io so solo che un giorno ho visto questo

[cral]

[cral]

era a Labaro. era un manichino con la maglia di Crespo e lo scudetto sforbiciato. era il 2001.
un'immagine di una violenza inaudita.
adesso qualcuno è tornato a scherzare col fuoco e con la Lazio, e lo fa da dentro.
fuori dal nostro mondo, c'è ancora questo manichino, da qualche parte.
là fuori c'è chi ci vuole impiccati, e non è l'uefa.
forse qualcuno l'ha dimenticato o non gli è mai interessato. ma se finiremo a rotoli proprio grazie a questa storia della uefa noi faremo la fine di questo manichino.
qualcuno continua a pensare di essere sulla frontiera del tifoso Laziale, di rappresentarne la prima fila, la prima guardia. Ha sbagliato posto, i cappi girano altrove però non lo si vuole capire e si continua a giochicchiare con cori, canti, striscioni. possono giochicchiare con l'uefa quanto gli pare, la tranvata arriverà dall'altro lato: perchè se ci buttano fuori dall'europa, ci faranno a pezzi in italia. A pezzi.

questa Lazio, la Lazio di Klose che segna in rimonta al 92° in un derby dopo cinque derby persi di fila, meritava rispetto e vera fedeltà.
è stata tradita invece per vecchi calcoli e dilettantismo da tifosi.
questa Lazio era da proteggere, perchè là fuori, da qualche parte ci sta ancora questo manichino che penzola e noi invece potevamo passare in vantaggio.

Invece come tutti gli introversi timidi e insicuri, ce la siamo fatta sotto e per paura del nuovo abbiamo schiacciato il presente con la scusa che nulla è governabile, mentre abbiamo paura fottuta di una nuova Lazio. non la vogliamo. Possiamo anche ribadirlo fino a fine campionato che non la si vuole questa nuova Lazio. Ma prima o poi spunterà di nuovo questo manichino, e la Lazio, crollata ora sotto l'uefa, domani con le squadre che faranno mercato sulla Lazio, sarà diventata debole, sola e fragile.

Poi a questo punto, gli attestati di orgoglio ce li stopperemoarcazzo.
Continuate a fare i duri e puri del quartierino. Fuori però ci sta un mondo, un altro mondo che ci vuole impiccati e voi gli state dando una mano.

[zorba]

Di grazia, cosa suggerisci di fare, concretamente?!?

[Fabio70rm]

Credo che le parole di cral siano un monito.

Basta atteggiamenti anti Lazio dal di dentro, è pieno di lupi fuori che vogliono sbranarci. Affrontiamoli tutti uniti sfoderando gli artigli dell'aquila, anzichè accapigliarci tra noi e favorendo la loro avanzata...

[Eagles71]

Di grazia, cosa suggerisci di fare, concretamente?!?

bisogna D E N U N C I A R E !

100% cral

[ThomasDoll]

Che intendi per denunciare, Igol?

[Eagles71]

Che intendi per denunciare, Igol?

Portare tutto alla magistratura, denunciare che siamo ostaggi di un gruppo politico di persone.
Nel frattempo si arrivi a chiudere i settori dello stadio da cui arrivano certe manifestazioni, ingresso a soli abbonati o possessori tdt (pensa a quello che dico, io manco ce l' ho, ma per la Lazio farei di tutto) .
Il popolo Laziale avrebbe potere, se alla prossima partita esponesse uno striscione che copra le 2 tribune e scrivesse a chiare lettere IL RAZZISMO CI FA SCHIFO, FORZA LAZIO IL NOSTRO TIFO.
Arriverebbe anche all' UEFA, come è arrivato lo striscione su Platini...

[disabitato]

IL RAZZISMO CI FA SCHIFO, FORZA LAZIO IL NOSTRO TIFO. (platini sei comunque un maiale)

così è perfetto, ed arriva sicuro. 

[paoletto]

sacrosanto

la connivenza è il peggio dei mali in questa situazione; e per i più disparati tipi di interessi tantissimi ne sono stati conniventi negli ultimi 15/20 anni

• comunicatori
• giornalisti
• pseudo tifosi
• inventori delle scuole di comunicazione

nel mentre c'era sempre qualcuno pronto nel frattempo con un paletto tra le gambe ad impalare da tergo i veri appassionati ed innamorati della Lazio

si spacciano per per ultras sono invece dei poveri dementi e delinquenti e si mascherano dietro una sciarpetta per definirsi golidardici regazzi

AVETE PISCIATO FUORI DAL VASO

[Teo]

La Lazio è sempre esistita, ed esisterà sempre.

Il primo manifesto del web laziale diceva che siamo noi tifosi ad essere la Lazio.

Beh, era una cazzata.

La Lazio è quella di Ancherani che esplora i segreti del calcio, quando a guardarlo non c'era nessuno.

La Lazio giocherà domani a porte chiuse, ma giocherà. Niente e nessuno potranno impedirle di farlo.

Si è giocato a calcio durante la guerra e sotto le bombe. Si è giocato a calcio per vincere anche quando la vittoria sarebbe costata la pelle. Non ci furono dubbi nello scegliere se perdere e salvare la vita o giocarsela e rischiare: perché la vita, quella vera, era in quel pallone, perché il calcio non è una metafora della vita, ma il contrario. E chi avesse accettato quel baratto sarebbe, realmente, morto per sempre senza speranza, pur rimanendo in vita.

Un comandante inglese un giorno balzò fuori dalla trincea calciando un pallone e scagliandosi contro le linee tedesche, era il 1917 o giù di lì. Poi di palloni ne uscirono fuori altri, e gli inglesi correvano e calciavano. In tanti caddero, ma chi rimase in piedi riuscì a sfondare. Avevano provato tante volte senza mai riuscire: ce la fecero con un pallone tra i piedi.

Il calcio è di chi lo gioca, nessun altro può capire come chi lo gioca il senso della vita che esso contiene.

Il pubblico, i dirigenti, l'Uefa, i giornalisti, i commenti, tutto è inutile. Insignificante. Irrilevante. Un bambino che inciampa sulla palla di gomma, prima ancora di riuscire a domarla, è il Calcio. Il tifoso più attivo non varrà mai un milionesimo di un minuto giocato dal più stronzo calciatore di terza Categoria.

La Lazio c'è e ci sarà sempre. E la rappresenterà solo chi entra in campo con la sua maglia, come è sempre stato.

[BobLovati]

d´accordo con praticamente tutti

[NebbiaBiancoceleste]

La Lazio è sempre esistita, ed esisterà sempre.

Il primo manifesto del web laziale diceva che siamo noi tifosi ad essere la Lazio.

Beh, era una cazzata.

La Lazio è quella di Ancherani che esplora i segreti del calcio, quando a guardarlo non c'era nessuno.

La Lazio giocherà domani a porte chiuse, ma giocherà. Niente e nessuno potranno impedirle di farlo.

Si è giocato a calcio durante la guerra e sotto le bombe. Si è giocato a calcio per vincere anche quando la vittoria sarebbe costata la pelle. Non ci furono dubbi nello scegliere se perdere e salvare la vita o giocarsela e rischiare: perché la vita, quella vera, era in quel pallone, perché il calcio non è una metafora della vita, ma il contrario. E chi avesse accettato quel baratto sarebbe, realmente, morto per sempre senza speranza, pur rimanendo in vita.

Un comandante inglese un giorno balzò fuori dalla trincea calciando un pallone e scagliandosi contro le linee tedesche, era il 1917 o giù di lì. Poi di palloni ne uscirono fuori altri, e gli inglesi correvano e calciavano. In tanti caddero, ma chi rimase in piedi riuscì a sfondare. Avevano provato tante volte senza mai riuscire: ce la fecero con un pallone tra i piedi.

Il calcio è di chi lo gioca, nessun altro può capire come chi lo gioca il senso della vita che esso contiene.

Il pubblico, i dirigenti, l'Uefa, i giornalisti, i commenti, tutto è inutile. Insignificante. Irrilevante. Un bambino che inciampa sulla palla di gomma, prima ancora di riuscire a domarla, è il Calcio. Il tifoso più attivo non varrà mai un milionesimo di un minuto giocato dal più stronzo calciatore di terza Categoria.

La Lazio c'è e ci sarà sempre. E la rappresenterà solo chi entra in campo con la sua maglia, come è sempre stato.

Ed invece non sono d'accordo, o per lo meno, non lo sono in parte. Non dico che i tifosi siano determinanti per le sorti di una squadra, ci mancherebbe, però sono importanti. Certo, un qualsiasi calciatore vale più di un tifoso, ma spesso e volentieri un tifoso è anche stato o è un calciatore. Faccio mio questo passo di Febbre a 90° (il mio modo di intendere il calcio)

"Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose, dopo un po' ti si mescola tutto in testa e non riesci più a capire se la vita è una merda perchè l'Arsenal fa schifo o viceversa. Sono andato a vedere troppe partite, ho speso troppi soldi, mi sono incazzato per l'Arsenal quando avrei dovuto incazzarmi per altre cose, ho preteso troppo dalla gente che amo. Ok va bene tutto, ma non lo so, forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro... Come fai a capire quando mancano tre minuti alla fine e stai 2-1 in una semifinale e ti guardi intorno e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient'altro nella testa e poi il fischio dell'arbitro e tutti che impazziscono e in quei minuti che seguono tu sei al centro del mondo e il fatto che per te è così importante, che il casino che hai fatto è stato un elemento cruciale in tutto questo, rende la cosa speciale perchè sei stato decisivo come e quanto i giocatori e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio e la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente. C'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio e che male c'è in questo? Anzi è piuttosto confortante se ci pensi..."

Senza tifosi, non è la stessa cosa.

[Eagles71]

Teo quella tua prosa è vera, ma esistere non significa competere, se ti fanno fuori dall' Europa competerai sempre meno perchè avrai meno introiti, meno visibilità, meno bimbi che avranno occasione di vederti.
Quando io mi innamorai della Lazio a 4/5 anni quei colori e quel simbolo l' ho amato perchè lo potevo condividere con altri, con mio padre che me l' ha inculcata sta Passione, ma perchè vedevo che c'era uno stadio pieno dei miei colori e quando mi ha portato per la prima volta su quelle panche verdi di legno in curva nord da lì ho capito che non me ne sarei più andato da quell' Amore, la partita la perdemmo, ma ero un' altro, mi sentìì più forte, avevo visto la partita in mezzo a tanti Laziali, il mio dolore della sconfitta era quello di altri e quindi faceva meno male.
Un bambino che vedrà la partita giovedì sera e vedrà lo stadio vuoto non avrà quella magia che ho avuto io...
La Lazio esiste prima dei suoi tifosi è vero, non l' hanno creata per darla a suoi tifosi, ma può essere anche che muoia prima dei suoi tifosi, io questa paura in questo momento la avverto, perchè è in atto una guerra per arrivare a quel punto ed è più forte di un calcio scommesse.
Una Lazio senza i suoi tifosi non è la stessa Lazio.

[disabitato]

Attenzione che il tifoso sta rapidamente mutando da TIFOSO sostenitore a fruitore di calcio.
Tutti noi siamo tifosi perché in gioventù siamo stati forgiati dentro lo stadio. Le prossime generazioni, eccezion fatta per la lodevole opera perpetrata da genitori amorevoli che che immergono i proprio figli nella Lazialità allo stadio, avranno un rapporto con la Lazio e lo stadio inevitabilmente diverso. Fino a 20 anni fa la Lazio si vedeva allo stadio, punto. Se si perde questo valore, allora tutto il resto va a rotoli.

[cral]

concretamente non difendo nessuno che non meriti difesa. affari loro non miei.
non faccio l'antropologo dello stadio: ho già pagato caro, ho già dato, ho già visto. quelli come me meritano di più, non di meno.
rinnoverò abbonamento come sempre ma se continua minaccerò di disdire e lo dirò alla società e farò il mio casino, perchè io singolarmente caccio i soldi per la società come tanti. le regole ci sono basta rispettarle. nell'ultimo mese ho perso il campionato in cui credevo ma soprattutto ho rivisto vecchi fantasmi di spaccature, di sporcizia, di trucchetti e ricattini tra tifosi. ho bisogno di aria e pazienza se l'aria arriva da una Lazio in questo momento disgraziata. Meglio fallire da stupidi in campo che pensare di fare i premi nobel sugli spalti o nell'etere.
questa rimane una Lazio più forte e migliore di molti tifosi della Lazio, quelli che non ricordano quel manichino a Labaro.

[Il frigorifero]

Di grazia, cosa suggerisci di fare, concretamente?!?

Linciarli. Massacrarli di mazzate fino a quando la Polizia non riesce a togliercene i resti dalle mani. Lo si fa una volta, per bene. Stai tranquillo che non senti più mezzo ululato. Altre soluzioni non ne vedo, perché le forze dell'ordine non faranno nulla. L'alternativa è la Lazio fuori dalle coppe. Perché è ovvio che non smetteranno da soli (gli ululati a cuadrado si sono ripetuti più volte). Lo fanno apposta, sono della roma. Ormai mi sembra palese.

[Andre]

non sono della roma ... é che la Società Sportiva Lazio non è la loro priorità

[Il frigorifero]

non sono della roma ... é che la Società Sportiva Lazio non è la loro priorità

Ho i miei dubbi, ormai. Comunque, anche se fosse così, il concetto non cambia. Dobbiamo prenderli e sbatterli fuori dallo stadio con la forza. Perché si è capito che tanto non ci tutelerà nessuno.

[Teo]

Linciarli. Massacrarli di mazzate fino a quando la Polizia non riesce a togliercene i resti dalle mani. Lo si fa una volta, per bene. Stai tranquillo che non senti più mezzo ululato. Altre soluzioni non ne vedo, perché le forze dell'ordine non faranno nulla. L'alternativa è la Lazio fuori dalle coppe. Perché è ovvio che non smetteranno da soli (gli ululati a cuadrado si sono ripetuti più volte). Lo fanno apposta, sono della roma. Ormai mi sembra palese.

Non è compito tuo risolvere il problema: tu la tua parte nel gioco già la fai. E poi, una volta varcato il confine delle regole, non ce ne sono più altri: ognuno può ritenere "giusto" quello che crede.

[sfumatura]

Linciarli. Massacrarli di mazzate fino a quando la Polizia non riesce a togliercene i resti dalle mani. Lo si fa una volta, per bene. Stai tranquillo che non senti più mezzo ululato. Altre soluzioni non ne vedo, perché le forze dell'ordine non faranno nulla. L'alternativa è la Lazio fuori dalle coppe. Perché è ovvio che non smetteranno da soli (gli ululati a cuadrado si sono ripetuti più volte). Lo fanno apposta, sono della roma. Ormai mi sembra palese.

Quando leggo certe cose mi viene da pensare che non c'è poi tanta differenza tra chi usa il cervello per salutare a paletta e chi per suggerire certi metodi.