Risultati Elezioni 2013

[geddy]

Perchè ha l'opportunità di realizzare alcuni punti del suo programma, per quale altro motivo uno dovrebbe andare a fare il parlamentare. O almeno di provare a realizzarlo. Se invece sono li per giocare a risiko è un altro discorso.

C'è un altro aspetto da considerare. Al M5s conviene andare a votare con questa legge elettorale. Che in caso di maggioranza relativa gli garantirebbe il privilegio del controllo della camera dei deputati, sempre che non siano convinti di arrivare alla maggioranza assoluta.

[aaronwinter]

(aggiornamento)

Grillo a Pd e Pdl: "Stabilità? Con governo M5S".
Bersani: "Esigiamo rispetto, basta battute"
Botta e risposta tra il leader dei Cinque Stelle e il segretario democratico dopo la proposta di un esecutivo guidato dal Movimento. Polemiche contro la petizione per la collaborazione tra i due partiti: "Opera di un'infiltrata"

ROMA - "Se proprio Pd e Pdl ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo governo M5S". Con un tweet Beppe Grillo rilancia di nuovo la discussione su come uscire dallo stallo post-elettorale. E' lo fa con una mossa a sorpresa. Dopo le frasi insultanti nei confronti di Bersani il messaggio è anche quasi una risposta alla pressione di messaggi che gli arrivano dalla base di usare la massa di voti che gli è stata affidata.

Moltissimi da ieri quelli sul suo blog con l'invito a "trattare" che pare abbiano aperto una frattura nella base grillina. Questa mattina è stata lanciata sul web una petizione per non fare accordi con nessuno che si oppone all'altra aperta ieri da una giovane simpatizzante, Viola Tesi (guarda il video), che chiedeva di usare il suo voto. E questa petizione in un giorno ha raccolto quasi centomila firme. Anche se ora è lo stesso leader a sconfessare la promotrice "che desta sospetti e non si era mai sentita prima".

Sui siti vicini al M5S è scattato subito infatti l'esame del "Dna" dell'autrice della petizione. In particolare il blogger Claudio Messora ha accusato la Tesi di essere una pericolosa transfuga del Partito pirata. Si tratterebbe quindi di una cosiprazione contro il movimento di cui Repubblica, colpevole di aver dato spazio alla notizia, sarebbe parte in causa.

"Cari 'grillini' voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle", scrive ancora Messora in un post dal titolo "Fiducia, What's fiducia?" che Grillo ha prontamente fatto suo ritwittandolo.

Ma più che le polemiche sulla purezza grillina di chi pensa che sia auspicabile trovare una forma di collaborazione con il Pd, destinata a far discutere è senz'altro la proposta di un governo a guida Cinque Stelle lanciata oggi dal leader. Ipotesi che realisticamente non pare percorribile, visto che difficilmente il presidente della Repubblica potrebbe conferire l'incarico di formare il nuovo esecutivo ad una forza minoritaria in entrambi i rami del Parlamento, ma alla quale Pierluigi Bersani ha voluto replicare con durezza. "Come noi rispettiamo gli elettori, anche Grillo li rispetti", afferma il segretario del Pd. "I numeri - aggiunge - li vede anche lui. Non pensi di scappare dalle sue responsabilità con delle battute. Ci si vede in Parlamento e davanti agli italiani".

[ThomasDoll]

Il sistema di garanzie ha cominciato a regredire con la riforma Treu.
L'aggancio è tra ricetta economica e scadimento culturale, cioè berlusconismo+flessibilità.
Il primo non passa con la dipartita dell'artefice, ma solo con una bella dose d'antidoto culturale.
Ed è un bel problema perché la ricetta non è ammantarsi di politically correct. Servono disperatamente intellettuali di valore.
Il secondo si risolve con le riforme: il mercato del lavoro deve funzionare, la flessibilità è stata intesa solo in danno alle garanzie dei lavoratori. Ripristiniamo regole certe e abbattiamo il costo del lavoro, invece di fare il contrario. Insomma, l'economia si può gestire meglio, sul modo di vivere e sulle questioni legate a etica e diritti la vedo peggio, ma deve essere la vecchiaia.


Grillo salga al Colle e spieghi se e come pensa di ottenere la fiducia, magari il Presidente gli dà l'incarico.

[BobLovati]

Comunque, i cinquestellati hanno 163 parlamentari: si mettano al servizio dell'interesse pubblico, stanno lì per questo motivo e nessun altro.

Infatti. E' la loro occasione, speriamo capiscano (e facciano capire) che la competizione elettorale non è solo un gioco di dispetti.

il movimento 5S si è presentato come il paladino del nuovo; per questo ha avuto un successo insperato anche per loro. Ora, se parliamo politicamente, e non di dispettucci che si fanno alle elementari, debbono dire al PD (secondo me, ovvio), nel caso fossero interpellati per la formazione del governo: siamo disposti ad appoggiare solo nel caso che accettiate queste X leggi, da noi considerate indispensabili.
Se il PD accetta si iniziano colloqui per far coincidere le proprie priorità; in caso sia possibile si forma il nuovo governo con ministri del 5S o, se preferiscono, un monocolore con appoggio esterno fino alla approvazione delle X leggi accordate. Poi, in caso, si può fare un rimpasto del governo, per l´entrata dei grillini nell´esecutivo.

Questa, secondo me, è politica; il resto sarebbero inutili schermaglie che farebbero piacere solo al pdl.

Se poi il 5S crede che, rispondendo a vanvera al PD, fra 6 mesi avrà la maggioranza assoluta nel caso di nuove elezioni, mi sa tanto che anche Tafazzi riderebbe di loro.   

[aquilafelyx]

E quale delle due è più grave?
A leggere qui sembrerebbe la prima

qui si leggono opinioni e si discute, però la storia, se uno la studia levandosi le fette di prosciutto dagli occhi o i pezzetti di tartina dalle labbra, non dovrebbe avere difficoltà a riconoscere gli sbagli fatti e quanto poco di interesse pubblico c'era in certe scelte.   

[disabitato]

A e B hanno governato insieme per il bene del paese negli ultimi 14 mesi.
Per il bene del paese potrebbero, da fratelli maggiori di un branco di casalinghe e spiantati entrati in parlamento, prendersi loro la responsabilità (avendo ben più dei 2/3 dei seggi) di approvare legge elettorale ed cambiare qualche altra cosa per dare, nelle prossime elezioni, una guida certa al paese.

[Teo]

appunto, come parlamentare posso accordare o non accordare la fiducia ad un governo. Ad oggi la scelta di questi parlamentari sembra orientata verso il no (nel pieno rispetto della Costituzione).

Sacrosanto. Ma i "no" si spiegano, e si fanno controproposte. O proposte da mettere ai voti. Peraltro, i 5 stelle ci ricordano spesso che loro proporranno leggi di iniziativa popolare, quindi immagino che anche i parlamentari tirino fuori proposte di legge, e chiedano al Parlamento di approvarle. Pensiamo ad esempio alla proposta, che so, di fare uno "sconto" del 10% sulla bolletta energetica ai condomini che diminuiscono i consumi invernali del 30% (possibilissimo e semplice, evitando con una spesa risibile di accendere il riscaldamento a palla anche il 20 marzo con 22° di temperatura): quale maggioranza, se non a prezzo di una figuraccia barbina, non approverebbe una cosa del genere? Certo, anche se è possibile e di pari valore, l'iniziativa parlamentare è meno consueta, e riservata in effetti (anche se in teoria non lo è) a questioni minori: chi "guida" è il governo. Ma anche stando rigidamente all'opposizione si può fare molto, moltissimo.

Forza e coraggio, e al lavoro.

[geddy]

A e B hanno governato insieme per il bene del paese negli ultimi 14 mesi.
Per il bene del paese potrebbero, da fratelli maggiori di un branco di casalinghe e spiantati entrati in parlamento, prendersi loro la responsabilità (avendo ben più dei 2/3 dei seggi) di approvare legge elettorale ed cambiare qualche altra cosa per dare, nelle prossime elezioni, una guida certa al paese.

No, ora Grillo dice un altra cosa. Il disco l'ha cambiato. Leggi quello che ha postato Aaron.

[ThomasDoll]

Sacrosanto. Ma i "no" si spiegano, e si fanno controproposte. O proposte da mettere ai voti. Peraltro, i 5 stelle ci ricordano spesso che loro proporranno leggi di iniziativa popolare, quindi immagino che anche i parlamentari tirino fuori proposte di legge, e chiedano al Parlamento di approvarle. Pensiamo ad esempio alla proposta, che so, di fare uno "sconto" del 10% sulla bolletta energetica ai condomini che diminuiscono i consumi invernali del 30% (possibilissimo e semplice, evitando con una spesa risibile di accendere il riscaldamento a palla anche il 20 marzo con 22° di temperatura): quale maggioranza, se non a prezzo di una figuraccia barbina, non approverebbe una cosa del genere? Certo, anche se è possibile e di pari valore, l'iniziativa parlamentare è meno consueta, e riservata in effetti (anche se in teoria non lo è) a questioni minori: chi "guida" è il governo. Ma anche stando rigidamente all'opposizione si può fare molto, moltissimo.

Forza e coraggio, e al lavoro.

Nel loro codice di comportamento dovrebbe esserci che si obbligano a presentare in parlamento le proposte di legge approvate da almeno il 20% degli iscritti al M5S, ora non so in che modo, se hanno un canale in cui si possono presentare proposte...

[satanasso]

Approfitto di questo bellissimo topic di commento per dire la mia sulla questione elezioni.

Con la straordinaria affermazione del movimento 5 stelle si è manifestata immediatamente quella enorme contraddizione che, pur in uno stato di latenza, lo contraddistingue fin dalla nascita. Si tratta in verità di una contraddizione in cui è catturata ogni forza dichiaratamente anti-sistema (oggi va di moda usare il termine populista, che non vuol dire assolutamente nulla) – e in particolare chi si richiama esplicitamente ai valori della democrazia diretta e alla critica dei corpi intermedi (dalle segreterie di partito ai sindacati) – che sceglie di confrontarsi con il sistema (nello specifico, quello rappresentativo) accettando di competere entro i suoi stessi schemi e con le sue stesse regole (elezioni, regola di maggioranza).
A mio avviso, questa contraddizione non è superabile. Accettare o meno la corte di Bersani apre una crepa insanabile: da un lato, la scelta di dare la fiducia a un governo targato Pd per poi approvare una serie di provvedimenti che si conformino ad alcune fondamentali indicazioni (es. conflitto d’interesse, anti-corruzione, taglio dei costi della politica) del m5s potrebbe essere premiante (se non altro, nell’immediato, per la stabilità del paese); dall’altro lato, la presa in carico di questa responsabilità politica avrebbe l’effetto di edulcorare inesorabilmente l’istanza anti-sistema (“tutti uguali, tutti a casa”) che qualifica il movimento e che, probabilmente, ne ha decretato il successo. Rimane tuttavia il fatto che pensare di far fuori in un colpo solo sia Berlusconi sia Bersani è un’idea balsana che rivela una profonda cecità politica e sfiora l’internamento immediato per manifesta megalomania.
A questo punto, però, per non marcire lacerati da questa contraddizione di fondo, è necessario, anzi è imperativo, fare una scelta chiara, definitiva, che inevitabilmente avrà un’incidenza fortissima sulla configurazione politica del m5s. È curioso, anzi è una vera e propria ironia della sorte, che Grillo, con i suoi nove milioni di voti e di fronte a cinquanta milioni di elettori, sia costretto a maturare una decisione di tale, cruciale, importanza – destinata a spaccare, in un modo o nell’altro, le sue fila – ancor prima di potersi godere la travolgente affermazione alle elezioni. Per fare un esempio, un’altra forza anti-sistema esplosa venti anni fa nello scenario politico italiano – la Lega – ebbe il tempo di scegliere la propria collocazione – perseguendo infine la via dell’integrazione istituzionale e abbandonando ben presto l’utopia secessionista – con più calma, in una posizione più defilata, senza le pressioni e l’urgenza attuali.
Delle due, l’una: o si vota la fiducia a Bersani in nome della responsabilità politica di fronte al paese (e, almeno in parte, ai suoi sostenitori) o si manda a monte tutto, rimanendo intransigenti e indisponibili al “compromesso” con partiti considerati come istituzioni screditate, moribonde, corrotte (e corruttrici) e accettando lo scenario di nuove elezioni e di un confronto a brevissima scadenza con l’elettorato (che stavolta, però, potrebbe non rivelarsi così entusiasta e generoso, citofonare Grecia). È la democrazia rappresentativa, baby: avete voluto la forza anti-sistema, ora pedalate.
Che Dio ce la mandi buona.

[geddy]

Che poi è puro esercizio di democrazia adombrare sospetti su una petizione che raccoglie 100.000 firme in un giorno.

[Skorpius]

il movimento 5S si è presentato come il paladino del nuovo; per questo ha avuto un successo insperato anche per loro. Ora, se parliamo politicamente, e non di dispettucci che si fanno alle elementari, debbono dire al PD (secondo me, ovvio), nel caso fossero interpellati per la formazione del governo: siamo disposti ad appoggiare solo nel caso che accettiate queste X leggi, da noi considerate indispensabili.
Se il PD accetta si iniziano colloqui per far coincidere le proprie priorità; in caso sia possibile si forma il nuovo governo con ministri del 5S o, se preferiscono, un monocolore con appoggio esterno fino alla approvazione delle X leggi accordate. Poi, in caso, si può fare un rimpasto del governo, per l´entrata dei grillini nell´esecutivo.

Questa, secondo me, è politica; il resto sarebbero inutili schermaglie che farebbero piacere solo al pdl.

Se poi il 5S crede che, rispondendo a vanvera al PD, fra 6 mesi avrà la maggioranza assoluta nel caso di nuove elezioni, mi sa tanto che anche Tafazzi riderebbe di loro.

Quello che dici è giusto ma non basta serve qualcosa in più.... stavolta serve qualcosa in più altrimenti il grillino farà la fine dell'elettore della lega che voleva la secessione

[disabitato]

Grillo dice che non c'è nessuna frattura alla base e che la tizia non ha nulla a che fare col 5 stelle.

La provocazione di sostenere un governo 5 stelle non è altro che dire io voto solo quello che è nel mio programma o che mi pare condivisibile ergo è una precisa lista di condizioni che, di rimando il 5S fa alla apertura di bersani.

ti appoggio se comando io.

[disabitato]

Nel loro codice di comportamento dovrebbe esserci che si obbligano a presentare in parlamento le proposte di legge approvate da almeno il 20% degli iscritti al M5S, ora non so in che modo, se hanno un canale in cui si possono presentare proposte...

penso ci siano dei circoli comunali.. http://www.siena5stelle.it/

[aquilafelyx]

Che poi è puro esercizio di democrazia adombrare sospetti su una petizione che raccoglie 100.000 firme in un giorno.

le firme possono anche essere un milione ma non è possibile dire con certezza che chi firma abbia votato il M5s,

la delega da dare era dentro l'urna elettorale e i punti salienti del programma, riduzione degli stipendi ai politici, tagli alle maxi pensioni, tagli ai finanziamenti ai partiti, tagli ai contributi all'editoria, abbandono della Tav, stop alle missioni di guerra, non mi sembra stiano nei punti programmatici che pubblica il corsera. 

[BobLovati]

Grillo dice che non c'è nessuna frattura alla base e che la tizia non ha nulla a che fare col 5 stelle.

La provocazione di sostenere un governo 5 stelle non è altro che dire io voto solo quello che è nel mio programma o che mi pare condivisibile ergo è una precisa lista di condizioni che, di rimando il 5S fa alla apertura di bersani.

ti appoggio se comando io.

questa, carissimo, è una solenne sciocchezza; chi ha più voti comanda ( almeno nominalmente ).
Chi può appoggiare/sostenere e/o votare il nuovo eventuale governo non comanda. Ha la capacità e possibilità di " aiutare a mantenere dritto il volante " del futuro governo 
Cosa che non sarebbe neppure poco, dopo aver concordato un programma di massima con la forza più votata, non credi ? 

[disabitato]

ma il 5S non vuole co-governare.

[Skorpius]

questa, carissimo, è una solenne sciocchezza; chi ha più voti comanda ( almeno nominalmente ).
Chi può appoggiare/sostenere e/o votare il nuovo eventuale governo non comanda. Ha la capacità e possibilità di " aiutare a mantenere dritto il volante " del futuro governo 
Cosa che non sarebbe neppure poco, dopo aver concordato un programma di massima con la forza più votata, non credi ?

Bersani ha detto "primi ma non abbiamo vinto"... giustamente

In questa condizione il "chi ha più voti comanda" non vale

[disabitato]

questa, carissimo, è una solenne sciocchezza; chi ha più voti comanda ( almeno nominalmente ).
Chi può appoggiare/sostenere e/o votare il nuovo eventuale governo non comanda. Ha la capacità e possibilità di " aiutare a mantenere dritto il volante " del futuro governo 
Cosa che non sarebbe neppure poco, dopo aver concordato un programma di massima con la forza più votata, non credi ?

il Pd ha più voti (alla camera solo grazie a Vendola) ma non ha i numeri per governare.
O si accorda con berlusconi ed esce dalla scena politica futura, oppure si fa prendere per le palle da grillo.

deve scegliere fra un calcio nel sedere ed un calcio sugli attributi.

in questa fase i voti non contano più, contano i seggi.

[franz_kappa]

Non ricordo, pardon...    In termini di voti scrutinati, tra Camera e Senato, il Pd ne ha ottenuti più della coalizione di centro-destra? In totale, intendo, anche se so che non ha molto senso unire i voti espressi per Camera e Senato.