Autore Topic: Maró  (Letto 8266 volte)

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Offline Andre

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Maró
« : Venerdì 15 Marzo 2013, 21:01:15 »
Ho capito bene ? Dopo esserci impegnati a farli tornare in India ora ci rifiutiamo mantenere la parola data ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Il frigorifero

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Re:Maró
« Risposta #1 : Venerdì 15 Marzo 2013, 22:48:47 »
Esattamente. Però, anche se non ci facciamo una bella figura e va detto chiaramente, penso che alla fine sia giusto che stiano qui. Perché, almeno da quello che mi è sempre capitato di leggere, l'incidente non sarebbe avvenuto in acque indiane. Quindi l'India li avrebbe trattenuti, senza il minimo diritto di farlo, per quasi un anno e mezzo. Al punto che in molti (in India) sostengono che il governo sapesse benissimo che non glieli avrebbero restituiti e, consapevole di non avere competenza per giudicarli, avrebbe scelto di togliersi la patata bollente in questo modo. Adesso fingerà di arrabbiarsi un pò e poi tanti saluti. Questo è il sospetto che hanno molti indiani.

Comunque, oltre a tutto ciò, io sarei proprio curioso di capire bene in che maniera andarono le cose. Mi spiego:

1) Mi pare stranissimo che, due militari, improvvisamente impazziscano e sparino a sangue freddo su due pescatori che stavano a pescare i tonni con la rete. Mi sembra improbabile. Quindi, se questi uomini erano davvero là per pescare, come minimo non davano affatto questa impressione.

2) Trovo altrettanto improbabile che si apra il fuoco così a bruciapelo. Senza lanciare mezzo avvertimento a nessuno.
(Infatti i nostri soldati dissero che la barca, che puntava dritta verso la loro, aveva per tre volte ignorato gli avvertimenti e gli inviti a mantenere la distanza).


Non so. Difficilmente si farà chiarezza sull'accaduto.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline benvolio

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Re:Maró
« Risposta #2 : Sabato 16 Marzo 2013, 10:30:57 »
Da quanto ho potuto leggere, il problema e'giuridicamente abbastanza complesso. Secondo le ricostruzioni italiane, l'incidente sarebbe avvenuto in acque internazionali. Secondo le ricostruzioni indiane, invece, sarebbe avvenuto nella c.d. zona contigua, e cioe' la fascia di mare fra acque territoriali ed extraterritoriali. Secondo i principi, gli indiani sostengono, su questa zona la giurisdizione penale e' dello stato confinante e cioe' non vige la extraterritorialita', tanto e' vero che hanno devoluto il caso allo Stato federale e non a quello regionale. Pero' credo che sia soprattutto uno spinoso caso diplomatico in cui la ricostruzione e dinamica dei fatti e' praticamente impossibile. Tralascio il giudizio sulla campagna elettorale svolta dalla destra sul caso dei maro'; gli indiani morti erano considerati, neanche troppo implicitamente, tipo i ricci che ahime' incautamente vengono schiacciati in autostrada...

sfumatura

Re:Maró
« Risposta #3 : Sabato 16 Marzo 2013, 13:36:37 »
Credo sarà impossibile arrivare ad una veritiera ricostruzione dei fatti, però come detto anche da frigorifero,questa mossa di mandarli in Italia dà l'idea di volersi togliere la noia del giudicarli.
Già c'avevano provato facendoli rientrare per le feste di natale, ora per le votazioni....alla fine saranno più soddisfatti in India che in Italia che sono rientrati.

Personalmente sono contenta che siano a casa.

Offline Andre

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Re:Maró
« Risposta #4 : Martedì 19 Marzo 2013, 07:53:15 »
Via l'immunità all'ambasciatore Mancini
Sonia Gandhi: l'India non va sottovalutata
Prorogato al 2 aprile il divieto di lasciare l'India. «Persa ogni fiducia nel diplomatico italiano»


La Corte Suprema indiana ha imposto all'ambasciatore italiano Daniele Mancini di non lasciare il Paese almeno fino al 2 aprile, dichiarando di non riconoscere la sua immunità diplomatica. Lo riferiscono i media indiani. Intanto la Ue, in una nota ufficiale, annuncia di «non far parte della disputa legale» che contrappone Italia e India.
«PERSA LA FIDUCIA» - Quando il legale del diplomatico italiano ha detto alla Corte di potersi fidare «che il diplomatico non lascerà l'India», il presidente della Corte Altamas Kabir ha detto di aver perso ogni fiducia nell'inviato italiano, precisando che è inaccettabile rivendicare l'immunità diplomatica dopo essere volontariamente sottoposto alla giurisdizione della Corte.

L'AVVERTIMENTO DI SONIA - Intanto la presidente italo-indiana del partito del Congresso, Sonia Gandhi, ha dichiarato martedì sulla vicenda che riguarda i marò che «nessuno deve pensare di sottovalutare l'India». La donna più potente del Paese ha formulato il rilievo durante un vertice della formazione politica da lei presieduta che ha esaminato diverse questioni di attualità. «La questione - ha ancora detto - è in mano alla Corte Suprema e noi ci rimetteremo alle sue decisioni».

New Delhi: «L'ambasciatore non ha immunità»

L'AMBASCIATORE - Nell'incontro convocato a New Delhi per il 18 marzo e rinviato al 2 aprile, l'Alta Corte ha spiegato che il permesso elettorale è stato concesso a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dopo che il governo italiano e il suo ambasciatore si erano sottoposti alla sua giurisdizione e che Mancini si era impegnato per il ritorno dei due a tempo debito nel Paese asiatico. L'ambasciatore italiano, in ogni caso, oggi «non era presente» in aula. La Corte gli aveva ordinato giovedì scorso di non lasciare il Paese.

Divieto d'espatrio fino al 2 aprile, decide Corte Suprema

IL PERMESSO - La corte non si esprimerà comunque sul mancato ritorno dei marò, accusati di aver ucciso due pescatori indiani, sino alla scadenza del 22 marzo entro la quale i due fucilieri di marina dovrebbero far ritorno in India. Praticamente Latorre e Girone «non hanno ancora violato le nostre direttive», ha detto il presidente della Corte, affermando appunto che «bisogna attendere il 22 marzo per esprimersi «ascoltando anche l'opinione del governo centrale che è parte di questa vicenda».

LA UE: «FUORI DALLA DISPUTA» - L'Ue «non fa parte della disputa legale» tra Italia e India e «perciò non può prende posizione nel merito degli argomenti legali riguardanti la sostanza del caso». Lo afferma in una nota all'Ansa un portavoce di Catherine Ashton, responsabile per la politica estera dell'Ue. L'Ue esprime tuttavia «l'incoraggiamento» a Italia e India perchè trovino una «soluzione amichevole» nell'ambito del «rispetto delle regole internazionali». «Come fatto sin dall'inizio di questo caso - è scritto nella nota - incoraggiamo Italia ed India a trovare una soluzione di reciproca soddisfazione, basata sulla Convenzione sul diritto del mare e sul diritto internazionale, esplorando tutte le vie per una soluzione amichevole». Ribadendo quanto affermato già venerdì scorso, la Ue poi «prende nota delle discussioni in corso tra India e Italia e continua a sperare che una soluzione consensuale possa essere trovata attraverso il negoziato ed il rispetto delle regole internazionali».

LA REAZIONE DEL GOVERNO - Successivamente in un comunicato del governo italiano sulla vicenda dei marò diffuso dalla Farnesina, il governo italiano precisava: «La decisione della Corte Suprema di precludere al nostro Ambasciatore di lasciare il Paese senza il permesso della stessa Corte costituisce un'evidente violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche che codifica principi universalmente riconosciuti. Continuiamo a far valere anche formalmente questo principio, fondamentale per le relazioni tra gli Stati, e principio-cardine di diritto consuetudinario e pattizio costantemente ribadito dalla Corte Internazionale di Giustizia. Il rientro in India dei due fucilieri di Marina Latorre e Girone sarebbe stato in contrasto con le nostre norme costituzionali. L'Italia ribadisce la propria convinta volontà di pervenire a una soluzione della vicenda dei marò, avviando ogni utile consultazione. Ciò nello spirito delle amichevoli relazioni che desidera mantenere con l'India, nella consapevolezza della importanza dell'India, sia sotto il profilo bilaterale sia sul piano delle sfide e delle responsabilità globali che ci accomunano».
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Offline AlenBoksic

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Re:Maró
« Risposta #5 : Martedì 19 Marzo 2013, 08:13:40 »
Tralascio il giudizio sulla campagna elettorale svolta dalla destra sul caso dei maro'; gli indiani morti erano considerati, neanche troppo implicitamente, tipo i ricci che ahime' incautamente vengono schiacciati in autostrada...

Aggiungo solo che nel caso si fosse trattato di qualche pescatore italiano ucciso in acque internazionali da soldati tunisini vedevi cagnara sollevano in caso non fossero stati giudicati in Italia ( quelli del Cermis invece tutti zitti, ubi maior...)

P.S.: Stiamo facendo la tradizionale figura dei magliari e questo non aiuta certo. Teniamo presente che l'India è un paese continente emergente verso cui le nostre esportazioni negli ultimi anni stavano crescendo con percentuali a due cifre.
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Offline AlonZo

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Re:Maró
« Risposta #6 : Martedì 19 Marzo 2013, 12:24:13 »
Aggiungo solo che nel caso si fosse trattato di qualche pescatore italiano ucciso in acque internazionali da soldati tunisini vedevi cagnara sollevano in caso non fossero stati giudicati in Italia ( quelli del Cermis invece tutti zitti, ubi maior...)

P.S.: Stiamo facendo la tradizionale figura dei magliari e questo non aiuta certo. Teniamo presente che l'India è un paese continente emergente verso cui le nostre esportazioni negli ultimi anni stavano crescendo con percentuali a due cifre.

vero.

Teniamo anche in considerazione però che se al posto del nostro ambasciatore ci fosse stato quello di un "altro stato" a quest'ora era già stata dichiarata guerra all'India intera.

Sarebbe auspicabile non fare figure da peracottari ma neanche farsi prendere per i fondelli.

Offline Andre

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Re:Maró
« Risposta #7 : Martedì 19 Marzo 2013, 12:29:08 »
bhè, io inizierei a mantenere le parole date, e poi ti difendi con tutti i mezzi possibili ...

ormai la frittata è servita, e meno male che c'é un tecnico come Ministro  ::)
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Offline Eagles71

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Re:Maró
« Risposta #8 : Martedì 19 Marzo 2013, 12:37:43 »
una parola data non mantenuta non è mai un bel segnale.

Poi cosa ci sia sotto non ho mezzi per giudicare, ma rimane che ci sia stato un dietro front stavolta del ministero italiano che non mi convonce del tutto.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline AlonZo

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Re:Maró
« Risposta #9 : Martedì 19 Marzo 2013, 13:12:04 »
Vero.

Ma iniziamo a dire che noi stavamo "facendo i signori" che l'India deteneva illegalmente due nostri militari? E' una situazione contorta e complicata dalle elezioni sia in India che in Italia che ha portato i rispettivi governi ad assumere scelte che forse altrimenti non sarebbero state assunte.

Offline AlonZo

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Re:Maró
« Risposta #10 : Martedì 19 Marzo 2013, 14:20:52 »

Offline Il frigorifero

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Re:Maró
« Risposta #11 : Martedì 19 Marzo 2013, 14:59:24 »

Ma iniziamo a dire che noi stavamo "facendo i signori" che l'India deteneva illegalmente due nostri militari?



Questo è il punto fondamentale, secondo me. Se l'incidente fosse avvenuto, come mi è sempre sembrato di sentire e leggere in giro, in acque internazionali allora l'India non avrebbe alcun diritto di processarli. Viceversa, ovviamente, qualora fosse avvenuto in acque contigue. Comunque, come detto in precedenza, sarebbe importante fare luce su tutto l'episodio in sé perché, così come raccontato dagli indiani, senza offesa per nessuno, mi convince proprio poco. Lo so che sarò cattivo e maligno ma, prima di tutto, mi piacerebbe appurare se le persone uccise fossero veramente innocenti pescatori. E non lo dico per cattiveria, è solo che continuo a ritenere inverosimile che dei soldati, senza lanciare mezzo avvertimento, aprano il fuoco su due poveretti che stanno su una barchetta con le reti da pesca per le mani. La ritengo una ricostruzione piuttosto improbabile.
Poi sicuramente resta il fatto che, dare la parola d'onore per poi non rispettarla, porta sempre a fare una cattiva figura.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline Andre

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Maró
« Risposta #12 : Mercoledì 20 Marzo 2013, 21:08:27 »
Roma, 20 mar. - La procura militare sta valutando se trasmettere gli atti sul caso dei due maro' alla procura ordinaria che indaga sull'ipotesi di reato principale, quella di omicidio volontario. E' quanto si apprende dopo che nel pomeriggio negli uffici di viale delle Milizie sono stati sentiti dal procuratore militare Marco De Paolis i due fucilieri di Marina accusati di aver ucciso per errore due pescatori indiani in un'operazione antipirateria. Latorre e Girone risultano indagati dalla stessa procura militare per "violata consegna aggravata" e "dispersione di oggetti di armamento": in pratica, si cerca di capire se abbiano commesso o no irregolarita' nell'uso delle armi o se ci sia stato non rispetto delle regole di ingaggio proprie del tipo di missione svolta a bordo della Enrica Lexie. A margine dell'interrogatorio, fonti di Governo hanno ribadito che "l'Italia e' sicura di avere la giurisdizione sul caso", pur auspicando "l'apertura di un arbitrato internazionale" per la soluzione della controversia. Le stesse fonti ricordano, infatti, che: l'incidente e' avvenuto in acque internazionali, a 20,5 miglia dalla costa; quando il comandante della Enrica Lexie ha accettato l'invito della Guardia Costiera locale a rientrare nelle acque territoriali indiane si trovava a 30 miglia dalla costa; il comandante del Saint Anthony non ha visto chi ha sparato perche' stava dormendo e non e' in grado nemmeno di dire da quale imbarcazione siano arrivati i colpi, sebbene fosse pieno giorno; una perizia balistica indiana ha accertato che i fucili che hanno sparato non erano quelli assegnati a Latorre e Girone. Non solo: la Corte Suprema indiana non ha riconosciuto ai due maro' l'immunita' funzionale formalmente dichiarata anche dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aia. (AGI) .
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Offline AlenBoksic

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Re:Maró
« Risposta #13 : Giovedì 21 Marzo 2013, 08:45:45 »
Questo è il punto fondamentale, secondo me. Se l'incidente fosse avvenuto, come mi è sempre sembrato di sentire e leggere in giro, in acque internazionali allora l'India non avrebbe alcun diritto di processarli. Viceversa, ovviamente, qualora fosse avvenuto in acque contigue. .

il discorso delle acque internazionali è molto relativo: l'omicidio si concretizza dove è la vittima, non dove risiede l'omicida, e in questo caso la vittima era su nave indiana.
Il problema è nato a monte, ossia quando la nave è entrata in porto indiano.
Quello è l'errore fondamentale.
E clamoroso è che si imbarchino soldati su navi mercantili con questi compiti senza averne stabilito e regolato in partenza i termini con gli armatori.

Voglio 11 Scaloni

Offline Il frigorifero

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Re:Maró
« Risposta #14 : Giovedì 21 Marzo 2013, 12:32:34 »
il discorso delle acque internazionali è molto relativo: l'omicidio si concretizza dove è la vittima, non dove risiede l'omicida, e in questo caso la vittima era su nave indiana.



Davvero? Io la sapevo diversa. Ero convinto che, chi commette un reato in acque internazionali, dovesse esser processato da un tribunale del suo Paese.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline AlenBoksic

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Re:Maró
« Risposta #15 : Giovedì 21 Marzo 2013, 14:09:56 »
Questo non so,
però è anche vero che la nazione di cui sono originarie le vittime spesso e volentieri incrima (e talvolta processa) chi ritiene essere i responsabili, come nel caso di Ilaria Alpi o degli altri italiani uccisi all'estero.
Voglio 11 Scaloni

Offline Il frigorifero

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Re:Maró
« Risposta #16 : Giovedì 21 Marzo 2013, 20:38:36 »
ROMA - Il governo italiano, dopo un negoziato condotto con l'India dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, ha deciso di rispettare gli accordi raggiunti in precedenza e di rispedire a New Delhi i due marò accusati di avere ucciso due marinai nel febbraio del 2012. In un comunicato Palazzo Chigi rende rende noto che "sulla base delle decisioni assunte dal Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, il Governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai marò e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha deciso che torneranno in India domani". La decisione chiude una fase delicatissima dello contro fra i due paesi sul destino dei due sottufficiali di Marina che erano imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie. Staffan De Mistura ha poi precisato: "Il governo indiano ha garantito che non ci sarà la pena di morte nei loro confronti" e poi ha precisato:  "La parola data da un italiano è sacra: noi avevamo sospeso" il loro rientro "in attesa che New Delhi garantisse alcune condizioni".

I due militari partiranno stasera per l'India accompagnati dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, risiederanno nell'ambasciata italiana a New Delhi e avranno "libertà di movimento". Lo ha assicurato lo stesso De Mistura aggiungendo: "potranno anche andare al ristorante se vogliono".  La decisione "è stata difficile e condivisa, non facile per le famiglie dei due fucilieri - ha aggiunto il sottosegretario - Da parte del governo c'è l'assicurazione che le famiglie saranno tutelate".

La decisione arriva a 24 ore dalla data posta dal ministro della Giustizia indiano Ashwani Kumar come limite per una soluzione pacifica della vicenda: "I due militari possono ancora tornare in India entro il 22 marzo e, se accade, questa spiacevole situazione potrà essere sanata", ha detto Kumar al quotidiano indiano The Telegraph.

Si scioglie così momentaneamente la crisi che aveva opposto Delhi a Roma dopo il rifiuto del ministero degli Esteri di adempiere alla richiesta indiana di far rientrare i due imputati a cui era stato concesso il permesso di tornare in Italia per votare. La decisione è stata presa, si legge in un comunicato di Palazzo Chigi, dopo che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone avevano incontrato il premier Mario Monti, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e il Sottosegretario agli Esteri Steffan de Mistura "per valutare congiuntamente la posizione italiana e i risultati delle discussioni avvenute tra le autorità italiane e quelle indiane".

"La posizione del governo era stata definita in mattinata in un'apposita riunione del CISR (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica) presieduta dal Presidente Monti, alla quale hanno partecipato i Ministri degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, dell'Interno Anna Maria Cancellieri, della Giustizia Paola Severino, della Difesa Giampaolo Di Paola, dell'Economia e Finanze Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico Corrado Passera,  i Sottosegretari Antonio Catricalà e Gianni De Gennaro. Sulla base delle decisioni assunte dal CISR, il governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha ritenuto l'opportunità, anche nell'interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l'impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in Italia  entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione".

Napolitano: "Senso di responsabilità". Il capo dello Stato ha mostrato apprezzamento per il "senso di responsabilità" con cui i due marò hanno accolto la decisione del governo augurandosi un "sollecito, corretto riconoscimento delle loro ragioni".
(21 marzo 2013)
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Offline hidalgo

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Maró
« Risposta #17 : Giovedì 21 Marzo 2013, 21:18:31 »
Io ti restituisco due militari, tu mi rendi un ambasciatore.
Se ti fermi sulla casella "imprevisti" o "probabilità" peschi una carta.
Ogni volta che transiti dal "via" incassi 20 euri.



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« Risposta #18 : Giovedì 21 Marzo 2013, 22:09:19 »
Io ti restituisco due militari, tu mi rendi un ambasciatore.
Se ti fermi sulla casella "imprevisti" o "probabilità" peschi una carta.
Ogni volta che transiti dal "via" incassi 20 euri.



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Effettivamente, non rispettando la parola data, non avevamo fatto una buona figura (anche se secondo me non è giusto che, allo stato attuale delle cose, questi due militari debbano essere detenuti in India). Però il modo in cui si è conclusa la vicenda, con calata di brache all'ultimo minuto e clamoroso dietrofront, lo trovo ancor più ridicolo.
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Offline Frusta

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Re:Maró
« Risposta #19 : Giovedì 21 Marzo 2013, 22:38:43 »
Ma chi cazzo la sta gestendo la situazione, Willy il Coyote?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.