Autore Topic: Lotito punta sul ricorso: "Sconto di un turno? Vogliamo l'assoluzione!"  (Letto 640 volte)

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Offline Daniela

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Lotito punta sul ricorso: "Sconto di un turno? Vogliamo l'assoluzione! Fatico a pensare al Milan..."
01.03.2013 07:42 Fonte: Stefano Fiori

Se pensavate che la rabbia potesse passargli con il trascorrere delle ore, vi sbagliavate. Claudio Lotito ancora ribolle, la sentenza della Uefa lo ha fatto esplodere come un vulcano. Il presidente biancoceleste ritiene ingiusto, basato su un equivoco il provvedimento di due giornate a porte chiuse in campo europeo. Punta tutto sul ricorso, che verrà discusso la prossima settimana: "Siamo stati puniti per fatti che in realtà non sono mai accaduti", ribadisce Lotito in un'intervista a Stefano Cieri della Gazzetta dello Sport.

L’Uefa, nel suo rapporto, parla però di comportamenti razzisti nel corso di Lazio-Borussia. Si fa rifermento a saluti fascisti esibiti da alcuni tifosi in curva.
Non è andata così. Il delegato Uefa ha equivocato dei gesti che i tifosi hanno compiuto. Quando si intonano cori è normale agitare le braccia. Non erano braccia tese per fare saluti fascisti.

Sarà questa la tesi difensiva in sede di appello?
Produrremo filmati per dimostrare che si è trattato di un equivoco. Tra l’altro, e anche questo sottolineeremo, le forze di polizia non hanno segnalato nulla né durante la partita né al termine della stessa. Avrebbero avuto il dovere di farlo se si fossero verificati episodi come quelli che ci sono stati addebitati. Il delegato Uefa montenegrino oltretutto ha trascorso tutto il primo tempo sotto la curva laziale. Atteggiamento insolito, i delegati Uefa dovrebbero stare in tribuna.

Prima della partita col Borussia c’è stato il ferimento di tre tifosi tedeschi, fatto che non è punibile in quanto verificatosi lontano dallo stadio, ma che probabilmente ha avuto il suo peso.
Questo non lo so. So invece che certi episodi in una grande città come Roma purtroppo possono accadere e che una società di calcio non può essere responsabile per quanto succede vicino a un albergo o lungo una strada. Tra l’altro già prima della partita c’erano avvisaglie che potessero verificarsi situazioni del genere.

La Lazio paga anche per un passato in cui, soprattutto a livello europeo, si è fatta la fama di squadra dalla tifoseria razzista.
Ma questo è il passato. Oggi la situazione è completamente diversa. La stessa curva ha cambiato atteggiamento su tante questioni. Sicuramente ci sarà ancora qualche elemento che si comporta in maniera sbagliata. Ma io mi chiedo: possono un’intera tifoseria e una società pagare per i gesti sconsiderati di pochi soggetti?

Cos’altro si può fare per prevenire certi fenomeni, anche se isolati?
Noi come società abbiamo fatto tanto e altro ancora siamo pronti a fare. Abbiamo sensibilizzato la tifoseria su certi temi, abbiamo portato i giocatori nelle scuole, siamo scesi in campo con maglie contenenti scritte contro il razzismo. E da sempre siamo al fianco delle forze dell’ordine per collaborare e combattere le forme di violenza.

All’Uefa, evidentemente, non è bastato.
Ma siamo pronti a dimostrare che si sono sbagliati. Non è possibile essere costretti a giocare due partite a porte chiuse senza avere commesso nulla. C’è un danno sportivo enorme perché giocare senza pubblico penalizza i giocatori. Ma c’è pure un danno d’immagine ed economico per la società (la partita con lo Stoccarda del 14 marzo avrebbe fruttato un incasso superiore al milione di euro, ndr). Noi però siamo fiduciosi che la verità venga a galla. E, attenzione, non puntiamo allo sconto di una giornata. Vogliamo l’assoluzione piena perché contro il Borussia non è accaduto nulla che giustifichi una sanzione.

Il reclamo della Lazio sarà discusso la prossima settimana. Prima, domani sera, c’è uninteressante Milan-Lazio.
Sì, bella sfida, come sempre accade in occasione dei big match. Però con questa squalifica Uefa da fronteggiare faccio fatica a pensare alla partita di San Siro.

Si aspetta una grande Lazio?
Non mi aspetto nulla di particolare. Quest’anno la Lazio ha già dimostrato in tante occasioni di potersela giocare alla pari con chiunque. Credo lo possa fare anche contro il Milan».

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