatico, è una perdita di tempo rispetto alla soluzione del problema.
Che si riduce alle consuete alternative: corrompere o intimidire, con netta preferenza - non solo economica - per la seconda.
A proposito della quale: la pax con la Curva non significa forse, tradotto dal linguaggio aulico, che la società ha degli squadristi ufficiosamente a libro paga? Beh, tanto vale farne qualcosa.
Chi dovesse scandalizzarsi è pregato di posare la Costituzione, i sali e tutto il resto: perché qui stiamo parlando di personaggi che abusano - e quindi le delegittimano - di libertà fondamentali come quelle di stampa e di opinione.
E con soggetti del genere la democrazia si sostanzia anche nell'utilizzo di mezzi non democratici.

ThomasDoll

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #46 : Lunedì 14 Settembre 2020, 20:44:45 »
Il tema è delicato ma se ne può parlare tranquillamente, non è che se in una stanza c'è un cretino bisogna per forza adeguarsi tutti al suo livello.

Io ho aderito a Lazio e libertà perché c'è dentro gente che stimo e perché m'incuriosisce l'idea di un'organizzazione che vorrebbe prendere delle iniziative in una fase difficile, e non a caso ho citato i fatti di Colleferro, perché ritengo siano un punto di rottura che arriva in fondo a una deriva ultraventennale di machismo, celodurismo, mascelloneria che trovo riduttivo accostare passivamente al fascismo, sia perché si deve distinguere tra chi è conservatore e chi è fascista e chi è un nazirazzistone militante, sia perché travalica l'ideologia per sconfinare in un brodo indistinto di violenza prevaricatrice. E quindi uno cerca di chiedersi se può fare qualcosa.

La Lazio viene associata a certe idee retrograde esclusivamente per colpa di un pezzetto ben visibile della sua tifoseria, ma su questo si deve ragionare, perché la sua condizione è comune con tutte le più importanti squadre italiane, ed è strano che solo i comportamenti dei laziali facciano notizia in quel senso. Da anni ci tocca fare dei distinguo e ci becchiamo ogni insulto da chi ci vuole male, che ci accusa di giustificare certe intemperanze, quando sappiamo benissimo della rimozione e della minimizzazione dei comportamenti degli ultras della roma e degli altri.

Purtroppo  nell'alimentare questa cattiva fama della Lazio c'è molta strumentalità che risale direttamente allo scontro stracittadino. La vicenda delle figurine di Anna Frank in questo senso è emblematica: da mesi girava l'equivalente in biancoceleste e laziale non mangia maiale è scritta che si rinviene in molte parti di Roma.

E quindi la domanda intima sull'utilità di certe iniziative è una domanda retorica, perché di fronte al pregiudizio si può fare poco e anche associando migliaia di democratiche anime belle basterà un ruttino nazistoide per riscatenare la canea del pregiudizio.

Io penso che si possa e si debba portare un messaggio positivo, che non può essere una reazione all'episodio, modello Shalom Cup cragnottiana o modello lotitiani goffi gesti riparatori assolutamente non dovuti.

Allontanare certi aloni oscuri agendo permanentemente in senso contrario è la strada, e arrivare a sensibilizzare la Lazio su questo punto sarebbe un bel risultato. Intorno alla Lazio gravita la passione di tante teste importanti: oltre ai famosi vanitosi tipo Governi ci sono menti lucide e ricche come quelle di Edoardo Albinati , del Piperno che leggiamo intervistato, o anche degli stessi Enrico Cucchi, Stefano Disegni e tanti altri. Immagino anche di destra.

Gente che sa sottrarsi allo slogan e cogliere e raccontare le sfumature.

Servirebbe un passo avanti di questo tipo.

Non credo nella costruzione della memoria stile Laziowiki, nel senso che gli riconosco un fondamentale ruolo enciclopedico, di catalogazione e archiviazione di fatti notevoli laziali, ma non la capacità (non sarebbe nemmeno giusto chiederglielo) di proporre un linguaggio moderno, che faccia rimanere attuale il messaggio universale di cui la Lazio, come polisportiva, è portatrice per nascita.

Laziowiki è un progetto che sento mio per aver prodotto personalmente l'idea, ma mi sono fermato prima di cominciare a realizzarla proprio perché non ho l'istinto e la voglia di esplorare che ha chi si è sobbarcato tutto quel lavoro dall'inizio. Faccio il nome di Fabrizio M sperando di non scontentare nessuno, ma so che senza l'uomo che ha materialmente sviluppato il sito difficilmente avrebbero trovato realizzazione e confronto tutti gli ingegni che ci si sono impegnati e ci si impegnano.

Si tratta di qualcosa di importantissimo e di fondamentale, che ci dà la possibilità di smarcarci dalla retorica dell'asciugacapelli, ma non basta a cambiare l'attualità laziale.

Niente, forse, può bastare, se esiste una comunicazione schierata, animata dal desiderio di distruggere la nostra reputazione.

Contro questi mulini a vento lottiamo da più di una ventina d'anni e mi chiedo se sia il caso di continuare. Anche qui, la risposta è ovvia: noi siamo andati talmente avanti, nel culto della Lazio, da non poter fare altro che continuare.

Ho scritto senza leggervi per non farmi influenzare dal vostro pensiero, ora mi smazzo tutte le vostre risposte.

Offline Jim Bowie

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #47 : Lunedì 14 Settembre 2020, 21:56:10 »
Il tema è delicato ma se ne può parlare tranquillamente, non è che se in una stanza c'è un cretino bisogna per forza adeguarsi tutti al suo livello.

Io ho aderito a Lazio e libertà perché c'è dentro gente che stimo e perché m'incuriosisce l'idea di un'organizzazione che vorrebbe prendere delle iniziative in una fase difficile, e non a caso ho citato i fatti di Colleferro, perché ritengo siano un punto di rottura che arriva in fondo a una deriva ultraventennale di machismo, celodurismo, mascelloneria che trovo riduttivo accostare passivamente al fascismo, sia perché si deve distinguere tra chi è conservatore e chi è fascista e chi è un nazirazzistone militante, sia perché travalica l'ideologia per sconfinare in un brodo indistinto di violenza prevaricatrice. E quindi uno cerca di chiedersi se può fare qualcosa.

La Lazio viene associata a certe idee retrograde esclusivamente per colpa di un pezzetto ben visibile della sua tifoseria, ma su questo si deve ragionare, perché la sua condizione è comune con tutte le più importanti squadre italiane, ed è strano che solo i comportamenti dei laziali facciano notizia in quel senso. Da anni ci tocca fare dei distinguo e ci becchiamo ogni insulto da chi ci vuole male, che ci accusa di giustificare certe intemperanze, quando sappiamo benissimo della rimozione e della minimizzazione dei comportamenti degli ultras della roma e degli altri.

Purtroppo  nell'alimentare questa cattiva fama della Lazio c'è molta strumentalità che risale direttamente allo scontro stracittadino. La vicenda delle figurine di Anna Frank in questo senso è emblematica: da mesi girava l'equivalente in biancoceleste e laziale non mangia maiale è scritta che si rinviene in molte parti di Roma.

E quindi la domanda intima sull'utilità di certe iniziative è una domanda retorica, perché di fronte al pregiudizio si può fare poco e anche associando migliaia di democratiche anime belle basterà un ruttino nazistoide per riscatenare la canea del pregiudizio.

Io penso che si possa e si debba portare un messaggio positivo, che non può essere una reazione all'episodio, modello Shalom Cup cragnottiana o modello lotitiani goffi gesti riparatori assolutamente non dovuti.

Allontanare certi aloni oscuri agendo permanentemente in senso contrario è la strada, e arrivare a sensibilizzare la Lazio su questo punto sarebbe un bel risultato. Intorno alla Lazio gravita la passione di tante teste importanti: oltre ai famosi vanitosi tipo Governi ci sono menti lucide e ricche come quelle di Edoardo Albinati , del Piperno che leggiamo intervistato, o anche degli stessi Enrico Cucchi, Stefano Disegni e tanti altri. Immagino anche di destra.

Gente che sa sottrarsi allo slogan e cogliere e raccontare le sfumature.

Servirebbe un passo avanti di questo tipo.

Non credo nella costruzione della memoria stile Laziowiki, nel senso che gli riconosco un fondamentale ruolo enciclopedico, di catalogazione e archiviazione di fatti notevoli laziali, ma non la capacità (non sarebbe nemmeno giusto chiederglielo) di proporre un linguaggio moderno, che faccia rimanere attuale il messaggio universale di cui la Lazio, come polisportiva, è portatrice per nascita.

Laziowiki è un progetto che sento mio per aver prodotto personalmente l'idea, ma mi sono fermato prima di cominciare a realizzarla proprio perché non ho l'istinto e la voglia di esplorare che ha chi si è sobbarcato tutto quel lavoro dall'inizio. Faccio il nome di Fabrizio M sperando di non scontentare nessuno, ma so che senza l'uomo che ha materialmente sviluppato il sito difficilmente avrebbero trovato realizzazione e confronto tutti gli ingegni che ci si sono impegnati e ci si impegnano.

Si tratta di qualcosa di importantissimo e di fondamentale, che ci dà la possibilità di smarcarci dalla retorica dell'asciugacapelli, ma non basta a cambiare l'attualità laziale.

Niente, forse, può bastare, se esiste una comunicazione schierata, animata dal desiderio di distruggere la nostra reputazione.

Contro questi mulini a vento lottiamo da più di una ventina d'anni e mi chiedo se sia il caso di continuare. Anche qui, la risposta è ovvia: noi siamo andati talmente avanti, nel culto della Lazio, da non poter fare altro che continuare.

Ho scritto senza leggervi per non farmi influenzare dal vostro pensiero, ora mi smazzo tutte le vostre risposte.
E' qui che il tuo discorso fa acqua. La Lazio non e' associata alla destra per via di una frangia della tifoseria eh no, caro Lei. La Lazio e' associata alla destra perche' cosi deve essere, fa comodo, i Storace, I Gasparri fascisti di Salo' non vengono associati alla riomma, perche' la riomma deve avere l'associazione con il Giglio bianco, noi dobbiamo essere dipinti come gli sporchi brutti e cattivi.
Matador che anche politicamente ai miei antpodii ha sviscerato la radice del problema molto meglio di me.
Un tifoso di qualsiasi squadra viene accoltellato o malmenato (abbiamo l'esempio di Kalle, ricorderai) da quell'antri e' goglairdia.
Lo fa, ma poi quando lo fa?, uno pseudo laziale, ecco che Lotito finanzia the Hanniball Society.
L'erbacce vanno estirpate alla radice, in questo caso sarebbero le radici di china da cui si estrae l'inchiostro.
Ex En_rui da Shanghai

Win Lose or Tie
"Forza Lazio"
till i die

Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline JoeSlide

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #48 : Lunedì 14 Settembre 2020, 22:25:08 »

Ma i razzisti sono loro, che ti appioppano un’etichetta senza manco conoscerti. Sono molto più fascisti di quanto non credano, il problema è loro. Non tuo.

Sono assolutamente d'accordo. Su questo e anche su altri punti che hai toccato!
Non li quoto tutti, ma hai perfettamente ragione. Anche se la cosa mi fa molta rabbia.

geddy

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #49 : Lunedì 14 Settembre 2020, 22:26:14 »
Lo striscione a Formello e" un iniziativa di Lazio e libertà TD?
* non siamo neri, siamo biancocelesti*, ne parlava oggi il corriere dello sport. Poco, ne parlava.

Offline Dissent

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #50 : Lunedì 14 Settembre 2020, 22:59:45 »
Dissent, obiettivamente, fai discorsi da fascista. Negando addirittura l'esistenza della fascismo. Non è così strano che ti si dia del fascista. Ma così continuiamo ad andare off topic, o fuori tema, se preferisci. Dal tuo atteggiamento sembra che non ti interessi il fatto che una tifoseria intera sia associata a priori al fascismo. Allora non intervenire in un topic che è di confronto su questo argomento. Lasciaci confrontare con ciò che ci interessa. Non sei obbligato a scrivere su tutti i topic che trovi.
Ataru ma obiettivamente di che? Ma vi rendete conto di quello che tu ed altri scrivete?
Proprio a beneficio della Lazio sto tentando di spiegare i danni che un certo tipo di pensiero hanno fatto storicamente e stanno ancora facendo alla Lazio, squadra tifosi e società.

E' proprio questo pratica di etichettare in modo qualunquista l'altrui opinione, questo sdoganamento della la parola fascista, razzista o xxxxofobo (a piacere) verso ogni pensiero diverso, benchè costituzionalmente legittimo quanto il tuo, che crea il perfetto humus affinchè la Lazio venga trattata come viene trattata.

Ma veramente tu ed altri pensate che la Lazio sia etichettata come è etichettata perchè a qualcuno interessa il fascismo o l'antifascismo?
Ma veramente tu ed altri pensate che la Lazio sia etichettata come è etichettata per colpa di 100 presunti cavernicoli?
Ma veramente pensate che è possibile proteggere la Lazio da certe etichette, utilizzate a scopo di infamia e denigrazione, con una qualsivoglia manifestazione antirazzista o una maglietta a favore dell'integrazione?

Ma aprite gli occhi, ce l'avete davanti la realtà.

La Lazio è attaccata senza sosta perchè associata a quella parte politica storicamente considerata, dopo un cinquantennio di pensiero sinistro allineato, sporca, brutta e cattiva.

La Lazio è attaccata non per motivi razziali, ma per motivi politici, perchè la Lazio è  il nemico politico del pensiero da sempre egemone in tutti i principali poteri dello stato, perlopiù in netta contrapposizione alla parte invece pura, munifica, di alti valori sociali e morali, di cui viene insignito il trigoria.

La curva del trigoria è forse piu a destra della nord, in piu puncica martella e spara, ma non succede niente.
E non succede niente perchè li cè dietro tutto il magico mondo politico e mediatico sempre pronto al soccorso e alla copertura che risponde al giglio magico e al pensiero culturalmente eletto che usa l'antifascismo solo come uno strumento mediatico per eliminare l'avversario politico, mediaticamente qualora non riesca nelle forme democratiche.

Volete fare qualcosa per la Lazio? Fatelo in cabina elettorale e fatelo per molto tempo e pregate che basti perchè la deriva di questo pensiero è penetrato così in fondo nella società che anche le falde acquifere sembrano compromesse.

ThomasDoll

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #51 : Lunedì 14 Settembre 2020, 23:18:45 »
Lo striscione a Formello e" un iniziativa di Lazio e libertà TD?
* non siamo neri, siamo biancocelesti*, ne parlava oggi il corriere dello sport. Poco, ne parlava.

non lo so, mi sono iscritto soltanto, per ora, non ho interagito con nessuno.
Mi pare ci fosse una qualche iniziativa ma sono stato impegnato e non ho seguito.

Caro Jim, non siamo tanto lontani: parliamo della strumentalizzazione di quella frangia di tifosi e non delle altre che fanno le stesse cose non a caso. La materia prima che alimenta l'accostamento viene da lì.
In realtà ogni discorso è improprio, perché una cosa è negare che ci sia necessità degli ultras, soprattutto di quelli politicizzati, per far sì che il calcio esista, altra cosa, ben più difficile da sostenere, è negare che qualcuno possa avere diritto, in quanto nazifascista, di provare passione per lo sport in generale e per una squadra in particolare.
Sono piani molto distanti e si rischia di fare ragionamenti contorti, ma è ovvio che una passione sportiva sia sganciata, per definizione, dalla tensione politica, e che non ci possa mai essere un automatismo laziale=fascista che esclude che un laziale possa essere antifascista, o, al contrario, che un laziale debba essere prima antifascista o che.
Non c'entra un cazzo.
Anche l'essere più abbietto può amare il calcio e il calcio (e qui torniamo in tema) può essere un elemento che riqualifica e riumanizza. Il punto è capire se e quanto si possa stare in uno stadio senza cibarsi di quella grammatica, senza scimmiottare quei gesti per sentirsi parte di qualcosa; dall'altra parte andarci piano a descrivere persone come tipi subumani solo perché si lasciano andare a comportamenti esecrabili, non dimenticando il fatto che sono comportamenti che dentro uno stadio sono stati ammessi, tollerati, non dico incoraggiati ma siamo lì.

C'è un problema di comunicazione che indirizza le cose: la congrega antilaziale, che è romanista o affine, ed è animata dal desiderio di danneggiare, sminuire, sporcare, annichilire, ridurre, eliminare e altri 70 verbi a piacere, da una parte; il modello-tifoso che ha uno spazio considerevole, da noi, e che andrebbe ricondotto in un contesto più precisamente sportivo, cercando di impedire il proselitismo e i modelli che poi esportano questo senso di legge della strada che tanto piace a troppi.

E' difficile essere precisi ma insomma ci possiamo capire.

ThomasDoll

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #52 : Lunedì 14 Settembre 2020, 23:28:21 »
Dissent, avresti quasi ragione, ma hai un modo di descrivere la sinistra talmente insensato che passi dalla parte del torto.
D'altra parte è anche giusto, per chi vede l'altro come un demonio, provare pregiudizio e non nego che la cosa sia reciproca. Ma il punto d'incontro è dato dalla realtà e a me pare del tutto evidente che non si attaccano i laziali in quanto fascisti, si attaccano i laziali in quanto laziali. Dandogli dei fascisti, perché questo è quello che capita più a portata di mano. D'altra parte l'immagine di Di Canio che saluta romanamente la curva ci rende vulnerabili: certi atteggiamenti hanno aiutato chi ci vuole male. Ma che siano i salotti radical chic a volere il male della Lazio fa ridere i polli.  O pensate davvero che la gente col cuore a sinistra sia tutta insopportabile come Mauro Biani?

Offline Frank 73

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #53 : Lunedì 14 Settembre 2020, 23:32:31 »
La Lazio viene associata a certe idee retrograde

La Lazio, così come qualsiasi altra entità sportiva o culturale, va associata alle idee e agli ideali attinenti alla sua identità, quella sportiva.
Per il resto, non va associata né ad idee retrograde, né a idee lodevoli ma che nulla c'entrano con lo sport e l'agonismo.
La Lazio non deve dissociarsi da nulla, perché mai vi si è associata.
Il tifoso della Lazio parimenti non deve dissociarsi, se mai vi si è associato.

Chi si è associato a movimenti, idee e/o azioni discutibili e riprovevoli, lo ha fatto nella propria individualità e come tale eventualmente ne paga o ne risponde. Nessun altro.
Coinvolgere, sulla base del tifo sportivo, nella "colpa" una maggioranza di persone che nulla ha fatto per meritarlo ha solo un riferimento storico, una sola similitudine nel passato. Il nazismo.

Il nazismo che iniziò ad imporsi mettendo ai margini della società gruppi di persone indistinte e accomunate da una "caratteristica comune". La razza, il credo religioso, l'orientamento sessuale, ecc.
Se la "caratteristica comune" è la passione per la stessa squadra calcistica, se l'avere in comune questa passione vuol dire avocare a se comportamenti, atti e azioni estranei alla vicenda sportiva e poste in essere, approfittando della cassa di risonanza, da un piccolo insieme di individui, pur marginali, del gruppo, siamo ben oltre il nazismo, ben oltre la demenza, ben oltre la follia.
Di questo, di questo "nazismo demenziale" che ispira editoriali e sentenze mediatiche, la stampa e gli organi di (dis)informazione dovrebbero rispondere quando parlano di noi.

Hanno voglia davvero di chiedere il conto a chi di dovere delle malefatte dei decerebrati che nel 2020 cavalcano ancora idee e comportamenti sconfitti dalla storia e condannati dalla civiltà? Lo chiedano ai governi che si sono succeduti negli anni, alle amministrazioni regionali e locali, alla scuola, alla Chiesa, alle famiglie, alle madri e ai padri, a chi vogliono... chiedano loro perché in giro troviamo giovani sbandati capaci solo di trovare nella violenza e nella sopraffazione del più debole la propria identità.
Perché il massimo dirigente di un club sportivo deve andare a scusarsi presso la Comunità Ebraica? Cosa aveva a che fare quel dirigente, il suo club, i sostenitori di quel club, con quei quattro vigliacchi che hanno appiccicato adesivi indecenti su una vetrata dello stadio e che scrivono bestialità su striscioni o mura cittadine?
Perché non ci è andato il Sindaco di Roma, per esempio, che, per suo mestiere e mandato, dei quattro vigliacchi e delle relative famiglie (erano di Roma, o no? O essere cittadino romano è, su questi argomenti, meno importante della sciarpetta che si indossa allo stadio?) dovrebbe occuparsi quotidianamente in termini di servizi, educazione, cultura, ecc.? E che, insieme ai predecessori, vedeva con quei gesti infami di quei vigliacchi sancito il fallimento della sua azione amministrativa e sociale?
No, in questo Paese del cazzo a scusarsi è andato il dirigente del club calcistico.
Imbarazzante e vomitevole.

(anche il modo in cui è stato ricevuto, altrettanto imbarazzante e vomitevole)

Non lo chiedano ad una società sportiva, non siano così banali e idioti di chiederlo ad una società sportiva, qualunque essa sia, e ai suoi centinaia di migliaia di appassionati. Di destra, di sinistra, etero, gay, cristiani, atei, ebrei, musulmani. Che quanto Giorgio, Beppe o Ciro hanno segnato si sono abbracciati nel mucchio selvaggio, senza sapere a quale categoria tra quelle citate appartenesse quello che stavano abbracciando.

Io non mi dissocio da nulla in quanto laziale, perché mi sono associato solo alla Lazio e a niente altro.
Il "nazismo demenziale" della stampa e dei media italioti mi lasci vivere la mia passione e si rivolga altrove per mendicare una copia o un click in più.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline Dissent

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #54 : Martedì 15 Settembre 2020, 00:46:05 »
Dissent, avresti quasi ragione, ma hai un modo di descrivere la sinistra talmente insensato che passi dalla parte del torto.
D'altra parte è anche giusto, per chi vede l'altro come un demonio, provare pregiudizio e non nego che la cosa sia reciproca. Ma il punto d'incontro è dato dalla realtà e a me pare del tutto evidente che non si attaccano i laziali in quanto fascisti, si attaccano i laziali in quanto laziali. Dandogli dei fascisti, perché questo è quello che capita più a portata di mano. D'altra parte l'immagine di Di Canio che saluta romanamente la curva ci rende vulnerabili: certi atteggiamenti hanno aiutato chi ci vuole male. Ma che siano i salotti radical chic a volere il male della Lazio fa ridere i polli.  O pensate davvero che la gente col cuore a sinistra sia tutta insopportabile come Mauro Biani?
Thomas non cè nessun demonio per me, è dall'altra parte che tutto viene estremizzato ad uso e consumo di un'idea politica che deve essere egemone al di là di ogni evidenza democratica; negare questa realtà è negare quello che abbiamo visto in questo paese per 50 anni ad ogni livello di potere dello stato.

Il tuo modo di pensare, il tuo far intendere che è fascista e razzista il mio pensiero, anche se non è nè contro-legge nè contro costituzione nè contro volontà di Dio, è ciò che contribuisce a legittimare il fatto che oggi la Lazio va politicamente attaccata perchè fascista, domani perchè razzista, dopo domani perchè omofoba.

E troveranno sempre un Di Canio, oppure uno Stefano Mauri oppure un busto di Mussolini nella stanza di Lotito, poi un adesivo sulla curva sud e prosegue all'infinito. Non importa chiedersi poi il saluto romano è un reato (vedi cassazione), non importa se Stefano Mauri è stato assolto, importa solo trovare il pretesto.

Perchè in fondo ciò che rileva non è il saluto di Di Canio, ciò che rileva è come quel pensiero lì che tu stesso legittimi e sdogani, ha fatto in modo che 4 adesivi meritassero la fustigazione della Lazio e una martellata in testa un trafiletto a pagina 40 di repubblica. Finchè varrà questo, varrà tutto. E tu non potrai farci niente.

E' lo stesso meccanismo mentale per cui il delitto di colleferro è imputabile alla destra che semina odio, mentre una ragazza smembrata e mangiata è un fatto di cronaca non imputabile ad una comunità di immigrati e se mai lo fosse è colpa nostra che non sappiamo integrarla quella comunità.

E' lo stesso meccanismo per cui in italia è emergenza razzismo, pur se il numero dei reati a sfondo razziale non fanno neanche statistica talmente sono risibili ma non è mai emergenza immigrazione pur se il 30% dei reati contro la persona sono commessi da persone straniere (sia regolari che clandestine) che però sono solo l'8% della popolazione.

Qui caro Thomas cè l'origine dei mali; è qui che nasce l'avvelenamento dei pozzi della politica e quindi della società; qui si crea il nemico da eliminare con ogni mezzo e la Lazio è associata a quella parte politica li. Quindi non cè nessun salotto che odia in se la Lazio, è la Lazio che deve essere odiata perchè rea di stare dalla parte sbagliata.

Vuoi aiutare la Lazio? Allora sai qual è il nemico, quello vero.

Orazio Scala

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #55 : Martedì 15 Settembre 2020, 00:58:19 »
Fantastico, incolpare "il pensiero egemone daaa sinistra" perché dei fascisti e delinquenti conclamati esponevano svastiche in curva nord.

Offline Fabio70rm

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #56 : Martedì 15 Settembre 2020, 01:31:46 »

E' lo stesso meccanismo per cui in italia è emergenza razzismo, pur se il numero dei reati a sfondo razziale non fanno neanche statistica talmente sono risibili ma non è mai emergenza immigrazione pur se il 30% dei reati contro la persona sono commessi da persone straniere (sia regolari che clandestine) che però sono solo l'8% della popolazione.


Lavorando nella vigilanza da sei anni, e avendo gestito migliaia di crimini dalla centrale operativa, omicidio escluso, ti dico che hai torto marcio.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Orazio Scala

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #57 : Martedì 15 Settembre 2020, 02:07:15 »
Tornando alla domanda originaria: secondo me certe iniziative, qualunque cosa se ne pensi, non sfiorano neppure il bersaglio.
E non lo dico per faziosità ideologica, per mancanza di riguardo o che altro, bensì per la mia percezione del problema, riassumibile in questi termini.
La Lazio scopre, poniamo, un vaccino? Trafiletto in mezzo ai necrologi, o forse neanche quello.
Una persona, forse neppure laziale, scoreggia a un paio di chilometri dall'ambasciata israeliana? Il giorno dopo esce la bandiera biancoceleste con la svastica.
Un problema di comunicazione, o meglio di propaganda a ciclo continuo: ragionare con certa gente o agire sulla realtà, che nulla c'entra con questo trend mediatico, è una perdita di tempo rispetto alla soluzione del problema.
Che si riduce alle consuete alternative: corrompere o intimidire, con netta preferenza - non solo economica - per la seconda.
A proposito della quale: la pax con la Curva non significa forse, tradotto dal linguaggio aulico, che la società ha degli squadristi ufficiosamente a libro paga? Beh, tanto vale farne qualcosa.
Chi dovesse scandalizzarsi è pregato di posare la Costituzione, i sali e tutto il resto: perché qui stiamo parlando di personaggi che abusano - e quindi le delegittimano - di libertà fondamentali come quelle di stampa e di opinione.
E con soggetti del genere la democrazia si sostanzia anche nell'utilizzo di mezzi non democratici.

Due annotazioni:

1) la chiave di tutto non è "chi fa cosa", ma "quanti". Nel 1945 la FIGC mise al bando alcune realtà (pochissime per la verità) societarie frutto di prepotenze del regime, commesse a discapito di altre realtà. Tra le altre, fu celebrata la "rinascita" dell'Alba con tante scuse per la cessazione coatta del 1927. Qualcuno timidamente avanzò l'idea che anche un certo sodalizio dovesse essere "cessato": se riabilitiamo, con tante scuse, l'Alba, non è logico bandire chi è il frutto di quella prepotenza?, ma gli rispose una grassa e collettiva risata: quel certo sodalizio godeva di un consenso popolare tale da non poter essere messo in discussione in nessuna maniera.

Finché siamo minoranza, saremo oggetto della prepotenza delle maggioranze: per tendenza naturale dei branchi e per interessi economici ed elettorali. La "sinistra" secondo Dissent non dovrebbe criminalizzare chi gioca con l'immagine di Anne Frank, romanista o laziale che sia (ma dovrebbe vomitare ogni persona di buonsenso, di fronte a uno scempio del genere)? No, se si tratta di romanisti scattano le risatine nelle redazioni, la preoccupazione di vendere qualche copia in meno o perdere qualche voto. Quando la figurina è la "nostra", parte la valanga per il semplice motivo che non c'è nessuno a fermarla anzi, c'è chi gode ad alimentarla per dare addosso ai laziali. Peraltro la genesi della valanga "figurina di Anne Frank" è nota, ed è spiacevole notare come la stessa comunità ebraica sia molto meno sensibile a un tema sacro come la Shoah quando c'è di mezzo il tifo calcistico: il che fa anche pensare come per molti la questione sia più di facciata che sostanziale, ma lasciamo perdere perché entriamo in un territorio minatissimo: resto convinto tuttavia che i fiori giallorossi nel Tevere non ci sarebbero mai e poi mai finiti (fermo restando che chi ha suggerito quel gesto a Lotito È UN COGLIONE, perché non puoi porti in modo "cattolico" con chi è totalmente avulso da quella visione).

2) l'idea di affidare le pecore al lupo può funzionare nell'immediato, ma a lungo termine è sempre perdente.

Orazio Scala

Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #58 : Martedì 15 Settembre 2020, 02:14:24 »
Voglio dire, uno come Mimun si può permettere di telefonare inferocito a Lotito e intimargli di prendere le distanze pubblicamente da quelle "figurine". Io avrei risposto con un rutto al metanolo, Lotito non può farlo.

Se invece, ammesso che la cosa gli arrivi, succede la stessa cosa a maglie invertite, di telefonare a Pallotta (o Friedkin o chi sia) se ne guarda bene, perché rischia di trovarsi la macchina sgarrata nel parcheggio o un secchio di merda sulla scrivania. E non sto scherzando per niente.

La questione è tutta qua, i deliri sul "pensiero dominante" non c'entrano nulla, sono solo tentativi dei fascistoni di sdoganarsi via stadio.

Offline Il frigorifero

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Re:Lazio, politica, razzismo, fascistoni e similia
« Risposta #59 : Martedì 15 Settembre 2020, 08:10:07 »
Credo che il fascismo non riguardi destra o sinistra, ma un certo modo di pensare il mondo.

Esiste tutt’oggi, ma ce n’è parecchio in entrambi gli schieramenti.

Comunque siamo stra OT , mi sa.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013