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Offline Daniela

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Lazio, Mauri ad ogni costo: a Petkovic servono i gol
« : Domenica 24 Marzo 2013, 17:49:37 »
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Lazio, Mauri ad ogni costo: a Petkovic servono i gol

di Daniele Magliocchetti
ROMA Fantasia, sostanza ed imprevedibilità. Ritorna il fattore sorpresa degli ultimi quindici metri. La Lazio potrà di nuovo contare sul suo capitano Stefano Mauri.
Da quando non c’è più, crisi di risultati a parte, i biancocelesti sono andati in grave difficoltà soprattutto dal punto di vista della manovra offensiva. L’assenza di Miro Klose è pesata tantissimo, vero, ma chi costruisce, pennella assist e fornisce inserimenti a ripetizione è senza dubbio il trequartista brianzolo. Anche per questo inizialmente Floccari aveva sostituito alla grande il tedesco, proprio perché accanto aveva l’amico e compagno Stefano. Pochi come lui riescono a giocare in quel modo, interpretando al meglio le idee di Petkovic, inventando giocate e spuntando quasi dal nulla dentro l’area di rigore. Si direbbe quasi che il tecnico di Sarajevo durante il ritiro di Auronzo sia passato al 4-1-4-1 proprio per esaltare al meglio le caratteristiche del laziale.
I SOSTITUTI
Durante la sua assenza ci hanno provato Candreva ed Hernanes a rimpiazzarlo in quella zona in qualche maniera, ma non è stata la stessa cosa. L’azzurro e il brasiliano hanno caratteristiche diverse e, nonostante l’impegno, nessuno dei due è riuscito mai ad avvicinarsi al modo di giocare del capitano. Forse più di altri dal punto di vista tecnico entrambi hanno sofferto l’assenza del compagno. Da qui anche la scelta di Petko di cambiare modulo. Per capire la differenza di una Lazio con e senza Mauri, basta andare a vedere l’avvio di stagione fino alle prime settimane del nuovo anno. Insieme a Ledesma, Stefano le ha giocate praticamente tutte, con ben trentuno presenze tra campionato e coppe, realizzando cinque reti e fornendo ben sette assist vincenti. In quel periodo spesso si esaltavano le parate di Marchetti o i gol di Klose, ma il rapporto tra partite e giocate decisive mette Mauri al primo posto tra i giocatori più importanti della squadra. Non è un caso che da quando si è infortunato banalmente da solo nella partita con il Napoli, i risultati non siano stati più favorevoli. Il suo modo di stare in campo, di fare il raccordo tra centrocampo e attacco è fondamentale non solo per proporre gioco, ma soprattutto idee offensive. E’ il giocatore in più, colui che inventa lo spazio e riesce ad inserirsi in zona gol. Uno simile è Ederson, l’unico in rosa che ha caratteristiche simili, ma il brasiliano ancora non costituisce una effettiva garanzia.
TITOLARE
Dopo il maldestro infortunio alla caviglia, Mauri ha dovuto combattere pure con un fastidioso problema muscolare al polpaccio. E’ rientrato con la Fiorentina, spedito in campo da Petkovic negli ultimi venti minuti. Dopodiché ha giocato titolare con lo Stoccarda, restando in campo per oltre un’ora, ma si è capito chiaramente che non era al massimo, tanto che l’allenatore non l’ha nemmeno rischiato a Torino. Ora sta meglio, non ancora al massimo dal punto di vista atletico, ma i guai muscolari sono ormai archiviati. All’inizio di questa settimana ha cominciato ad allenarsi in gruppo, ma c’era ancora qualcosa che gli dava fastidio nella zona interna alla coscia destra. Da circa un paio di giorni si è messo a lavorare a parte, ma martedì prossimo sarà di nuovo in gruppo, pronto per la partita con il Catania. Ormai sono sette anni che gioca con la Lazio e non ci sta a sentire tutte le critiche che sono piovute addosso alla squadra. Parole da leader: «Non possiamo e non dobbiamo fare gli errori degli ultimi due campionati, diamo tutto da qui a fine stagione», il leitmotiv che circola da qualche tempo all’interno dello spogliatoio. Vuole chiudere l’anno senza rimpianti, anzi provando a togliersi grandi soddisfazioni. Stefano sa bene che la sua estate sarà legata al possibile processo sportivo del calcioscom

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