Risultati Elezioni 2013

[Texmex]

Tex la neofascista è anche a favore dell'abrogazione dell'articolo 18, l'hai letta repubblica?

ancora no 

ho letto che però mentre brancoliamo nelle tenebre, questi so tutti concentrati nell'organizzazione della mini marcia su Roma il 15


ps
l'appello stava molto nel merito, la risposta di grillo è imbarazzante sembra scritta da cicchitto

[geddy]

il punto è se ce li manda in tv

temi da denunciare? stavolta dovranno anche spiegare, a chi li ha votati, perchè si sta votando ancora e perchè non è stato fatto nulla con quel 25% e le spiegazioni plausibili mi sembrano molto aleatorie, tipo quella dell'arrivare al 100% per arrivare a dama

dal di dentro chissà cosa esce fuori

Prima o poi dovrà mandarceli, per forza.
 Il dibattito in merito alla fiducia all'interno del Movimento è chiuso. Non la concedono la fiducia a priori, perchè non si fidano.Questo hanno deciso. Che poi nel corso del dibattito siano emerse visioni contrastanti non vuol dire che sentano la necessità di riaprirlo, non ora.

[geddy]

ancora no 

ho letto che però mentre brancoliamo nelle tenebre, questi so tutti concentrati nell'organizzazione della mini marcia su Roma il 15


ps
l'appello stava molto nel merito, la risposta di grillo è imbarazzante sembra scritta da cicchitto

L'appello gli intelelettuali devono rivolgerlo al Pd, non al movimento. Altrimenti potevano farlo prima se vogliono definirsi intellettuali.
Non possono ridurre una presa di posizione così netta e incontrovertibile, in questo momento, al capriccio di due persone, una perchè è Casaleggio che sembra voler lasciare il movimento se ci si allea, e al far sentire imbecilli chi quella posizione l'ha condivisa. Dopo averne discusso, soppesato i pro e contro.

[Il lodolaio]

Qui viene proposta una soluzione.
Da verificare, se dal punto di vista costituzionale sia praticabile.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/esiste-il-piano-b-il-piano-bersani-bersani-sa-che-non-ha-i-numeri-52168.htm

Esiste il piano B, è il piano Bersani! È una pura estensione del piano A. B sta per ancora per l'uomo di Bettola che mette in gioco tutto il suo potere elettorale per schivare i dubbi del Quirinale, una crescente perturbazione nel suo partito e l'ansia che si sta impadronendo degli italiani.

Bersani sa che non ha i numeri sufficienti per governare, ma sfida la doppia congiunzione astrale: l'alleato disponibile (il Pdl) è inservibile, quello possibile (Grillo) è invece indisponibile. L'unico modo per trarre profitto da questa condizione di immobilismo politico è costruire una trincea dentro al Parlamento, insediarsi malgrado tutto a Palazzo Chigi e attendere da lì l'elezione del nuovo Capo dello Stato.

È un piano che utilizza il diritto e l'ingovernabilità per spuntare sull'ostilità di una vasta platea di soggetti e raccogliere - in una condizione periclitante e con modalità irrituali - il testimone da Mario Monti. È un piano, secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, che ha una comunque sua logica e una sua strategia. Arrischiato ai limiti della temerarietà, ma dentro i confini della prassi parlamentare, e soprattutto dentro le regole che hanno sin qui governato i rapporti tra poteri.

Bersani ha chiesto e ottenuto dal suo partito il voto pressoché unanime ad avanzare a Giorgio Napolitano la richiesta di ricevere l'incarico. "Incarico pieno, mi sembra chiaro", dice Stefano Fassina. Non un mandato esplorativo o un pre incarico, ma appunto il potere di costruire un governo che possa ottenere il massimo del sostegno parlamentare.


Domanda: il capo dello Stato può ridurre l'intensità di questo mandato? L'Unità ha anticipato la risposta facendo scrivere a Marco Olivetti, ordinario di diritto costituzionale a Foggia, una breve analisi intitolata "Poteri del presidente e primo governo di legislatura". Il capo dello Stato deve dare l'incarico alla personalità che più di ogni altra ha la possibilità di ottenere la maggioranza più larga in Parlamento.

Avendo blindato il Pd, che ha la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato, sul nome di Bersani, Napolitano non potrebbe discostarsene. Almeno in prima istanza. Bersani aspetta di ricevere dunque un incarico pieno e senza attendere oltre, avendo già un programma costituito nei famosi otto punti, presentarsi in Parlamento.

Andrebbe a sfidare Grillo in mare aperto. Ci andrebbe dopo aver giurato davanti al Quirinale ed espresso una ristretta compagine di governo. Andrebbe prima alla Camera in ossequio alla regola che il nuovo governo si presenta nel ramo alternativo a quello in cui ha ottenuto la fiducia il precedente. Mario Monti andò al Senato il 17 novembre 2011 e quindi per Bersani c'è la Camera. E lì ottiene la fiducia.

Poi va al Senato e guarda i numeri. Verosimilmente non sufficienti. Il governo è sfiduciato e dimissionario, in carica per gli affari correnti. Saranno correnti ma sono sempre affari: poltrona trasferita da largo del Nazareno a palazzo Chigi, un esecutivo ridotto ai minimi termini, nell'attesa del nuovo inquilino e per far fronte almeno agli atti urgenti di questa straordinaria crisi. Le consultazioni proseguono.

Ma con un giocatore in più in campo e soprattutto un disturbatore delle manovre di Napolitano. Il quale , seguendo la Costituzione, deve individuare, malgrado lo spirare del suo mandato, una personalità che allarghi oltre Bersani la platea della maggioranza. Non uno qualunque, dunque, non un tecnico di basso profilo perciò, ma un nome forte che faccia meglio.

Già successe, scrive l'Unità: era il 1953 ed Einaudi dopo la sfiducia parlamentare a De Gasperi individuò nel deputato Pella l'uomo nuovo. E Pella riuscì dove aveva fallito il capo della Dc. Può accadere anche questa volta? Remota possibilità. Perché un Bersani in campo, premier sfiduciato sì ma vivo e vegeto, riduce il rischio per il partito di esplodere in un rosario di opzioni (leggi governissimo).

Bersani, questo sarebbe il suo piano, attenderebbe da Palazzo Chigi l'arrivo del nuovo presidente della Repubblica. Lo attenderebbe con fatti, proposte, disegni di legge: un modo per stabilire sul programma un filo di minimo consenso con il Movimento Cinque Stelle. E avrebbe tempo per costruire anche insieme ai grillini la proposta del successore di Napolitano.

Se gli riuscisse sarebbe un capolavoro tattico e quella sfiducia annunciata al primo tentativo si potrebbe rivelare possibile al secondo. In caso contrario il nuovo inquilino del Quirinale dovrebbe prendere atto dell'impossibilità di formare un governo e mandare tutti alle urne.

Bersani concluderebbe il suo compito e manderebbe al voto un partito almeno formalmente unito, che ha fatto di tutto per scongiurare le elezioni e si è arreso solo quando la realtà non ammetteva fraintendimenti. Al voto con chi? Ma con Matteo Renzi, che avrebbe l'occasione della rivincita.

E Renzi se ha una voglia, è quella di fare il premier. Al partito penserebbero altri. Tra questi il più titolato, e quasi unico in gara, sarebbe Fabrizio Barca dichiaratamente interessato alla nuova destinazione e perciò recalcitrante a proporsi come alternativa dell'oggi a Bersani.

È un piano folle? È un'idea temeraria al limite dell'avventurismo oppure l'unica scelta ragionevole in questo caos?

[Il lodolaio]

Tex la neofascista è anche a favore dell'abrogazione dell'articolo 18, l'hai letta repubblica?

http://notizie.tiscali.it/articoli/interviste/13/03/intervista_gallegati_programma_lavoro_m5s.html

Mauro Gallegati, docente di Macroeconomia all’Università politecnica di Ancona è, ormai da molti anni, uno degli economisti di riferimento di Beppe Grillo. In questi giorni è impegnato nella redazione di una parte importantissima del programma economico del M5S: la riforma del mercato del lavoro.

[...]

Quale è la vostra posizione sull’articolo 18?
“E’ un retaggio ideologico che non ha valide ragioni per essere difeso. Nel momento in cui al centro della tutela c’è il lavoratore e non più il lavoro non ha più ragione di esistere. Ci sono tanti studi ormai che dimostrano l’inefficacia dello strumento”.

[Texmex]

L'appello gli intelelettuali devono rivolgerlo al Pd, non al movimento. Altrimenti potevano farlo prima se vogliono definirsi intellettuali.
Non possono ridurre una presa di posizione così netta e incontrovertibile, in questo momento, al capriccio di due persone, una perchè è Casaleggio che sembra voler lasciare il movimento se ci si allea, e al far sentire imbecilli chi quella posizione l'ha condivisa. Dopo averne discusso, soppesato i pro e contro.

al PD? e per dire cosa?
è un appello per fare un governo e lo fanno a chi vuole farlo?

[Texmex]

http://notizie.tiscali.it/articoli/interviste/13/03/intervista_gallegati_programma_lavoro_m5s.html

Mauro Gallegati, docente di Macroeconomia all’Università politecnica di Ancona è, ormai da molti anni, uno degli economisti di riferimento di Beppe Grillo. In questi giorni è impegnato nella redazione di una parte importantissima del programma economico del M5S: la riforma del mercato del lavoro.

[...]

Quale è la vostra posizione sull’articolo 18?
“E’ un retaggio ideologico che non ha valide ragioni per essere difeso. Nel momento in cui al centro della tutela c’è il lavoratore e non più il lavoro non ha più ragione di esistere. Ci sono tanti studi ormai che dimostrano l’inefficacia dello strumento”.

non ce posso crede, è una totale smentita di quanto sbandierato da grillo ovunque

[Il lodolaio]

non ce posso crede, è una totale smentita di quanto sbandierato da grillo ovunque

Ma sarebbe coerente con il programma.
Se metti il reddito di cittadinanza non hai più bisogno dell'art. 18.

[geddy]

Si, lo scrivessero. Ci provino almeno. Il PD li riconosce come interlocutori, il movimento no. E' facile.

Stavo crecando sul blog di grillo un mini post che parlava della partecipazione di uno del movimento a una qualche trasmissione televisiva, ma non è più tra quelli in evidenza. Lo dice chiaramente che i suoi non sono  in grado di esporsi a un confronto di quel tipo.

[geddy]

Non dice che il movimento è a favore dell'abrogazione, espone la sua opinione. Non oggi, ma tempo fa. Quando ha avuto occasione di parlarne,. Lo dice anche il giornalista.
Se quello che dice Aquila è giusto è il frutto di una mediazione, di un dialogo. Non chiedono la conservazione dell'articolo, ma il reddito di cittadinanza. Poi se basti o no, non lo so.

[Il lodolaio]

se qualcuno pensa in caso di elezioni anticipate di neutralizzare il M5s con strategie mediatiche si troverà qualche sorpresa, con oltre il 25% guadagnato al movimento spetterà un adeguato spazio in tv che se ben sfruttato farà guadagnare altro consenso,
temi da denunciare ne avevano quando stavano fuori, dal di dentro chissà cosa esce fuori.

E come, se rifiutano di andarci ?
Oppure vogliono uno spazio tutto loro, monologhi senza contraddittorio, come Berlusconi ?

[geddy]

E come, se rifiutano di andarci ?
Oppure vogliono uno spazio tutto loro, monologhi senza contraddittorio, come Berlusconi ?

Dipende, se la soluzione è quella del monologo senza contradditorio perchè no? Se la televisione non è ritenuto luogo ideale per un confronto, perchè devo andarci per un confronto? Se in un monologo sparo una serie di cazzate terrificanti probabile la gente non mi voti o non mi ascolti. C' è qualcosa di meglio da proporre che non sia Porta a Porta? Ballarò? Eppure Berlusconi così prende il 29%.

[Skorpius]

Non è così semplice, il governo attuale non ha la fiducia del parlamento che va a insediarsi, non può portare avanti la sua azione che è fondamentale. Praticamente un potere dello stato è disattivato. Un parlamento che non è in grado di esprimere la fiducia a un governo va sciolto. Forse i grillini fanno bene a farsi ospitare dagli amici, mi sa che molti di loro sono di passaggio...

La costituzione parla chiaro.. purtroppo c'è chi non è in grado di leggerla e rifiuta non solo le spiegazioni di studiosi (poveri coglioni) ma anche quello che è successo nel passato...

Leggo il piano riportato dal lodolaio e lo ritengo al limite del golpe.... credo che qualsiasi presidente della repubblica onesto si rifiuterebbe di nominare il PDC sapendo che non possa ottenere la fiducia.

Un governo MAI fiduciato da nessuno camera che governa per tempo illimitato e tutto grazie ad un presidente connivente... Teo che dicevi di quegli atti apparentemente costituzionali che tendono alla dittatura?

[aquilafelyx]

E come, se rifiutano di andarci ?
Oppure vogliono uno spazio tutto loro, monologhi senza contraddittorio, come Berlusconi ?

esistono i famosi spazi autogestiti, oltre al fatto che i dibattiti saranno leggermente più equilibrati rispetto al passato, le forze politiche rimaste si sono inevitabilmente ridotte,
tutto starà a trovare chi nel movimento avrà le capacità di sostenere le apparizioni in tv,
vi sarete accorti che la famosa par condicio nelle ultime elezioni non valeva per Monti, lo trovavi ovunque a tutte le ore, però non gli è bastato questo per ottenere un risultato strabiliante, è importante quello che dici e come lo dici.

il mio è un discorso generale, forse la visibilità indiretta data a Grillo, da televisioni lottizzate all'estrema potenza, durante la campagna elettorale mirava a logorare uno schieramento in particolare, mentre nei fatti è risultata controproducente per chi l'ha favorita, quindi è ragionevole pensare che se ci sarà una campagna denigratoria contro Grillo ed i grillini all'interno del M5s si studierà qualche alternativa di comunicazione.   

[fish_mark]

un precedente simile al piano del fatto potrebbe essere trovato nel
 governo fanfani del 1987

[ThomasDoll]

tra tutte le risposte avverse é quella che mi piace di piú. Va bene, ma se é disattivata una funzione dello Stato, il Governo, non é detto che lo sia il Parlamento, anzi.
In una situazione come questa perché sarebbe impossibilitato a legiferare, per esempio su una nuova legge elettorale?

il parlamento non è impossibilitato a legiferare, c'è uno squilibrio dovuto al fatto che l'esecutivo è limitato, ci sono alcune prerogative specifiche dell'esecutivo teoricamente bloccate, anche nel dubbio che riguarda l'ordinaria amministrazione l'esecutivo stesso dovrebbe decidere se autorizzarsi o meno a fare qualcosa. Pensa ai decreti Legge, pensa alle deleghe che normalmente il governo riceve dal parlamento per fare i decreti legislativi: te ne cito uno, il Dlgs 81 del 2008, quello che riordina e riforma le norme relative alla sicurezza sul lavoro. Sarebbe una situazione anomala, non avrebbe senso prolungarla. L'unica ragione plausibile è che siamo nel semestre bianco. Quindi il diniego di Grillo a trovare soluzioni porta dritto alle elezioni, secondo me, perché le larghe intese per gli altri potrebbero essere un suicidio elettorale.

[geddy]

il parlamento non è impossibilitato a legiferare, c'è uno squilibrio dovuto al fatto che l'esecutivo è limitato, ci sono alcune prerogative specifiche dell'esecutivo teoricamente bloccate, anche nel dubbio che riguarda l'ordinaria amministrazione l'esecutivo stesso dovrebbe decidere se autorizzarsi o meno a fare qualcosa. Pensa ai decreti Legge, pensa alle deleghe che normalmente il governo riceve dal parlamento per fare i decreti legislativi: te ne cito uno, il Dlgs 81 del 2008, quello che riordina e riforma le norme relative alla sicurezza sul lavoro. Sarebbe una situazione anomala, non avrebbe senso prolungarla. L'unica ragione plausibile è che siamo nel semestre bianco. Quindi il diniego di Grillo a trovare soluzioni porta dritto alle elezioni, secondo me, perché le larghe intese per gli altri potrebbero essere un suicidio elettorale.

Quindi basta togliere Berlusconi dal pdl e sfaldarlo per farlo confluire nel partito di Monti per rendere la destra un interlocutore credibile?
Gasparri non si presenta alle prossime elezioni?

[Texmex]

Si, lo scrivessero. Ci provino almeno. Il PD li riconosce come interlocutori, il movimento no. E' facile.

Non ti seguo, non capisco a cosa serve un appello a favore della governabilità al PD?
Non si tratta di essere riconosciuti (c'è chi da le patenti?) quanto di essere d'accordo o meno.

[Texmex]

Ma sarebbe coerente con il programma.
Se metti il reddito di cittadinanza non hai più bisogno dell'art. 18.

la FIOM ora è più tranquilla

[Texmex]

mah? la fesseria del movimento che non bisogno della tv è una delle più grandi perculate nella storia del mondo
il movimente, tramite grillo, senza fare tv, ha occupato la tv ad ogni palinsesto
è con la tv che si vince, lo sanno bene i due capi
col cazzo che prendi il 25% con i blog