Game over

[Orazio Scala]

Forse perché vogliono sentire la reprimenda del censore di turno. Che ha francamente rotto i coglioni molto di più, ma magari non se ne accorge


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Per me avete molto scassato di più la minchia tu e gli altri tre quattro bombardieri che avete ridotto questo posto un vomitatoio contro la Lazio.

[borgorosso]

Per me avete molto scassato di più la minchia tu e gli altri tre quattro bombardieri che avete ridotto questo posto un vomitatoio contro la Lazio.

So’ gusti: a me quelli con il ditino puntato fanno ridere prima che incazzare


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[fish_mark]

Non credevo qualcuno avesse avuto il coraggio di additare "il mercato", ma evidentemente è un argomento come l'oroscopo, buono per spiegare tutto. Gli acquisti che funzionano non vanno sulla bilancia, si pesano solo quelli che vanno meno bene. Ma perché alcuni sprecano tempo a scrivere, mi chiedo? Postate un messaggio omnibus ad agosto, "se va male qualcosa è colpa del mercato" e godetevi la Lazio, no? Dovete per forza venire qui a dimostrare di non capire nulla di calcio?

Sul.banco degli imputati oggi vanno soltanto i componenti dello staff tecnico.
Ma il mercato non lo fai con 11 giocatori forti che ti fanno 50 partite l anno. Non esiste in natura un miracolo del genere.

[Orazio Scala]

Sul.banco degli imputati oggi vanno soltanto i componenti dello staff tecnico.
Ma il mercato non lo fai con 11 giocatori forti che ti fanno 50 partite l anno. Non esiste in natura un miracolo del genere.

Il tuo obiettivo non era il mitico quarto posto?

Carino anche il concetto che le stagioni negative delle due napoletane facciano parte del nostro "culo", quella dell'Atalanta sia da prendere ad esempio e non rientri nel fato.

Una logica da vecchietti leghisti imbriachi.

[Orazio Scala]

Non basta la merda che c'è capitata, tocca sorbirsi pure quella extra di chi se l'era pazientemente messa da parte.

[borgorosso]

Il tuo obiettivo non era il mitico quarto posto?

Carino anche il concetto che le stagioni negative delle due napoletane facciano parte del nostro "culo", quella dell'Atalanta sia da prendere ad esempio e non rientri nel fato.

Una logica da vecchietti leghisti imbriachi.

Temo che tu debba cominciare ad attivare le sinapsi e rispondere in maniera molto più ragionata, perche queste stoccate da imbonitore le puoi utilizzare con un pubblico di mentecatti.

Quante volte negli ultimi 15 anni Roma e Napoli sono arrivate davanti alla Lazio? Quante volte entrambe sono arrivate davanti alla Lazio?

Negli ultimi 15 anni quante volte una o entrambe hanno conseguito la qualificazione in CL?

Fatta la ricerca? Molto bene.
Statisticamente è una anomalia la stagione della Lazio o quella di Roma e Napoli?

Sull’Atalanta stendo un velo pietoso.
Nell’era dei diritti TV (e quindi dell’immutabilità presunta) finisce per 2 volte di seguito in CL e arriva tra le prime 8 nella Coppa che conta.
L’Atalanta. Bergamo. Praticamente una frazione del Tuscolano.


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[disabitato]

Sembra di assistere al disastro dell'hindenburg.

[Davide]

Più che altro questo è il primo momento vero di difficolta...e cosa capita? Er progggetto,roma e napoli più volte in champions,la rosa corta,le correlate...manco gli snipers stanno appostati così...gente che non scriveva da mesi durante le vittorie,chissà come mai,però questo è il momento giusto per tornare alla carica...ci sta,ognuno fa quello che vuole,ma se qualcuno vi attacca non fate i verginelli oltraggiati...e io non ci sono andato leggero con le critiche però passare dal delirio da una parte al delirio dall'altra,a me,ripeto a me,fa ridere.

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[geddy]

Due volte di seguito in champions, ammazza manco il Forest di Clough o l'Ungheria di puskass. No, forse il Vicenza di Guidolin e Maini. Più consono.

[Anselazio]

Boh non capisco perché si debba ritirare fuori tutta la cosmologia della lazio Lotitiana dal  decennio scorso in poi. Se, dico SE, arriviamo in champions sarà un’annata pazzesca comunque.
Quello che si vuole capire riguarda solo questa fase... é perché una squadra che ha ottenuto grandi risultati sia stata ridotta in condizioni pietose, e poi scaraventare fuori da Formello i responsabili.
Poiché pare evidente, come sottolineato da  Davide piú volte, che sembriamo all’inizio di una pesante preparazione estiva (e infatti sembra paro paro di vedere quel tipo di partite lí, magari contro squadre tedesche piú avanti di forma), credo non servirà Poirot per scoprire i responsabili. Da Inzaghi mi aspettavo una migliore e piú pragmatica gestione di questa fase, ma alla fine se nessuno é in grado di correre  a parte Lazzari (brevilineo che entra subito in forma, altro indizio) che si puó inventare di clamoroso? (Magari tornare al 3511 a Udine).
I giocatori per me sono poco o nulla responsabili, anzi sono forse i più incaxxati.

[Wasicu]

Domanda fondamentale, per rispondere alla quale bisogna evocare cose dette e ridette che ruotano attorno a un concetto fondamentale: organizzazione.

Atalanta e Sassuolo - per rimanere ai termini di confronto più efficaci - scelgono giocatori e tecnico in funzione di una visione d'insieme, per amalgamarli in un progetto tecnico coerente.
Ne derivano due corollari fondamentali.
Primo: chiunque scenda in campo, l'undici di giornata assume immediatamente una fisionomia di squadra, poiché ha alle spalle il lavoro necessario a diventare un gruppo anche sotto quel profilo.
Secondo: in questo modo si riesce ad allungare l'organico con giocatori normalissimi, anche sul piano del prezzo.

Porto un solo esempio di matrice suino-orobica: Pašalić e Malinovs'kyj.
Due singoli individualmente non eccelsi - pienamente alla nostra portata, per capirci - che il loro tecnico alterna accanto al Papu e alle spalle di Zapata.
L'assortimento delle loro caratteristiche fa sì che un solo cambio ridisegni assetto, equilibri e schemi offensivi, con ciò che ne deriva per l'imprevedibilità e la capacità di spaccare la partita.
Per ottenere lo stesso risultato, la Lazio dovrebbe acquistare due giocatori di medio-alto livello nello stesso ruolo, con una distribuzione poco omogenea - e infatti solitamente evitata - degli investimenti: perché?

Semplice: da noi i giocatori vengono scelti sulla base di criteri individuali, peraltro piuttosto opachi, lasciando in secondo piano i buchi e le esigenze complessive della rosa.
Per poi affidarli al miracolato di turno, scelto per il suo nullo potere contrattuale, rinunciando al valore aggiunto di una conduzione tecnica forte.
Il tutto in un contesto disciplinare e di metodologie di lavoro pressoché lasciato al caso.
Ciò che ne esce non è una squadra, quanto una compagnia di sceneggiata napoletana: dove si recita a soggetto e dove, se manca il protagonista che interpreta 'o malamente, non si è in grado di sostituirlo e salta tutto lo spettacolo.
Ci si può stupire se altrove un giocatore non eccelso in proprio viene valorizzato e reso funzionale al progetto, mentre da noi deve camminare esclusivamente con le proprie gambe?

Cose dette e ridette, me ne rendo conto, ma per il fatto che la radice del problema è immutabile: la concezione di Lotito, da oratorio anni '50, in materia di fare calcio.
Condita dalla filosofia dei motori al minimo, del piede alzato dall'acceleratore, dell'hic manebimus optime una volta raggiunte posizioni a lui convenienti: con gli interessi personali anteposti a tutto campo a quelli del club, e la "continuità aziendale" anteposta alle più elementari logiche sportive.

Un problema, finché rimane lui, del tutto insolubile.

Per me non e' colpa di Lotito :  altrimenti fino a un mese fa'  lui aveva i meriti   
e nessuno mai lo ha significato in un modo o un altro.     Pertanto, ... modificare
il tiro ... e'  meglio ...  !!

[ThomasDoll]

Se arriviamo in Champions (e ci arriveremo) sarà un risultato che avremmo sottoscritto con gioia a settembre.
Ma se ci arriviamo con un filotto di sconfitte, a oggi tre consecutive e 4 su 6 partite, sarà un risultato che riterremo, tutti, minimo, risibile, povero, di ripiego, insoddisfacente, triste, brutto, e altri 27 aggettivi a piacere.
Perché abbiamo lottato e difeso come pantere, casa per casa, social per social, giornale, televisione, universo mondo il nostro diritto a giocarci sul campo le nostre possibilità di scudetto.
Non si fa un record del mondo in semifinale nei 100 per poi camminare sciancati in finale.
Noi (intendo la squadra, non i tifosi) dobbiamo essere incazzati neri per questo finale.
Dobbiamo fare il fuoco dalle nari. Dobbiamo spaccare tutto per la rabbia. Come Patric.
Altro che contentini.
Poi, spaccato tutto, venga quello che ci meritiamo.
Ma così è troppo brutto.

[disabitato]

A gennaio si e a data per scontata la qualificazione Champions (i numeri non facevano pensare altrimenti). Si è puntati a conservare lo status quo pur non disdegnando anticipare l'arrivo di una punta.

Insomma, l'impressione è che lo scudetto fosse non il fine quanto il mezzo per entrare in Champions.
Non a caso oggi è tutto un "facciamo i punti utili per la CL".

Come si verificano gli eventi contribuisce alla percezione degli stessi. La Lazio pre covid aveva perso solo due volte, la Lazio post covid già è arrivata a quattro.
Ora, avremmo firmato tutti col sangue di arrivare alla 32ª giornata con sole sei sconfitte, quindi il bilancio asettico numerico resta positivo: Champions ancora ampiamente alla portata e Supercoppa in bacheca.
Il fatto è che ad un certo punto eri primo in classifica ed alla ripresa eri a -1 dalla capolista.

Ecco l'essersi presentati alla ripresa in questo stato generale (medico, atletico, mentale) VERGOGNOSO non ha giustificazione alcuna.
Non so chi abbia sfasciato il giocattolo, ma questo scampolo di campionato fa cambiare la percezione della stagione intera.
Io non mi masturberò con la qualificazione in CL. Quando avremo il conforto della matematica (occhio che il quarto posto potrebbe non bastare), archivierò la stagione 2019-2020 nello scaffale "manca un soldo per fare una lira".

Certo, che anche la possibilità la lotta per il titolo fosse una nostra allucinazione collettiva.

Occasione persa.

Dio non voglia che lo scudetto lo vinca una fra Inter ed Atalanta, perché il quel caso sarebbe da radere al suolo formello.
Qualora lo vincesse la Juve, saremo l'ennesima squadra che si è schiantata contro la loro corazzata.

[Il frigorifero]

Domanda fondamentale, per rispondere alla quale bisogna evocare cose dette e ridette che ruotano attorno a un concetto fondamentale: organizzazione.

Atalanta e Sassuolo - per rimanere ai termini di confronto più efficaci - scelgono giocatori e tecnico in funzione di una visione d'insieme, per amalgamarli in un progetto tecnico coerente.
Ne derivano due corollari fondamentali.
Primo: chiunque scenda in campo, l'undici di giornata assume immediatamente una fisionomia di squadra, poiché ha alle spalle il lavoro necessario a diventare un gruppo anche sotto quel profilo.
Secondo: in questo modo si riesce ad allungare l'organico con giocatori normalissimi, anche sul piano del prezzo.

Porto un solo esempio di matrice suino-orobica: Pašalić e Malinovs'kyj.
Due singoli individualmente non eccelsi - pienamente alla nostra portata, per capirci - che il loro tecnico alterna accanto al Papu e alle spalle di Zapata.
L'assortimento delle loro caratteristiche fa sì che un solo cambio ridisegni assetto, equilibri e schemi offensivi, con ciò che ne deriva per l'imprevedibilità e la capacità di spaccare la partita.
Per ottenere lo stesso risultato, la Lazio dovrebbe acquistare due giocatori di medio-alto livello nello stesso ruolo, con una distribuzione poco omogenea - e infatti solitamente evitata - degli investimenti: perché?

Semplice: da noi i giocatori vengono scelti sulla base di criteri individuali, peraltro piuttosto opachi, lasciando in secondo piano i buchi e le esigenze complessive della rosa.
Per poi affidarli al miracolato di turno, scelto per il suo nullo potere contrattuale, rinunciando al valore aggiunto di una conduzione tecnica forte.
Il tutto in un contesto disciplinare e di metodologie di lavoro pressoché lasciato al caso.
Ciò che ne esce non è una squadra, quanto una compagnia di sceneggiata napoletana: dove si recita a soggetto e dove, se manca il protagonista che interpreta 'o malamente, non si è in grado di sostituirlo e salta tutto lo spettacolo.
Ci si può stupire se altrove un giocatore non eccelso in proprio viene valorizzato e reso funzionale al progetto, mentre da noi deve camminare esclusivamente con le proprie gambe?

Cose dette e ridette, me ne rendo conto, ma per il fatto che la radice del problema è immutabile: la concezione di Lotito, da oratorio anni '50, in materia di fare calcio.
Condita dalla filosofia dei motori al minimo, del piede alzato dall'acceleratore, dell'hic manebimus optime una volta raggiunte posizioni a lui convenienti: con gli interessi personali anteposti a tutto campo a quelli del club, e la "continuità aziendale" anteposta alle più elementari logiche sportive.

Un problema, finché rimane lui, del tutto insolubile.

La Lazio, malgrado queste sconfitte (avvenute però in un contesto eccezionale ) , occupa la seconda posizione in classifica.

Negli ultimi 12 mesi ha vinto due trofei.

Nelle ultime due occasioni in cui ha incontrato la Juventus, ha vinto in scioltezza rifilandole 6 pere in 180’.

Mi sembra un’analisi veramente dura, la tua.

Non penso che una società gestita a cazzo di cane riuscirebbe ad ottenere questi risultati. Mio parere personale, naturalmente

[Gasco luis veron]

Frigo ha detto tutto: per me anche con altri 4 giocatori di livello presi a Gennaio saremmo stati in queste condizioni perche' i giocatori di livello che abbiamo son diventati dei pali.

Cosi' come le riserve.

Solo i brevilinei stanno meglio (tipo Lazzari, ecc.): ma allora come fa' ad esser una questione di stanchezza se ad esempio Lazzari quest' anno e' uno di quelli che ha giocato di piu'?

Riflettiamo su questo elemento non trascurabile: se la squadra era cotta per i tanti impegni e per la rosa corta allora Lazzari non si doveva regger in piedi invece e' uno dei meno peggio.

Arriviamo quindi alla struttura e alla morfologia del giocatore ovvero: esser un brevilineo.

Tutto cio' riporta lla preparazione: i giocatori stanno rispondendo come avrebbero risposto di fronte ad un eventuale preparazione fisica pre-campionato.

E poi: come puo' esser la stanchezza se a parte i 25 minuti contro l' Atalanta fisicame te siamo stati impresentabili dopo 3 mesi di stop?

E in 3 mesi di stop dove non si e' giocato come si son fatti male, Correa, L.Felipe, Marusic, Milinkovic(quest' ultimo ha poi recuperato)?

E come ha fatto ad avere una ricaduta Leiva dopo aver avuto 3 mesi di stop quando non ha mai giocato?

Per farsi male i giocatori mentre non si giocava vuol dire che qualche esercizio fisico lo stavano facendo, no?

Chi parla di forza tecnica della squadra secondo me non ha centrato il problem che sta' nel lavoro fisico e nel tipo di prepatazione o, allenamenti fisici svolti durante il Lockdown e all' inizio della ripresa di campionato.

E qui' deve parlare lo staff: quello medico, fisioterapico e il coordinatore della preparazione.

[borgorosso]

Più che altro questo è il primo momento vero di difficolta...e cosa capita? Er progggetto,roma e napoli più volte in champions,la rosa corta,le correlate...manco gli snipers stanno appostati così...gente che non scriveva da mesi durante le vittorie,chissà come mai,però questo è il momento giusto per tornare alla carica...ci sta,ognuno fa quello che vuole,ma se qualcuno vi attacca non fate i verginelli oltraggiati...e io non ci sono andato leggero con le critiche però passare dal delirio da una parte al delirio dall'altra,a me,ripeto a me,fa ridere.

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Non te la prendere con me eh.
Ho sottolineato una cosa evidente a tutti: Roma e Napoli hanno fallito la stagione.
Non é vero?


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[geddy]

Il Napoli ha vinto la coppa Italia, sbagliando stagione. La Roma e' al secondo campionato di trascinamento, forse il Milan poteva dare di piu'.

[MagoMerlino]

Non credevo qualcuno avesse avuto il coraggio di additare "il mercato", ma evidentemente è un argomento come l'oroscopo, buono per spiegare tutto. Gli acquisti che funzionano non vanno sulla bilancia, si pesano solo quelli che vanno meno bene. Ma perché alcuni sprecano tempo a scrivere, mi chiedo? Postate un messaggio omnibus ad agosto, "se va male qualcosa è colpa del mercato" e godetevi la Lazio, no? Dovete per forza venire qui a dimostrare di non capire nulla di calcio?

Dai professò dicci di cosa dobbiamo parlare, spiegaci le cose, dacci i compiti e poi i voti.
Io capisco che t'eri già apparecchiato le tue vendette personali, le hai annunciate urbi et orbi e invece pronti e via ti si sono smontati la maggior parte degli assunti da cui parti per definire le opinioni altrui fesserie, argomentazioni fantasiose facilmente smentibili. E speriamo sia finita qui.

[Biancocelesti]

Speriamo sia finita qui è ciò che ci auguriamo anche noi.

Abbiamo lasciato correre un certo lasso di tempo per far sbollire la sacrosanta rabbia e amarezza del dopopartita, a caldo certe reazioni sono comprensibili.

Ora però la misura è colma, e ci rifiutiamo di lasciare correre la sequela di insulti che abbiamo letto, e i flame con altri utenti.

C'è gente che imputa ai calciatori la mancanza di amor proprio, alla stregua di "cani morti".

C'è gente che ha detto che i nostri ragazzi facevano schifo. Che siamo in mano a "coglioni inesperti", buttando quintali di merda senza colpo ferire, ignorando totalmente che così facendo INSOZZAVANO IL LUOGO CHE LI OSPITA.

"Pippe" "seghe" "indegni" e altri che ora dimentichiamo.

La famiglia Immobile ha ricevuto insulti e minacce, per lo stesso perverso meccanismo che induce certe persone a mitragliare senza pietà e senza rispetto per nessuno al sicuro di una tastiera.

La Lazio ha bisogno di SOSTEGNO, se non la si sostiene semplicemente non si è tifosi.

La Lazio va SOSTENUTA soprattutto nel momento più buio. 

La Lazio è la squadra che ci ha fatto sognare fino al 29 febbraio. Qualcosa si è rotto, di brutto. Errori sono stati fatti, tanti e gravi.

Cosa facciamo, continuiamo a non sostenerla fino al 2 agosto?

Chi non se la sente di stare qui, in convivenza e in confronto pacifico, può accomodarsi in altri lidi, qui non è il benvenuto.

E cancelleremo qualsiasi insulto relativo al mondo Lazio, insopportabile da leggere e mortificante per chi ogni giorno tiene in vita questo luogo virtuale.

Lo Staff di BC.org

[Fabio70rm]

In tutti questi anni la rosa della Lazio, a partire dal 2011, ha avuto un totale di 10/11 titolari forti, portiere escluso, e un divario enorme sia tecnico che fisico, con le riserve.

Quando tutto gira, le cose vanno alla grande, ma con l'accumularsi delle partite, del numero di partite a settimana, delle partite giocate sulle gambe, per ovvi motivi i titolari devono rifiatare, e subentrano le riserve.

Queste riserve, cambiano gli anni, ma sono sempre le stesse. Aumentano di anno in anno la loro caratura tecnica, ma ahimè le caratteristiche non cambiano.

Fragilità fisica, età, non adattabilità al calcio italiano, mancato inserimento nella rosa e nello spogliatoio...i motivi sono sempre gli stessi.

Non basta una riserva e mezza valida per sopperire ad una intera stagione.

Lato preparazione fisica, che io ricordi abbiamo sempre sofferto questo problema della preparazione fisica e dei crolli nei finali di stagione.

Ma se analizziamo le altre, anche loro hanno crolli, magari di diversa durata, e in momenti diversi.


Certo è che se io creo uno zoccolo di 14 titolari, sempre portiere escluso, valido, sano fisicamente e affamato, e gli metto vicino almeno 5 riserve di buon livello - non serve Messi, basta un Lasagna - la squadra non soffre più di tanto.

Ma devi arrivarci a quei livelli.

Oggi possiamo annoverare titolari di qualità: Immobile, Acerbi, Luis Alberto, Correa, Lazzari, SMS. più una riserva buona, Cataldi.

Ne mancano 7.

Più il portiere, da decidere se da trovare una riserva per mettergli pepe al didietro o se vendere per sostituire con qualcun altro.

A questi sette da comprare serve mettere ALMENO 5/6 riserve, che non possono essere gente come Marusic, Lukaku, Vavro, Adekanye, Bastos e Patric.

Inoltre bisogna mettersi in testa che, per il ruolo che fanno, Leiva, Lulic e Parolo sono troppo in là con l'età, nei loro ruoli si corre, si contrasta e si mena, e non hanno più la freschezza per farlo per 90 minuti, e 45 partite l'anno minimo.