www.gazzetta.itOttima per un tempo la squadra di Petkovic, frenata da decisioni arbitrali e dall'espulsione al 3' della ripresa di Onazi. Due pali per i turchi, la Lazio chiede un rigore nei primi 45'. Semifinale più lontanaLa luce si è spenta troppo presto. Al 3' della ripresa, quando Onazi lascia in dieci la Lazio (doppia ammonizione). La squadra di Petkovic prova a resistere, ma alla lunga l'onda turca ha sfondato: Webo su rigore apre, poi il raddoppio sul finale di Kuyt. E proprio sul secondo gol turco ci sono i rimpianti più grossi, perché il 2-0 fa aumentare la distanza dal Fenerbahce nel bilancio delle due partite. Punita una buona Lazio, crollata per 43' in dieci uomini. Semifinale di Europa League più lontana dopo questo quarto di andata.
LA LAZIO CHIEDE UN RIGORE — Petkovic disegna una Lazio aggressiva e d'attacco per limitare la prevedibile furia turca in avvio: la novità è la presenza di Hernanes a centrocampo, al posto di Ledesma lasciato in panchina. Ederson ha il compito di raccordo tra il centrocampo e Kozak, unico attaccante. I compiti sono molto chiari: aggredire il Fenerbahce già dalla propria metà campo e mettere il silenziatore alle loro fonti di gioco con un pressing asfissiante. In campo, la lezione è applicata alla lettera e la Lazio tiene a bada il primo quarto d'ora di grande atletismo dei turchi, senza rischiare nulla. O quasi: perché l'unica occasione dei padroni di casa cade al 17' quando sulla zampata di Sow ci vuole un super Marchetti, aiutato dal palo, per evitare il vantaggio turco. Quattro minuti prima, però, l'occasione era capitata alla Lazio: splendido assist di Lulic per Ederson, atterrato da Yobo. La Lazio chiede il rigore, l'arbitro lascia correre. Azione comunque molto dubbia. Il resto del primo atto di questo quarto di andata di Europa League è fatto di grande intensità e di una Lazio molto compatta e padrone, per larghi tratti, del campo. Il muro biancoceleste regge e, anzi, Candreva e compagni si rendono spesso pericolosi nelle ripartenze.
IL ROSSO DI ONAZI — La perfetta gabbia biancoceleste perde però un tassello fondamentale dopo appena tre minuti della ripresa: Onazi si becca il secondo giallo (fallo inutile a metà campo su Christian) e lascia la Lazio in dieci per oltre 42'. Tatticamente la partita cambia: ora sono i turchi a guadagnare porzioni di campo e a schiacciare la Lazio che costruisce le barricate davanti a Marchetti. I primi minuti in inferiorità sono di sbandamento: Meireles, in serata, fa il numero subito dopo il rosso a Onazi e coglie il palo interno (è il secondo per i turchi). Ancora Fenerbahce: al 9' Sow non inquadra la porta da pochi metri, e due minuti dopo è Meireles pericoloso esaltando la serata di Marchetti. Petkovic, poco prima di metà ripresa, gioca la carta Ledesma (fuori Ederson) per dare più sostanza al centrocampo, poi dà il via alla staffetta Klose (dentro)-Kozak (fuori). Ma la gara è ormai cambiata, e la pressione turca si fa asfissiante. A spezzare l'equilibrio, però, ci pensa un episodio: poco dopo la mezz'ora, quando un pallone che si alza a campanile cade sul braccio di Radu spingendo il giudice di porta ad assegnare il rigore. Episodio da rivedere. Dal dischetto Webo spiazza Marchetti (33'). E nel finale, al 45', c'è anche il tempo per il raddoppio di Kuyt. Quando per la Lazio la luce si era già spenta. Ma un 2-0 che alimenta i rimpianti.
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