Autore Topic: Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020  (Letto 42748 volte)

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superaquila

Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #20 : Lunedì 3 Agosto 2020, 09:29:18 »
Ciro è il "NUMBER ONE", riconosciuto in tutto il mondo intelligente.    :D

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #21 : Lunedì 3 Agosto 2020, 13:06:34 »
Ciao ragazzi, leggo spesso ma non scrivo perché da quando sto in Smart Working sto perennemente attaccato al computer... potete immaginare.

Non so se qualcuno ha già postato questo:

https://video.repubblica.it/sport/calcio-ciro-immobile-vince-la-scarpa-d-oro-tutti-i-nomi-dei-record/365016/365569?ref=RHPPTP-BS-I253430426-C12-P16-S3.3-T1



Un abbraccio a tutti/e

Ci leggiamo e scriviamo presto.

Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline zorba

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #22 : Lunedì 3 Agosto 2020, 15:33:07 »
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Jim Bowie

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #23 : Lunedì 3 Agosto 2020, 21:27:57 »
Cazzo avrà’ da festeggiare Immobile? Voi mette!



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Offline Er Matador

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #24 : Mercoledì 5 Agosto 2020, 15:06:45 »
Stavo rileggendo l'Albo dei vincitori della Scarpa d'Oro.

Chi ha qualche anno di calcio alle spalle associa spesso tale trofeo alla sua prima fase, quando si premiava il numero di gol segnati nei rispettivi tornei nazionali senza altre valutazioni.
Una formula che, in mezzo agli Eusebio, Gerd Müller e Marco van Basten, portava alla ribalta nomi esotici e campionati insoliti – su tutti, forse, il cipriota Sōtīrīs Kaïafas – oltre a casi come quello di Rodion Cămătaru: 44 gol di cui 21 nelle ultime sette giornate.
Si era nella Romania di Ceaușescu, che in quegli anni - gli ultimi del regime, col senno di poi - puntava forte sul calcio per promuovere il consenso e l'immagine internazionale del Paese.
Forse ingolositi dal trionfo della Steaua nella Coppa Campioni dell’anno precedente, coi quattro rigori su quattro parati da Ducadam a portare per la prima volta il trofeo al di là della “Cortina di ferro”, il Conducator e figli tentarono di nuovo il colpo.
Non era certo l’unico caso sospetto nella Storia del trofeo: e neppure l’unico rumeno se si pensa alla doppietta di Dudu Georgescu negli anni ‘70 o – pochi anni dopo il record di Cămătaru – ai 43 gol di Dorin Mateuț, futuro “fenomeno parastatale” con le maglie di Brescia e Reggiana.
Ma lì il regime aveva dimenticato con troppa disinvoltura di salvare le apparenze.
Anton Polster, secondo in graduatoria con 39 reti, si rifiutò di partecipare alla premiazione dichiarando di sentirsi preso in giro.
Tempo un anno e le indagini confermarono i suoi sospetti, portando alla revoca del premio: tant’è che tocca all’attaccante austriaco, transitato anche al Torino, fare bella mostra di sé tra i vincitori.

Questo per ricordare cosa fosse la Scarpa d’Oro, ma soprattutto cosa sia diventata: perlomeno dal 1996/’97 quando, dopo un quinquennio di mancate assegnazioni, si decise di porre fine a trionfi poco limpidi – o comunque di dubbia consistenza tecnica – rapportando i gol al coefficiente UEFA del campionato in cui sono stati segnati.
Tenuta a battesimo da Ronaldo, la nuova formula ha lasciato ancora spazio a qualche exploit e a glorie effimere, ma legandosi in maniera sempre più stretta a nomi di primissimo piano.
Fino all'alternanza quasi indisturbata, nell’ultimo decennio abbondante, fra CR7 e Messi.

Ciro ha dunque spezzato un duopolio di quel livello: e partendo da un torneo che ha sì un coefficiente UEFA di prima fascia, ma anche una media di segnature piuttosto avara causa la sua tradizione in materia di tattica e difese.
Il che spiega perché, anche nei suoi anni migliori, il nostro campionato abbia espresso pochi nomi in quell’ambito e sia solo al terzo trionfo su una cinquantina di edizioni.
L’impresa di Immobile non è quindi una curiosità statistica, ma un risultato di assoluto livello tecnico e di un prestigio internazionale - del quale beneficia anche il club - confermato dai nomi che lo circondano nell’Albo d’Oro.
Un dato cui va aggiunto il merito di aver scalzato, dal ruolo di ultimo italiano vincitore, un analfabeta del quale sfugge il nome.
Giusto per ribadire il valore di un simile risultato di fronte al prevedibile entusiasmo dei mass merda nostrani: che comunque, non potendo gettare fango, sembrano aver preferito la congiura del silenzio.

Offline LaLazioMia

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #25 : Mercoledì 5 Agosto 2020, 18:11:09 »
L’agente di Immobile: “Scarpa d’Oro? In Italia l’hanno vinta in tre. E guardate dove gioca Ciro…”
Lui gioca in una buona squadra, ma non in una corazzata, e questo ancora di più deve evidenziare il suo valore. Ciro ha lavorato tanto per arrivare dove è ora e l’aspetto più bello è che oggi è un esempio per i ragazzi come lo erano in passato Vialli, Paolo Rossi o Roberto Baggio. La gratificazione è l’aver messo in fila dei mostri sacri quali Messi e Ronaldo. Negli ultimi anni le scarpe d’oro le hanno vinte solo loro più Lewandowski e Suarez. Guardiamo dove giocano e dove gioca Ciro. Se è dispiaciuto per non aver segnato il 37esimo gol? No, l’importante è l’aver raggiunto il record. Anche qualche anno fa quando diventò capocannoniere in coabitazione con Icardi la sua soddisfazione è stata semplicemente aver raggiunto quell’obiettivo ed essere entrato nell’albo d’oro. Fa nulla dover dividere il primato con Higuain“.



CI mancava pure lo sputtanamento di questo individuo?. Ma perché Higuain giocava in una corazzata?
Per non parlare della ciabatta der pupone con 26 gol che giocava nel letame?
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Online Davide

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #26 : Mercoledì 5 Agosto 2020, 18:23:13 »
Beh lui fa il paragone con cr7 Suarez e messi...che negli ultimi 20 anni hanno avuto il monopolio.

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #27 : Mercoledì 5 Agosto 2020, 19:05:08 »
Però gli altri due italiani che l'hanno vinta sono giocatori Fiorentina e merde che erano e sono tutt'altro che corrazzate...
Brutta uscita dell'agente!

Online Davide

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #28 : Mercoledì 5 Agosto 2020, 19:08:03 »
Ma lui si riferiva agli ultimi anni non ci vedo nulla di strano...si poteva non dire nulla ma ovviamente giocare nel barca che vince tante partite 6-0 è più facile che in serie a nella Lazio.

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Offline LaLazioMia

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #29 : Mercoledì 5 Agosto 2020, 19:18:05 »
Beh lui fa il paragone con cr7 Suarez e messi...che negli ultimi 20 anni hanno avuto il monopolio.

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diciamo negli ultimi 10 anni,
Nessuno vuole sminuire l'impresa grandiosa di Ciro, ma i compagni di squadra, come LA e MS gli hanno dato una mano e questo fa della Lazio non  una corazzata ma neanche  una buona direi che è un ottima squadra degna di accogliere Ciro.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Offline zorba

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #30 : Martedì 11 Agosto 2020, 15:00:59 »
(Corriere dello Sport 11.08.2020)

La Scarpa d’oro della maturità:  Ciro parla di tutto e tutti senza sbagliare un colpo
 
immobile esclusivo «sono stato pazzesco!» 

«Io davanti a Ronaldo e Lewandowski, bellissima sensazione. Messi, Cristiano, Suarez: l’elenco dei vincitori mi riempie d’orgoglio». Eccolo più sorprendente dei suoi 36 gol. «Aspetto che mi chiamino per il rinnovo, mi legherò per sempre alla Lazio». Lotito e Tare, Luis Alberto e Sergej, il Newcastle e il Napoli, Pirlo e Simone Inzaghi: ogni risposta è un centro pieno
 
di Ivan Zazzaroni
 
Ciro Immobile è più sorprendente dei suoi trentasei gol. Ha finalmente se stesso in pugno, è un uomo consapevole, maturo, risolto. Affronta tutti i temi, risponde a ogni domanda senza la minima incertezza, non ha paura di sbagliare porta. Il non detto non lo contempla. Alcune valutazioni prendono forma con grazia e inattesa profondità. L’inflessione napoletana, che i rapidi passaggi da Dortmund e Siviglia e i quattro anni alla Lazio non hanno neppure sfiorato, aggiunge e non toglie, fa simpatia immediata. La Scarpa d’oro è una vertigine e un’impennata. «Pazzesco, io davanti a Ronaldo e Lewandowski, se rileggo l’albo d’oro al contrario quasi non ci credo: Messi Messi Suàrez Ronaldo Ronaldo Messi Messi Ronaldo Messi».
 
 
E Forlàn.
«Ho spezzato un incantesimo, interrotto il duetto Leo-Cristiano. Per questo ho ringraziato la squadra, era il minimo che potessi fare».
 
Nessun rimpianto per i rigori lasciati ai compagni? Un altro gol e saresti entrato da solo nella storia del calcio italiano.
«No, nessuno. Ho fatto quello che andava fatto. Se non mi fossi comportato così non avrei raggiunto la cifra record. Lo spogliatoio, i suoi equilibri prevalgono sul resto. Sono fili sottilissimi e non devono essere mai spezzati. Il calcio è un gioco collettivo, nel corso di una stagione sono tanti i momenti in cui si ha bisogno dei compagni, del passaggio in più, del pallone servito nel punto giusto e al momento giusto. Il buon gruppo ha un’ottima memoria».
Alla soddisfazione personale si accompagna però la delusione di squadra: avete sprecato un’occasione probabilmente irripetibile.
«Ne siamo consapevoli, prima del lockdown eravamo a un solo punto dalla Juve e, soprattutto, mentalmente a mille. Le partite le vincevamo prima ancora di giocarle. La sospensione ci ha danneggiato, è stata gestita male, pur se abbiamo tentato di fare le cose al meglio».
 
In effetti, a differenza della Juve e dell’Inter, siete sempre stati sul pezzo, bloccati a Roma.
«Per qualcuno non è stato un bene, ammetto di averlo pensato. In particolare per gli stranieri: tre mesi lontani dalle famiglie, per combattere la solitudine condividevano il tempo, gli spazi, ma non è la stessa cosa. La nostra ripartenza è stata pessima, la partita che ha provocato i guasti maggiori, quella di Bergamo. L’abbiamo persa nonostante il doppio vantaggio, ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano. È stata vissuta come la chiusura del ciclo più brillante che era cominciato proprio con la rimonta sull’Atalanta, il 3 a 3 della svolta».
 
Quella delle accuse di Gasperini. Ti diede del simulatore.
«L’ennesima cazzata su di me. Due rigori netti. Gasperini deve avercela con la Lazio, noi giocatori ce lo siamo detti tante volte: vincendo puoi andare a tre punti dalla Juve eppure dichiari che l’unica cosa che ti interessa è finire davanti a noi. La Lazio non gli piace proprio. Penso che non gli sia ancora andata giù la sconfitta nella finale di coppa Italia».
 
Il mani di Bastos, certo, posso confermarlo.
«Proprio quell’episodio. Ogni volta che parla di noi ci mette il veleno».
 
Ciro, la verità è che non eravate ancora pronti per lo scudetto.
«Troppo semplice risolverla così, ora. A inizio marzo pensavate e pensavamo tutti il contrario».
 
Possono aver contribuito anche le discussioni sui tagli agli stipendi?
«Lo escludo, abbiamo perso dei soldi noi così come li ha persi la società, era giusto accettare la riduzione. Inoltre la questione dei tagli ha toccato tutti, non solo la Lazio. Prima delle partite ci siamo confrontati anche con gli avversari. Sì, è capitato».
Sei a un passo dal rinnovo.
«Sto aspettando che mi chiamino».
 
Nelle scorse settimane qualcuno ha provato a distrarti?
«Nel periodo in cui si parlava del possibile acquisto del Newcastle da parte del fondo dello sceicco (Mohammed bin Salman, nda) hanno chiamato il mio agente, Alessandro Moggi. Poi la Premier non ha fatto passare quella proposta, o il fondo si è ritirato, non ricordo bene. So che stavano cercando anche un tecnico italiano, Allegri o Spalletti».
 
Si è parlato di nuovo del Napoli.
 
«Ho intenzione di legarmi per sempre alla Lazio. Il rinnovo sarà triennale, quindi il contratto scadrà nel 2025 quando avrò compiuto 35 anni. Prima che arrivassi alla Lazio i contatti con il Napoli erano frequenti, ma per una ragione o per un’altra non siamo mai andati a dama. Napoli è la città dove sono nato, il Napoli lo seguo sempre con affetto, ma quello che mi ha dato e mi sta dando la Lazio non ha prezzo».
 
Potresti sempre prendere esempio da Ibrahimovic e proseguire oltre i trentacinque.
«Giocherò fino a quando la testa mi guiderà come adesso, fisicamente sto benissimo. La formazione di un giocatore, di un attaccante si completa tra i 28 e i 32 anni. O almeno così è stato per me. Mi accorgo di essere cresciuto mentalmente. Sono diverso soprattutto nei momenti di difficoltà, gestisco con maggiore equilibrio e serenità i periodi complicati, lo stress. Quando sei giovane devi continuamente dimostrare, con il passare degli anni acquisisci una consapevolezza della tua forza che ha effetti positivi sul rendimento. Il calcio però è fatto di momenti e di situazioni non sempre spiegabili. Dopo il lockdown, ad esempio, ho faticato a ritrovare la condizione e se non ci fossero stati i tre gol di Verona non avrei mai raggiunto la quota record. Un piccolo cedimento l’ho avuto nella partita con il Brescia. L’avversario già retrocesso, Ronaldo che si avvicinava, l’obbligo di segnare, una pressine insolita, mi sono incartato. Un attaccante per rendere al meglio non deve mai perdere il senso del divertimento, il gusto del gioco».
 
Anche molti tuoi compagni hanno mostrato progressi notevoli tanto quest’anno.
«Luis Alberto e Milinkovic su tutti, arrivati ragazzini sono diventati uomini, finalmente consapevoli delle loro qualità. Luis non ha margini di crescita sul piano tecnico perché nel suo ruolo è tra i più forti al mondo, può e deve migliorare mentalmente. Sergej, classe superiore, ha ormai una straordinaria padronanza del campo. Ma la grande sorpresa è Acerbi. Lo conoscevo da avversario, è un compagno di squadra magnifico, uno che aggiunge, un grande professionista, la cura che ha del fisico dovrebbe essere presa ad esempio da tutti. Francesco è in grado di arrivare dove vuole».
 
A proposito di qualità, l’acquisto di David Silva va proprio nella direzione dell’ulteriore salto a livello internazionale.
«Grande giocatore e grande esperienza, lo aspettiamo a braccia aperte. Non vedo l’ora che arrivi, noi prima che calciatori della Lazio siamo tifosi della Lazio».
Com’è oggi il tuo rapporto con Lotito?
«Fin dal primo giorno, diverso da quello dei compagni. L’imprinting ideale. Mi ha sempre trattato bene, tra noi c’è un bel feeling. Tare me lo ripete spesso».
 
Vuoi dire che agli altri il presidente riserva trattamenti meno affettuosi?
«Lui è sempre molto presente, la società lo è».
 
È cresciuto anche Inzaghi?
«In modo impressionante. Ha attraversato tutte le fasi intermedie dal calciatore-allenatore all’allenatore compiuto. L’abbiamo sempre ascoltato, ma negli ultimi tempi esprime una sicurezza che convince, sa alternare il dialogo al rimprovero, non sbaglia mai i toni. I calciatori sono delle brutte bestie, a volte. Simone e la società hanno creato un bellissimo gruppo, ci sono un paio di persone che si occupano di noi quotidianamente, curano rapporti delicati, non tralasciano un particolare».
 
La prossima stagione troverete una Roma diversa.
«La nuova proprietà porta sempre entusiasmo, immagino che Friedkin voglia alzare il livello della squadra, avremo un avversario in più per il posto Champions».
Pirlo sulla panchina della Juve è una notizia che ti ha sorpreso?
«In realtà no. La Juve percorre la stessa strada del Real. Pirlo e Zidane sono campioni, hanno inventato calcio per molti anni. Con Pirlo ho giocato, ieri dicevo a mio padre che notizie come questa confermano che mi sto facendo vecchio. Andrea ha una sensibilità tattica non comune e tanta personalità».
 
Ciro, gli avversari non si sono ancora accorti che sui calci d’angolo ti muovi sempre nella periferia dell’area, a qualche metro dal secondo palo.
«Qualcuno quest’anno l’ha capito. Dovrò inventarmi qualcos’altro». 
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline LaLazioMia

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #31 : Martedì 11 Agosto 2020, 15:52:23 »
Ciro. Il Grande
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #32 : Mercoledì 10 Marzo 2021, 18:52:40 »
In ottava pagina non poteva stare, proprio oggi...

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Offline jegue98

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #33 : Mercoledì 10 Marzo 2021, 19:33:39 »
In ottava pagina non poteva stare, proprio oggi...




Complimenti, gran bel gesto e belle parole della Raggi.

Comunque, i numeri dicono che Ciro è il miglior attaccante che la Lazio abbia mai avuto dopo Silvio Piola.
Never change the way you are...

Offline SAV

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #34 : Giovedì 11 Marzo 2021, 14:08:42 »
Brava la Raggi! E' forse la prima volta che lo dico...
Bello il discorso di Riccardo Cucchi.

Online Davide

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #35 : Giovedì 11 Marzo 2021, 14:22:24 »
Ma quel ritardato di Barigelli non aveva dato la parola che avrebbe messo Ciro in prima pagina il giorno dopo la premiazione? Qualcuno ha la prima pagina della merda rosa?

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Gasco luis veron

Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #36 : Giovedì 11 Marzo 2021, 20:51:05 »
Sta' pagando le infiltrazioni e il fatto di non aver mai rifiatato: ma e' ancoralui la Scarpa d' Oro eppure i media continuano a far finta di nulla.

Complimenti a loro: CIRO SEI LA STORIA DELLA LAZIO (non ti curar di loro perche' non sanno quel che fanno e quel che dicono).

Offline zorba

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #37 : Venerdì 12 Marzo 2021, 20:32:18 »
Sta' pagando le infiltrazioni e il fatto di non aver mai rifiatato: ma e' ancoralui la Scarpa d' Oro eppure i media continuano a far finta di nulla.

Complimenti a loro: CIRO SEI LA STORIA DELLA LAZIO (non ti curar di loro perche' non sanno quel che fanno e quel che dicono).

Anche oggi ne abbiamo avuto riprova.

Ciro ha assoluto bisogno di ricaricare le pile.

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Online Davide

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Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #38 : Venerdì 12 Marzo 2021, 20:37:18 »
Inzaghi in conferenza ha detto che non ha problemi e che deve continuare a lavorare tranquillo...boh sarà.

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Gasco luis veron

Re:Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020
« Risposta #39 : Sabato 12 Giugno 2021, 02:29:03 »
Sono molto preoccupato per la campagna mediatica nei confronti di Ciro.

Attenzione, ora Ciro sta' segnando e sfornando assist eppure e' proprio ora che si intravede tutta la malafede di un giornalismo di serie, B.

Inoltre, mi preoccupa anche l' aspetto tattico ma vorrei soffermarmi maggiormente sui media e sfiorare solamente gli aspetti tattici.


PER RAI-SPORT SUL LORO SITO IL SONDAGGIO E' IL SEGUENTE:

CHI E' STATO IL MIGLIORE DELL' ITALIA?

VOTA IL TUO PREFERITO:

1) BERARDI

2) INSIGNE

3) JORGINHO

4) SPINAZZOLA

Ciro, stasera ha avuto il seguente tabellino:

- 1 gol (fatto da solo di rapina e non scaturito da assist da parte di un proprio compagno di squadra!)

- 1 assist no-look per Insigne

- 0 passaggi sbagliati!!!

- 1 solo una palla persa!!!

4 palle recuperate (tra cui due al limite della nostra area di rigore).

1 partecipazione attiva all' autogol della Turchia insieme a Berardi (il merito sul primo gol e' di entrambi i calciatori  perche' se da una parte e' stato molto intelligente Berardi nel crossare in quel modo dall' altra e' stato molto intelligente Immobile nel posizionarsi all' interno dell' area piccola che ha poi costretto il difensore all' intervento in una situazione di non perfetto equilibrio proprio per evitare che la palla arrivasse ad Immobile su appunto ottima idea di Berardi).

Migliori dei nostri nei passaggi chiave: uno dei quali avrebbe potuto tramutarsi in un altro assist-gol che poi Insigne non ha sfruttato.

Non contiamo gli scatti senza palla e i tagli che ha fatto dove non e' stato MAI SERVITO: su 10 scatti verticali e 3 tagli e stato servito solo 1 volta da Insigne in verticale con un filtrante imprendibile.

Ma ve lo avevo detto: l' Italia gioca bene ma non adotta gli schemi che il modulo 4/3/3 contempla per mettere il centravanti davanti al portiere.

Puoi non applicare tutti gli schemi per il centravanti ma su 3 tagli e 10 scatti in verticale (anche per variare il tuo gioco e non essere prevedibile), almeno devi cercare il filtrante o, l' imbucata 3-4 volte per premiare la generosita' del tuo centravanti.

Quindi ogni volta che segnera' Ciro sara' solo grazie a lui e difficilmente grazie al gioco collettivo che invece prevede solo gli schemi del 4/3/3 in cui il centravanti fa' movimenti per i tagli degli esterni o, per le incursioni degli interni di centrocampo.

Con Verratti PER ISTINTO e non per cosa stabilita da Mancini tatticamente alla lavagna esiste la possibilita' per Ciro d' esser imbeccato almeno un paio di volte a partita su un taglio o, verticalmente su uno dei suoi tanti scatti (schemi fondamentali del 4/3/3 sul come servire il centravanti).

Ciro, pero' e' talmente forte che riesce ad esser decisivo anche cosi: i problemi arriveranno quando incontreremo squadre piu' forti che fisicamente ci bloccheranno gli esterni e le fasce.

Allora in quel caso si notera' il fatto di aver poche soluzioni offensive e di non voler applicare determinati schemi previsti nel modulo 4/3/3 per mandare in porta il proprio centravanti.

Unico limite di un 4/3/3 perfetto di Mancini: ma questa pecca purtroppo sara' decisiva nei Big-Match (sempre che Ciro non risolvera' da solo anche le grandi partite).

Ripeto: 3 tagli e 10 scatti verticali senza mai essere servito.

Numero filtranti per lui, stasera: 1 (quello di Insigne terminato  troppo distante).


Capirete che vuol dire che questa tipologia di soluzioni tattiche sono assenti: e se hai un centravanti come Ciro Immobile (e fai il 4/3/3), la reputo una pecca grave.

Peccato perche' tutto il resto lo applichiamo molto bene.

Ma non e' un problema dello "applicare", ma del "chiedere", alla squadra un certo tipo di schemi.

Questi schemi non vengono proprio richiesti da Mancini: peccato perche' su tutto il resto e' impeccabile ma questa sua pecca nell' applicazione totale di un 4/3/3 non e' da sottovalutare.

Mediaticamente invece ho sentito in Rai commenti da brividi: 1) I cronisti durante la gara e nel dopo gara non hanno mai detto (neanche una sola volta), che il gol di Insigne era stato scaturito da un assist di Immobile.

2) Dopo il gol di Insigne si sono esaltati e sempre i cronisti hanno detto: abbiamo trovato il leader della squadra (riferito appunto ad Insigne).

3) Luca Toni nel dopo-gara (che ha vinto un Mondiale segnando soli 2 gol e che in nazionale ha segnato meno di Immobile), ha detto: l' unica incognita che avevamo pri.a di iniziare gli Europei era quella legata al centravanti.

La Scarpa d' Oro della scorsa stagione era un incognita?

Anche con la Rep. Ceka, Ciro aveva segnato e fatto un assit per Insigne!

4) Teotino nel dopo-gara: credo che tra Belotti e Immobile ormai Immobile ha superato le gerarchie perche' e' piu' adatto agli schemi di Mancini.

Purtroppo noi non abbiamo un Lewandowski o, un Benzema ma Immobile e' quello che si integra meglio con gli schemi di Mancini rispetto a Belotti.

PUR DI NON DIRE CHE IMMOBILE GIOCA TITOLARE PERCHE' MAGARI E' SEMPLICEMENTE PIU' FORTE DI BELOTTI!

Immobile non sara' Lewandowski (anche se lo scorso hanno gli ha rubato la Scarpa d' Oro e questo sarebbecstato giusto sottolinearlo), ma neanche e' l' ultimo arrivato e soprattutto di Lewandowski ce n'e' uno.

Anche le altre nazionali non hanno Lewandowski per cui che ragionamento e'?

Un ragionamento che va' solo a sminuire i meroti di Immobile.

In 4 ore di trasmissione solo 2 volte e' stato detto che Immobile aveva fornito l' assist ad Insigne.

Pero' hanno saputo dire che il goldi Immobile era scaturito da una grandissima azione di Spinazzola: ma Spinazzola mica ha fatto un assist per Immobile?

Aveva tirato e neanche troppo bene poi su respinta errata del portiere avversario e' stato bravo Ciro a buttarla dentro di freddezza e di rapina.

Nessuno ha detto questo in 4 ore di trasmissione (tra partita e dopo-partita).

Nelle pagelle hanno dato 7.5 a Ciro (il voto piu' alto di tutti), ma guardate la descrizione della pagella: segna il gol forse piu' importante da quando e' in nazionale (dimenticandosi che sta' segnando anche nelle qualificazioni ai Mondiali ed e' stato anche capocannoniere delle qualificazioni Mondiali quando purtroppo alla fine non passammo).

Continuo con la pagella: prova come al solito generosa.


Dell' assist ad Insigne  e di un altro passaggio che era riuscito a mettere sempre Insigne davanti alla porta nemmeno l' ombra.

Sembrava la pagella di Corradi quando gli scapoava il gol ogni tanto (con tutto il rispetto di Corradi che ho anche amato per caparbieta e impegno per la nostra maglia).

Infatti alla fine la disonesta' si vede sul sondaggio: cioe' (togliendo la descrizione oscena), mettono il voto piu' alto in pagella ad Immobile e poi sul sito di Rai-Sport loro stesso chiedono di votare il migliore in campo scegliendo uno tra questi quattro (Insigne, Jorginho, Berardi, Spinazzola)?

Praticamente smentiscono il loro stesso voto in pagella.

Ma l' apoteosi c'e' stata nella pausa dell' apertura della presentazione del TG1: l' ITALIA DI BERARDI, INSIGNE E BARELLA.

E Immobile?

Credo proprio che al primo errore o, alla prima partita in cui non fara' gol iniziera' di nuovo la campagna mediatica anti-Ciro: non che questa sia a favore solamente che Ciro li sta' zittendo tutti nonostante una nazionale che non giochi non per lui ma proprio per il centravanti.

E se fai il 4/3/3 questo e' un limite perche' il 4/3/3 prevede tanti schemi appositi per mandare il centravanti in porta.

Dal pu to di vista tattico unico neo di Mancini ma che pagheremo nei Big-Match: a meno che' Immobile non riuscira' anche in quel caso a segnare da solo senza assist dei compagni.

Contro le Big e' un po' tosta riuscire a segnare da solo.


Comunque, Mancini (a differenza dei Media), e' in buona fede: e' andato a caricare Ciro dopo la sua sostituzione perche' aveva capito che stasera era stato decisivo in tutti e tre i gol (in un modo o, nell' altro).
Come del resto nell' amichevole contro la Rep. Ceka: lui ha capito che senza, Ciro la nazionale non potra' andare lontano.

Ma a livello tattico, Mancio avrebbe gia' dovuto lavorare su delle varianti tattiche per il centravanti: cosache non ha fatto.

E anche Belotti ne' e' penalizzato.

Ripeto, unico neo tattico di Mancini che pero' potremo pagare quando andremo ad affrontare delle Bug: a meno che Ciro non  faccia il mostro!

Quindi il bel gioco di squadra creato da Mancini prevede che il centravanti faccia sempre il mostro: speriamo che quando rientrera' Verrati il Mancio dia delle direttive a Marco per poter servire almeno 3-4 filtranti a partita al nostro Ciro!

Non solo per il bene di Ciro ma per il bene della Nazionale.

Scopriremo con Sarri (per chi si e' dimenticato Zeman), che esistono nel 4/3/3 tanti schemi per poter servire a dovere il centravanti che non deve limitarsi solo ad aprire varchi per gli esterni.

Per i Media ormai non ho piu' parole!