Europa League: Olimpico squalificato

[SAV]

Il vizietto ha ripreso piede, dopo che era sostanzialmente sparito: siamo daccapo.

Teo, il vizietto non è mai veramente sparito.
Gli ululati ai neri li hanno fatti sempre.  Giallorosso ebbreo l'hanno sempre cantanta (aggiungendoci da qualche anno a questa parte ASroma juden club).  La mano a paletta sull'inno e su Laziale che avevi il moschetto l'hanno sempre fatta (adesso è vero che ci hanno aggiunto tutta la nenia di ragazzi di Buda).
L'unica cosa che è cambiata è l'accresciuta attenzione dei media.
Ma credo sia dovuta alle posizioni di vertice occupate e al fatto che giochiamo stabilmente e più a lungo in Europa.

[rione 13]

I tifosi una soluzione ce l'hanno.. da quanto ho capito i gruppi ultras si asterranno dal fare tifo e/o venire allo stadio.

Come l'altra volta, non torneremo mai in curva bla bla bla.
E poi ricicciano con tutto l'ambardam.

Un passo indietro sempre farò ooh ooh ooh.
 

[disabitato]

l'altra volta tornarono perché della loro assenza non fregò a nessuno ed il vuoto si era riempito, come è naturale.

[CiPpiripi]

I tifosi una soluzione ce l'hanno.. da quanto ho capito i gruppi ultras si asterranno dal fare tifo e/o venire allo stadio.

se si asterranno dal fare il tifo spero che il resto dello stadio faccia un tripudio di cori a sostegno della Lazio, e ovviamente basta, e gli dimostri che di loro per fare tifo non c'e' bisogno.

se non adranno allo stadio spero che la squadra vinca cosi da dimostrargli che come dodicesimo non valgono un centesimo.

[Sca]

Ieri sera, tornando a casa in auto, ho avuto modo di ascoltare l'ora di trasmissione, tra le 18,00 e le 19,00, che va in onda (credo) tutti i giorni su Radio6.
E' una trasmissione dedicata alla Curva Nord o comunque una trasmissione condotta in studio anche da esponenti della Curva Nord; sono giovani leve, da quanto capisco, dal punto di vista dell'esposizione mediatica e della visibilità, non tanto della militanza in curva. La vecchia leadership della Curva ha fatto un passo indietro, tuttavia è sempre presente ed è sempre un punto di riferimento concreto; a fine trasmissione infatti arriva puntuale la telefonata di Fabrizio Toffolo ("il nostro vate", chiamato così da uno dei ragazzi in studio).
Non ho ben capito se si tratta di un'ora di trasmissione all'interno di un contenitore più ampio, come penso, quello di Zappulla, Baldini, ecc., o se si tratta di una trasmissione autonoma.

Quello che conta è la rivendicazione forte, accorata, da parte di tutti gli esponenti in studio, di un comportamento da sempre coerente, in nome del quale non si chinerà la testa dinanzi all'Uefa.
Lo scontro con l'Uefa, anzi, sembra esaltare la nostra Curva. Per quanto valgano come slogan c'è da dire che la trasmissione si è chiusa con due affermazioni importanti: "meglio 5 anni di squalifica fuori dall'Europa che diventare pupazzi nelle mani dell'Uefa", "un sogno sarebbe arrivare ad Amsterdam, vincere l'EL e usarla come pitale davanti a Blatter e Platini".
Il virgolettato non è ovviamente esatto, tuttavia il senso delle due affermazioni è assolutamente quello delle citazioni.
Tra le righe, ma non troppo, si è insistito molto sul concetto di autonomia; in pratica qualsiasi decisione prenderà la Curva sarà figlia di scelte interne e non sarà mai determinata da sanzioni o moniti dell'Uefa.
Tre telefonate.
Nella prima si è rivendicato, da parte di un certo Alessandro (se non ricordo male), l'aver lanciato quell'inno d'Italia che tante polemiche sta suscitando: lo ha fatto per una questione di orgoglio e amore per l'Italia, ricordando le umiliazioni subite dagli italiani emigrati in Germania nel secolo scorso: l'avere davanti agli occhi quasi 10.000 tedeschi (padroni di fare quello che volevano: lasciare tappeti di vetri rotti ovunque, pisciare nelle fontane...) era un'occasione irripetibile per non urlare loro in faccia tutto l'orgoglio di essere italiani. Per questo è partito l'inno.
Nella seconda telefonata, da parte di Francesco Cuomo, si è ricordata l'appartenenza della Lazio, in tutti i suoi esponenti di rilievo (da Wilson a Lenzini, da Martini a Vaccaro) a un'area politica precisa, la destra. Non a caso negli anni '70 la roma era descritta sui giornali come una squadra della DC e del PCI, una squadra del popolo, mentre la Lazio era descritta come una squadra dell'MSI. Ancora Francesco Cuomo ha ricordato l'origine del salute romano, difendendolo come espressione di appartenenza a una tradizione millenaria. Roma è stata il più grande impero dell'antichità, conquistando il mondo e portando cultura, diritto e civiltà; quello era il saluto di Roma, ridurlo a saluto del ventennio fascista significa ignorare la storia.
Nell'ultima telefonata Fabrizio Toffolo ha ricordato ancora una volta come i veri nemici della Lazio siano all'interno della tifoseria laziale; ha anche apprezzato l'iniziativa della società di non entrare allo stadio, in occasione delle partite europee, se non entreranno i tifosi.
Non sapevo di quest'ultima cosa.

Poi ho parcheggiato.
Ho cercato di essere il più oggettivo e neutrale nel racconto, limitando giudizi e aggettivi e riportando, come un giornalista anglosassone  , quanto ascoltato.

[CiPpiripi]

Ieri sera, tornando a casa in auto, ho avuto modo di ascoltare l'ora di trasmissione, tra le 18,00 e le 19,00, che va in onda (credo) tutti i giorni su Radio6.
E' una trasmissione dedicata alla Curva Nord o comunque una trasmissione condotta in studio anche da esponenti della Curva Nord; sono giovani leve, da quanto capisco, dal punto di vista dell'esposizione mediatica e della visibilità, non tanto della militanza in curva. La vecchia leadership della Curva ha fatto un passo indietro, tuttavia è sempre presente ed è sempre un punto di riferimento concreto; a fine trasmissione infatti arriva puntuale la telefonata di Fabrizio Toffolo ("il nostro vate", chiamato così da uno dei ragazzi in studio).
Non ho ben capito se si tratta di un'ora di trasmissione all'interno di un contenitore più ampio, come penso, quello di Zappulla, Baldini, ecc., o se si tratta di una trasmissione autonoma.

Quello che conta è la rivendicazione forte, accorata, da parte di tutti gli esponenti in studio, di un comportamento da sempre coerente, in nome del quale non si chinerà la testa dinanzi all'Uefa.
Lo scontro con l'Uefa, anzi, sembra esaltare la nostra Curva. Per quanto valgano come slogan c'è da dire che la trasmissione si è chiusa con due affermazioni importanti: "meglio 5 anni di squalifica fuori dall'Europa che diventare pupazzi nelle mani dell'Uefa", "un sogno sarebbe arrivare ad Amsterdam, vincere l'EL e usarla come pitale davanti a Blatter e Platini".
Il virgolettato non è ovviamente esatto, tuttavia il senso delle due affermazioni è assolutamente quello delle citazioni.
Tra le righe, ma non troppo, si è insistito molto sul concetto di autonomia; in pratica qualsiasi decisione prenderà la Curva sarà figlia di scelte interne e non sarà mai determinata da sanzioni o moniti dell'Uefa.
Tre telefonate.
Nella prima si è rivendicato, da parte di un certo Alessandro (se non ricordo male), l'aver lanciato quell'inno d'Italia che tante polemiche sta suscitando: lo ha fatto per una questione di orgoglio e amore per l'Italia, ricordando le umiliazioni subite dagli italiani emigrati in Germania nel secolo scorso: l'avere davanti agli occhi quasi 10.000 tedeschi (padroni di fare quello che volevano: lasciare tappeti di vetri rotti ovunque, pisciare nelle fontane...) era un'occasione irripetibile per non urlare loro in faccia tutto l'orgoglio di essere italiani. Per questo è partito l'inno.
Nella seconda telefonata, da parte di Francesco Cuomo, si è ricordata l'appartenenza della Lazio, in tutti i suoi esponenti di rilievo (da Wilson a Lenzini, da Martini a Vaccaro) a un'area politica precisa, la destra. Non a caso negli anni '70 la roma era descritta sui giornali come una squadra della DC e del PCI, una squadra del popolo, mentre la Lazio era descritta come una squadra dell'MSI. Ancora Francesco Cuomo ha ricordato l'origine del salute romano, difendendolo come espressione di appartenenza a una tradizione millenaria. Roma è stata il più grande impero dell'antichità, conquistando il mondo e portando cultura, diritto e civiltà; quello era il saluto di Roma, ridurlo a saluto del ventennio fascista significa ignorare la storia.
Nell'ultima telefonata Fabrizio Toffolo ha ricordato ancora una volta come i veri nemici della Lazio siano all'interno della tifoseria laziale; ha anche apprezzato l'iniziativa della società di non entrare allo stadio, in occasione delle partite europee, se non entreranno i tifosi.
Non sapevo di quest'ultima cosa.

Poi ho parcheggiato.
Ho cercato di essere il più oggettivo e neutrale nel racconto, limitando giudizi e aggettivi e riportando, come un giornalista anglosassone  , quanto ascoltato.

io era la prima volta che mi imbattevo in loro da sempre. mai ascoltati prima e dopo averli ascoltati ieri son contento di non averlo mai fatto.

mai sentite tutta una serie di deliri, perche' altro non erano, messi tutti insieme.

ti sei dimenticato i continui rimarchi che loro non parlano di politica e non la accostano alla Lazio, e quello che hanno detto sui vip Laziali, che purtroppo mi e' in parte sfuggito ma mi pare di aver capito sia di giustificazione del loro silenzio perche' accerchiati da una masnada di aessini per moda.

non sapevo se ridere o spengere, cosi gli ho scritto. ma se mi capita sabato ci telefono, se non altro li prendo per il q.

credo che l'apprezzamento che ho ingrassettato sia per la minaccia da parte della societa' di non far entrare i giornalisti se non possoo netrare i tifosi.

[diepa]

Non ho sentito diepa. Mi fai un sunto?

Ci hanno pensato i miei colleghi Sca e CiPpiripi...

Io cerco di gridarlo da ieri!!!! Rileggetevi quello che, in maniera pressocchè perfetta, ha appena riportato Sca:

Quello che conta è la rivendicazione forte, accorata, da parte di tutti gli esponenti in studio, di un comportamento da sempre coerente, in nome del quale non si chinerà la testa dinanzi all'Uefa.
Lo scontro con l'Uefa, anzi, sembra esaltare la nostra Curva. Per quanto valgano come slogan c'è da dire che la trasmissione si è chiusa con due affermazioni importanti:"meglio 5 anni di squalifica fuori dall'Europa che diventare pupazzi nelle mani dell'Uefa", "un sogno sarebbe arrivare ad Amsterdam, vincere l'EL e usarla come pitale davanti a Blatter e Platini".

Ragazzi, forse non avete capito che qui c'è gente che domani va a Milano, con la speranza di difendere il terzo posto in classifica, e questi esseri ripugnanti e disgustosi, dopo 4 giorni vanno a a Stoccarda, alzano il braccio due minuti cantando l'inno nazionale, fanno un paio di buhhh, inneggiano al duce e al fhurer e noi per 5 anni l'Europa ce la scordiamo!!!!
Non è un rischio teorico....al momento è l'ipotesi più probabile!!!!

[Sca]

io era la prima volta che mi imbattevo in loro da sempre. mai ascoltati prima e dopo averli ascoltati ieri son contento di non averlo mai fatto.

mai sentite tutta una serie di deliri, perche' altro non erano, messi tutti insieme.

ti sei dimenticato i continui rimarchi che loro non parlano di politica e non la accostano alla Lazio, e quello che hanno detto sui vip Laziali, che purtroppo mi e' in parte sfuggito ma mi pare di aver capito sia di giustificazione del loro silenzio perche' accerchiati da una masnada di aessini per moda.

non sapevo se ridere o spengere, cosi gli ho scritto. ma se mi capita sabato ci telefono, se non altro li prendo per il q.

credo che l'apprezzamento che ho ingrassettato sia per la minaccia da parte della societa' di non far entrare i giornalisti se non possoo netrare i tifosi.

Grazie per il chiarimento, mi sembrava di aver capito che la società stessa non sarebbe entrata, se non fossero entrati i tifosi. E infatti mi sembrava un po' strano.
Circa i vip, il discorso è molto semplice: i vip della Lazio non si dichiarano e tendono a rimanere nascosti, perché altrimenti sarebbero accostati a una squadra e a una tifoseria di destra, con tutte le conseguenze del caso in un ambiente, spettacolo e cultura, egemonizzato da sempre dalla sinistra.

[disabitato]

sca non era toffolo ma il Piscitelli (diabolik).

[Whistle]

Leggendo le esternazioni deliranti dei soliti noti direi di lasciare proprio perdere... meglio stare fuori dall'Europa se questo vuol dire dare visibilitá a certe frange del tifo e alle loro manifestazioni fuori dal tempo (e, soprattutto, dal mondo).

Lancio una provocazione: a questo punto tanto vale far fallire la Lazio se non puó diventare una realtá importante del calcio internazionale per colpa di chi persegue esclusivamente i propri interessi e manie di protagonismo.
Ma questi signori dovrebbero ricordare che se non esistesse la Lazio (alla quale stanno dando colpi mortali da anni) non esisterebbero neanche loro.
Ma chi gliel'ha fatto fare a Lotito di salvare la Lazio se questo é il ringraziamento?

[disabitato]

Leggendo le esternazioni deliranti dei soliti noti direi di lasciare proprio perdere... meglio stare fuori dall'Europa se questo vuol dire dare visibilitá a certe frange del tifo e alle loro manifestazioni fuori dal tempo (e, soprattutto, dal mondo).

Lancio una provocazione: a questo punto tanto vale far fallire la Lazio se non puó diventare una realtá importante del calcio internazionale per colpa di chi persegue esclusivamente i propri interessi e manie di protagonismo.
Ma questi signori dovrebbero ricordare che se non esistesse la Lazio (alla quale stanno dando colpi mortali da anni) non esisterebbero neanche loro.
Ma chi gliel'ha fatto fare a Lotito di salvare la Lazio se questo é il ringraziamento?

beh no.. meglio fuori loro.

[Teo]

Ma chi gliel'ha fatto fare a Lotito di salvare la Lazio se questo é il ringraziamento?

E' colpa sua, ha dato pieno riconoscimento a quei signori, dopo anni in cui non ne ha voluto sapere. Spero sia stato solo mal consigliato: se è costretto a comportarsi così, è una brutta faccenda.

[giangoverni]

Ci hanno pensato i miei colleghi Sca e CiPpiripi...

Io cerco di gridarlo da ieri!!!! Rileggetevi quello che, in maniera pressocchè perfetta, ha appena riportato Sca:

Quello che conta è la rivendicazione forte, accorata, da parte di tutti gli esponenti in studio, di un comportamento da sempre coerente, in nome del quale non si chinerà la testa dinanzi all'Uefa.
Lo scontro con l'Uefa, anzi, sembra esaltare la nostra Curva. Per quanto valgano come slogan c'è da dire che la trasmissione si è chiusa con due affermazioni importanti:"meglio 5 anni di squalifica fuori dall'Europa che diventare pupazzi nelle mani dell'Uefa", "un sogno sarebbe arrivare ad Amsterdam, vincere l'EL e usarla come pitale davanti a Blatter e Platini".

Ragazzi, forse non avete capito che qui c'è gente che domani va a Milano, con la speranza di difendere il terzo posto in classifica, e questi esseri ripugnanti e disgustosi, dopo 4 giorni vanno a a Stoccarda, alzano il braccio due minuti cantando l'inno nazionale, fanno un paio di buhhh, inneggiano al duce e al fhurer e noi per 5 anni l'Europa ce la scordiamo!!!!
Non è un rischio teorico....al momento è l'ipotesi più probabile!!!!

Ecco! Questa è una risposta a Lotito e all'avvocato Gentile che insistono con il loro atteggiamento giustificazionista. Lotito dice che i tifosi sono cambiati. Ecco come sono cambiati...

[rione 13]

quanto era bello esse Laziali

[CiPpiripi]

...Circa i vip, il discorso è molto semplice: i vip della Lazio non si dichiarano e tendono a rimanere nascosti, perché altrimenti sarebbero accostati a una squadra e a una tifoseria di destra, con tutte le conseguenze del caso in un ambiente, spettacolo e cultura, egemonizzato da sempre dalla sinistra.

non ho capito pero' che discorso hanno fatto loro alla radio perche' mi sono perso un pezzo, ma mi pareva giustificassero il loro silenzio quando si tratta di difendere la Lazio o qualcosa del genere, perche' circondati.

m'interessa perche' avveniva un minuto dopo che loro facevano sapere che non si sarebbero piegati e avrebbero rifatto quello che hanno fatto.

non so chi poi ha parlato di risposta intelligente al delegato uefa che voleva scendesse dal cancello (da cui credo il discorso di scarsa organizzazione in quanto tifosi erano permessi di stare in posizioni non sicure).

per fortuna era inteliggente senno' invece de due ce ne davano quattro.

comunque, a scanso di equivoci, sottolineo quanto sottolineato ieri, in un paese dove a certa gente e' permesso di aver una trasmissione radio, perche' sono anni che vanno avanti, mi pare ovvio che non ci sia l'intenzione di risolvere il problema da parte delle istituzioni preposte.

[V.]

ho paura, molta. e molta delusione.

[franz_kappa]

Leggendo le esternazioni deliranti dei soliti noti direi di lasciare proprio perdere... meglio stare fuori dall'Europa se questo vuol dire dare visibilitá a certe frange del tifo e alle loro manifestazioni fuori dal tempo (e, soprattutto, dal mondo).

Ma anche no. 

Lancio una provocazione: a questo punto tanto vale far fallire la Lazio se non puó diventare una realtá importante del calcio internazionale per colpa di chi persegue esclusivamente i propri interessi e manie di protagonismo.

Manco per il cazzo. Perdona i toni. Comprendo lo scoramento che ti prende e l'amarezza prodotta dal fatto che la tua onesta e schietta passione sportiva viene 'violentata' da pochi scellerati. Tutte ragioni fondate che ti hanno portato a scrivere quanto evidenziato in rosso. Ma cerchiamo di restare lucidi. La Lazio è la Lazio e supererà anche questa.

Ma chi gliel'ha fatto fare a Lotito di salvare la Lazio se questo é il ringraziamento?

Lo ha fatto (oltre che per personale convenienza. Assumendosi rischi, certo, ma consapevole che se fosse riuscito a scalare una montagna quasi insormontabile, almeno come doveva apparire la Lazio nel luglio 2004, per lui sarebbero derivati grandi vantaggi, economici e non) per tutti i laziali.
E coloro che stanno danneggiando la Lazio sono solo una piccola, ancorché assai visibile, porzione della grande famiglia allargata di chi ama il bianco e il celeste.

[Eagles71]

ho paura, molta. e molta delusione.

certo, perchè il rischio serio è davvero quello di far sì che la UEFA ci cancelli dalle coppe.
La prossima carrellata del corollario fascistoide e siamo fuori.
Altro che "facevano cori come fanno al sottoscritto agitando le mani" (cit) con cui si sta portando avanti il ricorso...i prossimi buu e le prossime mani a paletta che faranno a Stoccarda come li giustificherà la società?

[cartesio]

Lo scontro con l'Uefa, anzi, sembra esaltare la nostra Curva.

D'altra parte loro sacrificano solo qualche domenica allo stadio.

L'UEFA non ha niente da perdere.

Ci perdono la Lazio e gli altri tifosi.

[V.]

per me è una partita persa. siamo già fuori dall'europa.