Europa League: Olimpico squalificato

[geddy]

Va a parla della partita Mark, stavolta non è colpa tua.

[fish_mark]

Va a parla della partita Mark, stavolta non è colpa tua.

no, figurati, si penserà anche questo. L'accusa di fare il gufo è sempre pronta.

[CiPpiripi]

La uefa non dà soluzioni, sanziona i comportamenti che violano il regolamento.

la Uefa inoltre organizza e promuove ed, data la stessa ragione di essere dell'ente, e' responsabile della qualita' del calcio europeo.

sanziona proprio per questo e non perche' sia un semplice potere giudiziario, ma e' anche legislativo e esecutivo.

ovvio che e' carico della Lazio come societa' di calcio spingere per ricevere questo tipo di supporto, ma e' altrettanto vero che se la Uefa si limita alla responsabilita' oggettiva quando i colpevoli sono una netta minoranza non fa molto di piu' della federazione italiana per risolvere il problema.

si limita a dare in pasto all'opinione pubblica un capro espiatorio.

[CiPpiripi]

Per meglio spiegarmi, direi che mi aspetterei dall'Uefa la stessa influenza negli affari interni di una federazione di calcio membra dell'organizzazione che ha Bruxelles in termini di politica ed economia nei paesi membri della comunità europea.

[disabitato]

Un braccio teso in Europa è identificato come manifestazione nazista, in Italia non è sufficiente per essere inquadrato nel reato di apologia.
È come essere puniti per la violazione di una legge europea che non è stata assorbita dal sistema giuridico italiano.

È potere del UEFA stabilire che le partite debbano essere seguite seduti e non in piedi. Sì può non essere d'accordo ma bisogna adeguarsi pena la squalifica. Non si può restare in piedi per rivendicare una propria identità, che può essere anche giusto, altrimenti si viene sanzionati (per quanto possa apparire ingiusto).
La resp. oggettiva (in contesti dove non vi può essere potere sanzionatorio da parte dei singoli club nei confronti dei frequentatori lo stadio)  è una pena sommaria e superficiale che oserei definire come nazi-fascista e discriminatoria (ergo razzista).
La UEFA è nazista.

[CiPpiripi]

Attenzione, Pa', la condanna parla di gesti razzisti, non 'politici', mentre nessuno sembra aver rilevato alcun uh-uh o altro che normalmamente viene considerato razzista.

si e' sempre discusso e si discute di un gesto di valenza politica.

segno che neanche l'Uefa sanziona un tale gesto, ma ha comunque voluto colpire nel nome della tolleranza zero sul razzismo.

puo' sembrare, perche' in fondo e', una discquisizione da sesso degli angeli, ma a mio avviso comunque significativa dell'atteggiamento Uefa e che, se mi si permette, suggestionata anche dal comportamento di certi 'tifosi' nei confronti del delegato, che si e' sentito in dovere di punire anche questo, che una reale necessita' di sanzionare un comportamento 'scorretto' a termini di regolamento.

rimane comunque una considerazione a latere del 'problema', non certo parte del nocciolo.

ma di questi tempi, in questa situazione, aiuta a dipingere il quadro.

[disabitato]

manifestazioni razziste col borussia non ce ne sono state, questo è certo.
il saluto romano, a livello europeo, è considerato un gesto che si rifa al nazismo e quindi include una presunzione di razzismo.
Condotta razzista intesa come discriminatoria non c'è stata in quella partita. E' altresì vero che la uefa ci aveva condannato per razzismo contro il tottenham e maribor ma con pena sospesa.
Quindi la mano a paletta, che comunque viola il regolamento uefa in quanto sono vietate manifestazioni politiche, è solamente il casus belli per accollarci tutto il pregresso.

ovvio che la uefa, per quanto sia stronza, non è che si sveglia una mattina e ti squalifica, qualcosa devi aver comunque fatto.

[CiPpiripi]

indubbiamente i 'certi tifosi'  hanno sbagliato  perche' hanno offerto la scusa su di un  piatto d'argento con l'aggravante del  comportamento diretto ai delegati. sapevano che sarebbe bastato veramente poco perche' arrivasse la condanna. cio' non toglie la  sensazione che non si aspettasse altro che il minimo appiglio,  concesso  gentilmente  dai  'deficienti',  per  'mostrare'  fermezza.

[disabitato]

Non ci piove cippi, hai perfettamente ragione. Anche un peto sarebbe stato fatto passare per manifestazione razzista.
La fatwa del WJC non poteva rimanere inascoltata..

[giangoverni]

Io da un signore che ha avuto la vita "svoltata" dalla Lazio, in momenti come questo mi aspetterei una presa di posizione un pochino meno pavida nei confronti di certi "tifosi" che, a mio avviso, nemmeno solo tali. Capisci? E' facile da anni rompere le palle a Lotito, tutti i santi giorni, e contribuire a esasperare gli animi dinanzi alle campagne acquisti non fatte o alle mancate chiusure dei contratti con i main sponsor. E' facile esaltarsi per le vittorie e poi appena le cose inziano ad andare male schiacciare il tasto dell'antilotitismo e fare da spalla a chi contesta.

Guarda che è la Lazio che ha un atteggiamento giustificazionista nei confronti di questi presunti tifosi. De Angelis si è sempre sgolato per dire che non devono fare i buu e cose del genere.

[dokblu]

O c'è anche una componente distintiva sul piano maxillo-facciale?

La mascella deve essere serrata.

[giangoverni]

La mascella deve essere serrata.

E il mento rivolto all'insù...

[sfumatura]

la Uefa organizza i tornei europei e detta le sue regole.
Se vuoi partecipare ti adegui, altrimenti te ne stai a casa. Non ha senso andare a sviscerare la parola razzismo, il saluto romano, i buh e gli ululati.
Se per la Uefa tutti questi comprtamenti sono collegati al razzismo, si prende atto di ciò e si rispettano le regole.

Noi non ci siamo attenuti e ora paghiamo.

Ci stà!

L'assurdo è che una minoranza possa tenere in ostaggio una società e ne possa quindi gestire gli introiti (visto che alla fine questo è il discorso).
Andrebbe cambiata la normativa che punisce le società per responsabilità oggettiva.
A quel punto allo stadio, per quanto mi riguarda, potrebbero entrare tifosi pure con la divisa delle SS, se poi a pagare è chi la indossa.
Ma, come penso da sempre, non interessa a nessuno risolvere il problema. Le leggi ambigue che danno potere decisionale a determinati soggetti, fanno sì che solo alcuni detengano il potere...che è ciò  che interessa a tutti i livelli.

[fish_mark]

All'epoca dei fatti, il forum si era diviso sulla opportunità di portare la scritta "no racism" sulle maglie per tutta la durata della nostra partecipazione a questa edizione Europa league. A giudicare dall'evoluzione degli eventi l'insistenza di alcuni sull'utilizzo per tutta la stagione aveva forse un qualche fondamento.

A questo punto si potrebbe pensare a iniziative simboliche come una squadra in campo interamente composta da giocatori di colore (calma i nattacco non dovremmo richiamare Makinwa, ma abbiamo sempre KONKO, CIANI, DIAS
DIAKITE', CAVANDA, ONAZI e SAHA) oppure composta da giocatori ebrei o di nazionalità israeliana.

Ricordo sempre lo sfogo amaro del povero Gianni Elsner quando in radio commentò le scritte apparse sui muri di Roma all'indomani dell'ingaggio di Aaron Winter ("Winter raus"). Arrivò a dire che se l'esigenza di alcuni tifosi laziali era quella di preservare una presunta, ipotetica e fantastica purezza razziale del giocatore in maglia biancoceleste, doveva essere evidentemente preferibile ingaggiare "una pippa cattolica", piuttosto che contaminarci con quel giocatore olandese di colore, seppure talentuoso (dettaglio trascurabile secondo queste finissime intelligenze).

[Teo]

la Uefa organizza i tornei europei e detta le sue regole.
Se vuoi partecipare ti adegui, altrimenti te ne stai a casa. Non ha senso andare a sviscerare la parola razzismo, il saluto romano, i buh e gli ululati.
Se per la Uefa tutti questi comprtamenti sono collegati al razzismo, si prende atto di ciò e si rispettano le regole.

Noi non ci siamo attenuti e ora paghiamo.

Ci stà!

L'assurdo è che una minoranza possa tenere in ostaggio una società e ne possa quindi gestire gli introiti (visto che alla fine questo è il discorso).
Andrebbe cambiata la normativa che punisce le società per responsabilità oggettiva.
A quel punto allo stadio, per quanto mi riguarda, potrebbero entrare tifosi pure con la divisa delle SS, se poi a pagare è chi la indossa.
Ma, come penso da sempre, non interessa a nessuno risolvere il problema. Le leggi ambigue che danno potere decisionale a determinati soggetti, fanno sì che solo alcuni detengano il potere...che è ciò  che interessa a tutti i livelli.

Beh, complimenti. Semplice e chiaro. Tanto da far apparire inutile e pretestuoso ogni altro commento su questa vicenda. Il complotto, l'apologia o meno di fascismo, scritte o non scritte. Se nessuno viola le regole, nessuno ha nulla da dire: Uefa, tifosi, stampa.

[ThomasDoll]

Perfetto, Sfumatura. Niente da aggiungere.

[Aquilatina]

Eh no. Non basta uscirne così. Proprio no. Questo signore di cui parli, senza la Lazio, avrebbe avuto una vita molto più difficile di quella che sta campando. La Lazio gli ha dato denaro, popolarità, riconoscibilità. Non fa soltanto le telecronache delle partite ma anche una trasmissione radiofonica giornaliera di 4 ore dedicata alla Lazio e una televisiva settimanale sempre sullo stesso argomento. Tutto ciò da almeno 15, 20 anni.

Io da un signore che ha avuto la vita "svoltata" dalla Lazio, in momenti come questo mi aspetterei una presa di posizione un pochino meno pavida nei confronti di certi "tifosi" che, a mio avviso, nemmeno solo tali. Capisci? E' facile da anni rompere le palle a Lotito, tutti i santi giorni, e contribuire a esasperare gli animi dinanzi alle campagne acquisti non fatte o alle mancate chiusure dei contratti con i main sponsor. E' facile esaltarsi per le vittorie e poi appena le cose inziano ad andare male schiacciare il tasto dell'antilotitismo e fare da spalla a chi contesta.

La Lazio ha un'altra palla al piede da qualche decina di anni, molto più pesante di quella rappresentata da Lotito e dal suo "moralizzato" modo di gestirla: la strumentalizzazione in chiave "politica" operata da tanti tifosi organizzati. Strumentalizzazione che la sta distruggendo, piano piano, come una malattia mortale.

Contro ciò, contro chi sta realizzando tale operazione io non ho mai sentito parole incisive da parte di questo signore in tanti anni. MAI. Troppo facile essere laziali e cavalcare l'onda dell'antilotitismo. Sono buoni tutti. Basta fare da sponda a chi contesta per tenersi buona la massa contestatrice e campare tranquillo. Che ci vuole?

Senso di responsabilità e amore "vero" per la Lazio vorrebbero in casi come questo prese di posizione un po' più anticonformiste, un po' meno comode, in grado di smuovere le acque e di suscitare un dibattito fra tutti su un problema che si sta rivelando mortale. Invece mi sembra prevalga la tipica bonomia romanesca di chi non vuole sporcarsi le mani e farsi nemici.

Però adesso tutto questo non basta più. E serve una specie di corrispettivo da pagare per contribuire alla salvezza di questa nostra società che ha dato tanto a tanti. Anche a chi non lo meritava.
Altrimenti hanno ragione quanti raccontano che per molti, per tanti, chi in un modo lecito e chi illecito la Lazio è solo una busta paga mensile da accaparrarsi per vivere in modo dignitoso e alle sue spalle.

Grazie di esistere, INDACO!

[Aquilatina]

Eh no. Non basta uscirne così. Proprio no. Questo signore di cui parli, senza la Lazio, avrebbe avuto una vita molto più difficile di quella che sta campando. La Lazio gli ha dato denaro, popolarità, riconoscibilità. Non fa soltanto le telecronache delle partite ma anche una trasmissione radiofonica giornaliera di 4 ore dedicata alla Lazio e una televisiva settimanale sempre sullo stesso argomento. Tutto ciò da almeno 15, 20 anni.

Io da un signore che ha avuto la vita "svoltata" dalla Lazio, in momenti come questo mi aspetterei una presa di posizione un pochino meno pavida nei confronti di certi "tifosi" che, a mio avviso, nemmeno solo tali. Capisci? E' facile da anni rompere le palle a Lotito, tutti i santi giorni, e contribuire a esasperare gli animi dinanzi alle campagne acquisti non fatte o alle mancate chiusure dei contratti con i main sponsor. E' facile esaltarsi per le vittorie e poi appena le cose inziano ad andare male schiacciare il tasto dell'antilotitismo e fare da spalla a chi contesta.

La Lazio ha un'altra palla al piede da qualche decina di anni, molto più pesante di quella rappresentata da Lotito e dal suo "moralizzato" modo di gestirla: la strumentalizzazione in chiave "politica" operata da tanti tifosi organizzati. Strumentalizzazione che la sta distruggendo, piano piano, come una malattia mortale.

Contro ciò, contro chi sta realizzando tale operazione io non ho mai sentito parole incisive da parte di questo signore in tanti anni. MAI. Troppo facile essere laziali e cavalcare l'onda dell'antilotitismo. Sono buoni tutti. Basta fare da sponda a chi contesta per tenersi buona la massa contestatrice e campare tranquillo. Che ci vuole?

Senso di responsabilità e amore "vero" per la Lazio vorrebbero in casi come questo prese di posizione un po' più anticonformiste, un po' meno comode, in grado di smuovere le acque e di suscitare un dibattito fra tutti su un problema che si sta rivelando mortale. Invece mi sembra prevalga la tipica bonomia romanesca di chi non vuole sporcarsi le mani e farsi nemici.

Però adesso tutto questo non basta più. E serve una specie di corrispettivo da pagare per contribuire alla salvezza di questa nostra società che ha dato tanto a tanti. Anche a chi non lo meritava.
Altrimenti hanno ragione quanti raccontano che per molti, per tanti, chi in un modo lecito e chi illecito la Lazio è solo una busta paga mensile da accaparrarsi per vivere in modo dignitoso e alle sue spalle.

[Whistle]

De Angelis si è sempre sgolato per dire che non devono fare i buu e cose del genere.

Certo... qualche volta lo dice, ma in tutti questi anni il suo atteggamento è stato quasi sempre quello di un Ponzio Pilato.
Spero che si renda conto che ormai la Lazio è moribonda per colpa di chi si ostina ad assestargli colpi mortali continuando imperterrito con manifestazioni razziste e fasciste!
Che prenda una posizione netta e chiara contro questa gentaglia che sta uccidendo la Lazio!
Spenga i microfoni, chiuda la trasmissione per una settimana come forma di protesta contro questo schifo!

[CiPpiripi]

...

Noi non ci siamo attenuti e ora paghiamo.

...

Noi? No, alcuni tifosi non si sono attenuti. Gli stessi che ricevono applausi come Curva Nord. Il dodicesimo uomo. Ecc. ecc.