Ciro Immobile - scarpa d'oro 2019-2020

[superaquila]

Se Mancini ama il "falso nueve" facesse giocare Petagna al posto di Ciro e se tiene a Ciro lo mette a sinistra al posto di Insigne: una persona intelligente farebbe questo.

[Whistle]

La Cazzetta dello Stronz giudica Ciro come il peggiore (4,5!), mentre a quel pippone di Berardi gli da 5,5...
Pura malafede.

[Davide]

Insigne elargisce favori sessuali a Mancini, non ci sono altre spiegazioni, sono 3 anni che fa cagare da dritti, e rimane sempre in campo...Immobile procura il rigore recuperando palla e servendo berardi, Immobile tiene occupati 2 difensori, Immobile corre come un matto facendo 50 movimenti fantastici a partita, il problema e' che nessuno degli asini alle sue spalle e' in grado di effettuare un passaggio decente, gli unici sono Acerbi e Bonucci....eppure ? sto cretino in panca lo catechizza ogni momento e sul piu' bello che fa ? mossa del secolo, sta sega di zagagnolo punta, orrenda la sua prestazione, e il nano da giardino a scorrazzare per il campo provando il suo "famoso" tiro a giro....che schifo...la cosa che mi fa incazzare e' che Ciro ci tenga cosi tanto, e patisca questa cosa...fossi io avrei gia' fatto una conferenza insultado i giornalisti e lasciando la nazionale, ma grazie al cielo lui non e' me.

[ThomasDoll]

Nelle ultime 7 gare segnati 8 gol, disputando tre volte i tempi supplementari.
Media, stecchita: 1 gol a partita.
Hanno segnato:
3 Chiesa
2 Pessina
1 Insigne, Bonucci, Barella

Quindi il tridente del Mancio segna complessivamente 0,5 gol a partita.
Non è problema di singoli.
Ai primi di settembre i nostri non sono in forma, ma il problema è il gioco.
La difesa da sola non basta più. Il giropalla a 2000 all'ora è un ricordo che comincia a sbiadire.
Prenderla con Ciro è un esercizio stupido che solo i Varriale e i giornalisti faziosi possono fare.

[Davide]

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[Orazio Scala]

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Manca qualcuno o sbaglio?

[Er Matador]

Due partite abbastanza preoccupanti: e non solo per la classifica degli Azzurri, comunque da tenere d’occhio, quanto per l’involuzione di Mancini.

Pesano gli accessi di guardiolismo, inteso come scarsa disponibilità a modificare l’assetto di riferimento – che in sé rimane valido – quando non soddisfa le esigenze di giornata.
L’Italia è andata a sbattere prima contro un muro bulgaro, poi contro evidenti limiti di incisività e precisione: eppure non solo non ha trovato un’alternativa ma, al di là del consueto turnover offensivo, non l’ha neanche cercata.

Non rassicura il suo atteggiamento dopo la gara con gli elvetici, dove ha parlato di un secondo tempo più difficile e di un primo dominato, meritevole di un doppio o triplo vantaggio.
Eppure i suoi hanno creato le occasioni più nitide su un’azione di rimessa, vanificata da Berardi, e su un triplo tentativo di suicidio di Cristian Rodríguez: con, in ordine di apparizione, un errore marchiano in fase di impostazione, il mancato movimento a mettere in fuorigioco l’avversario e un’entrata sconsiderata con la quale ha causato il penalty.
Laddove, attaccando a pieno organico, non hanno quasi mai raggiunto altrettanta pericolosità.

Salvo inversioni di tendenza, stanno emergendo le implicazioni a doppio taglio di una grande vittoria, come quella che Mancini ha costruito da protagonista sulle macerie di Italia-Svezia.
Una consiste nello scambiare la squadra più forte in quei quindici giorni per la squadra più forte tout court.
L’altro riguarda l’ipotesi che un’affermazione di quel livello rappresenti non un trampolino di lancio per il futuro, ma piuttosto la fine di un ciclo.

Capitò dopo la vittoria-mito del Bernabeu, cui fecero seguito un disastroso girone di qualificazione agli Europei e un Mondiale messicano né carne né pesce, nel quale l’Under di Vicini avrebbe forse fatto meglio.
Capitò dopo l’assai più estemporaneo cielo azzurro sopra Berlino, con un Lippi sciaguratamente richiamato che portò nel 2010 all’eliminazione al primo turno contro Brunei, Ruanda e Antille Olandesi.

Simbolico in questo senso l’errore di Jorginho dal dischetto.
L’italo-brasiliano incantò contro la Spagna per la freddezza dagli undici metri, ma la mondovisione e la possibilità di vivisezionare la giocata alla moviola rischiavano di farne un jolly ormai giocato.
Gli interventi di Pickford in finale e dell’ottimo Sommer ieri sera sono lì a chiarire che, senza buttare tutto, occorre cambiare qualcosa.

Quanto a Ciro, si parte da una domanda: avrebbe trasformato l’occasione sprecata da Berardi per mancanza di sangue freddo e tocco di palla, ma soprattutto per la necessità di decelerare nel passaggio dalla corsa al tiro, che non è la caratteristica di un campione?
Non esiste la controprova, ma le tante reti segnate in situazioni non molto diverse suggeriscono una probabilità positiva.
E allora perché, con quel tipo di verticalizzazioni, Mancini lancia in porta chiunque – a partire dal sempre più indisponente nano da giardino del Napoli – tranne uno che, giocando in quel modo, ha vinto la Scarpa d’Oro?
La sensazione del fatto personale, o comunque dell’impuntamento su una malintesa questione di principio, si fa sempre più nitida.

Viene in mente l’esordio di Euro ‘96, un 2-1 contro la Russia risolto dalla doppietta di un Casiraghi che correva a un metro da terra.
Un uomo di calcio avrebbe considerato i fattori imponderabili di questo sport, compreso il momento sì di un centravanti, e l’avrebbe cavalcato fino in fondo.
Il vate(r) di Fusignano, invece, non poteva ammettere che un singolo facesse aggio sul dogma dei suoi presunti schemi: e, con scelta ideologica nel senso più negativo del termine, gli segò letteralmente le gambe preferendo Ravanelli contro la Rep. Ceca.
Finì con un’eliminazione al primo turno.

[geddy]

Locatelli e Berardi sembrano intendersi più per la militanza nella stessa squadra che per un qualche dettame tattico del Mancio. Pure l'occasione che insigne si procura una volta a partita sembra più estemporanea, dai e dai una volta al tiro ci arrivi, che frutto di intesa.

[geddy]

Su Ciro sinceramente non so che dire. Quando riceve palla a trequarti la manovra si velocizza, si crea qualcosa a livello offensivo insomma. Affidarsi al lancio di Bonucci per mandarlo in porta non sembra produrre risultati, anche perché sembra più un alleggerimento che uno schema valido.

[ThomasDoll]

Io ho pregato che Ciro non tirasse il rigore.
Quanto alla soluzione-Zaniolo, a parte che il romanista non è pronto, mammagari il mancio insiste.
Bisogna che Ciro eviti questo stress.

[franz_kappa]

Manca qualcuno o sbaglio?

Ho osservato attentamente. Alberico Bubu Evani, primo collaboratore del Commissario tecnico Roberto Mancini, avrebbe forse meritato di essere incluso nell'immagine degli eroi della striscia record. Immagino si sia ritenuto che Gianluca Vialli, a maggior ragione a livello Fifa, avesse tutt'altro appeal. Ci sta.
In definitiva non mi pare una omissione delittuosa.

[ThomasDoll]

Nelle ultime 7 gare segnati 8 gol, disputando tre volte i tempi supplementari.
Media, stecchita: 1 gol a partita.
Hanno segnato:
3 Chiesa
2 Pessina
1 Insigne, Bonucci, Barella

Quindi il tridente del Mancio segna complessivamente 0,5 gol a partita.
Non è problema di singoli.
Ai primi di settembre i nostri non sono in forma, ma il problema è il gioco.
La difesa da sola non basta più. Il giropalla a 2000 all'ora è un ricordo che comincia a sbiadire.
Prenderla con Ciro è un esercizio stupido che solo i Varriale e i giornalisti faziosi possono fare.

Ah, dimenticavo: Mancini per me è un idolo, ci ha fatto vincere una furgonata di trofei.
Ma i fatti vanno osservati senza paraocchi, sempre.
Mi piacerebbe che chi segue la nazionale, in tv o sulla stampa, gli sottoponesse certe evidenze facendo le giuste domande, invece di stare lì con la lingua felpata a concionare di stronzate e a fare la solita retorica melensa. Purtroppo magno tranquillo. E tocca leggere di partite dominate facendo un tiro in porta senza che nessuno abbia il cuore di alzare un ditino.

[Gasco luis veron]

La Cazzetta dello Stronz giudica Ciro come il peggiore (4,5!), mentre a quel pippone di Berardi gli da 5,5...
Pura malafede.

Be' ma hai tralasciato la parte piu' bella: i motivi del 4.5 ad Immobile.


Questa e' la pagella ufficiale della Cazzetta dello Sporc: la sinteticita' della pagella e' secondo me un capolavoro al confine con il geniale!


Immobile 4,5: Non Lotta!


Avete visto il servizio di Raiuno delle ore 13.30 fatto dalla giornalista Scarnati (riferito alla partita di ieri sera)?

"Gli errori di realizzazione di Berardi, Jorginho ed IMMOBILE".

E quando si sarebbe mangiato questo gol  se poveraccio non gli e' arrivata manco una palla?

Tra l' altro da quando non c'e' piu' totti-go gli assist in nazionale non contano piu': almeno potevano dire che l' assist del rigore su Berardi l' aveva fatto Immobile (come a Chiesa contro la Bulgaria).

Immobile miglior assist-man della nazionale.

Le ali 3 assist in tutto.

Ma se Immobile deve fare gli assist per gli altri e i compagni non lo ricambiano facendo degli assist anche a lui (che e' il centravanti), come puo' segnare?

Se deve fa' l' assist da solo per andare in porta?

Ma l' idea che possa essere il gioco a non andare e' passato per la testa di qualcuno?

Perche' quando esce Ciro, giochiamo peggio e non segnamo lo stesso?

E Mancini invece di insistere con Mancini lo toglie sempre prima dopo averlo rincoglionito di dettami.

Io, penso che il feeling tra i due non sia mai sbocciato: e' inutile girarci attorno.

Lo fa' giocare titolare (anche se mancava Belotti), ma come puo' lo toglie: forse per dimostrare che lui ci ha provato ma e' Immobile che non va'?

E lo toglie (fateci caso), sempre dopo che Ciro ha sfiorato un gol, o appunto ha fatto un assist importante (come quello di ieri per il rigore che rimame la nostra occasione piu' grande da gol in tutta la partita).

Ciro,.prendi la decisione giusta: hai fatto i tuoi gol in nazionale e hai vinto l' Europeo quindi rimarrai negli almanacchio stesso.

[zorba]

Manca qualcuno o sbaglio?

Zagnolo...

 

[Gasco luis veron]

totti in Nazionale

58 presenze

9 gol

Campione del Mondo con 1 gol su rigore.


IMMOBILE in Nazionale

54 presenze

15 gol

Campione d' Europa con 2 gol su azione.

Il primo, osannato da tutti i media, e messo sempre al centro del tipo di gioco della squadra dai vari tecnici (Zoff e Lippi), perche' reputato un campione.

L' altro (Immibile), condiderato dai media meno di Raspadori e mai messo al centro del gioco da parte di Di Biagio (nel suo breve periodo nella Nazionale maggiore), prima e da Mancini (dopo).

Qual' e' la differenza tra i due giocatori nei numeri?

Ci stanno prendendo tutti in giro: e' evidente.

[Ataru]

gli assist


 




 




 

[Gasco luis veron]

gli assist


 

Vero, quelli che quando li fa' Immobile neanche li nominano!

A volte neanche in telecronaca vengono raccontati: siamo all' assurdita'.

😤😤😤




 




 

[Fabio70rm]

Mancini vuole che il centravanti sia solo sponda? Che faccia il "regista offensivo"? Che segni solo per sbaglio dei difensori?

Con Immobile ha sbagliato allora tipo di giocatore.

E sbaglia Ciro a rispondere presente alle convocazioni!!

C'è un'unica soluzione: Ciro si deve rifiutare d'ora in avanti di rispondere alla Nazionale, perchè se deve essere "impiegato" a cazzo come è impiegato ora è solo sangue amaro ed insulti da caproni ignoranti e beceri.

Poi mi hanno criticato quando ho detto che Insigne è una mezzasega, che in questa Nazionale non serve a nulla, che Berardi è un giocatore sopravvalutato, che nessuno serve come si deve Immobile...

A proposito, se ieri il suo voto era 4,5, Jorginho, Berardi ed Insigne quanto dovevano prendere???

[geddy]

Non rinuncerà mai alla nazionale Ciro. Giustamente.

[Frank 73]

Tra l' altro da quando non c'e' piu' totti-go gli assist in nazionale non contano piu'

Vabbé non contavano tanto neanche allora... dato che non se ne ricorda alcuno, se non di fantasiosi.
Tipo quello che qualche buontempone (anche qualificato) attribuì al fesso per il goal di Pirlo al Ghana nel 2006 (calcio d'angolo appoggiato dal fesso con passaggio corto all'ex milanista, che poi si accentrò e dal limite dell'area tirò in porta).

Prendiamola bene... Immobile è un'iradiddio con la maglia della Lazio e il tifoso azzurro ci sta che si aspetti lo stesso score. Se non accade, si fida degli espertoni che gli spiegano il perché.
A quelli in malafede, sia pseudo tifosi, sia pseudo giornalisti, Ciro risponda come ha sempre fatto sul campo.
Del resto, essendo in malafede, avrebbero lo stesso atteggiamento anche nel caso Ciro in nazionale producesse lo stesso bottino laziale. Lo ignorerebbero o quantomeno cambierebbero argomento. Guardate il titolo, per esempio, che alcuni giornali gli hanno dedicato per la Scarpa d'Oro e quello che gli stessi giornali gli hanno dedicato, a tutta pagina, per il tampone... l'unica prima pagina di quel giornale dedicata al miglior cannoniere italiano degli ultimi anni...
Freghiamocene e sosteniamo Ciro, lui certi meccanismi e dinamiche li conosce meglio di noi.

Quanto al ct azzurro, ha tutto il diritto di impiegarlo in modo diverso, se funzionale alla squadra. Ma evitasse di rompergli i c... per tutto il corso della partita. Forse giocando più sereno, giocando senza l'inevitabile sostituzione all'inizio del secondo tempo, potrebbe dare qualcosa in più anche in quel ruolo diverso.
Peraltro, ha già dimostrato di saperci fare con due tecnici diversi (Inzaghi e Sarri) e due moduli diversi, quindi oltre al modulo credo ci sia altro. Alla fine ciò che conta sono gli interpreti, i calciatori che affiancano Ciro nelle manovre di attacco. Quelli azzurri, bravissimi, sono tutti portati alla finalizzazione personale (Chiesa, Insigne, Berardi), quelli biancocelesti (altrettanto bravi) hanno invece nel suggerimento qualità superiore alla conclusione personale (LA, FA, Milinkovic, lo stesso Correa in precedenza). Se questi giocassero con Mancini e quegli altri nella Lazio, forse Immobile, al di là del modulo, avrebbe il problema opposto... nella Lazio segnerebbe meno che in nazionale. A prescindere dal modulo.