Risultati Elezioni 2013

[Texmex]

da qui al "culturame" il passo è breve
anzi direi già compiuto

[Andre]

e per me tra l'altro come idea di base non avresti neanche sbagliato, che il finanziamento della cultura andrebbe sicuramente calibrato meglio ... ma sei riuscito a strozzare questa idea di fondo con un post talmente superficiale, oltre che volgare, che non posso far altro che trovarmi d'accordo con chi mi ha preceduto ...

[AlenBoksic]

OT

Come ha spiegato Giovanni Gentile, presidente di Florens 2010 oltre che di Confindustria Firenze, 100 euro di incremento del PIL nel settore culturale portano 249 euro di PIL nel sistema economico e, in termini occupazionali, 2 unità di lavoro nel settore culturale generano 3 unità di lavoro nel sistema economico

L’industria culturale produce il 4,9% del Pil, occupa 1.400.000 persone (il 5,6% del totale) e coinvolge 400.000 imprese. Maltrattata da anni, vista spesso come ruota del carro da cui poter liberamente attingere denaro da investire altrove, la cultura frutta all’Italia una ricchezza pari a 76 miliardi di euro ogni anno!

Inutile appellarsi al confronto con l’industria metalmeccanica, con i suoi 117 miliardi di euro (7,6% del Pil) di produzione annuale: il paragone non può esistere. L’industria culturale è tra le maggiori voci nella composizione della ricchezza nazionale, e deve essere valorizzata invece che impoverita. Da sola vale molto più di interi settori del manifatturiero.

A livello di occupazione nell’industria culturale, la pianura padana e il Lazio competono con la Catalogna, i paesi Scandinavi, Francia e Germania, con un tasso di impiegati superiore al 2,5% del totale: se la regione di Parigi, l’Île de France, è la regina incontrastata con 301.895 persone che vivono di attività legate alla cultura e Londra segue con 235.327, Milano conquista il terzo posto con 195.848. A Roma, ottava in classifica, sono 118.047

La performance in termini dinamici nel triennio 2007-2010 segna un +3% a fronte di un’economia italiana che non ha superato lo 0,3%. A questa crescita del valore prodotto è corrisposta – seppur in misura minore – una crescita dell’occupazione: mentre nel paese si segnava un -2%, nello stesso intervallo di tempo la cultura segnava un +0,9% degli occupati, corrispondente a 13 mila persone.

E se Cinecittà viene chiusa, se Pompei cade a pezzi nell’indifferenza delle istituzioni, se migliaia di artisti, creativi, tecnici, ecc. perdono il lavoro perchè chi deve investire ritiene che “in tempo di crisi non ci si può cibare di opere d’arte”, allora l’Italia andrà alla deriva. La rivalutazione del patrimonio storico-artistico, l’investimento nella cultura sono, e il rapporto lo dimostra, volani indispensabili capaci di tirare fuori dall’impasse la nostra malandata economia.

EOT

[Frusta]

Il messaggio qui sopra è il più chiaro esempio del perché molti hanno realmente paura di Casaleggio Grillo e del grillismo. Terrificante.

(non mi sono mai permesso di chiedere alcunché ai moderatori, ma gli epiteti rivolti alla signora Carla Fracci sono inaccettabili)

E' inaccettabile succhiare i soldi dalle tasche di chi muore di fame per finanziare il nulla.

[aquilafelyx]

il senso del post di Frusta è chiaro,
vedere solo la parte dell'invettiva sacrilega e ridurlo ad una lesa maestà del bon ton peloso del politically corretto è riduttivo.

[baol]

"Con Dante fatevi un panino imbottito"....

[aquilafelyx]

OT

Come ha spiegato Giovanni Gentile, presidente di Florens 2010 oltre che di Confindustria Firenze, 100 euro di incremento del PIL nel settore culturale portano 249 euro di PIL nel sistema economico e, in termini occupazionali, 2 unità di lavoro nel settore culturale generano 3 unità di lavoro nel sistema economico

L’industria culturale produce il 4,9% del Pil, occupa 1.400.000 persone (il 5,6% del totale) e coinvolge 400.000 imprese. Maltrattata da anni, vista spesso come ruota del carro da cui poter liberamente attingere denaro da investire altrove, la cultura frutta all’Italia una ricchezza pari a 76 miliardi di euro ogni anno!

Inutile appellarsi al confronto con l’industria metalmeccanica, con i suoi 117 miliardi di euro (7,6% del Pil) di produzione annuale: il paragone non può esistere. L’industria culturale è tra le maggiori voci nella composizione della ricchezza nazionale, e deve essere valorizzata invece che impoverita. Da sola vale molto più di interi settori del manifatturiero.

A livello di occupazione nell’industria culturale, la pianura padana e il Lazio competono con la Catalogna, i paesi Scandinavi, Francia e Germania, con un tasso di impiegati superiore al 2,5% del totale: se la regione di Parigi, l’Île de France, è la regina incontrastata con 301.895 persone che vivono di attività legate alla cultura e Londra segue con 235.327, Milano conquista il terzo posto con 195.848. A Roma, ottava in classifica, sono 118.047

La performance in termini dinamici nel triennio 2007-2010 segna un +3% a fronte di un’economia italiana che non ha superato lo 0,3%. A questa crescita del valore prodotto è corrisposta – seppur in misura minore – una crescita dell’occupazione: mentre nel paese si segnava un -2%, nello stesso intervallo di tempo la cultura segnava un +0,9% degli occupati, corrispondente a 13 mila persone.

E se Cinecittà viene chiusa, se Pompei cade a pezzi nell’indifferenza delle istituzioni, se migliaia di artisti, creativi, tecnici, ecc. perdono il lavoro perchè chi deve investire ritiene che “in tempo di crisi non ci si può cibare di opere d’arte”, allora l’Italia andrà alla deriva. La rivalutazione del patrimonio storico-artistico, l’investimento nella cultura sono, e il rapporto lo dimostra, volani indispensabili capaci di tirare fuori dall’impasse la nostra malandata economia.

EOT

quello che si contesta è la gestione partitica dei finanziamenti e delle proteste,

i soldi pubblici devono essere utilizzati per gli interessi generali, l'uso particolare ha contribuito a creare quelle clientele che dovrebbero essere abolite quanto prima.

[AlenBoksic]

vedere solo la parte dell'invettiva sacrilega e ridurlo ad una lesa maestà del bon ton peloso del politically corretto è riduttivo.

È precisamente quanto dicevano quelli c'erano prima che parlavano come il popolo, per il popolo e nel frattempo istituivano un premio per la Bonev al comodo costo di 400mila €
 

Quanto al resto se la foto con i macchinisti la fa Eva mendes chiaramente ha un altro risalto, tant'è che fa il giro del mondo, rispetto alle "solite" proteste di chi perde il posto di lavoro. È abbastanza semplice il meccanismo.
Per il resto Cultura e Turismo sono fondamentali per ogni grande nazione. Da quando si è cominciato a tagliare sulla Cultura l'Italia è precipitata da prima a sesta destinazione turistica del pianeta : che ci sia qualche relazione no, èh?

Ad ogni modo qui si parla (parlerebbe) del futuro governo,
grazie

[aquilafelyx]

È precisamente quanto dicevano quelli c'erano prima che parlavano come il popolo, per il popolo e nel frattempo istituivano un premio per la Bonev al comodo costo di 400mila €
 

Quanto al resto se la foto con i macchinisti la fa Eva mendes chiaramente ha un altro risalto, tant'è che fa il giro del mondo, rispetto alle "solite" proteste di chi perde il posto di lavoro. È abbastanza semplice il meccanismo.
Per il resto Cultura e Turismo sono fondamentali per ogni grande nazione. Da quando si è cominciato a tagliare sulla Cultura l'Italia è precipitata da prima a sesta destinazione turistica del pianeta : che ci sia qualche relazione no, èh?

Ad ogni modo qui si parla (parlerebbe) del futuro governo,
grazie

ma quando i tagli l'hai fatti il governo Monti perché non ci sono state proteste? forse perché i tagli li ha avallati il Pd e non si doveva disturbare il manovratore, togliere la gestione partitica ai finanziamenti vale per tutti e dovrebbe essere interesse di tutti.

[Frusta]

quello che si contesta è la gestione partitica dei finanziamenti e delle proteste,

i soldi pubblici devono essere utilizzati per gli interessi generali, l'uso particolare ha contribuito a creare quelle clientele che dovrebbero essere abolite quanto prima.

Mi chiedo se a qualche solone pieno di sacro sdegno riuscirà ad apparire chiaro un concetto così semplice. Ficcare gli artigli nelle tasche di chi muore di fame per inserirli nella solita partitadi giro con la scusa della cultura è immorale, sacrilego e CRIMINALE.
E se c'è qualcosa di terrificante è fare la conta dei suicidi per fallimento, non incazzarsi per i piagnistei di un branco di privilegiati.

[Centurio]

finanziare la cultura é fondamentale. Con il nostro patrimonio culturale potremmo campare di rendita, se solo si volesse.
I fondi? Facile trovarli:
i partiti politici arraffano come finanziamento pubblico 553 milioni di euri. Avete letto bene, 553 milioni. In Francia e Germania, per fare un confronto, ne prendono 8.
 Dunque, come detto, sarebbe facile: basterebbe erogare ai partiti politici nostrani 8 milioni di euri in totale e il resto risparmiato che vada alla cultura. Se ce la fanno in Germania ed in Francia a "sopravvivere" con 8 milioni, ce la possono fare anche da noi, no?

Qualcuno lo spieghi al nano e al giaguaro, vediamo che ne pensano.

[Frusta]

Per il resto Cultura e Turismo sono fondamentali per ogni grande nazione. Da quando si è cominciato a tagliare sulla Cultura l'Italia è precipitata da prima a sesta destinazione turistica del pianeta : che ci sia qualche relazione no, èh?

E ardaje con l'equivoco: finanziare i cinepanettoni o i teatri vuoti significa TOGLIERE i soldi alla cultura.

[cartesio]

Teo, la parola Fracci compare solo qui:

Mi viene la nausea quando ripenso ai piagnistei di un paio di anni fa di Daniel Baremboin prima di iniziare a dirigere la “Valchiria”. Gli stessi di Carla Fracci e gli stessi con cui i cinepanettonari erano andati a chiagnere davanti a Montecitorio: Maremboin, Fracci & Co. reclamavano per i cosiddetti “tagli alla cultura” appoggiai in coro da tutta lastampa della sinistra, TUTTA. Da Il Fatto al Manifesto, da Repubblica all’ Unità, da Liberazione all’Espresso, e non solo dalla stampa.
Trattasi di recita già vista e già sentita: tutti quelli che reclamano finanziamenti per questo tipo di “cultura” sono tutti rigorosamente “compagni”. Del giro giusto, però. Provi qualcun altro ad entrare in quel giro, provaci tu, compagno Tex, e poi vieni qui a raccontarci come è andata così ci facciamo quattro risate.

Gli epiteti sono rigorosamente “compagni” e forse piagnistei, che a rigore non è un epiteto.

Non mi pare così pesante.

[Biancocelesti]

il messaggio di frusta è stato "ingentilito"

preghiamo tutti di voler fare la massima attenzione: c'è modo e modo di esporre le proprie idee, quello che non è accettabile è l'offesa gratuita e volgare

il topic è rimasto e rimane aperto perché crediamo che esso contenga una discussione interessante e di buon livello, confidiamo nelle capacità di tutti per mantenerla tale

grazie

lo staff di BC.org

[Texmex]

E ardaje con l'equivoco: finanziare i cinepanettoni o i teatri vuoti significa TOGLIERE i soldi alla cultura.

allora diciamo che il tuo post era scritto male, malissimo

messa così è altro discorso

[Skorpius]

quello che si contesta è la gestione partitica dei finanziamenti e delle proteste,

i soldi pubblici devono essere utilizzati per gli interessi generali, l'uso particolare ha contribuito a creare quelle clientele che dovrebbero essere abolite quanto prima.

Niente non riescono a farlo il passo del peculato, non si riesce a capire che l'utilizzo della cultura (o delle piscine o della metro) e' l'artifizio è il raggiro parte della truffa per far finire quei soldi in tasche di privati

[Frusta]

allora diciamo che il tuo post era scritto male, malissimo
messa così è altro discorso

Il post voleva esprimere la rabbia di chi è alla fame, ed altri termini per esprimere la rabbia che si sente in giro non ne vedo.
Che se dovessimo riportare qui gli epiteti insulti che chi è alla fame rivolge alla casta, quelli che sono stati cancellati a me sarebbero rose e fiori.
Perché di quello si tratta: il voto al M5S è suonato come un immenso insulto che chi è allo stremo ha rivolto verso l'andazzo tradizionale e verso quelli che lo gestivano. Che sono sordi a queste cose, ma stavolta sembra che l'abbiano sentito.

[ThomasDoll]

la cultura è interesse generale.

[Texmex]

Consiglio di leggere l'articolo di Curzio Maltese oggi su Repubblica.
Maltese può essere accusato di tutto tranne che di appecoronamento ai partiti.

Ma credo che le domande poste faranno la fine di quelle poste a berlusconi.

Nulla scalfisce il fidesimo al capo, nulla permea i partiti dove la base serve solo a far numero.
Sarà, per molti grillini, l'ennesima aggressione dei media
Come guardare il dito e mai la luna.

ps
Per le comunali a Roma, il CS farà le primarie, il pdl no mentre i grillini le faranno on-line.
Sta parola (on line) sembra la panacea. Io invece chiedo, visto che per il parlamento hanno votato solo 30.00 persone (e senza alcuna forma di controllo su server "nonsisadichi").
Chi e quanti saranno ammessi a votare in questo proegetto di democrazia che aspira al 100% dei consensi e dove uno vale uno?

Uno vale uno? Leggersi Maltese 

[Skorpius]

la cultura è interesse generale.

Se qualcuno ti solleva il dubbio di distrazione dei fondi o addirittura di malversazione tu rispondi che la cultura e' interesse generale?
Casomai risponderai che non e' vero e che quei soldi vengono EFFETTIVAMENTE utilizzati per la cultura che e' interesse generale