Autore Topic: Lazio-Zarate, ora è guerra! L'agente attacca: "Siamo ostaggio della societa'"  (Letto 734 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline chemist

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6365
  • Karma: +120/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • biancocelesti.org
www.goal.com



Il procuratore dell'attaccante argentino, ormai da mesi separato in casa a Formello, attacca frontalmente Lotito e spiega: "Il presidente è un prepotente, impossibile parlare".

E' davvero guerra aperta tra Mauro Zarate e la Lazio. L'agente dell'attaccante argentino, ormai da mesi separato in casa a Formello, in serata ha sferrato un nuovo durissimo attacco nei confronti del presidente biancoceleste Lotito.

"Io e il mio assistito siamo prigionieri della Lazio. Siamo arrivati ad una rottura insanabile, noi non capiamo cosa abbia fatto il ragazzo. Lui non è andato via senza permesso, ma ha avvisato la società tramite una lettera prima di partire.

Lotito ha una prepotenza infinita, che supera ogni possibilità di ragionamento. Io sono stato aggredito cinque volte da lui, in una occasione s'è addirittura attaccato al collo"- spiega Luis Ruzzi a 'Sportitalia'.

Quindi Ruzzi continua: "Mi dispiace di questa situazione. Io ho preso Zarate in Qatar e l'ho portato alla Lazio, questo ragazzo va difeso per quello che sta vivendo.

Solo alla Lazio può succedere una cosa del genere: se la squadra si allena la mattina lui deve allenarsi il pomeriggio o viceversa. Si spoglia nel luogo dedicato agli ospiti della Primavera. E' una umiliazione".

L'agente spiega: "Pur di andare via e giocare a pallone abbiamo anche scritto di voler rinunciare ai soldi. Abbiamo chiesto l'arbitrato, abbiamo scritto mille lettere. Sono stato tutti i giorni in ritiro cercando una soluzione".

Poi Ruzzi ammette: "Purtroppo al momento non ci sono offerte, ho girato ovunque. Dieci milioni di euro per un giocatore fuori rosa e che viene criticato anche dal proprio allenatore non li spende nessuno.

E chiosa sulla trattativa saltata con la Dinamo Kiev, rivelando: "Sono andato a Montecarlo per parlare col presidente della Dinamo Kiev, in dieci minuti mi sono messo d'accordo perchè non c'era nessuna preclusione per quel Paese, loro però volevano dare in cambio Ruben più soldi, la Lazio ha rifiutato e l'operazione è fallita".

Vai al forum