Risultati Elezioni 2013

[ThomasDoll]

io non sono ottimista

[Texmex]

Fatevi raccontare da chi vive quella realtà come funziona il voto in Campania. Poi osservate il dato della Lombardia.
Voglio dire che aldilà della bella politica, delle speranze, della facce nuove e pulite la realtà oggettiva dipinge un paese per certi aspetti inquietante. Legato al particolare, all'egoismo, alla corruttela e alla criminalità in alcuni casi.

Per questa ragione il PD non deve neanche prendere in ipotesi l'idea del governissimo. Il pdl sa che alcune cose (vedi i punti citati da Bersani ieri) si possono fare sulla loro testa e con l'appoggio dei "nuovi arrivati" in Parlamento. Ne sono terrorizzati. Lo si vede dalle dichiarazioni post-voto.
E' una occasione unica.
Il Pd esca dal tunnel ventennale del rapporto privilegiato con i "moderati" (fra l'altro chi sarebbero sti moderati?) e si confronti con quanto il paese ha espresso.
Pd e m5s rappresentano oltre il 50% dei voti, ne facciano uso. Altrimenti entrambi ne pagheranno lo scotto e alla fine restituiranno la palla al caimano, che non aspetta altro.

[AlenBoksic]

Sotto questo profilo Bersani ieri è apparso determinato solo a me?

Dipenderà anche da cosa fanno i M5S, sarebbe auspicabile non si chiudessero a riccio e usassero la loro forza per pungolare e incoraggiare il PD si potrebbe veramente verificare quanto mi ha detto un vecchio esponente berluscones: "ho votato grillo perchè spacca".

[aquilafelyx]

per come è fatto il regolamento del Senato non basterà l'astensione del M5s per ottenere la fiducia,
avrà il Pd la forza per attuare il programma dei grillini? dalle prime mosse sembra che si va invece verso un tatticismo per concedere qualche contentino di facciata preparandosi a nuove elezioni autunnali.

[AlenBoksic]

 si va invece verso un tatticismo per concedere qualche contentino di facciata preparandosi a nuove elezioni autunnali.

Per evitare le elezioni ci vuole un accordo sulla finanziaria: non lo vedo molto praticabile.
Bisogna vedere quanto sarà estesa quella che te chiami facciata: la legge elettorale, ad eesmpio, la dipinge per intero.
Cmq per collaborare bisogna essere in 2, non concentriamoci sempre e solo sul PD.
Credo che il PD, dove il peso della nomenklatura sta scemando a vista d'occhio, non abbia altre soluzioni: il governissimo (verso cui, non dimentichiamolo, ci saranno spinte fortissime da parte di chi fino a ieri spingeva Monti, vedi alla voce grande stampa e chi la finanzia) sarebbe un suicidio e 20 anni di naufragi dovrebbero aver insegnato a tapparsi le orecchie quando si ode il canto di certe sirene.


(ça va san dire che ilgovernissimo è l'unica carta nel mazzo dell'utilizzatore finale che rischia quindi grosso: avesse vinto alla camera - e c'è mancato poco - avrebbe potuto cercare nuovi scilipoti in senato. Così deve osservare i tentativi di accordo tra PD e M5S senza potervi influire se non da spettatore interessato)

[ThomasDoll]

Un'altra cosa è emersa in questi giorni: la falsità dei sondaggi del prima, a parte le amene proiezioni del dopo voto, a cui siamo ormai abituati, e che valgono solo se la differenza è netta, come si è visto.
Stando ai numeri, dai tre ai cinque milioni di italiani avrebbero deciso soltanto domenica o al più lunedì di votare Grillo, mentre fino a sabato erano su altre opzioni, tendenzialmente di centrosinistra. Cazzate buone per chi se le beve. I casi sono due: o sono stati fatti da degli incapaci, oppure sono stati messi in giro dati sbagliati apposta.

[Boks XV]

Stando ai numeri, dai tre ai cinque milioni di italiani avrebbero deciso soltanto domenica o al più lunedì di votare Grillo, mentre fino a sabato erano su altre opzioni, tendenzialmente di centrosinistra. 

bè però te lo avevo detto che nelle ultime ore stava andando proprio così. 
Pdl e Lega gli avevano ormai lasciato tutto a Grillo, il fenomeno erosione non poteva che continuare a sinistra.
del resto le analisi sui flussi di voto evidenziano chiaramente che il PD è stato il serbatoio privilegiato di M5S.

[Texmex]

bè però te lo avevo detto che nelle ultime ore stava andando proprio così. 
Pdl e Lega gli avevano ormai lasciato tutto a Grillo, il fenomeno erosione non poteva che continuare a sinistra.
del resto le analisi sui flussi di voto evidenziano chiaramente che il PD è stato il serbatoio privilegiato di M5S.

Io sulle analisi dei flussi ormai mi fido poco. E' acclarato che gli elettori del PD e della sinistra manifestino la loro intenzione di voto e tutti gli altri meno. Per cui sondaggi e flussi valgono sempre meno.
Starei ai "conti della serva": il pdl perde il 18% dal 2008 e il PD il 9% più o meno....e questo 27% non si è mica sciolto nell'acido.
Si, gli ultimissimi giorni, sono stati fatali al PD, ma qui entra in ballo un mero ragionamento di comunicazione/marketing/ (la capacità di far sognare che manca al serio, per bene e pragmatico Bersani)

[pizzeman]

qualunque sia la spinta della nomenklatura del PD, quello che emerge dalle urne è chiaro.
si chiede un cambiamento al paese, un cambiamento che il PD può dare, se attua la spinta riformista che dovrebbe contraddistinguere un partito di sinistra. Quindi il PD dovrebbe, se fosse un partito di sinistra, fare le riforme e portarci a nuove elezioni a breve.
se invece cede ai poteri forti, quelli che volevano l'accordo con i moderati e oggi chiedono il governissimo, il PD è finito.
alle prossime elezioni, che in ogni caso saranno al massimo al giugno 2014, arriverà al 10%, anche mettendo in campo il presunto rinnovamento renziano.
Per me oggi il PD non ha scelta, se vuol avere un futuro. deve fare un mini accordo con Grillo per le riforme, eleggere il capo dello stato e farci tornare a votare ad ottobre, quando presenterà renzi come candidato, eroderà consenso a destra e a M5S, e tornerà al governo.

Ma per noi è questa la cosa migliore quindi? riforme e renzi al governo?
Probabilmente lì saranno tutti contenti, mercati, sindacati e la piazza, salvo poi scoprire fra tre anni che renzi serve gli stessi interessi di quelli che oggi considerano i nemici.
E quindi? per noi cittadini qual è la via d'uscita per un miglioramento sociale?
Semplice, non c'è via d'uscita. questa è l'Italia, paese finto capitalista, finto sociale, paese in cui solo i furbi e i clown vincono...

[aaronwinter]

Starei ai "conti della serva": il pdl perde il 18% dal 2008 e il PD il 9% più o meno....e questo 27% non si è mica sciolto nell'acido.

Se si ragiona in voti assoluti, anziché in percentuali, la fotografia appare ancora più chiara (ed impressionante: vedansi i dati sull'emorragia di voti pidiellini).

Impressionante (e stimolante)
https://apps.facebook.com/corrieresocial/politica/speciali/2013/elezioni/notizie/26-febbraio-emorragia-voti-tabella_ea4e3e68-7fc6-11e2-b0f8-b0cda815bb62.shtml

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IL CONFRONTO

Per i partiti tradizionali è emorragia di voti
M5S, Monti e astenuti "asciugano" Pd, Pdl e Udc

Rispetto al 2008 «scompaiono» 11,3 milioni di voti dai tre schieramenti

Il Movimento 5 Stelle, non presente alle elezioni politiche del 2008, è il primo partito d'Italia con 8.688.545 voti alla Camera, e il secondo al Senato con 7.285.648 alle spalle del Partito Democratico. Prima corsa anche per Scelta civica di Monti che ottiene 2.823.814 e 2.797.451 nelle Camere bassa e alta rispettivamente.

CENTRODESTRA DIMEZZATO - Ma rispetto alle elezioni precedenti, chi ha perso voti per strada (guarda la tabella)? Il Pdl ha subito un'autentica emorragia, passando dai 13.629.464 voti del 2008 a 7.332.121 (alla Camera; al Senato erano 12.511.258 e diventano 6.829.135). Non è un dimezzamento, ma quasi. Si tratta infatti di un -46,2% per quanto riguarda Montecitorio . Si riducono pesantemente anche i voti della Lega Nord, che scivola dal 3.024.543 di cinque anni fa a 1.390.156 a Montecitorio (-54,04%), e da 2.642.280 a 1.328.555 a Palazzo Madama.

UDC: -70% - Ma se il Centrodestra non piange, complice il grande recupero dopo il ritorno in campo di Silvio Berlusconi, il Partito democratico non ride: in 5 anni perde circa otto punti percentuali, passando da 12.095.306 voti del 2008 a 8.642.700 attuali (alla Camera è il -28,55%) e da 11.042.452 a 8.399.991 al Senato. Affonda nei numeri anche l'Udc: aveva raccolto 2.050.229 preferenze e ora si ritrova con 608.292 voti alla sola Camera (al Senato faceva parte della coalizione Monti): in questo caso si tratta di una perdita di elettori pari al 70% in cinque anni.

IL TOTALE TRASFERITO A GRILLO E MONTI - Complessivamente, in cinque anni, Pdl, Lega e Pd hanno perso alla Camera oltre 11 milioni di voti: per l'esattezza 11.384.336. Che sembrano essersi trasferiti interamente alle nuove realtà: il movimento fondato da Grillo e quello di Mario Monti, infatti, insieme ne raccolgono 11.512.359.

Maria Strada

[aaronwinter]

Proprio adesso sul Corsera

http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni/notizie/27-febbraio-16-milioni-mannheimer_f251a786-80a1-11e2-b0f8-b0cda815bb62.shtml

[AlenBoksic]

Stando ai numeri, dai tre ai cinque milioni di italiani avrebbero deciso soltanto domenica o al più lunedì di votare Grillo, mentre fino a sabato erano su altre opzioni, tendenzialmente di centrosinistra. Cazzate buone per chi se le beve. I casi sono due: o sono stati fatti da degli incapaci, oppure sono stati messi in giro dati sbagliati apposta.

Non solo fino a sabato, visot che gli exit pool davano Bersani a + 5/6,
Zingaretti al 52 e ambrosoli avanti di 2.
Sono degli incapaci che però, in questo caso, hanno la scusante che due forze prima non presenti hanno totalizzato quasi il 40% dei voti, scompaginando qualsiasi riferimento precedente.
C'è però anche l'aggravante (e di questo son complici le tv) che non è possibile alle 19 sentire parlare dell'80% del campione, quando il Viminale a quell'ora aveva elaborato i dati reali della stessa percentuale di sezioni totali.

Sia come sia la bussola del "ce lo dicono i sondaggi" è meglio tirarla via e affidarsi a startegie di più ampio respiro: avesse seguito i sondaggi De Gaulle nel giugno 1940 sarebbe rimasto in Francia.

[aquilafelyx]

Con tutto il rispetto per Napolitano, ma credo sia giunto il momento di trovare ed eleggere un Presidente della Repubblica che provenga dal di fuori dell'agone politico tradizionale.
Niente contro le persone di Prodi od Amato, anzi: ma il momento storico richiede ben altro (cit.) coraggio che non la riproposizione di figure che all'Italia abbiano dato solo attarverso i "soliti" canali.
Una scienziata, un nobel, un economista, il postino sotto casa di ThomasDoll: insomma chiunque abbia dimostrato tutto il valore di quel che noi Italiani possiamo esser capaci senza l'appoggio di alcuna tessera di partito.

a trovarlo uno dal profilo immacolato e che possa, oltre che sembrare, essere super partes.

[borgorosso]

l'unica soluzione per far passare un governo di minoranza pd è che i grillini escano dall'aula al senato.

[AlenBoksic]

a trovarlo uno dal profilo immacolato e che possa, oltre che sembrare, essere super partes.

C vuole anche che conosca  assai bene il funzionamento dei vari organi dell'apparato statale, e delle relative attribuzioni e competenze, che è una macchina abbastanza complessa.
In una situazione come questa avere un PdR studente non mi pare proprio sia il caso.

[AlenBoksic]

Civati è in gamba. Molto in gamba.

Civati: ‘Con Grillo o subito al voto’
Sul Movimento 5 Stelle ha scritto anche un libro, pochi mesi fa. Ed è stato uno dei pochissimi nel Pd che (almeno dal primo V-Day) teorizzava l’ascolto verso i cosiddetti grillini e il loro programma. Adesso Pippo Civati, 37 anni, monzese, neodeputato a Roma dopo due mandati al Pirellone, non ha dubbi: «Altro che governissimo con il Pdl. Dobbiamo proporre subito un patto limpido al M5S. Non per un’alleanza stabile, so che non è possibile, ma per un governo a termine che realizzi alcune riforme condivise».

Quali riforme?
«Quelle che sono nel ‘core business’ del movimento di Grillo e su cui noi siamo d’accordo: conflitto d’interessi, moralizzazione della politica, costi della politica».


E la legge elettorale?
«Anche quella sarebbe urgentissima, ma non si sa ancora che posizione abbia il M5S su questo».

Ma quanto dovrebbe durare un governo così?
«Direi da tre mesi a un anno. Non sarebbe certo un patto di legislatura, ma un accordo a progetto».

E il M5S accetterebbe?
«Noi abbiamo il dovere di provarci. Come partito di maggioranza alla Camera e per responsabilità verso il Paese».

Ma lei pensa che Grillo accetterebbe o no?
«Non mi nascondo gli ostacoli ma sono ottimista, sì».

Quali ostacoli?
«Per Grillo sarebbe un cambiamento rispetto a quanto ha detto finora. E anche nel Pd non mancherebbero le resistenze».

Da parte di chi?
«Si sa che c’è una parte di dirigenti che guarda il Cinque Stelle come fumo negli occhi».

Nomi?
«Enrico Letta, ad esempio, che una volta ha detto di preferire Berlusconi a Grillo. Ma anche esponenti della maggioranza del partito».

Ma lei ha contatti con il MoVimento?
«Se parla di rapporti formali, no. Ma certo, molti di loro li conosco. E quando saremo in Parlamento sarebbe assurdo non provare a parlarci. Sui progetti concreti, intendo, non sulle spartizioni di poltrone».

Intanto lei si è candidato alla segreteria del Pd.
«Sì, ma ci tengo a dire che lo avevo fatto diversi mesi prima delle elezioni e non augurandomi di certo la sconfitta di Bersani».

D’accordo. Ma ora cosa succede nel Pd?
«Non partecipo al gioco di chi spara sul segretario. Però è evidente che il problema del ricambio ai vertici del partito non è più rinviabile. Ed è stata l’unica nota mancante nella conferenza stampa di Bersani martedì, quella dopo il voto, che per il resto è stata chiara e apprezzabile».

E Renzi cosa farà? Non si candiderà anche lui alla segreteria Pd?
«Credo che Matteo pensi di più alle prossime elezioni, quando il centrosinistra dovrà esprimere un nuovo candidato premier».

E quando saranno queste elezioni?
«Dipende, come le dicevo. Per ora l’importante è scongiurare l’ipotesi di un governissimo e fare una proposta chiara e di contenuti al M5S per poi verificare la loro risposta. Senza mettersi in ginocchio, non è che vogliamo andare al governo a tutti i costi. Se loro non ci stanno, però, meglio tornare al voto subito che andare con il Pdl»

[ThomasDoll]

Civati condivisibile. Anche se il voto subito sarebbe un bagno di sangue, bisogna fare l'accordo con i grilli, non c'è altra via

[pizzeman]

Il governatore siciliano apre ai grillini

"Se vogliono entrino in maggioranza"L'offerta di Rosario Crocetta al Movimento 5 Stelle. "Abbiamo un rapporto facile, sono stato leale fin dall'inizio. Sono in buona fede, di loro ci si può fidare". A Bersani: "Per governare scriva una piattaforma rivoluzionaria e la sottoponga a Grillo: credo che anche lui voglia salvare il Paese"di EMANUELE LAURIA

 PALERMO - "Dei grillini ci si può fidare". Firmato Rosario Crocetta. Il presidente della Regione che a Palazzo dei Normanni spesso e volentieri si appoggia su 5 stelle dà un consiglio a Bersani: "Per governare scriva una piattaforma rivoluzionaria e la sottoponga a Grillo: credo che anche lui voglia salvare il Paese". È convinto, Crocetta, che Pd e M5S possano trovare delle "convergenze parallele" ma nell'Isola laboratorio è pronto a spingersi anche oltre: "Non avrei nulla in contrario a fare entrare 5 stelle nella mia maggioranza. Se loro accettano...".

Presidente, Beppe Grillo dice che "il modello Sicilia è meraviglioso".
"Grillo l'ho conosciuto, lui sa che faccio sul serio, al contrario di tanti politicanti. Io non guardo in faccia a nessuno. Quello che lui chiama "modello Sicilia" è una ricetta semplice: tagliare i privilegi senza distruggere lo Stato sociale. Noi la stiamo applicando. Non senza resistenze ".

Come giudica il suo rapporto con i grillini siciliani?
"Facile. Perché sono stato leale sin dall'inizio. Qualcuno, nel mio partito, voleva escludere 5 stelle
dall'ufficio di presidenza e dalla guida di una commissione. In nome, pensate, di un accordo Pd-Pdl. Di un vecchio schema politico, insomma. Io ho detto "no, non ci sto". E il dialogo che ne è seguito, tra i partiti, ha assegnato ai grillini cariche istituzionali che spettavano loro".

Dicono che lei sia addirittura condizionato da M5S, come nella vicenda della revoca dell'autorizzazione per il radar americano a Niscemi (LEGGI).
"Guardi, i provvedimenti sul Muos li abbiamo pensati insieme, io e i grillini. C'è stata, come dire, una convergenza parallela. La stessa che adesso auspico fra Bersani e Grillo".

Secondo lei cosa dovrebbe fare il candidato premier del Pd per uscire dallo stallo?
"Scrivere una piattaforma di lavoro rivoluzionaria, con alcuni punti essenziali: lotta alle caste, revisione del sistema di tassazione, guerra alla mafia e alla corruzione, leggi per sviluppo e lavoro, stop al conflitto d'interesse,
voto di genere. Su questo programma chiedere l'adesione alle forze responsabili, senza inseguire inciuci. Grillo non può non starci, se vuole salvare il Paese, dare spazio ai giovani".


Insomma, dei grillini ci si può fidare.
"Questa è gente in buona fede. Io, i grillini, li avevo cercati anche all'inizio della mia campagna elettorale per le Regionali, quando a sostenermi c'era solo un gruppo di persone a me vicine. Mi dissero di no perché Grillo non voleva vincere le elezioni ma dare una riconoscibilità al suo movimento".

Sembra quasi innamorato, presidente. Pronto a portare i grillini in maggioranza?
"Finora non hanno manifestato interesse verso quest'ipotesi. Ma se volessero, non troverei alcuna difficoltà a farlo. Vi ricordo che ho nominato una ragazza di 29 anni come assessore alla Formazione? Questa non le sembra una mossa grillina?"

Lei apre a M5S ma fa arrabbiare il Pd. Lupo la accusa di aver fatto campagna solo per il Megafono, di aver boicottato il partito democratico alla Camera.
"Guardi, io ho detto pubblicamente di votare per il Pd alla Camera. Magari ho trovato difficoltà, anche perché molti nostri elettori venivano da esperienze diverse".

Per esempio il centrodestra. La campagna acquisti, sul piano dell'immagine non proprio edificante, non ha frenato il risultato del Megafono e della coalizione?
"Glielo dica a Bersani e Migliavacca. La lista dei Moderati nasceva proprio con quest'obiettivo. È curioso che di quest'argomento parli proprio Lupo, che voleva fare l'accordo col centrodestra all'Ars e che era pronto a offrire un proprio deputato per garantire l'esistenza del gruppo di Cardinale, quello dei cosiddetti trasnfughi in Assemblea".

Lei però inseguiva un risultato a due cifre.
"L'avevo detto per caricare l'ambiente. E comunque se non avessimo rinunciato a correre per la Camera avremmo centrato l'obiettivo. A danno del Pd. Lupo dovrebbe ringraziarmi, invece di comportarsi come un vecchio capo corrente. Forse, per lui, il mio governo è troppo radicale nell'opera di moralizzazione. Ma non mi fermo".
(27 febbraio 2013)


da repubblica.it...

speriamo che bersani saegua questa via, anche se crocetta è un personaggio molto fuori dagli schemi PD

[ThomasDoll]

Sono arciconvinto che c'è gente che spinge per fare il patto col PDL, loro sono in pressing assoluto...

[disabitato]

Per forza di cose il pallino è in mano al PD che deve andare a bussare da grillo o da silvio.
Il ticket bersani-monti non è praticabile visti i numeri ridicoli del professore, fortunatamente (dico io).

Il PD deve guardare necessariamente a grillo per non essere spazzato via ad una prossima tornata elettorale in caso di accordo con berlusconi.

A grillo quanto conviene collaborare con Bersani? C'è il rischio che venga usato per fare qualche legge populista e poi andare a nuove elezioni e riprendersi quella fetta di elettori PD confluita nel M5S.

Boh... palla a Bersani e bestemmiamo (semi cit.)