(La Repubblica ed. Roma)
Petkovic ora punta su Saha. Dopo la sosta tocca al francese L’oggetto misterioso della Lazio ha voglia di svelarsi e segnare. Louis Saha, solo quattro presenze per un totale di 42 minuti giocati, spinge per il debutto da titolare, dopo la sosta contro il Catania. Petkovic ci pensa perché ne ha apprezzato i progressi. Si sta convincendo che il 34enne attaccante francese meriti una chance: per questo dalla scorsa settimana lo tiene sul campo più degli altri per spiegargli schemi e movimenti. Doveva giocare già a Torino, Saha, poi il tecnico non se l’è sentita di lasciare in panchina Kozak, autore di tre gol pochi giorni prima allo Stoccarda. Con il Catania dovrebbe essere la volta buona: perché Klose — ieri ha lavorato con il pallone, convocazione quasi certa — a meno di miracoli partirà dalla panchina; Floccari è infortunato e Kozak è con la sua nazionale. Probabile a questo punto che Petkovic si affidi proprio al francese per ritrovare un gol che in campionato manca dalla sfida con il Pescara: da allora, tre partite e zero reti. E dal 10 febbraio è digiuno per le punte: contro il Napoli segnò Floccari. Va meglio in Europa League, grazie proprio alla recente tripletta di Kozak allo Stoccarda. «Ho scelto la Lazio — racconta Saha su Twitter — perché volevo cambiare e provare il campionato italiano in un grande club. E quello biancoceleste lo è. Imparare un altro calcio e un’altra cultura è un’esperienza importante. Sono davvero felice di essere qui». Il giudizio sulla serie A: «E’ dura, c’è molta tattica ma il livello qualitativo è alto. Anche gli allenamenti alla Lazio sono faticosi e personalizzati, diversi rispetto a quelli che facevo in Inghilterra». Il suo contratto scade a giugno, gli piacerebbe restare. Anche se lo tenta un’avventura negli Usa: «La Mls è un campionato interessante». Ma per ora è concentrato sulla Lazio: deve risalire, Saha vuole aiutarla. Con i gol. (giulio cardone)
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