Toto-Papa: dite la vostra!

[cuchillo]

Lo bombarderò di richieste di commenti, quello sì.

Per GMar...e per chi volesse, m'ha inviato iersera questo commento:

"Una serata densa di emozioni vere, come solo Roma sa offrire, in certi tornanti della storia, in un collaudato ma sempre nuovo mix di moderno e antico, di simboli e tecnologia, di stufe e satelliti, comignoli e parabole.
Assistere alla fumata in mezzo alla gente di Piazza San Pietro, con la consapevolezza di quanto si stava svolgendo dietro le vetrate chiuse della Basilica Vaticana e il muro della Sistina (lo scrutinio, la chiamata, "accetti?", la paura e la fiducia che si saranno alternate nell'animo dell'eletto, poi la stanza delle lacrime, la preghiera solitaria nella Cappella Paolina, l'attesa della folla e del mondo, il raffronto coi predecessori, magari un pensiero ai genitori e agli anni lontani, ecc.) è stata un'esperienza davvero unica, che mi permetto di consigliare a tutti, credenti e non. Una piazza che mi ha fatto lo stesso effetto dei vicoli di Gerusalemme vecchia, dove ci si incontra con tutte le razze e tutti gli idiomi, eppure ci si parla e ci si capisce (e si ride, apertamente o sotto i baffi) come se ci si conoscesse da sempre.
Poi è arrivato Francesco, al secolo Giorgio Mario Bergoglio, da Buenos Aires.
Ha sbaragliato tutti i pronostici, nella persona e nel nome.
Nella persona perchè, pur essendo universalmente stimato e pur avendo già avuto parecchi voti nel Conclave del 2005, lo si riteneva un candidato non più attuale anche per ragioni d'età (77 anni).
Nel nome perchè quella di Francesco era sempre stata l'invocazione dei riformatori, quasi una speranza utopica di chi cercava un'altra Chiesa, un altro paradigma, qualcosa cui "il sistema" non sarebbe mai potuto arrivare.
E invece la Chiesa, ancora una volta, ha dimostrato di saper stupire, perchè al secondo giorno di Conclave ha scelto un sicuro outsider con uno stigma e un'indicazione onomastica assolutamente sorprendenti, andando oltre ogni possibile logica di compensazione e di riequilibrio.
Non c'è dubbio, la crisi degli ultimi anni ha preparato la strada di Francesco, molto più che del Papa straniero o extraeuropeo (cose a mio avviso molto meno importanti di quanto si ritenga).
E Francesco già stasera, nella sua semplicità, ha dato indicazioni molto chiare: avrete notato che si è presentato con la sola veste bianca, senza la mozzetta rossa dei predecessori.
E ha parlato quasi solamente di Roma: sono vescovo di Roma, mi rivolgo alla comunità di Roma, ho vicino a me il mio Vicario di Roma (altra novità assoluta).
Lo avrà fatto per dimenticanza dell'Orbe? Penso proprio di no.
Lo ha voluto per sottolineare che il primo capitolo della sua riforma spirituale sarà quello di essere prima e anzitutto vescovo della sua diocesi, e solo dopo, e a cagione di questo, servitore della Chiesa universale.
in realtà è lo statuto papale autentico, ma la sua modulazione e accentuazione indica la scelta di programma e di governo dell'eletto.
Francesco sarà più Vescovo che Super-Papa, e Roma non sarà più - col tempo - il centro di ogni decisione sulle chiese locali. Ci sarà un alleggerimento, la valorizzazione della collegialità (questione aperta dal Concilio Vaticano II), la riforma della Curia nel senso appunto della sua diminuizione.
E non mi stupirei se il Pontefice andasse a stare, almeno per qualche tempo dell'anno, al Laterano, che è la vera sede della Chiesa romana, con un'altra azione di evidente potenza simbolica, già evocata dai riformatori in anni lontani.
L'uomo Bergoglio è poi di assoluto livello: sobrio, aperto, profondo, leale, capace di scelte coraggiose e del tutto disinteressato a compiacere il potere, di destra o di sinistra che sia. Drammaticamente inadatto al gioco datato dei conservatori e progressisti.
Proveranno a buttargli contro qualche vecchia storia degli anni tragici della dittatura argentina, ma sono certo che questo dossier sarà stato super valutato in tutti i suoi aspetti, sia da lui che dai cardinali che lo hanno scelto, in questi tempi difficili. Su questo un supplemento di prudenza, da parte di tutti noi, e uno sforzo di tenerci lontani dalle suggestioni più scontate ci serviranno moltissimo a capire e a giudicare.
Stasera sono quindi molto contento.
Il mio pronostico per il Conclave era stato un altro, di figura altrettanto stimata e apprezzabile, di assoluto livello. Ma sapevo che mancava quel salto che invece, in una piovosa serata romana, abbiamo fatto con gioia e convinzione".

[disabitato]

Nel concale ci deve essere stato anche Lotito con Tare, visto che hanno tirato fuori un nome che nessun giornale aveva ipotizzato.
Speriamo solo che non abbia Ruzzi come procuratore, almeno lui.

Me piace 'sto Papa!

[zorba]

Zorba, tu che hai aperto il topic, ma daverodavero
possiamo esprimere un libberopensiero (scusa la rima) su questo campo?
No perché magari ci sarebbe pure chi ieri sera all'ora di cena levava il suo (libbbero) pensiero alla teiera di Russell.

Ci mancherebbe, carissimo Frusta.

Siamo in un topic di liberi pensatori e, nel rispetto delle regole stabilite dai nostri validissimi admins, chiunque può esprimere la sua opinione sul tema indicato.

Già si analizza anche il periodo in cui il nuovo Papa operava in Argentina come guida della Compagnia di Gesù e, secondo alcune fonti (Horacio Verbitsky - nel libro 'L'isola del silenzio' del 2006), avrebbe avuto un ruolo da collaborazionista con il regime di Videla.

Potrebbe essere questa sua nuova e 'pesantissima' investitura l'occasione anche per emendare eventuali sue mancanze del passato. Chi può dirlo?!?

Lo aspetteremo alla prova dei fatti.

[Fabio70rm]

L'ho letta anche io questa cosa.

Ad ogni modo si assiste ad una bella lotta di potere tra Gesuiti ed Opus Dei...

[Mazzola]

Due giudizi personali "televisivi".

Non mi è piaciuto il "buonasera" e il fatto che è rimasto fermo immobile per un minuto e mezzo sull'attenti.

Papa di transizione ?

[Boks XV]

Due giudizi personali "televisivi".

Non mi è piaciuto il "buonasera" e il fatto che è rimasto fermo immobile per un minuto e mezzo sull'attenti.

in effetti pure io mi aspettavo un subitaneo "fiato alle trombe, Turchetti!"

[Mazzola]

in effetti pure io mi aspettavo un subitaneo "fiato alle trombe, Turchetti!"

Bravo.
Oppure un...Allegria !

[disabitato]

Papa nero?

[robylele]

non ho trovato Bergoglio nella lista dei papabili così oggi ho votato Altro..    che ho vinto?

Due giudizi personali "televisivi".

Non mi è piaciuto il "buonasera" e il fatto che è rimasto fermo immobile per un minuto e mezzo sull'attenti.

Papa di transizione ?

il buonasera non m'è dispiaciuto, restare sull'attenti mi ha fatto invece la tua stessa impressione. Mia moglie dice che era per l'emozione..

Di transizione penso per forza, calcolando che ha la stessa età di Ratzinger quando fu eletto e ha un polmone di meno.

[hidalgo]

Pare che sia un grande appassionato di calcio.
Infatti la nuova formula latina di commiato dalla funzione domenicale sarà modificata in: "ite messi est" (by fb)


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[Texmex]

Nel concale ci deve essere stato anche Lotito con Tare, visto che hanno tirato fuori un nome che nessun giornale aveva ipotizzato.

un altro parametro zero?

[zorba]

(...) e ha un polmone di meno.

 

Ora mi spiego l'affanno ed il fiatone continuo nel parlare che è apparso subito chiarissimo fin dalle sue prime parole....

Ma ha subìto un intervento chirurgico?!?

[fish_mark]

la prima impressione è stata molto positiva, la scelta del nome mi ha emozionato, perché ho subito pensato al Santo di Assisi, mite, rivoluzionario, che amava i più deboli e gli animali

stamattina quando alla radio stavano raccontando della sua passione per il calcio e per "una squadra" ero terrorizzato. Mi sono rilassato soltanto quando hanno fatto il nome del San Lorenzo.

[disabitato]

un altro parametro zero?

Moralizzato,
vecchio,
con un polmone solo.

Perfetto per la Lazio! 

[San Tommaso]

...
(San Tommaso caro, mrmoto è irlandese, gli vanno fatti i complimenti per come usa italiano e latino, invece che correggerlo su tutto sommato perdonabili inesattezze. il 90% degli italiani scrive molto peggio di lui)

.

Carissimo, ho letto e riletto quanto ho scritto e -magari mi sbaglio, eh!- ma non mi sembra di avergli corretto l'italiano (peraltro inappuntabile); al massimo il latino, che non tutti debbono per forza aver studiato, ci mancherebbe.
L'errore, semmai, l'hanno fatto i media, ed hanno continuato a perpetrarlo, durante la sua vita.
Questo intendevo e intendo; se mi sono espresso in modo meno che chiaro, ed ho offeso qualcuno, me ne scuso sinceramente.

Quanto alla seconda parte della tua parentesi (sul 90% degli italiani), non posso che concordare con te.
Tra l'altro, credo di aver incorciato MrMoto ad una delle 'nostre' cene; non mi ricordavo fosse irlandese e, in questo caso, a maggior ragione non posso che complimentarmi per il suo italiano scritto: non so se riuscirei altrettanto bene io nella lingua di San Patrizio (a proposito, è domenica).

 Una curiosità sulla numerazione [...]
A Giovanni Paolo la dicitura "Primo del nome" fu in un certo qual modo imposta dal Cardinale Benelli quando lo scrisse nell'annuario pontificio. Cosa che con Francesco non si è ripetuta.

Dici ?
Io mi rifaccio alla fonte diretta, l'Angelus del 27 agosto 1978, da Lui stesso celebrato il giorno dopo la sua elezione, cui -sommessamente- rimando : http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/angelus/documents/hf_jp-i_ang_27081978_it.html

La numerazione ci sarà in caso di un Francesco II. Quindi solo dopo la sua morte.

Per l'appunto.


Pax vobiscum.

[San Tommaso]

.

Già si analizza anche il periodo in cui il nuovo Papa operava in Argentina come guida della Compagnia di Gesù e, secondo alcune fonti (Horacio Verbitsky - nel libro 'L'isola del silenzio' del 2006), avrebbe avuto un ruolo da collaborazionista con il regime di Videla.

[...]

Lo aspetteremo alla prova dei fatti.

A proposito di "prove" e di "fatti".


Senza alcun intento polemico, riguardo a Verbitsky faccio notare che, da tutto quello che ha scritto sul tema a partire da Il Volo - Le rivelazioni di un militare pentito sulla fine dei desaparecidos, il libro che lo portò alla ribalta internazionale nel 1995, non è -finora- mai stata provata la diretta responsabilità* dell'allora Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina nella carcerazione (e relative torture connesse) dei due sacerdoti 'di base' Orlando Yorio e Francisco Jalics nel febbraio del 1976.
Mentre è evidente (nei famosi "tre documenti" citati più volte da Verbitsky) l'intervento di Bergoglio, tre anni dopo, nel cercare di far ottenere il passaporto ad uno dei due, senza riuscirci, per fargli evitare di ritornare in Argentina dalla Germania, dove si era rifugiato.
Certo, la Chiesa doveva sapere 'qualcosa' di quello che stava accadendo ai desaparecidos in Argentina (e in Spagna ai tempi di Franco, ed in Cile ai tempi di Pinochet), ma -ripeto- in tanti anni ed in tanti processi (famoso quello condotto dal Supergiudice spagnolo Baltazar Garzon che portò alla condanna di Adolfo Scilingo -il militare 'pentito' di cui al libro più sopra- a ben 640 anni di carcere !), durati anni, mai sono state portate prove definitive di una diretta responsabilità dell'attuale Papa nelle vicende denunciate.

A margine due considerazioni.

Verbitsky è indubitatamente un ottimo giornalista, vincitore di numerosi premi; ma è ideologicamente schierato dalla parte della Presidenta Kirchner, notoriamente non in buoni rapporti con l'ex arcivescovo di Buenos Aires.

Il premio Nobel del 1980 per la pace (ed attivista dei diritti civili), l'argentino Adolfo Pérez Esquivel scagiona sostanzialmente Bergoglio dalle accuse nell'intervista alla BBC che indico qui sotto.
Jorge Ithurburu, presidente dell' Associazione 24 marzo, organizzazione parte civile nei processi contro i militari argentini in Italia, all'agenzia Agi respinge le accuse di chi guarda con sospetto ai rapporti tra l'arcivescovo di Buenos Aires e la giunta militare negli anni della dittatura. «Una cosa è la responsabilità della chiesa cattolica come organizzazione, altra quella dei singoli. Bergoglio all'epoca non era neanche vescovo e di sue responsabilità individuali non c'è traccia». (L'Unità, 14 marzo 2013)
 


*<<..la justicia argentina jamás presentó una acusación en contra de Bergoglio.>> dall'articolo di BBC Mundo allegato : http://www.bbc.co.uk/mundo/noticias/2013/03/130313_papa_vaticano_francisco_eleccion_bergoglio_vinculos_gobierno_militar_jg.shtml

[San Tommaso]

.


Consentitemi altre due piccole annotazioni a margine.

Per i 'teorici'.
Papa Francesco è il primo papa gesuita della Storia.
E' stato eletto il 13.03.2013.
Il 13 è un numero massonico per eccellenza.
E 13 è anche la somma di tutte le cifre della data (1+3+0+3+2+0+1+3=13).



Per i 'pratici'.
Horacio Verbitsky, da oggi, venderà un sacco di copie di tutti i suoi libri e, per questo, non morirà certo povero.



Buonanotte.

[DinoRaggio]

Mi piace questo inizio di Papato controriformista alla Marcello II, all'insegna delle cose principali su cui deve basarsi la chiesa cattolica, come la carità e la preghiera, perse di vista da troppo tempo, specialmente dalla Curia, impegnata in lotte di potere e denaro, tralasciando gli abusi sessuali di alcuni ecclesiastici. Spero che Francesco continui su questa strada.

[Giglic]

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Carissimo, ho letto e riletto quanto ho scritto e -magari mi sbaglio, eh!- ma non mi sembra di avergli corretto l'italiano (peraltro inappuntabile); al massimo il latino, che non tutti debbono per forza aver studiato, ci mancherebbe.
L'errore, semmai, l'hanno fatto i media, ed hanno continuato a perpetrarlo, durante la sua vita.
Questo intendevo e intendo; se mi sono espresso in modo meno che chiaro, ed ho offeso qualcuno, me ne scuso sinceramente.

Quanto alla seconda parte della tua parentesi (sul 90% degli italiani), non posso che concordare con te.
Tra l'altro, credo di aver incorciato MrMoto ad una delle 'nostre' cene; non mi ricordavo fosse irlandese e, in questo caso, a maggior ragione non posso che complimentarmi per il suo italiano scritto: non so se riuscirei altrettanto bene io nella lingua di San Patrizio (a proposito, è domenica).


Dici ?
Io mi rifaccio alla fonte diretta, l'Angelus del 27 agosto 1978, da Lui stesso celebrato il giorno dopo la sua elezione, cui -sommessamente- rimando : http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/angelus/documents/hf_jp-i_ang_27081978_it.html

Per l'appunto.


Pax vobiscum.

Scusa, ti devo una risposta, e ringrazio Frusta che, molto attento attento a tutto quello che faccio (evidentemente gli piace quello che scrivo, altrimenti non farebbe ricerche del genere - del resto manco da un poco perchè il lavoro mi consente poco tempo per stare appresso a tutte le varie beghe da forum), me lo ha fatto notare.

Non era sul Latino , Santommy: era su un + maschile con apostrofo (credo fosse un'errore) del buon mrmoto che hai grassettato e messo in rosso. Una correzione doverosa, ovviamente, ma forse non proprio necessaria.
Sul Giovanni Paolo, ricordo benissimo quel discorso: ed infatti non mi sembra di aver detto che lo disse lui Giovanni Paolo Primo, ma Benelli, che scrisse nel libro pontificale, dicendolo anche ad alta voce in conclave "primo del nome".
PS pettegolezzi (ma da fonti abbastanza certe, avevo uno zio nunzio apostolico all'epoca) riferiscono che il buon Albino sapesse già, tanto è vero che quando fu eletto in conclave tirò fuori un foglietto con il discorso dove affermava che anche se avrebbe voluto chiamarsi Eugenio (come l'ultimo veneziano, mi sembra) scelse Giovanni Paolo.