(Il Tempo)
Milan-Lazio, notte Champions Sabato 02 Marzo 2013 07:45
A San Siro per stupire, dominare e vincere. Considerando i precedenti – l’ultimo successo nello stadio del Milan risale addirittura al 1989 – potrebbe apparire un sogno, ma Vladimir Petkovic ci crede davvero.
Stasera la Lazio affronta una tappa importante, anzi fondamentale nella dura corsa a tappe verso la Champions, sogno sfuggito al fotofinish nelle ultime due stagioni. Il periodo nero in campionato (2 pareggi e 3 sconfitte) sembra finalmente alle spalle, interrotto dalla vittoria col Pescara e dal ritorno solitario al 3° posto (peraltro mai abbandonato), ma oggi la squadra biancoceleste deve respingere l’attacco frontale del Milan, in rapida e travolgente ascesa.
Una minaccia reale per la Lazio, ma non per mister Petkovic: «Andiamo a San Siro a testa alta – ha dichiarato con sicurezza il tecnico di Sarajevo – siamo in un buon momento, non ancora al massimo per via delle assenze, ma possiamo fare bene. Tra l’altro la classifica in questo momento ci dà ragione, abbiamo due punti più del Milan, un vantaggio finora meritato: noi rispettiamo i rossoneri, ma loro devono avere paura della Lazio».
Forte, chiaro e conciso, come sempre. Petkovic si rivolge al Milan, ma in realtà parla con i suoi uomini. «I rossoneri sono una grandissima squadra – ha sottolineato il tecnico biancoceleste – e l’hanno dimostrato anche battendo il Barcellona. Hanno cominciato la scalata proprio nel secondo tempo della partita d’andata all’Olimpico e ora stanno attraversando un ottimo momento di forma, hanno grande convinzione e con Balotelli hanno aggiunto un tassello importante (ma stasera SuperMario non ci sarà, ndr). Quale la ricetta per batterli? Non ce ne sono. Non cambio uomini o modulo per affrontare il Milan, penso solo alla mia squadra: dobbiamo presentarci a San Siro a testa alta e credere nei nostri mezzi perché possiamo competere con tutti, come dimostrato contro Tottenham e Juventus».
Nessuna ricetta, dunque, e nessuna paura del Milan e del tabù San Siro: «Ogni due settimane c’è un record da battere o magari un tabù da infrangere – ha osservato Petkovic con un sorriso – ma a me interessa soltanto andare a Milano e giocare da vera Lazio per dominare e vincere. E gli infortuni non devono essere un alibi». Al riguardo, per Floccari c’è ottimismo: il ginocchio destro del calabrese non è ancora apposto, ma gli esami effettuati alla Paideia hanno dato risposte confortanti. Floccari vuole esserci e non si arrenderà di fronte ad un’infiammazione: stamattina effettuerà un test decisivo, ma è pronto anche all’infiltrazione pur di scendere in campo a San Siro. «Viene con noi a Milano – ha spiegato il tecnico di Sarajevo – e vedremo come sta: giocherà solo se sarà al cento per cento».
Per il resto Petkovic ha pochi dubbi: pur non escludendo una soluzione alternativa, il tecnico biancoceleste è decisamente orientato verso il rodato 4-1-4-1, con Dias favorito su Cana al centro della difesa e Pereirinha al posto dell’infortunato Konko: «Ancora non lo so – ha dichiarato Petkovic – devo decidere, gli mancano alcuni automatismi con i compagni, ma ha già dimostrato di essere un calciatore interessante. Ha qualità e velocità, ci darà soddisfazioni».
Petkovic confida dunque anche nelle «riserve», spera ancora nel ricorso all’Uefa per evitare la chiusura dello stadio Olimpico in Europa («Giocare senza il nostro pubblico sarebbe penalizzante»), ma per ora pensa solo al Milan. «Non sarà una gara decisiva – ha spiegato il tecnico bosniaco – ma certo importante: ci sono 5-6 squadre in lotta per la Champions e lotteremo fino all’ultimo, però se vinciamo facciamo un grande salto». (Daniele Palizzotto)