Dal Corriere dello sport a cura di calciomercato.comI quattro ultras della Lazio fermati e denunciati dalla Polizia al termine dell'incontro di calcio Lazio-Catania sono stati sanzionati dal Questore di Roma con la misura del Daspo. Il giovane che ha esposto nella Curva Nord alcuni striscioni con scritte offensive ha 23 anni ed è stato denunciato e sottoposto al Daspo per 3 anni. Gli altri due sono stati invece denunciati in quanto responsabili di aver intonato durante l'incontro cori a sfondo xenofobo; per entrambi, identificati per due ragazzi di 21 e 28 anni, è scattata la sanzione del Daspo per la durata di cinque anni. Fermato e denunciato inoltre un tifoso del Catania per aver acceso un "fumone" nel settore ospiti: ha 24 anni, è catanese, ed è stato sottoposto al Daspo per la durata di 2 anni. La Questura segnala che gran parte della Curva Nord al momento dei cori a sfondo razziale, e di insulti agli ebrei, si è apertamente dissociata con gli autori.
MATERIALE SEQUESTRATO - Uno dei giovani denunciati e sottoposti al Daspo dalla Polizia al termine dell'incontro di calcio Lazio-Catania aveva in casa materiale riconducibili all'area di estrema destra, oltre ad uno sfollagente. Sono stati gli agenti della Digos della Questura ad effettuare immediate indagini volte ad approfondire quanto accaduto all'interno dell'impianto sportivo.
LA RABBIA DEL MACCABI - "È ora che la Federcalcio, come ha fatto l'Uefa, prenda seri e immediati provvedimenti". Lo chiede il presidente del Maccabi (l'organizzazione sportiva ebraica) e consigliere dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), Vittorio Pavoncello, dopo i cori e gli striscioni razzisti nel corso di Lazio-Catania, dentro lo stadio Olimpico. "Basta proclami - ha aggiunto Pavoncello - è ora di agire, anche per tutelare e non punire la parte sana del tifo laziale che, per larghi versi, si contrappone a queste manifestazioni razziste e antisemite".
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