Fanta(?)calcio: +++SI E' DIMESSO LOTITO+++

[Teo]

con me caschi davvero male, eh.
non faccio l'impiegato che si lamenta del destino cinico e baro e vota bersani sperando che massacri quelli che nella vita, lavorando, ottengono risultati migliori.
è un fatto che lotito sia un imprenditore strettamente legato alla politica: un imprenditore sui generis, se vogliamo.

Ma guarda, a me quello che fai tu non interessa proprio, perché non ti "classificherei" in base al lavoro che fai, ma a come lo fai. La classe lavoratrice, per me, è una sola, e al gioco della lotta tra poveri alimentato dai padroni non partecipo di certo.

Dico solo che Lotito è senza dubbio più bravo di te e di me come imprenditore e presidente della Lazio: per il semplice fatto che tu e io, laziali, la Lazio non l'abbiamo potuta comprare.

[jumpingjackflash]

con me caschi davvero male, eh.
non faccio l'impiegato che si lamenta del destino cinico e baro e vota bersani sperando che massacri quelli che nella vita, lavorando, ottengono risultati migliori.
è un fatto che lotito sia un imprenditore strettamente legato alla politica: un imprenditore sui generis, se vogliamo.

piuttosto difficile non esserlo a Roma dove il 90% degli appalti e dei lavori è con lo stato

[andujo]

Penso che il simile va col simile, e se uno ha modo di conoscere un Mezzadinamo fa già parte di quel giro, in qualche modo.

Non è difficile arrivare alle porte del sistema ambienton-palazzinaro, a Roma: ai tempi in cui facevo l'elettricista per conto mio ho conosciuto praticamente tutti, compresa gente che dai Mezzadinamo si faceva svuotare il cestino della carta straccia, volendo.

Il difficile è entrarci e restarci, nell'ambientone, per chi non è portato al tipo di rapporti umani che certe frequentazioni richiedono: molto più importanti di altre abilità, anche se queste, a mio avviso, non devono difettare. Certo, se fai il musicista o il medico è molto, molto improbabile venire a contatto con una Mezzadinamo: se fai il muratore, invece, qualche possibilità ce l'hai. E magari sei uno bravo, che risolve problemi, impiccia, conosce, rompe le palle, svolta le situazioni difficili, conosce quello che mette a posto la tal faccenda... E piano piano ti fai strada, e magari alla cena di fine cantiere c'è pure Cristina Mezzaroma e chissà. Le cose vanno così, non credo ai piani prestabiliti a tavolino: richiedono il concorso di un'estrema intelligenza di troppe persone: improbabile assai, è bastato un collione in mezzo a mille geni per far scoppiare lo Shuttle.

Lotito c'ha un sacco di soldi, io no. E' stato più bravo di me, non ci sono dubbi. Né credo sia meno onesto di quanto lo sia la maggior parte delle persone che non c'hanno una lira: la maggior parte delle persone fa il furbo, quando e come può. Tra uno che evade cento Euro, potendo evadere solo quei cento, e uno che ne evade un milione, potendo evadere solo quel milione, non vedo differenza.

Sulla neo-presidente della Camera, tanto per fare un esempio, ho letto giudizi del tipo: ah, è entrata alla Fao solo dopo quattro anni che si è laureata, quindi è raccomandata. Beh, no. Questo modo di pensare sta diventando sempre più comodo per giustificare sé stessi. Semo tutti bravi uguale, anzi il mejo so' io, chi è più avanti de me è perché ha barato.

Beh, manco per niente. Quello che fa Lotito non saprebbe farlo "chiunque": e la storia lo ha ampiamente dimostrato. C'è poi il fatto, non irrilevante, che lui le 20 brande da tirare fuori all'inizio le aveva: e non ricordo altri laziali precipitatisi al capezzale della nostra col valigione.

Premesso che tutto sommato Lotito non credo sia peggio di tanti altri nostri Presidenti del passato, e che come imprenditore, visto da lontano e senza conoscere la realtà della sua gestione nel dettaglio, sembra uno abbastanza capace per gli standard italiani (ma non certo per quelli stranieri: un Lorenzo Pagina o un Guglielmo Cancelli non hanno dovuto sposare nessuno per diventare un po' più "bravi" di Lotito), non capisco perchè la "bravura" di qualcuno la si giudichi solo dal successo economico.
Se per esempio, dico e sottolineo per esempio, un imprenditore sfruttasse a morte i propri dipendenti per incrementare i propri profitti o magari si facesse dare una percentuale in nero dello stipendio dei propri dipendenti e un altro invece ne rispettasse tutti i diritti e magari li incentivasse pure con premi ed attenzioni varie, e i profitti di quest'ultimo fossero alla fine minori e tuttavia l'impresa continuasse a navigare, secondo me è comunque più bravo il secondo.
O no?

[BobLovati]

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Sulla neo-presidente della Camera, tanto per fare un esempio, ho letto giudizi del tipo: ah, è entrata alla Fao solo dopo quattro anni che si è laureata, quindi è raccomandata. Beh, no. Questo modo di pensare sta diventando sempre più comodo per giustificare sé stessi.
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infatti; io ho un amico che alla FAO, tantissimi anni fa, c´è entrato perché era bravo a giocare al calcio; c´è rimasto per moltissimi anni, fino alla pensione.
Ma non è diventato Presidente della Camera, né rappresentate dell´ONU per i rifugiati

[giamma]

Per essere più precisi, sulla famosa pagina di giornale che annunciava l'arresto di Lotito (durato pochissime ore e con un non luogo a procedere) si leggeva che l'imprenditore era fidanzato con la s.na Mezzaroma, ergo aveva avuto successo e si era già arricchito ben prima di consolidarsi con il matrimonio.
Per la precisione e per piantarla coi luoghi comuni, una stronzata detta e ridetta più volte sembra diventare vera ma era e resta una stronzata.

[Boks XV]

Dico solo che Lotito è senza dubbio più bravo di te e di me come imprenditore e presidente della Lazio: per il semplice fatto che tu e io, laziali, la Lazio non l'abbiamo potuta comprare.

appoggio la mozione "Lotito bravo imprenditore e presidente" ma rilancio (l'avevo già fatto ieri ma è caduto pressochè nel vuoto, riproviamo).
Cragnotti, che di suo non è che fosse granchè più impaccato di Lotito, è stato più bravo di questo, come presidente della Lazio?

[cuchillo]

Beh, Teo a Cragnotti non ha mai detto "A", manco durante il cross default della Cirio e le successive pezze nel deretano.
Se c'è stato uno che ha sempre detto rivivrei tutto con tanto di psicodramma finale è proprio Teo.

[ThomasDoll]

Cragnotti non era impaccato in origine. La liquidazione percepita da Ferruzzi (era amministratore delegato di Enimont) lo rese parecchio più ricco di Lotito. In soldi. In agganci era nella stratosfera. Non sono stati molti a potersi permettere di fondare una Merchant Bank con la liquidazione...
Non è paragonabile con Lotito, era l'opposto: un uomo dotato di visione, capace di immaginare un calcio completamente nuovo. Non necessariamente migliore... Anche Lotito è un riformatore, ma in senso più reazionario, restauratore, moralista e improntato al rigore. Dal punto di vista dell'immaginazione e dell'innovazione calcistica, Cragnotti è stato un titano. Superiore a Berlusconi, che parla solo la lingua del potere e del denaro. La cessione di Vieri il suo capolavoro: vinco con i soldi che vi levo. L'ha pagata cara, ma chi meglio di lui per rappresentare il "giorno da leone"?
Un grande. Una stella.
Lotito è un ragioniere secchione, in confronto. Cragnotti era talmente affascinante che gli si perdonava anche l'inciampo col congiuntivo... inarrivabile, mi fa male doverlo criticare. Alla festa del centenario s'è visto che sapeva persino giocare a pallone, Lotito secondo me arriva a tre palleggi.

Mai nella vita si sarebbe assistito a una querelle come quelle viste per Pandev, Ledesma, Muslera, Cavanda, Diakité, Zarate. Cragnotti era un gran signore, non un attacchino gricio pitocco come quest'altro. La dote più grande di Lotito invece è la cocciutaggine. Non molla manco morto.

[Teo]

non capisco perchè la "bravura" di qualcuno la si giudichi solo dal successo economico.

Beh, ma il confronto verteva su questi aspetti, mi pare: capacità imprenditoriali e di gestione della Lazio.

Quanto al resto, mio papà diceva che è impossibile arricchirsi onestamente. Ma conosco un sacco di gente che camminerebbe sul cadavere della madre e sposerebbe pure un comodino, per i soldi, ma non c'ha una lira lo stesso. Insomma, non è che a esse' intrallazzoni si diventa automaticamente un Lotito. Ci vogliono capacità non comuni. Di tanti tipi.

[Boks XV]

Cragnotti non era impaccato in origine. La liquidazione percepita da Ferruzzi (era amministratore delegato di Enimont) lo rese parecchio più ricco di Lotito. In soldi. In agganci era nella stratosfera. Non sono stati molti a potersi permettere di fondare una Merchant Bank con la liquidazione...
Non è paragonabile con Lotito, era l'opposto: un uomo dotato di visione, capace di immaginare un calcio completamente nuovo. Non necessariamente migliore... Anche Lotito è un riformatore, ma più reazionario, moralista e improntato al rigore. Dal punto di vista dell'immaginazione e dell'innovazione calcistica, un titano. Superiore a Berlusconi, che parla solo la lingua del potere e del denaro. La cessione di Vieri il suo capolavoro: vinco con i soldi che vi levo. L'ha pagata cara, ma chi meglio di lui per rappresentare il "giorno da leone"?
Un grande. Una stella.
Lotito è un ragioniere secchione, in confronto. Cragnotti era talmente affascinante che gli si perdonava anche l'inciampo col congiuntivo... inarrivabile, mi fa male doverlo criticare. Alla festa del centenario s'è visto che sapeva persino giocare a pallone, Lotito secondo me arriva a tre palleggi.

perfetto, tanto mi basta.
quindi evidentemente, in potenza, un'altra Lazio sarebbe possibile.
certo, ci vorrebbe un visionario.

[ThomasDoll]

Allora adesso la domanda la faccio io: se Lotito avesse preso la Lazio, poniamo, nel 94, come sarebbero andate le cose?

Secondo me non ci sarebbe nessun club quotato in borsa, roma e Juve hanno copiato il Cragna. Ma scudetti e coppe li avremmo vinti?

[giamma]

Anche su Cragnotti resistono molti luoghi comuni, fino all'anno prima dell'entrata in borsa ha gestito la Lazio con larghezza piuttosto oculata, poi nell'imminenza della quotazione fece una sontuosa campagna acquisti, restò con solo il 20% delle azioni e da quel momento il passivo della Lazio s'impennò a dismisura, quando vincemmo lo scudetto il nostro patrimonio (team + proprietà) era ancora attivo (sulla carta data la volatilità delle quotazioni dei calciatori), ma subito dopo col crollo del valore del team e le spese che invece continuavano ad aumentare oltre ad una serie di operazioni malriuscite ci portarono al disastro che ancora stiamo pagando. Il giudizio come presidente resta comunque positivo, per vincere quello che abbiamo vinto avrei a priori firmato un successivo fallimento, però oltre che pro-domo nostra mi sembra abbia agito anche (se non soprattutto) pro-domo sua, di persona penso che ci abbia più guadagnato che perso. (correggetemi se sbaglio, grazie.)

[ThomasDoll]

Secondo me aveva immaginato un calcio che si sta realizzando, nemico del quale è anche Lotito.
L'azzeramento del patrimonio calciatori, che ho sentito nominare per la prima volta da lui dopo lo scudetto. La loro assimilazione definitiva al lavoratore dipendente. Il che avrebbe significato niente ammortamenti, ma solo il costo delle retribuzioni in bilancio. Certo, anche zero plusvalenze, ma se un calciatore puoi limitarti ad assumerlo senza "acquistarlo" squadre come la Lazio possono colmare il gap. Tra l'altro è giusto che un calciatore sia considerato diversamente da un'immobilizzazione, essendo una persona. Che se la moglie non vuole starci, se ne va.

[LaLazioMia]

Secondo me aveva immaginato un calcio che si sta realizzando, nemico del quale è anche Lotito.
L'azzeramento del patrimonio calciatori, che ho sentito nominare per la prima volta da lui dopo lo scudetto. La loro assimilazione definitiva al lavoratore dipendente. Il che avrebbe significato niente ammortamenti, ma solo il costo delle retribuzioni in bilancio. Certo, anche zero plusvalenze, ma se un calciatore puoi limitarti ad assumerlo senza "acquistarlo" squadre come la Lazio possono colmare il gap. Tra l'altro è giusto che un calciatore sia considerato diversamente da un'immobilizzazione, essendo una persona. Che se la moglie non vuole starci, se ne va.

Cose che sostengo da anni . Assimilare i calciatori agli uomini di spettacolo. Liberi professionisti con contratti a stagione...teatrale.

[Teo]

perfetto, tanto mi basta.
quindi evidentemente, in potenza, un'altra Lazio sarebbe possibile.
certo, ci vorrebbe un visionario.

No, purtroppo.

Il Dottore pagò la Lazio poco, rispetto a quanto vale adesso. Calleri (monumento più grande di tutti all'ingresso di Formello, con obbligo di genuflessione all'entrata e all'uscita) se la fece pagare bene, ma la Lazio valeva ancora molto poco, come club: perché nel '91 era un Bari, un'Atalanta.

Il Dottore buttò dentro soldi per le prime due campagne acquisti. Tanti. Poi, SOLDI SUOI NELLA LAZIO NON NE MISE MAI PIU'. Tirò avanti tre anni per chiudere il bilancio a zero (gli anni di Esposito, Piovanelli, Romano) come chiedeva la Borsa, poi vendette mezza società. E iniziò i giochini dei travasi da una società all'altra (famosa la sponsorizzazione di Coppa Coppe, Del Monte pagò 7 miliardi di lire per 9 partite).

Per carità, per me poteva anche vendere i figli a un mercante di schiavi, fosse servito a vincere un altro scudetto. Quando si tratta della Lazio, di scrupoli me ne faccio pochi.

Ma oggi quel percorso non sarebbe possibile. Nemmeno Cragnotti potrebbe ritentarlo.

[ThomasDoll]

Oggi non sarebbe possibile perché c'è già stato un Cragnotti.
C'è stata Stream, c'è stata l'entrata in borsa, ci sono stati i giochi di plusvalenze, la Juve gestita managerialmente da Giraudo e Moggi, la roma per la quale sensi si svena, il parma che entra nell'inganno Parmalat, calciopoli...
Cragnotti è arrivato che Berlusconi pareva aver cambiato il calcio, imprimendo un'ulteriore spinta in avanti. Che calcio sarebbe se non ci fosse stato lui? Secondo me lo scudetto a roma non sarebbe arrivato, da nessuna delle due sponde.

[Drenai]

l'ho scritto ieri. nel calcio di oggi un altro cragnotti non è possibile, non nella lazio, proprio in generale. infatti la rioma è da due anni che lo cerca disperatamente e non lo trova.

oggi c'è una sola strada per sovvertire le sorti di una società, ed è lo sceicco. quindi mettiamoci il cuore in pace. tutte le altre realtà sono gestite da dei lotito. alcuni forse piu simpatici, molti di sicuro meno bravi.

[ThomasDoll]

non serve esattamente lo sceicco che butta soldi, però. Serve qualcuno capace di fare un investimento da 500 milioni a medio termine. Basterebbe un Moratti meno insulso. Ti compri la Lazio e metti sul tavolo 100 milioni per fare la squadra più altri 300 per sostenerla nel biennio successivo, vinci e poi gestisci. Ma, oggi come allora, devi vincere. Se fai un decennio da grande squadra entri nel livello superclub e allora, con quei ricavi, il discorso può cambiare.

[Drenai]

non lo so, può anche darsi, ma il moratti di oggi non è quello di 20 o 10 anni fa. oggi anche l'inter ridimensiona le spese e gli ingaggi. certo lo fa su un budget triplo rispetto a noi, ma questo accade perchè è l'inter, non perchè è moratti. se moratti fosse il presidente della lazio OGGI, non credo si comporterebbe molto diversamente da lotito.

viceversa guarda il psg. dal nulla totale a cercare di prendere rooney ronaldo e mourinho... è l'unico modo nel calcio di oggi per rivoluzionare le gerarchie.
poi che i soldi da soli non bastano siamo daccordo, basta guardare alle 2 squadre di manchester.

[BobLovati]

... e bisogna anche dire che, senza Corroalciopoli ( organizzata, musicata e diretta da un´azienda amica ), il Moratti in oltre 10 anni non aveva vinto manco a rubamazzo