Risultati Elezioni 2013

[aaronwinter]

monti e casini che faranno? boh?
non è dato saperlo

(...)
Se finora tutti hanno dato per scontato un appoggio dei senatori centristi a un governo guidato dal Pd, da ultimo anche Mario Monti ha iniziato a chiarirsi le idee su come procedere. Il leader di Scelta Civica resta in silenzio ed evita accuratamente di mettersi nella linea di tiro di Grillo o di Berlusconi. Ma una cosa il Professore, nell'ultima riunione del gabinetto di Scelta Civica, se l'è lasciata sfuggire: "Non è affatto detto che daremo la fiducia a un governo Pd-Grillo". Insomma, "non c'è nulla di scontato".

http://www.repubblica.it/politica/2013/03/03/news/i_paletti_del_colle_per_l_incarico_la_maggioranza_deve_essere_vera-53756012/?ref=HREA-1

(da cui è stato preso anche il precedente estratto)

[Texmex]

http://www.giornalettismo.com/archives/802851/bookmaker-bersani/

ecco le quote, scommettete

[aquilafelyx]

Non era necessario allora il riferimento all'articolo della costituzione.

l'Art. 67 è il grimaldello, o meglio il piede di porco, usato per creare maggioranze senza legittimazione popolare, la Costituzione fu scritta nel '46 e non è un caso che ci fu inserito l'Art 67, ma a partire dagli anni '90 il senso di quel "senza vincolo di mandato" è stato stravolto,
e il principio dell'Art. 1 che assegna la sovranità al popolo calpestato dalla sovranità dei partiti.

Non si possono piu leggere i commenti sul blog?

se dici sul Blog di Grillo i commenti si leggono.

[aaronwinter]

Una intervista  che potrebbe stare tranquillamente al centro del dibatttito politico (ed in certa misura, ci sta, incluse le ultime dichiarazioni programmatiche di Bersani e le schermaglie sul vincolo di mandato)

---

De Gregorio: "Parlino Lavitola e gli altri.
Questo è solo l'inizio della valanga"


Il senatore che ha dichiarato di essere stato comprato da Berlusconi per tre milioni di euro: "Silvio pensava  alla campagna acquisti e basta. Ma non ho parlato per rancore". E si toglie qualche peso: "Mi sottovalutano. Ma io non sono l'omino Michelin della barzelletta" di CONCHITA SANNINO

NAPOLI - A chi diffida della sua verità, o ne teme il peso, consegna una promessa. "Non sono stato reticente con i magistrati. E non lo sarò in futuro. Se uno fa una scelta, va fino in fondo". Sergio De Gregorio, il senatore che ha confessato di essersi fatto 'comprare' da Silvio Berlusconi per tre milioni, vuole riscrivere la propria storia. "Mi sottovalutavano in tanti. Errore".

Comincia dal suo corpo.  "Io non sono l'omino Michelin della barzelletta che raccontava il senatore Pasquale Giuliano, il puffetto grasso che aveva avuto una fortuna spaziale". Il Cavaliere lo ha  "deluso, amareggiato, ma non ho rancore". Solo una nuova visione. Così lancia un'esortazione agli "altri": parlate anche voi.  "Il mondo è cambiato, la valanga è solo agli inizi. Mi auguro che altri facciano la loro operazione di verità". Chi? "Lavitola. Il suo sacrificio, il suo silenzio sono inutili".

Senatore De Gregorio, sta consumando la sua vendetta contro Berlusconi?
"No. Sto portando il mio contributo al rinnovamento, da reo confesso. Berlusconi non ha capito che il mondo sta cambiando. Oddio, non nego che, stando alle urne italiane, per ora ha avuto ragione lui. E se si torna alle elezioni, non credo vincerà Grillo".

Dall'inchiesta che la vede "pentito", emerge che lei non era l'unico da comprare. Quanti erano gli altri? Chi?
"Parlo di quello che riguarda me. Ma certo vedevo un attivismo enorme. Berlusconi in quel periodo si occupava solo di quello".

Della "campagna acquisti" di deputati e senatori?
 "Di quello. L'Operazione Libertà. Tutte le riunioni a palazzo Grazioli erano finalizzate all'obiettivo. Se ne occupavano in tanti. E Lavitola ha guadagnato le sue buone referenze nell'Operazione. Devo anche dire che l'unico a crederci era Berlusconi. Mi colpì Fini, rassegnato: "Ma facciamoceli questi anni di opposizione. Io e Pier Ferdi, cinque anni, anagraficamente, li possiamo reggere"".

Era alcune Repubbliche fa. Torniamo alla compravendita. Lei parla, tra l'altro, del senatore Pallaro...
"La situazione di Pallaro non l'ho vissuta personalmente, ma so che era di grande interesse: il suo voto oscillava continuamente. Ecco, mi auguro che la mia scelta porti altri a fare chiarezza".

E' reticente?
"No. Non sono stato reticente e non lo sarò in futuro. Sono un uomo pericoloso, ma perché motivato. Come i crociati".

Chi potrebbe parlare, e non lo fa?
"Lavitola. E' in carcere da quasi un anno. Il suo silenzio è inutile e inopportuno".

Magari, dopo le estorsioni di cui è accusato a danno del Cavaliere, l'amico Valter ha spuntato dei vantaggi.
"Ma il sacrificio di sapere che la tua famiglia soffre, e tuo figlio cresce senza di te, non ha prezzo. Non c'è denaro che tenga".

Il rischio compravendita è in agguato anche oggi?
"E chi può escluderlo, quando si è alla caccia disperata di un voto per andare sopra o sotto? Ma perché: qualcuno può giurare che quanto accaduto in senso inverso nel 2011, parlamentari che lasciavano Berlusconi, non sia stato favorito da promesse di incarichi, nomine? Sa, a volte si è vittima di ciò che si è fatto".

Getta ombre: se tutti sono corrotti, nessuno lo è?
"Io non sono Al Capone".

Lei è De Gregorio, che ha venduto la sua funzione per 3 milioni. Non basta?
"Se io non avessi avuto debiti fino al collo, non mi prendevo i soldi a nero da Berlusconi. Ho commesso sicuramente un reato. Ed è una delle cose che ho fatto per evidenziarmi ad un uomo, Berlusconi, nel quale credevo di potermi rispecchiare. Ma sono rimasto profondamente deluso".

Lei è stato anche amico della Cia. La sua prossima vita?
"Sì certo, ho avuto rapporti importanti con gli americani, ma anche con Capi di Stato del Mediterraneo. Ora devo disintossicarmi. La politica è una droga".

Appena si insedia il nuovo Parlamento e perde l'immunità, per lei scattano gli arresti domiciliari.
"Sono sereno. E non ho chiesto la revoca del provvedimento".

É pronto a pagare, dal tinello di casa.
"Prontissimo".

Resta un dubbio. Nei suoi recenti incontri con Ghedini, con Verdini e Dell'Utri, lei chiedeva aiuti concreti.
"E solidarietà. Alla fine sono felice per come è andata. Ero andato da Verdini, il 19 dicembre, dopo che avevo già scritto la lettera ai magistrati: ero deciso a lasciare la politica".

Mi lasci indovinare: ha mostrato quella lettera a Verdini.
"Eh be'. Sì".

Non era una pressione. Era una confidenza.
"Volevo che sapessero che facevo un passo indietro".

Traduciamo meglio. Se avesse avuto il denaro, la "solidarietà", oggi non saremmo qui a parlare della compravendita, forse.
"Chissà. Forse ha ragione, poteva cambiare qualcosa. Ma, evidentemente, il destino aveva scritto per me un'altra strada". 

[geddy]

l'Art. 67 è il grimaldello, o meglio il piede di porco, usato per creare maggioranze senza legittimazione popolare, la Costituzione fu scritta nel '46 è non è un caso che ci fu inserito l'Art 67, ma a partire dagli anni '90 il senso di quel "senza vincolo di mandato" è stato stravolto,
e il principio dell'Art. 1 che assegna la sovranità al popolo calpestato dalla sovranità dei partiti.

se dici sul Blog di Grillo i commenti si leggono.

Letti una ventina, la maggior parte sono negativi.
Ma Grillo non parla a chi commenta i suoi post.

[aquilafelyx]

Letti una ventina, la maggior parte sono negativi.
Ma Grillo non parla a chi commenta i suoi post.

dopo le elezioni avranno decuplicato i commenti e gli agit prop si sono scatenati

[aquilafelyx]

http://www.repubblica.it/politica/2013/03/03/news/i_paletti_del_colle_per_l_incarico_la_maggioranza_deve_essere_vera-53756012/?ref=HREA-1

(da cui è stato preso anche il precedente estratto)

sembra che Monti abbia anche avvertito i Ministri di non preparare ancora il trasloco,
se c'è una forza che può condizionare le scelte del Pd è proprio quella centrista, il suo 10% gli sarebbe stato indispensabile per governare e continuare nella politica imposta dalla Bce,
non è un caso che stiano riparati a vedere come evolve la situazione,
nella divisione per gruppi che Massimo Fini ha semplificato con A e B i montiani stanno tutti nel gruppo B.

[aquilafelyx]

Una intervista  che potrebbe stare tranquillamente al centro del dibatttito politico (ed in certa misura, ci sta, incluse le ultime dichiarazioni programmatiche di Bersani e le schermaglie sul vincolo di mandato)

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De Gregorio: "Parlino Lavitola e gli altri.
Questo è solo l'inizio della valanga"


Il senatore che ha dichiarato di essere stato comprato da Berlusconi per tre milioni di euro: "Silvio pensava  alla campagna acquisti e basta. Ma non ho parlato per rancore". E si toglie qualche peso: "Mi sottovalutano. Ma io non sono l'omino Michelin della barzelletta" di CONCHITA SANNINO

NAPOLI - A chi diffida della sua verità, o ne teme il peso, consegna una promessa. "Non sono stato reticente con i magistrati. E non lo sarò in futuro. Se uno fa una scelta, va fino in fondo". Sergio De Gregorio, il senatore che ha confessato di essersi fatto 'comprare' da Silvio Berlusconi per tre milioni, vuole riscrivere la propria storia. "Mi sottovalutavano in tanti. Errore".

Comincia dal suo corpo.  "Io non sono l'omino Michelin della barzelletta che raccontava il senatore Pasquale Giuliano, il puffetto grasso che aveva avuto una fortuna spaziale". Il Cavaliere lo ha  "deluso, amareggiato, ma non ho rancore". Solo una nuova visione. Così lancia un'esortazione agli "altri": parlate anche voi.  "Il mondo è cambiato, la valanga è solo agli inizi. Mi auguro che altri facciano la loro operazione di verità". Chi? "Lavitola. Il suo sacrificio, il suo silenzio sono inutili".

Senatore De Gregorio, sta consumando la sua vendetta contro Berlusconi?
"No. Sto portando il mio contributo al rinnovamento, da reo confesso. Berlusconi non ha capito che il mondo sta cambiando. Oddio, non nego che, stando alle urne italiane, per ora ha avuto ragione lui. E se si torna alle elezioni, non credo vincerà Grillo".

Dall'inchiesta che la vede "pentito", emerge che lei non era l'unico da comprare. Quanti erano gli altri? Chi?
"Parlo di quello che riguarda me. Ma certo vedevo un attivismo enorme. Berlusconi in quel periodo si occupava solo di quello".

Della "campagna acquisti" di deputati e senatori?
 "Di quello. L'Operazione Libertà. Tutte le riunioni a palazzo Grazioli erano finalizzate all'obiettivo. Se ne occupavano in tanti. E Lavitola ha guadagnato le sue buone referenze nell'Operazione. Devo anche dire che l'unico a crederci era Berlusconi. Mi colpì Fini, rassegnato: "Ma facciamoceli questi anni di opposizione. Io e Pier Ferdi, cinque anni, anagraficamente, li possiamo reggere"".

Era alcune Repubbliche fa. Torniamo alla compravendita. Lei parla, tra l'altro, del senatore Pallaro...
"La situazione di Pallaro non l'ho vissuta personalmente, ma so che era di grande interesse: il suo voto oscillava continuamente. Ecco, mi auguro che la mia scelta porti altri a fare chiarezza".

E' reticente?
"No. Non sono stato reticente e non lo sarò in futuro. Sono un uomo pericoloso, ma perché motivato. Come i crociati".

Chi potrebbe parlare, e non lo fa?
"Lavitola. E' in carcere da quasi un anno. Il suo silenzio è inutile e inopportuno".

Magari, dopo le estorsioni di cui è accusato a danno del Cavaliere, l'amico Valter ha spuntato dei vantaggi.
"Ma il sacrificio di sapere che la tua famiglia soffre, e tuo figlio cresce senza di te, non ha prezzo. Non c'è denaro che tenga".

Il rischio compravendita è in agguato anche oggi?
"E chi può escluderlo, quando si è alla caccia disperata di un voto per andare sopra o sotto? Ma perché: qualcuno può giurare che quanto accaduto in senso inverso nel 2011, parlamentari che lasciavano Berlusconi, non sia stato favorito da promesse di incarichi, nomine? Sa, a volte si è vittima di ciò che si è fatto".

Getta ombre: se tutti sono corrotti, nessuno lo è?
"Io non sono Al Capone".

Lei è De Gregorio, che ha venduto la sua funzione per 3 milioni. Non basta?
"Se io non avessi avuto debiti fino al collo, non mi prendevo i soldi a nero da Berlusconi. Ho commesso sicuramente un reato. Ed è una delle cose che ho fatto per evidenziarmi ad un uomo, Berlusconi, nel quale credevo di potermi rispecchiare. Ma sono rimasto profondamente deluso".

Lei è stato anche amico della Cia. La sua prossima vita?
"Sì certo, ho avuto rapporti importanti con gli americani, ma anche con Capi di Stato del Mediterraneo. Ora devo disintossicarmi. La politica è una droga".

Appena si insedia il nuovo Parlamento e perde l'immunità, per lei scattano gli arresti domiciliari.
"Sono sereno. E non ho chiesto la revoca del provvedimento".

É pronto a pagare, dal tinello di casa.
"Prontissimo".

Resta un dubbio. Nei suoi recenti incontri con Ghedini, con Verdini e Dell'Utri, lei chiedeva aiuti concreti.
"E solidarietà. Alla fine sono felice per come è andata. Ero andato da Verdini, il 19 dicembre, dopo che avevo già scritto la lettera ai magistrati: ero deciso a lasciare la politica".

Mi lasci indovinare: ha mostrato quella lettera a Verdini.
"Eh be'. Sì".

Non era una pressione. Era una confidenza.
"Volevo che sapessero che facevo un passo indietro".

Traduciamo meglio. Se avesse avuto il denaro, la "solidarietà", oggi non saremmo qui a parlare della compravendita, forse.
"Chissà. Forse ha ragione, poteva cambiare qualcosa. Ma, evidentemente, il destino aveva scritto per me un'altra strada".

Le famose inchieste ad orologeria, appena insediato il governo ripartirà quella sul MPS

[Texmex]

C'è l'area dei sondaggi che fa impressione...poche migliaia di votanti e via al festival della tuttologia

l'area delle risposte individuali è sconcertante

ma siamo davvero sicuri che il pressapochismo sia la soluzione?
casaleggio con questi qui se la fa da padrone

[cartesio]

Si era presentato alle Parlamentarie a Monza

Ero convinto si chiamassero primarie.   

[geddy]

Non con quelli che dibattono o partecipano. Al netto degli agitatori e infiltrati i toni dei commenti sono per lo più critici. Casaleggio la fa da padrone con quelli che non partecipano e si limitano alla lettura superficiale, ma questo è ovvio da un pezzo.

Da valutare se l'ennessima inchiesta servirà a mettere una pietra sopra alla carriera politica di Berlusconi. Magari le sue dimissioni o allontanamento dalla scena politica potrebbero bastare a convincere il Pd ad allearsi con il PDL, mondato dalla presenza del cavaliere.

[Texmex]

Estrema sintesi: mi presento alle elezioni per cambiare sto paese corrotto e malato. Per tutte le piazze chiedo urlando il cambiamento. La gente mi segue, è un trionfo. Arrivo nel Palazzo e ho la possibilità di fare alcune cose fondamentali.
Ma rispondo no! Non faccio un cazzo!
Loro dovevano pensarci prima! Loro non lo hanno fatto!

Davvero, è una roba surreale.

La domanda che mi viene è: ma che cazzo so' venuti a fare sta centinaia di tizi?

[Skorpius]

Estrema sintesi: mi presento alle elezioni per cambiare sto paese corrotto e malato. Per tutte le piazze chiedo urlando il cambiamento. La gente mi segue, è un trionfo. Arrivo nel Palazzo e ho la possibilità di fare alcune cose fondamentali.
Ma rispondo no! Non faccio un cazzo!
Loro dovevano pensarci prima! Loro non lo hanno fatto!

Davvero, è una roba surreale.

La domanda che mi viene è: ma che cazzo so' venuti a fare sta centinaia di tizi?

La parte in neretto semplicemente non è vera..
E' solo una promessa fatta da un partito che si è segnalato (meno dell'altro a dire il vero) per non rispettare le stesse identiche promesse quando le ha fatte in passato.

[Skorpius]

Cmq bersani qualcosa da Silvio l'ha imparata...
Ripetere le promesse talmente tante volte da instillare nella mente dei suoi ascoltatori che non sono più promesse ma fatti.. Grillo non rifiuta promesse ma fatti... e addirittura qualcuno (teo) si spinge a dire che rifiuta di governare!

[aaronwinter]

Ero convinto si chiamassero primarie.   

E invece no, carissimo, il termine non l'ho usato a caso - è proprio quello usato dal PD (e anche dal M5S) per la selezione (in seggi per il PD, online per i grillini) dei candidati a rappresentarli in Parlamento.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-31/parlamentarie-spazio-donne-giovani-05258.shtml?uuid=AbqxXLGH

http://www.beppegrillo.it/2012/12/le_parlamentarie.html


Abbracci

[disabitato]

tranne il famoso listino protetto (o dei protetti?) di bersani.. 

[aaronwinter]

tranne il famoso listino protetto (o dei protetti?) di bersani.. 

Tu ce scherzi

Partner paritario, poi di minoranza di Renzi tra i "rottamatori" della prima ora. Ha poi deciso (et pour cause!) di separare i suoi destini da quelli del Sindaco - non poteva essere altrimenti, perché al di là del tema "svecchiamento" (di cui non sottovaluto l'importanza) le posizioni tematiche erano e sono davvero lontanissime.

Si era presentato alle Parlamentarie a Monza facendo il pieno di voti. Poi la nomenklatura l'ha piazzato decisamente più in basso nei listini. Lui non si è lasciato prendere dallo sconforto, e continua a fare (buona) politica e generare pensiero - prevalentemente, ma non solo, tramite il suo Blog.

Spessissimo, mi trovo a condividere le cose che scrive, in particolare sulla gestione di questa delicata transizione post-elettorale.
Insomma: non l'ho votato, ma sono stato contento di saperlo eletto.

http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Civati

[Texmex]

La parte in neretto semplicemente non è vera..
E' solo una promessa fatta da un partito che si è segnalato (meno dell'altro a dire il vero) per non rispettare le stesse identiche promesse quando le ha fatte in passato.

E' vera, verissima
...Bersani, davanti a tutto il paese, in tutta trasparenza dice: volete fare 4/5 cose utili a tutti?
A quel punto scelgono, o le fanno o non le fanno.
E se non si faranno norme anti corruzione, se non si farà la legge sul conflitto d'interesse, se non si farà un cazzo io saprò di chi è la colpa ORA

ps
non dirmi che anche tu sei stato folgorato da grillo?

[ThomasDoll]

Bersani ha detto da Fazio che un partito dalla democrazia che zoppica, al governo fa zoppicare la democrazia del Paese.
Bene, l'ho visto agguerrito. Operi per aumentare la democrazia interna al PD. Apra queste finestre e faccia uscire quest'aria mefitica.
Una cosa non mi piace: per fare a chi ce l'ha più lungo sulle riforme, nessuno sta parlando più del lavoro.
Il lavoro è la prima questione.

[ThomasDoll]

Il Post
Il punto cardine del pensiero di Casaleggio è la “Rivoluzione dei Media” e “il mondo di Prometeus”, la nuova società: la Casaleggio Associati ha pubblicato su YouTube un video, datato simbolicamente 6 aprile 2051, in cui l’avatar dello scrittore statunitense Philip Dick racconta al “vecchio mondo” cosa bisogna aspettarsi dal futuro. Il messaggio, che inizia con la frase “L’uomo è Dio. È ovunque, è tutti, conosce tutto”, spiega come Internet sia in grado di cambiare la società e l’informazione, per cui «libri, articoli, immagini, si trasformarono in un unico flusso di conoscenza». L’obiettivo di Prometeus è quello di vivere in un mondo virtuale dove «l’esperienza è la nuova realtà».