Hall of shame

[ThomasDoll]

Lionello Manfredonia (1956)



Cresciuto nel vivaio laziale, vero e proprio gioiello: classe, stile, tecnica. Una parabola asscendente rapidissima: dall'esordio nel 1975/76, come libero di grande eleganza, all'affermazione da stopper con Vinicio l'anno dopo. L'arrivo in nazionale, poi una discussione con Bearzot e l'ostracismo definitivo. Niente azzurro, niente biancoceleste: la triste vicenda del calcioscommesse lo vede coinvolto pesantemente. La squalifica, il ritorno, da centrocampista. Il perdono, il riscatto con la promozione dalla B, una grande stagione in A che vale la salvezza. Poi, una retrocessione allucinante. Lui va alla Juve, dove diventa decisivo. A fine contratto, firma per la roma, dove chiude la carriera, rischiando di morire in campo per un infarto.

[zorba]

Paolo Di Canio (1968)



Trascorre l'infanzia nel quartiere romano del Quarticciolo e inizia a giocare a calcio nelle giovanili della Pro Tevere Roma per poi passare alla Lazio. Cresce nelle giovanili dei biancocelesti e dopo una stagione in prestito alla Ternana in Serie C2 con Mario Facco come allenatore e Vincenzo D'Amico come compagno di squadra, dove rischia anche la carriera a causa di un grave infortunio, esordisce in Serie A con la maglia della Lazio, allenata da Giuseppe Materazzi, il 9 ottobre 1988 in Cesena-Lazio (0-0).
Ha segnato il gol decisivo alla Roma il 15 gennaio 1989 (1-0), correndo sotto la curva giallorossa con il dito indice alzato, al primo derby dopo tre anni di assenza della Lazio dalla massima serie.
Torna alla Lazio per la stagione 2004-2005 (rinunciando a tre quarti del suo stipendio in Premier League) e gioca una prima parte di stagione con mister Domenico Caso in panchina, in questo periodo segnerà quattro reti.
Mimmo Caso viene poi esonerato (e sostituito con Giuseppe Papadopulo) a causa della infelice posizione in classifica della Lazio e dei suoi problemi con Di Canio (il quale qualche anno più tardi racconterà di aver aggredito fisicamente il tecnico).
Di Canio termina il campionato con uno score di 23 presenze, 6 gol ed una stagione che verrà ricordata, anche e soprattutto, per il gol nel derby del 6 gennaio 2005 (vinto 3-1), gol segnato sotto la Curva dei romanisti proprio come sedici anni prima. Un altro evento che caratterizzò l'annata fu la squalifica rimediata nella gara contro la Juventus, a causa del saluto romano rivolto ai tifosi della curva.

[ThomasDoll]

Claudio Vinazzani (1954)



Arrivò nel 1983 dal Napoli, di cui era capitano, per rinforzare la Lazio neopromossa, con la sua esperienza e la sua capacità di ricoprire diversi ruoli. Si mise immediatamente in luce per la grinta e per la combattività, diventando un beniamino dei tifosi. Ma l'idillio non durò a lungo. Nella disgraziata stagione 1984/85 non riesce a far valere la propria esperienza: è il più deludente campionato di tutti i tempi, insieme a quella 60/61. L'anno dopo, al termine di uno straziante campionato di B, l'amara verità: Vinazzani è compromesso con l'organizzazione del secondo calcioscommesse, ne ha fatte di tutti i colori. La Lazio rischia per responsabilità oggettiva la serie C e si salva, in estate, mantenendo la categoria con 9 punti di penalizzazione. Tutta colpa sua. Viene radiato, ma rimane nel calcio, diventando anche un politico nel PdL carrarese.

[ThomasDoll]

Di Canio secondo me merita anche la Hall of Fame, nonostante gli errori fatti, legati comunque a fattori sempre extracalcistici: la contrapposizione con Lotito, i gesti fascisti con la maglia della Lazio. Due volte il dito verso la sud vogliono comunque dire qualcosa, ma non solo. In campo il giocatore si è sempre distinto per efficacia e correttezza. Nei prossimi giorni gli tocca...

[ThomasDoll]

Astutillo Malgioglio (1958)



Portiere mediocre acquistato dalla roma nel 1985, in una fase difficilissima della storia laziale. Malgioglio conferma tutte le perplessità della tifoseria, giocando una stagione anonima in serie B, dove doveva essere, nei piani della società, elemento di assoluto spicco. Fischiato per il rendimento che peggiora progressivamente, arriva a un gesto incredibile per un calciatore, sputando sulla propria maglia al termine di un Lazio-Vicenza che lo aveva visto protagonista in negativo. Finisce lì, con ignominia, la sua breve carriera laziale. Resta il mistero di un gesto assolutamente inconsueto, per un uomo impegnato nel sociale, di cui si conosce la sensibilità.

[ThomasDoll]

Iván de la Peña Lopez (1976)



Acquistato dal Barcellona nella stagione 1998/99 per una cifra enorme, arriva descritto come l'ispiratore delle grandi stagioni di Ronaldo in Catalogna. Non si adatta, giocando in modo scadente, abulico, senza nerbo né qualità. Finisce perciò ai margini della squadra, che è composta da giocatori di altissimo livello rispetto ai quali sfigura. Con la Lazio vince, comunque, la Coppa delle Coppe. Poi vaga, prestato a destra e a sinistra, senza tornare a buoni livelli. Nel gennaio 2003, con gli ex compagni che rinunciano alla messa in mora della società in grandi difficoltà, pensa bene di promuovere un'istanza di fallimento per riscuotere compensi arretrati. Certo non guadagnati sul campo. Naturalmente, gira gira finisce alla roma, anche se per un breve tratto, all'inizio del progetto-Luis Enrique. Dove sennò?

[LaLazioMia]

http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Muzzi

[chinaglia]

Iván de la Peña Lopez (1976)

Vinse anche la Supercoppa Italiana a Torino contro la Juventus nel 1998.

[chinaglia]

Claudio Vinazzani (1954)

Leggendo il libro di Recanatesi ho scoperto che si conobbe con Chinaglia quando era alla Massese (Vinazzani era nelle giovanili) e di lì un legame che poi lo portó alla Lazio15 anni dopo.
Giorgio si è sempre fidato troppo di quelli che conosceva (o pensava di conoscere).

[Barabba Terzo]

http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Muzzi

[ThomasDoll]

perché Muzzi? Tutto sommato abbastanza irrilevante, no?

[GMar]

Di Canio secondo me merita anche la Hall of Fame, nonostante gli errori fatti, legati comunque a fattori sempre extracalcistici: la contrapposizione con Lotito, i gesti fascisti con la maglia della Lazio. Due volte il dito verso la sud vogliono comunque dire qualcosa, ma non solo. In campo il giocatore si è sempre distinto per efficacia e correttezza. Nei prossimi giorni gli tocca...

concordo

[LaLazioMia]

perché Muzzi? Tutto sommato abbastanza irrilevante, no?

Quando era alla Lazio raccontava l'aneddoto del braccialetto laziale e del bruco che glielo fece togliere. In molte interviste diceva che i figli erano lazialissimi.
Ma forse era solo per accattivarsi la curva e dare invece giu' alla società, colpevole , a suo dire, di utilizzarlo poco.

[Barabba Terzo]

C'era un lungo topic su LN. In breve: dopo aver rimediato uno stipendio a trigoria si è riciclato come romanista medio, tottista coatto e aggressivo. Segnalandosi particolarmente per sbeffeggi post derby giovanile all'indirizzo di ragazzini di 9-10 anni (se non ancora più piccoli).
Se però il minimo comun denominatore del topic è l'aver fatto danni reali alla società Lazio allora effettivamente lui non ne ha fatti.

[ThomasDoll]

diciamo che sono ex laziali che si dovrebbero vergognare...

[LaLazioMia]

diciamo che sono ex laziali che si dovrebbero vergognare...

Ma questa non è la HALL OF SHAME ?

[ThomasDoll]

appunto

[J G]

Non sapevo che Vinazzani si fosse riciclato come politico, surreale e fantastico . 

[Boks XV]

l'intera formazione scesa in campo a Siena qualche anno fa, per quel vergognoso teatrino che permise ai toscani di vincere la partita e ottenere la salvezza.

[franz_kappa]

l'intera formazione scesa in campo a Siena qualche anno fa, per quel vergognoso teatrino che permise ai toscani di vincere la partita e ottenere la salvezza.

Te vojo bene.