Europa League: Olimpico squalificato

[disabitato]

il guru: se i media non ci aiutano, allora porte chiuse per tutti e non solo per i tifosi

[benvolio]

Ma poi che linea di comunicazione e' dire: non possiamo pagare per gli accoltellamenti fuori dallo stadio?
Il dato e' che ti contestano il saluto romano di gruppo e noi la buttiamo in caciara con gli accoltellamenti?
Gira gira doveva succedere lo sapevamo tutti e lo sapeva la Curva. Si vede che era "impossibile" evitarlo...
Ora ricominciamo a darci addosso tra noi sul antirazzismo si antirazzismo no...

[carpelo]

Io mi vergogno.
E' una vita che devo subire gli assalti, le battutine e le occhiatacce di chi ha in testa solo che la Lazio è fascista/razzista.
Ogni volta.
Ed ogni volta riparte la mia litania che spiega, distingue, corregge la cattiva informazione.
Eccetera eccetera.

Sono stufo, il mio limite di sopportazione è superato.
Da ieri è ripartita la carica, sono bersagliato da messaggi vari.
E non ho più voglia di rispondere.
Sì, ci sarebbero ancora da dire diverse cose.
Ma mi sento un arrampicatore acrobatico sugli specchi.

Al complotto mondiale non credo neanche io.
Ed è il quarto deferimento (su 8 partite, se non erro).
Sarà pure abnorme la decisione dell'Uefa, ma a quanto pare gli unici a raggiungere certi livelli siamo noi.
E se c'è qualche altro stronzo in giro in altre tifoseria non è che mi sento sollevato.

Pure io ho fatto finta di niente in alcune situazioni.
Stupido!
E non mi serve a nulla dire che si deve vergognare solo chi fa quei gesti infami.
Mi vergogno anche io, come Laziale e come essere umano.

[Il frigorifero]

Dopo qualche giorno di assenza, eccomi tornato. Come prima cosa vorrei dire che, alla partita di EL, ero allo stadio e non ho notato assolutamente nulla che possa giustificare una decisione simile. Più in generale mi piacerebbe sottolineare che riterrò sempre SBAGLIATISSIMI tutti i provvedimenti che mirino a punire INDISTINTAMENTE la massa. Perchè vengono danneggiati i veri tifosi (quelli che vanno a tifare la squadra) e si consente ai delinquenti di rimanere nell'anonimato. La mia idea è molto semplice: qualora ci fosse una violazione della legge, DEVE PAGARE SOLO CHI SBAGLIA. Non sei in grado di identificarlo? E' UN PROBLEMA TUO, non può rimetterci la gente per bene se le forze dell'ordine sono composte da incompetenti. Non è che, se nel mio quartiere rapinano una vecchietta, ci mettono in carcere tutti perché non sanno chi è stato. Anche se vorrei dire una cosa grave e cioè che, a questo punto, ritengo che la polizia sia complice di tutto questo. E' impossibile che non siano in grado di capire chi è che, da anni, infrange le regole con tutte le tecnologie che ci sono.

[disabitato]

Dopo qualche giorno di assenza, eccomi tornato. Come prima cosa vorrei dire che, alla partita di EL, ero allo stadio e non ho notato assolutamente nulla che possa giustificare una decisione simile. Più in generale mi piacerebbe sottolineare che riterrò sempre SBAGLIATISSIMI tutti i provvedimenti che mirino a punire INDISTINTAMENTE la massa. Perchè vengono danneggiati i veri tifosi (quelli che vanno a tifare la squadra) e si consente ai delinquenti di rimanere nell'anonimato. La mia idea è molto semplice: qualora ci fosse una violazione della legge, DEVE PAGARE SOLO CHI SBAGLIA. Non sei in grado di identificarlo? E' UN PROBLEMA TUO, non può rimetterci la gente per bene se le forze dell'ordine sono composte da incompetenti. Non è che, se nel mio quartiere rapinano una vecchietta, ci mettono in carcere tutti perché non sanno chi è stato. Anche se vorrei dire una cosa grave e cioè che, a questo punto, ritengo che la polizia sia complice di tutto questo. E' impossibile che non siano in grado di capire chi è che, da anni, infrange le regole con tutte le tecnologie che ci sono.

non c'è nessuna violazione di legge. c'è la violazione del regolamento d'uso dell'impianto che può essere punita massimo con un daspo.
non spetta alla uefa spaccare il capello in quattro, sanziona in base al proprio regolamento. tocca alla società di concerto con federazione e coni fare pulizia. se il regolamento non è abbastanza punitivo, va inasprito. i veronesi li hanno ripresi e daspati, qua, evidentemente, manca la volontà.
per il resto sono d'accordo.. non è giusto che a pagare siano tutti, ma questa è la realtà con la quale ci dobbiamo confrontare.

[paperinik]

Vorrei fare una considerazione su un aspetto che mi sembra non sia stato toccato.
Il danno che questa cosa reca a Petkovic ed ai giocatori biancocelesti!
Che centrano loro? Perchè vogliamo negare che l'incitamento favorisce i giocatori e di conseguenza anche il tecnico? Si vabbeh, sono ben pagati, ok. Ma vogliamo mettere giocare in uno stadio con tutti i tuoi tifosi che ti abbracciano virtualmente quando segni un gol e che dopo una vittoria aspetta sugli spalti i vincitori, Petkovic compreso, che vengono lì sotto in un gioco di applausi reciproci.....o giocare in un silenzio da tomba.
Ecco volevo solo sottolineare come sia sbagliato il sistema: che centrano loro, che saranno i più danneggiati, cosa hanno FATTO DI SBAGLIATO per meritarsi di giocare senza i propri tifosi!!!

[disabitato]

quando partecipi ad una qualsiasi competizione ne accetti il regolamento, con tutte le anomalie che può contenere. Lamentarsi ora non ha senso. per colpa di 300 stiamo fuori in 30mila? così è il regolamento.

invece di cacare il cazzo con questioni di semantica (e mi riferisco al duo guru-lotito) cosa verrà fatto per impedire l'accesso a tali soggetti ed il ripetersi.
la Lazio deve battagliare col uefa per poter ridurre o commutare la squalifica in altro, per rispetto verso la gente che non c'entra nulla, ma allo stesso tempo (e con più veemenza) deve mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità: coni, fdo, figc, e feccia organizzata (lo zoppo di roma nord).

che volemo fa'? spallucce?

[SAV]

Sono d'accordo con Disabitato.
La decisione dell'Uefa sarà pure abnorme e da impugnare, ma il duo dovrebbe innanzitutto stigmatizzare negativamente il comportamento della tifoseria.
Se siamo arrivati agli ispettori con i taccuini sotto la Nord, è perché a Londra ci sono stati ululati nei confronti di Defoe, a Roma è stato cantato Juden Tottenham e qualcos'altro che non so è successo a Maribor.
Diabolik la smettesse di blaterare cazzate e si impegnasse a reprimere tutto l'armamentario a cui ci ha abituato la Nord negli ultimi vent'anni.

[franz_kappa]

quando partecipi ad una qualsiasi competizione ne accetti il regolamento, con tutte le anomalie che può contenere. Lamentarsi ora non ha senso. per colpa di 300 stiamo fuori in 30mila? così è il regolamento.
[...]

Ma infatti. Resto sconcertato, letteralmente, nel leggere i commenti di molti amici che hanno preso posizione sulla vicenda in questo topic.
Chi lamenta che la sanzione è iniqua, chi apostrofa con epiteti ingiuriosi gli sciocchi e autolesionisti tifosi della Lazio che hanno teso il braccio durante l'inno di Mameli, chi rivendica che il saluto romano non è propriamente una manifestazione razzista, chi si scaglia contro l'iniquità dell'Uefa, che non sarebbe altrettanto solerte nei confronti di altri club, chi infine (come te sbaj...) grida al complotto.

Tutti questi legittimi commenti (fanno eccezione disabitato e pochi altri) sembrano purtroppo ignorare l'aspetto DIRIMENTE della questione: una manifestazione Uefa si svolge ed è soggetta ai regolamenti interni e alle prassi dell'Uefa.
E' l'Uefa che decide, nell'ambito delle sue manifestazioni, cosa è possibile fare e cosa non è possibile fare, anche a dispetto delle norme vigenti nella singola nazione dove si svolgono i match.
Vietare di fumare negli appartamenti, ad esempio, non è ammesso da alcuna norma italiana, di ogni grado. Ma nulla mi impedisce di vietare a chi è ospite in casa mia di accendersi una sigaretta. Sarà iniquo, scorretto e poco ospitale, quello che vi pare: dove esercito la mia giurisdizione decido io cosa si può fare e cosa non si può fare e inoltre determino, a torto o a ragione, con fondatezza oppure no, quali sono le conseguenze per chi 'contravviene'.

Ecco dunque che, nel caso di specie, era tutto chiaro, inequivocabile e prevedibile: campo squalificato ma con provvedimento sospeso, ergo la Lazio e la sua tifoseria era sotto massima attenzione.

Ogni intemperanza sarebbe stata colta, annotata e segnalata, producendo inevitabili effetti. Onde non rischiare, la tifoseria della Lazio avrebbe dovuto evitare qualsiasi manifestazione 'non convenzionale'.
Ciò non è accaduto e le conseguenze sono quelle che dovremo, giustamente, fronteggiare.

[franz_kappa]

Postilla. La Società si trova ora in un bel cul de sac: o prende in maniera netta e radicale le distanze dalla Curva (ma con provvedimenti concreti e non con semplici esternazioni. I soli attacchi verbali senza azioni concrete non modificano di una virgola la realtà. E rischieremmo per giunta di assistere di nuovo, in occasione della prossima partita europea a porte aperte all'Olimpico, a cori razzisti, braccia tese et similia... una sorta di 'rappresaglia') oppure lamenta il complotto dei media, l'iniquità della decisione, la non responsabilità del club e non prende quindi le dovute distanze dalla tifoseria organizzata.

Per ora mi sembra che si propenda per l'opzione B. Lascio a voi valutare quali garanzie di tutela e protezione per il club può offrire, in vista del prossimo futuro e del futuro remoto, l'approccio sinora adottato.

[SAV]

Postilla. La Società si trova ora in un bel cul de sac: o prende in maniera netta e radicale le distanze dalla Curva (ma con provvedimenti concreti e non con semplici esternazioni. I soli attacchi verbali senza azioni concrete non modificano di una virgola la realtà. E rischieremmo per giunta di assistere di nuovo, in occasione della prossima partita europea a porte aperte all'Olimpico, a cori razzisti, braccia tese et similia... una sorta di 'rappresaglia') oppure lamenta il complotto dei media, l'iniquità della decisione, la non responsabilità del club e non prende quindi le dovute distanze dalla tifoseria organizzata.

Per ora mi sembra che si propenda per l'opzione B. Lascio a voi valutare quali garanzie di tutela e protezione per il club può offrire, in vista del prossimo futuro e del futuro remoto, l'approccio sinora adottato.

Bisogna percorrere entrambe le strade.
L'opzione A è la più importante, ma anche la B va moderatamente coltivata.

[MagoMerlino]

Bisogna percorrere entrambe le strade.
L'opzione A è la più importante, ma anche la B va moderatamente coltivata.

Anch'io sono della stessa opinione.

[franz_kappa]

Bisogna percorrere entrambe le strade.
L'opzione A è la più importante, ma anche la B va moderatamente coltivata.

Eh no, amico caro, in questo caso non può esistere indistinzione!
Le mie due opzioni si traducono in una scelta di fondo: o accusi la Curva per quanto accaduto o scagioni la Curva per quanto accaduto. L'eccessiva durezza (financo cinica, per certi versi, dell'Uefa), il clamore mediatico suscitato ad arte, la debolezza della nostra federazione nazionale in Europa sarebbero validi e legittimi argomenti 'accessori', spendibili e coerenti ma necessariamente declinabili all'interno di un chiaro approccio che muova dalla fondamentale premessa: curva colpevole o curva innocente per quanto accaduto.

O passa il principio che i club sono ostaggi delle tifoserie (una cui componente minoritaria ma che gode di notevole visibilità rivendica il diritto di tendere il braccio mentre canta l'inno nazionale durante le partite della Lazio, con ciò avendo arrecato indubbio danno, reputazionale ed economico, al club) oppure si dovrà pian piano affermare la linea di condotta - senza esitazioni, senza ripensamenti, senza passi indietro - che vedrà le società di calcio distanziarsi progressivamente da quei propri tifosi le cui condotte si rivelano dannose per il club.

Non si può essere di lotta e di governo allo stesso tempo.
La Lazio è stata squalificata per le intemperanze, reiterate (coro antisemita con il Tottenham, saluti romani a Lazio-M.Gladbach), della sua Curva.
I tifosi che stazionano in Curva (una parte di loro, per meglio dire) hanno arrecato indubbio danno alla Lazio.
O la società prende posizione in maniera netta e forte, senza accampare scuse patetiche e demenziale (i rapporti della pubblica sicurezza, il complotto dei media, etc.) oppure significa che essa stessa - la Società - ritiene più vantaggioso continuare a operare in questo clima di indistinta e torbida compromissione.

[disabitato]

appena cancellato l'abbonamento a LSC.

primo passo eseguito.

[giangoverni]

Eh no, amico caro, in questo caso non può esistere indistinzione!
Le mie due opzioni si traducono in una scelta di fondo: o accusi la Curva per quanto accaduto o scagioni la Curva per quanto accaduto. L'eccessiva durezza (financo cinica, per certi versi, dell'Uefa), il clamore mediatico suscitato ad arte, la debolezza della nostra federazione nazionale in Europa sarebbero validi e legittimi argomenti 'accessori', spendibili e coerenti ma necessariamente declinabili all'interno di un chiaro approccio che muova dalla fondamentale premessa: curva colpevole o curva innocente per quanto accaduto.

O passa il principio che i club sono ostaggi delle tifoserie (una cui componente minoritaria ma che gode di notevole visibilità rivendica il diritto di tendere il braccio mentre canta l'inno nazionale durante le partite della Lazio, con ciò avendo arrecato indubbio danno, reputazionale ed economico, al club) oppure si dovrà pian piano affermare la linea di condotta - senza esitazioni, senza ripensamenti, senza passi indietro - che vedrà le società di calcio distanziarsi progressivamente da quei propri tifosi le cui condotte si rivelano dannose per il club.

Non si può essere di lotta e di governo allo stesso tempo.
La Lazio è stata squalificata per le intemperanze, reiterate (coro antisemita con il Tottenham, saluti romani a Lazio-M.Gladbach), della sua Curva.
I tifosi che stazionano in Curva (una parte di loro, per meglio dire) hanno arrecato indubbio danno alla Lazio.
O la società prende posizione in maniera netta e forte, senza accampare scuse patetiche e demenziale (i rapporti della pubblica sicurezza, il complotto dei media, etc.) oppure significa che essa stessa - la Società - ritiene più vantaggioso continuare a operare in questo clima di indistinta e torbida compromissione.

Franz_Kappa, fai conto che questo l'abbia scritto io. Aggiungerei che la scritta della maglia era un modo elegante e palese in tutto il mondop per prendere le distanze, per dire che la Lazio non aveva niente a che fare con questi individui. Invece la scritta è sparita subito perché gli ultras con cui Lotito aveva fatto l'accordo si sono opposti.

[franz_kappa]

Franz_Kappa, fai conto che questo l'abbia scritto io. Aggiungerei che la scritta della maglia era un modo elegante e palese in tutto il mondop per prendere le distanze, per dire che la Lazio non aveva niente a che fare con questi individui. Invece la scritta è sparita subito perché gli ultras con cui Lotito aveva fatto l'accordo si sono opposti.

Quindi, secondo te, quanto da me sottolineato del tuo precedente post

[...] significa che essa stessa - la Società - ritiene più vantaggioso continuare a operare in questo clima di indistinta e torbida compromissione.?

Siamo dunque di fronte a semplici valutazioni di opportunità, amici cari? Misura della propria forza? Stima dei costi/benefici che sarebbero prodotti dall'uno o dall'altro approccio alla questione?
Calcolo, in definitiva?

[disabitato]

Invece la scritta è sparita subito perché gli ultras con cui Lotito aveva fatto l'accordo si sono opposti.

Oh! Finalmente un nuovo elemento sotto la luce.

Io, che sono sempre stato contrario alla scritta, sono ben lieto di metterla sulla maglia se l'effetto che ha è andare contro la teppaglia che si annida in parte della nord.

Però, se una s.p.a. si fa dettare l'agenda da un gruppo di persone del genere, allora c'è un grosso problema di fondo.

Altra cosa: finché non finiscono tali comportamenti, la squadra non deve andare più sotto la curva. Vadano verso altri settori.

[Eagles71]

Postilla. La Società si trova ora in un bel cul de sac: o prende in maniera netta e radicale le distanze dalla Curva (ma con provvedimenti concreti e non con semplici esternazioni. I soli attacchi verbali senza azioni concrete non modificano di una virgola la realtà. E rischieremmo per giunta di assistere di nuovo, in occasione della prossima partita europea a porte aperte all'Olimpico, a cori razzisti, braccia tese et similia... una sorta di 'rappresaglia') oppure lamenta il complotto dei media, l'iniquità della decisione, la non responsabilità del club e non prende quindi le dovute distanze dalla tifoseria organizzata.

Per ora mi sembra che si propenda per l'opzione B. Lascio a voi valutare quali garanzie di tutela e protezione per il club può offrire, in vista del prossimo futuro e del futuro remoto, l'approccio sinora adottato.

la cosa più grave è che dal comunicato emesso dalla S.S. Lazio sembra che dei restanti tifosi non interessa nulla.
Quei trecento hanno creato un danno di immagine incalcolabile, un danno economico ed uno sportivo perchè giocare senza tifosi è cmq un vantaggio che dai all' avversario, e la Lazio che fa? emette un comunicato che parla di pena iniqua!!!
Ma vuoi per giunta dire che siano forniti tutti sistemi per impedire che ciò si possa ripetere?
Vuoi prendere le distanze da questa gentaglia?

pare di no.
Assurdo.

[Reflexblue]

Secondo me Lotito ha sbagliato strategia. Fossi stato in lui, invece di appellarmi indecorosamente a cavilli e postille che forse possono funzionare in Italia ma che non hanno fatto altro che indispettire ulteriormente la Uefa, mi sarei presentato davanti al collegio giudicante come prigioniero politico.

"Salve, sono Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio. La nostra tifoseria è composta, per la stragrande maggioranza, da persone per bene ed equilibrate; poi c'è una frangia di esaltati, allocati in un settore specifico del nostro stadio, che antepongono interessi personali e pseudo-politici alla passione per lo sport; infine c'è una fetta di teste vuote manipolabili che seguono, per moda e convenienza, le direttive della frangia suddetta.

E' un problema diffuso in gran parte delle squadre italiane. Alcune manifestazioni fanno notizia altre meno.
Nemmeno le leggi da stato di polizia, in verità mai applicate seriamente, sono riuscite ad estirpare i noti facinorosi che macchiano il nostro sport con atteggiamenti, cori e dimostrazioni di stampo razzista.

Io sono qui, pensando di rappresentare anche alcuni miei colleghi presidenti di società di calcio, per chiedervi di aiutarci. Comminateci pure la giusta punizione, ma io non ho potere e strumenti per impedire il verificarsi di nuove vergognose manifestazioni e credo sia ingiusto far pagare un prezzo salato a decine di migliaia di tifosi che seguono il calcio per divertimento e passione".

[franz_kappa]

[...]
Però, se una s.p.a. si fa dettare l'agenda da un gruppo di persone del genere, allora c'è un grosso problema di fondo.
[...]

[...]
Vuoi prendere le distanze da questa gentaglia?

pare di no.
Assurdo.

Alla luce delle vostre osservazioni/affermazioni rilancio la domanda:

[...] significa che essa stessa - la Società - ritiene più vantaggioso continuare a operare in questo clima di indistinta e torbida compromissione.?

Sinora nessuna risposta esplicita dai tifosi che scrivono su questo forum.