Risultati Elezioni 2013

[aaronwinter]

Intervallo fra una grillata e l'altra. Mi è apparso come per incanto sulla pagina fèisbuc, alzi la mano chi riesce ad immaginare qualcosa di più bello

Ad es. il mio Avatar - peraltro, sono amici

Grande Friusta, mossa tatticamente perfetta - la mozione degli affetti comuni

[Texmex]

Eh, appunto, è così,

e complice l'habitus "tifoso" con cui gli Italiani storicamente vivono la politica (che ci ha fatto stare per 40 anni bloccati nello schema cristallizzato "più grosso partito comunista dell'Occidente-più grosso partito Cristiano dell'occidente", schema su cui ha poi giocato, non senza successo, il plutocrate erotomane) la possibilità (ed il rischio) esiste.

Speriamo di non favorirla, una deriva a destra. Farebbe contento qualcuno sensibile alla mozione del richiamo identitario a sinistra ("siamo noi la sinistra genuina" - purtroppo, guardandomi in giro e leggendo, già li intravvedo questi ragionamenti tra i delusi del voto, a partire da chi è rimasto fuori dal Parlamento) ma non farebbe il bene dell'Italia. Ma quest'ultima parte è solo la mia opinione, e dunque vale poco. 

L'attuale situazione ha tante incongnite, ma tante opportunità. Ci vuole intelligenza, e capacità di leggere la situazione politica fuori dagli schemi.

Dipende in massima parte dal PD (anche dai repubblichini e loro colleghi, ma in loro ormai nutro meno speranze che a suo tempo nella resurrezione calcistica di Meghni)

Bersani si sta muovendo bene - ed in questo, mi stupisce positivamente. Speriamo vada fino in fondo, e getti fuori dalla finestra i ferrivecchi, a partire da chi è solo stato capace di fare morire i Governi di Sinistra, o di fare perdere le elezioni. Fino a se stesso, se servisse.

Condivido.
Bersani, secondo me rafforzato dall'esito delle primarie che l'hanno sganciato dai salotti romani, sta conducendo con serietà e coraggio la vicenda.
Senza Bersani e il nuovo gruppo di giovani con lui, credo che per molti la tentazione governissimo sarebbe stata forte.
Purtroppo per loro e per grillo non andrà in quel modo.

[Teo]

Teo scusa, cerco una norma che impedisca a un nuovo Parlamento di legiferare senza prima aver dato la fiducia a un nuovo Governo, non la norma che mi dice da chi è composto il governo.

Riassumo, la Costituzione assegna il potere legislativo al Parlamento dopo che questo ha dato la fiducia ad un nuovo Governo oppure da subito?

Sei tendeva assegnarlo dopo perché non lo ha scritto?

L'art. 92 dice cos'è il Governo, prevedendone implicitamente l'esistenza ai fini del corretto funzionamento delle istituzioni.

Se così non fosse, non sarebbe obbligatoria nemmeno la figura del Presidente della Repubblica: un evidente assurdo.

Quindi: DEVE esserci un Governo. E DEVE avere, almeno una volta per entrare in carica, la fiducia delle Camere.

Se non si riesce a formare un Governo, le Camere non stanno funzionando. E il PdR non può fare altro che scioglierle.

Questa è la mia interpretazione, in base alle mie conoscenze. Ma non credo che qualsiasi costituzionalista possa avere dubbi, in merito.

[Texmex]

pensierino prima de magnà:

a grillooo!, tutto sto monte de puzza pe chiede un governissimo o un monti prorogato?
mavattanaffanculo


buon pranzo a tutti

[feiez]

2 - al netto delle cazzate del CS, qui e ora possiamo fare cose belle o sprecare questa occasione?

Concordo. Purchè si cambi passo nel contrastare il malpancismo del burlesque, sfidandolo sul suo campo e non perennemente per via giudiziaria, anche perchè quest'ultima via gli ha portato un fottìo di voti e la foglia di fico che lui è il perseguitato numero uno. Insomma che lo si combatta politicamente, non legandosi per forza al carro dei pm. Chè, Lazialmente parlando, sappiamo bene che se c'è da accanirsi contro qualcuno lo fanno in maniera strabiliante.

La cazzata di mandargli la visita fiscale per un problema, tra l'altro palesato prima delle elezioni, rinunciando lui addirittura ad una ospitata tv (porca a porca) me la sarei risparmiata volentieri.

[Skorpius]

L'art. 92 dice cos'è il Governo, prevedendone implicitamente l'esistenza ai fini del corretto funzionamento delle istituzioni.

Se così non fosse, non sarebbe obbligatoria nemmeno la figura del Presidente della Repubblica: un evidente assurdo.

Quindi: DEVE esserci un Governo. E DEVE avere, almeno una volta per entrare in carica, la fiducia delle Camere.

Se non si riesce a formare un Governo, le Camere non stanno funzionando. E il PdR non può fare altro che scioglierle.

Questa è la mia interpretazione, in base alle mie conoscenze. Ma non credo che qualsiasi costituzionalista possa avere dubbi, in merito.

Lo sto dicendo a ripetizione...
Evidentemente non condivide... ritorno al mio "contento tu"

[aaronwinter]

Insomma che lo si combatta politicamente, non legandosi per forza al carro dei pm. Chè, Lazialmente parlando, sappiamo bene che se c'è da accanirsi contro qualcuno lo fanno in maniera strabiliante.

Sublime.

[neweagle]

Questa è la mia interpretazione, in base alle mie conoscenze.

Non esiste nessuna norma che lo vieta.
Se il Pd vuole fare delle cose le porti in Parlamento.

[Skorpius]

Non esiste nessuna norma che lo vieta.
Se il Pd vuole fare delle cose le porti in Parlamento.

Ti sei convinto di una cosa errata...

[Teo]

Non esiste nessuna norma che lo vieta.
Se il Pd vuole fare delle cose le porti in Parlamento.

Non c'è scritto nemmeno "Non può non esserci il Presidente della Repubblica". Ma il fatto che DEVE esserci è sancito dal capo della Costituzione che ne descrive le prerogative.

Quindi DEVE esserci un Governo.

DEVE avere la fiducia.

Se si cambiano le Camere, anche si mantenesse in carica il Governo precedente, la fiducia DEVE essere rinnovata, almeno una volta. Altrimenti, il Governo decade. Se le Camere non ne fiduciano uno nuovo, decadono anche le Camere.

Approvare di volta in volta ecc. ecc. i provvedimenti di un Governo, senza che esso abbia ricevuto almeno una volta la fiducia da una maggioranza qualsiasi, NON SI PUO'.

[Teo]

Tra l'altro, i costituzionalisti spiegano che, non potendo Napolitano sciogliere le Camere, queste dovrebbero eleggere un nuovo Presidente della Repubblica che poi dovrebbe sciogliere... le Camere che l'hanno appena eletto.

Per questo il Parlamento ha il DOVERE di esprimere una maggioranza, in base alle indicazioni degli elettori.

Tra l'altro, trovo "pericoloso" il fatto che si sciolgano queste Camere appena elette, disconoscendo di fatto il responso elettorale.

Si sta giocando col fuoco, su molti aspetti.

Dal momento che della maggioranza deve per forza far parte il PD, M5S o PDL dovranno allearsi con Bersani. E il PD stesso non è nelle condizioni di poter rifiutare pregiudizialmente un accordo con Berlusconi.

[fish_mark]

Quanto dice Teo è sostanzialmente corretto.
Le Camere non hanno tanto un dovere quanto una necessità a esprimere una maggioranza. Se non riescono in questo compito non sono funzionanti e allora devono essere sciolte, perchè dall'altra parte il Presidente delal Repubblica verifica l'esistenza di una maggioranza che sostenga un Governo, altro elemento essenziale del nostro sistema costituzionale: rappresenta la patologia di una legislatura, che porta il PResidente della Repubblica a esercitare il potere di scioglimento.

Che un Governo possa esistere svincolato da una fiducia delle Camere ma che operi chiedendo volta per volta l'assenso su un provvedimento è fuori dalla logica del nostro sistema costituzionale che ha forma di governo parlamentare, ossia ha un Governo che si fonda sulla fiducia delle Camere: articolo 94 "Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere".

Che le Camere possano essere sciolte appena elette se è pericoloso sul piano politico, su quello tecnico-istituzionale si spiega con la conclamata incapacità a formare una maggioranza.

[neweagle]

Non c'è scritto nemmeno "Non può non esserci il Presidente della Repubblica". Ma il fatto che DEVE esserci è sancito dal capo della Costituzione che ne descrive le prerogative.

Quindi DEVE esserci un Governo.

DEVE avere la fiducia.

Se si cambiano le Camere, anche si mantenesse in carica il Governo precedente, la fiducia DEVE essere rinnovata, almeno una volta. Altrimenti, il Governo decade. Se le Camere non ne fiduciano uno nuovo, decadono anche le Camere.

Approvare di volta in volta ecc. ecc. i provvedimenti di un Governo, senza che esso abbia ricevuto almeno una volta la fiducia da una maggioranza qualsiasi, NON SI PUO'.

confondete prassi, interpretazioni e consuetuni con le Norme scritte.

[fish_mark]

Una precisazione.
Con l'elezione delle nuove Camere qualsiasi Governo si presenta dimissionario, anche se rivince la maggioranza che precedentemente lo sosteneva. Inevitabilmente, costituzionalmente e direi ovviamente.

[neweagle]

quindi secondi voi una norma che impedirebbe al Parlamento  di legiferare ci sarebbe ma sarebbe nascosta nella Costituzione ed avrei torto perché non conosco una legge Costituzionale che non esiste.

[fish_mark]

quindi secondi voi una norma che impedirebbe al Parlamento  di legiferare ci sarebbe ma sarebbe nascosta nella Costituzione ed avrei torto perché non conosco una legge Costituzionale che non esiste.

l'attività legislativa non è  svolta in proprio da parte delle Camere perché è necessaria, anche fisicamente, la presenza di un "rappresentante del Governo", esecutivo il quale per esistere deve avere la fiducia delle Assemblee (tutte e due).

[neweagle]

quindi stai dicendo che il governo attualmente in carica non potrebbe assolvere a queste funzioni? dove sta scritto?

[Skorpius]

Allora quando si applica l'art 88? e una volta che mi fai un esempio trovami la norma costituzionale da cui lo prendi

[neweagle]

cosa centra scusa? E' una valutazione che la Costituzione lascia al Presidente. se questi per il bene del paese ritiene sia la decisione migliore.
siamo sicuri che di fronte a un parlamento che trovi il modo di legiferare senza peró dare la fiducia a un giverno il bene del paese sia scioglierlo?
che poi sto solo dicendo che se vogliono cambiare la legge elettorale possono farlo

[fish_mark]

quindi stai dicendo che il governo attualmente in carica non potrebbe assolvere a queste funzioni? dove sta scritto?

Non può assolverle perché è dimissionario, in quanto sono state rinnovate le Camere e hanno espresso maggioranze almeno potenzialmente differenti dalle precedenti.
E' poi del tutto teorico immaginare che l'attuale Governo possa ricevere la fiducia delle stesse forze che lo hanno sostenuto in passato, perché anche quei gruppi parlamentari che lo hanno sostenuto in passato sono cambiati in qualità e quantità. Insomma, le Camere sono cambiate.
Non c'è scritto niente di esplicito nel testo costituzionale ma il mio discorso (che è quello di Teo sostanzialmente, che al riguardo cita le tesi di vari costituzionalisti) deriva dalle norme del sistema che nel caso sono

Articolo 92. Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.

articlo 94.
Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.
Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.
La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

Purtroppo c'è chi sta diffondendo al tesi sulla prorogatio degli organi di Governo, tesi mai affermata tra i costituzionalisti dal momento che la prorogatio esiste soltanto per le Camere. Per dirla con SArtori, putroppo, dopo la fantasia, al potere sta salendo l'ignoranza.

Allora quando si applica l'art 88? e una volta che mi fai un esempio trovami la norma costituzionale da cui lo prendi

Stai citando una norma che regola i poteri del PResidente della Repubblica. IL carattere parlaemntare della nostra forma di Governo è disciplinata in altra parte: articoli 92 e 94.