Risultati Elezioni 2013

[Boks XV]

 mi spiace per Fini politico di razza 

no guarda Gianni, te stai proprio a sbaglia'.
è un coglione patentato, la cui buona stella fu solo quella di essere il somaro su cui Almirante -che gli dei lo perdonino- decise di puntare.
uno che aveva in mano un partito al 10%, primo partito a Roma e che lo ha disciolto nell'acido berlusconiano.
per poi squagliarsela e, nel giro di un anno e mezzo, essere spazzato definitivamente dalla scena politica.
da Presidente della Camera uscente...
un genio.

[NoSurrender]

[ThomasDoll]

Io non so se a Grillo sia convenuto avere tutti quei voti. Credo che le cose per lui sarebbero andate meglio se il PD avesse avuto i numeri (anche risicatamente sufficienti) per governare. Avrebbe potuto mettersi nella comoda posizione win-win ed aspettare come il cinese sulla riva del fiume e nemmeno avrebbe aspettato molto.
Come primo partito invece dovrà prendere atto che non è così facile sfuggire al potere. Al primo partito del parlamento va la presidenza della Camera, e qualche sottopoltrona, specialmente se è di opposizione. E' la prassi. Così come è la prassi che il primo partito di opposizione si prenda il COPASIR, cioè il comitato di controllo dei servizi segreti, e tutta una serie di altre istutuzioni, che Grillo non potrà evitare neanche se vuole. Non basta rimanere all'opposizione, le regole sono regole. E poi c'è, anche se remoto, il pericolo che qualcuno vada a vedere il suo bluff (appoggiateci e governeremo noi) con il pericolo di non avere la minima forza per poter portare a termine nessuno di  tutti i suoi "quando saremo al governo la prima cosa che faremo...."
Insomma qui l'impressione è che sta piano piano salendo un senso di angoscia tale che, sebbene gli elettori di Grillo abbiano poco da perdere, finirà col far apparire ancora più incerto il loro già debole futuro.
Se poi ci si metterà anche la stampa, le tv e tutto il mondo dei media (nessuno dei quali controllati da Grillo) a montare questo senso di angoscia e di incertezza addebitandolo all' inerzia inutile di "tutti quei parlamentari" del M5S, allora le (soprattutto se saranno forzosamente reindette fra sei mesi per ingovernalilità) rappresenteranno la fine per Grillo e per quelli che avevano sperato in una rivoluzione. Quorum ego.

mi riallaccio a Frusta, che con questo scritto mi sembra molto vicino alla mia percezione di Grillo, a maggior ragione dopo aver letto il libro-conversazione di Fo-Casaleggio-Grillo. Mi sembra che ci sia un gigantesco equivoco che coinvolge tutti. Casaleggio parla di spinte inarrestabili verso la democrazia diretta che dipendono in gran parte dai grandi cambiamenti della società, il cui veicolo principale è internet. Ha il tono dell'ideologo. Grillo sembra un grillino che sta a Casaleggio come un adepto sta a lui, i suoi discorsi sono scomposti, da uomo della strada, da bar. Parla semplice e dice una gran quantità di cose, quale giusta, quale sbagliata. Tutto è ammantato di futurismi a metà strada tra Asimov e Orwell, ovviamente di là da dimostrare. La reazione dei partiti è stata abnorme, quella degli elettori pure, anche se di segno uguale e contrario. C'è chi deve conservare e considera i due un incrocio perverso tra il diavolo e adolfo hitler e chi considera il barbuto come un Gesù Cristo redivivo. Il risultato elettorale sta a dimostrarlo. Grillo non si può sottrarre alle responsabilità che gli derivano dal voto, ma questo è il meno. La realtà (chi ricorda Brian di Nazareth?) è che non si può sottrarre al ruolo che gli assegnano gli adepti. Non suoni offensivo l'epiteto, al di là dei milioni di persone che hanno convintamente votato Grillo come nuova forza politica, ci sono le migliaia che hanno messo in piedi il culto della personalità. Culto che probabilmente lusinga Grillo, che si trova nella posizione assurda di uno che ha espresso delle opinioni, le ha portate avanti come spettacolo di successo da fare nelle piazze e si ritrova con un quarto del Paese che gli vuole affidare il proprio futuro. La reazione della politica è nelle cose, è difesa delle proprie prerogative e del proprio territorio. Che manchi una forza davvero riformista è un fatto, è roba vecchia come il cucco. Grillo pone il M5S su un solco che altri hanno occupato più nominalmente che effettivamente. Di qui l'equivoco: una parte del Paese pensa che Grillo sia il nuovo, spingendosi, alcuni, fino a considerarlo il messia; una parte del Paese pensa che sia il vertice di una specie di progetto eversivo. Lui, o meglio il suo intellettuale di riferimento, dice che la marea che monta è indipendente da loro ma è la risposta a un bisogno di cambiamento che è planetario e che non possiamo fare niente per fermare, che prescinde da loro e andrà avanti senza di loro. Quindi si rischia di condividere responsabilità di governo oppure di affidarle in esclusiva a qualcuno che non ha progettato di prendere il potere ma dal potere viene preso. Da qui si entra in un tunnel, buio pesto. Nessuno sa cosa succederà. La prima cosa che mi viene in mente è che il Messia e il suo Guru verranno lapidati, stretti nella morsa tra chi li demonizza e chi li santifica. La seconda è da brivido, perché se la visione della società che racconta Casaleggio è vera, nel breve volgere di pochi anni, o addirittura mesi, si va dritti verso una catastrofe economica e sociale. Staremo a vedere. Casaleggio ha dimostrato lucidità nel prevedere il quadro politico di questi giorni, cito appresso un passaggio del libro. Ciò ovviamente non significa che sia attendibile in assoluto, ma quello che dice, secondo me, va ascoltato per farsi un'idea di prima mano su quello che succede, rifuggendo dalla comunicazione mainstream di questi giorni, assolutamente coinvolta nel conflitto. Tanto questa gente chiacchiera tantissimo ed è facilmente reperibile sul web, basta andare a leggere quello che dice. Viviamo una situazione che è grave, ma non è seria, Flaiano aveva ragione....

Da "Il grillo canta sempre al tramonto", pag. 160:

Fo: Ma la sinistra non può mettersi con la destra contro di voi, sarebbe osceno
Casaleggio: Scusa, ma pensi che ci sia qualche partito tra quelli tradizionali che si faccia scrupolo a inventarsi balletti e giravolte del genere? Vuoi la mia previsione? Se il M5S avrà una forte rappresentanza, Pd, Pdl, Sel, Udc, forse Ingroia, daranno vita a un governissimo, come è accaduto per il sostegno a Monti, non cambierà nulla
Fo: Perché la sinistra deve fare il governissimo?
Casaleggio: Per il semplice motivo che non avranno i numeri per governare da soli.
Fo: Ma gli basta anche il 35 per cento...
Casaleggio: Alla Camera... Ma bisogna disporre della maggioranza in Senato per governare, e in Senato la maggioranza nella prossima legislatura probabilmente non l'avrà nessuno.

 

[ThomasDoll]

a proposito, pag. 186, Beppe Grillo su apertura a Casa Pound: "Io non ho aperto a nessun partito e non sono fascista né simpatizzante del fascismo"

[benvolio]

Secondo me ora ci sono due piani di discorso intersecati. Quello sulla natura del movimento di Grillo e quello sulla deriva evolutiva/involutiva delle economie occidentali. Stare a caricare troppo Grillo e Casaleggio di responsabilita' (messianiche o riformatrici che siano) rischia di costituire un alibi per i partiti che debbono elaborare una lettura ed una risposta proprie. L'UE va ripensata, ricontrattato il fiscal compact, ridiscussa la cittadinanza ed il lavoro, ridefinito il ruolo di politica e finanza. Lo so che e' difficile ma se non si prova la china sara' durissima. Del tipo di quella descritta da Zizek. Il PD deve fare lo sforzo di riprenedere in mano l'analisi sociale culturale e liberarsi dal paradigma liberista. Per questo io auspicavi la presenza di una sinistra in Parlamento. Non si tratta di rivoluzioni, si tratta di istanze per tenere assieme la gente. Noi ci attardiamo troppo sui nomi di persone, bisogna ridiscutere modi, strategie e tattiche. Bisogna ritornare alla cultura e alla cultura politica.

[ThomasDoll]

Una parte del M5S svolgerà il ruolo della sinistra che manca in parlamento, un pezzetto lo porterà avanti Vendola.
Il PD di sinistra secondo me non è visibile, se c'è, al massimo, toh, Bersani. Un Letta di sinistra non ha niente davvero, Renzi men che meno. Forse Civati, forse. Di certo non Serracchiani. Dei vecchi si sa tutto, c'è rimasto qualcosa di sinistra in D'Alema?  In Fassino? C'è mai stato nella Bindi?

[benvolio]

No TD, sicuramente di sinistra c'e' rimasto poco. Ma non rivendicavo un'identita' liquidata un po' troppo in fretta; d'altra parte la nascita del PD e' una sorta di nemesi negatoria del concetto gramsciano dell'egemonia (e' il pensiero cattolico o cristiano sociale che ha ssorbito quello socialista e marxista). No io parlavo di strumenti teorici. Parlavo di come si studia la riproduzione sociale, del valore d'uso e del valore di scambio, della lettura internazionale del lavoro e della sua divisione, della genesi e riproduzione del capitale. Insomma provare a capire se, come e dove, lo sviluppo del mondo occidentale possa recuperare logiche di welfare da associare a criteri di mercato, se l'economia cooperativa solidale e ambientale possa evitare lo scemipo post industriale, se l'errore industrialista delle partecipazioni statali possa lasciare il campo allo sviluppo e recupero del territorio. Ma soprattutto se il patto UE non vada profondamente ridiscusso invocando una legislazione sulla finanaz ombra, sulla BCE, sul debito eccc. Poi che lo faccia il PD o altri...ma che lo si faccia! Io ho paura davvero a sto' punto...

[ThomasDoll]

manca il lavoro culturale. Luciano Bianciardi sennò perché beveva?

[feiez]

Il PD di sinistra secondo me non è visibile, se c'è, al massimo, toh, Bersani. Un Letta di sinistra non ha niente davvero, Renzi men che meno. Forse Civati, forse. Di certo non Serracchiani. Dei vecchi si sa tutto, c'è rimasto qualcosa di sinistra in D'Alema?  In Fassino? C'è mai stato nella Bindi?

Fassina, umanamente antipatico, ma che già a dicembre aveva avvertito Bersani a non appiattirssi sul rigor montis. Chiaramente fu messo a tacere nel giro di un'ora.
Per il resto largo ai "giovani turchi" (Civati, Renzi etc gente giovane che ci mette entusiasmo) e via le facce impresentabile, stantie, incartapecorite della classe dirigente di un partito che dal 1984 non fà più campagna elettorale.

[Boks XV]

 L'UE va ripensata, ricontrattato il fiscal compact, ridiscussa la cittadinanza ed il lavoro, ridefinito il ruolo di politica e finanza. Lo so che e' difficile ma se non si prova la china sara' durissima. Del tipo di quella descritta da Zizek. Il PD Popolo Italiano deve fare lo sforzo di riprenedere in mano l'analisi sociale culturale e liberarsi dal paradigma liberista. 

così è perfetto.

[feiez]

Boks, il fiscal compact lo hanno firmato ed approvato Berlusconi e Tremonti, mica stanlio ed Ollio

[benvolio]

Sai che c'e' Pancra'? Che mentre lui beveva io me so' bevuto il riflusso. E mi rendo conto di aver sbagliato. Perche' oggi c'e' ignoranza e mistificazione a bizzeffe. D'altra parte mi dico anche che alla fine se ti metti li' a farti il mazzo (politicamente parlando) come facevo fino a trent'anni e rotti, alla fine o ti prudono le mani o...te metti a beve....
Pero' ora la paura e' tanta. E se ci fai caso quelli "di una certa", vedi Boks, la condividono indipendentemente dalla visione politica che hanno.
Qui c'e' una classe dirigente (tutta, non solo politica)rassegnata a vivere di rendita e ad abbandonare ala loro destino la gente, i cittadini. L'anarcocapitalismo, semplificando, ma dirigista...Come si puo' pensare che non finisca male? Occorre muoversi, cribbio.

[Boks XV]

Boks, il fiscal compact lo hanno firmato ed approvato Berlusconi e Tremonti, mica stanlio ed Ollio

e sti cazzi de Berlusconi e Tremonti!
riusciamo a guardare oltre la logica da curve contrapposte?
io non sono un tifoso del PDL o del PD.
e non sono mai stato di destra in vita mia, anzi. 

[AlenBoksic]

Zizek.

Sempre sia lodato: per quanto mi riguardo sono indeciso se candidarlo a PdC o a PdR
 

 Il PD deve fare lo sforzo di riprenedere in mano l'analisi sociale culturale e liberarsi dal paradigma liberista.

Deve avere coraggio !
Deve finire questa indole di accreditarsi sempre e comunque: per fare un programma di sinistra bastava veramente poco, e le urne hanno dimostrato che sarebbe stato premiato.

Invece adesso la stampa in generale ripropone la carta Renzi, che sarebbe la panacea, non si capace perchè visto che le sue istanze molto vicine all'agenda Monti (tanto che Ichino prima gli ha scritto il programma poi è passato nella lista del premier uscente), sono state rifiutate in blocco dai cittadini, non tanto e non solo per il risultato del premier uscente, quanto perchè le 3 principali forza usite dalle urne proponevano di discostarsene.

[Frusta]

E come si fa la rivoluzione da dentro il parlamento?
Mi piacerebbe capirlo, davvero.
Che a distruggere e dire che tutto fa schifo è semplice, sono capaci tutti ed è argomento con molto facile appeal.
"Fare" qualcosa, invece, è tanto più complicato, si deve pensare, si deve programmare, ci si devono prendere delle responsabilità, si deve rischiare.

Basta fare qualcosa "di sinistra" tanto per usare una locuzione desinistra.
Basta fare una opposizione degna di questo nome, per dirla come piace a me. Cosa che non ha mai fatto il PCI in tutte le sue forme dal PDS al PD ed in tutte le sue derivazioni, da rifondazione a SEL, che, (sembra che non sia elegante citare se stessi ma io lo faccio) "pur non vincendo ma comunque facendo dei bei numeri metteva su questa o quell'altra cadrega un bel numero di glutei, entrava nelle commissioni come se fosse al governo, raccomandava un bel pò di nipoti e di commari e comparielli, entrava nei consigli di amministrazione, nella rai, nelle asl, governava banche, piazzava gente in questo o quell'altro posto chiave, trattava attraverso il sindacato sia col pubblico che col privato...
E, a differenza con chi stava al governo, gonfiandosi l'ego dicendo di essere migliore di chi governava.
Una bella strategia win-win: vantaggi tanti responsabilità zero.
Adesso di cosa viene accusato Grillo, di non continuare a giocare a questo gioco?
Se lo facesse tradirebbe i motivi che hanno spinto chi voleva rinnovare coi fatti e non con le chiacchiere, ergo NON LO FARA'."
Non ti sembra abbastanza come "rivoluzione"? A me si 

[Frusta]

RRRRRRRRRRRRREVOLUTIONNNNNNNNNNNNN 

[René Ferretti]

RRRRRRRRRRRRREVOLUTIONNNNNNNNNNNNN 

Volevo tornare a scrivere commentando la partita ma volevo fare una precisazione non politica.

Ai rimborsi hanno diritto i partiti e i movimenti con uno statuto.(art 5 della legge n° 96 del 6 Luglio 2012)
Quindi prima di sbandierare rimborsi bisognerebbe avere le credenziali per averli.

[aquilafelyx]

Volevo tornare a scrivere commentando la partita ma volevo fare una precisazione non politica.

Ai rimborsi hanno diritto i partiti e i movimenti con uno statuto.(art 5 della legge n° 96 del 6 Luglio 2012)
Quindi prima di sbandierare rimborsi bisognerebbe avere le credenziali per averli.

quale maggioranza l'ha approvata?

[René Ferretti]

quale maggioranza l'ha approvata?

Ovvio. Dico solo che il M5S ben sapeva che senza statuto non poteva avere rimborsi. Quindi non ha diritto ai rimborsi, non è che li rifiuta. Questione di lana caprina? Avevo anticipato che si trattava di precisazione non politica.

[Texmex]

I costi della politica vanno rivisti. Facciamolo, invece di fare i "politicanti".
Anche se i 100 milioni sopra sbandierati sono un caccola nel naso di Gulliver, in relazione al Bilancio dello Stato. Lo si sappia.
Abbattere i costi ha solo un valore morale, nulla a che fare con i conti.

Detto questo la domanda resta: perchè la gente ha votato in massa grillo?
Per "fare qualcosa" o per "tattica politica"?

Grillo decida: o si fanno le cose o non si fanno.
Il resto è roba da prima e seconda repubblica.

Se non si farà un cazzo sapremo di chi è la colpa.

Viene facile a grillo auspicare un governissimo. Ci si metta lui col pdl, perchè il PD non lo farà.
Il Pd non è il pdl, accomunare questi due blocchi è una fesseria indegna.

Le castagne a grillo non gliele toglierà nessuno dal forno.
Alla fine della giostra vedremo se la logica degli insulti e della chiusura a scapito del Paese gli porterà voti alla prossima tornata.
Lo vedremo.