Risultati Elezioni 2013

[sfumatura]

che hanno pagato 10 euro per far votare i rom....si sono comprati i voti.

[Giglic]

che hanno pagato 10 euro per far votare i rom....si sono comprati i voti.

Chi? Non ho visto denunce in tal senso. I due articoli dicono quello che si è detto in queste ore e basta. Illazioni (soprattutto da parte di chi ha perso). Senza contare che vorrei vedere chi è che si compra, su 100.000 votanti, qualche decina di voti.
E' come i 10 euro pagati a quelli della manifestazione di Berlusconi. Può essere che sia vero, ma personalmente non ci vedo nulla di scandaloso. Quando facevo il presidente di seggio, i rappresentanti di lista di FOrza Italia venivano pagati 50 euro in anticipo, quelli dei progressisiti erano volontari. Secondo te chi era a controllare al seggio?
E poi, i risultati li hai visti? si giustificherebbero con i brogli? SUvvia...
Il problema è il PD, non le primarie...

[franz_kappa]

ROMA: SASSOLI, UN ELETTORE SU DUE VUOLE ALLARGARE CAMPO
(ANSiA) - ROMA, 8 APR - ''Ignazio Marino ha vinto, gli faccio i complimenti. Ora tocca a lui indicare la via verso le elezioni del 26 maggio. Credo che si dovrà tenere conto di tutte le esperienze che si sono confrontate alle primarie e della voglia di allargare il campo che un elettore su due ha espresso, sia sostenendomi, sia sostenendo altri candidati che indicavano la stessa posizione''. Le parole di David Sassoli, che ha partecipato alle primarie del centrosinistra per la corsa al Campidoglio.

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Voglia di allargare il campo da parte di un elettore su due?
Il campo rom, suppongo. Allora tutto tornerebbe... 

P.s.= si celia, eh! Lo premetto prima che qualcuno s'addolori... 

[sfumatura]

giglic, guarda che a me interessa poco se hanno pagato 10 euro agli zingari perchè vadano a votare. Personalmente ci credo, come credo che Berlusconi paga il viaggio in pullman alla gente quando fa le manifestazioni a Piazza del Popolo.

Però non voterei chi ha pagato per vincere le primarie.

[Giglic]

giglic, guarda che a me interessa poco se hanno pagato 10 euro agli zingari perchè vadano a votare. Personalmente ci credo, come credo che Berlusconi paga il viaggio in pullman alla gente quando fa le manifestazioni a Piazza del Popolo.

Però non voterei chi ha pagato per vincere le primarie.

Sfumatù, non l'hai mai fatto nè lo faresti mai, e non per questi motivi. Sii sincera... 

[sfumatura]

Stavolta avrei votato Renzi, l'ho detto sempre, magari sbagliando il doppio, però l'avrei votato.
Però m'avete messo davanti Bersani e non ce l'ho fatta

[franz_kappa]

Però non voterei chi ha pagato per vincere le primarie.

Neanche se lui, poi, pagasse te? Ahò, parliamone... 

[Giglic]

Stavolta avrei votato Renzi, l'ho detto sempre, magari sbagliando il doppio, però l'avrei votato.
Però m'avete messo davanti Bersani e non ce l'ho fatta

Io? E mica l'ho scelto io Bersani. CHe infatti non ho votato (è il "m'avete" che mi da ragione, tra parentesi...) 

[AlenBoksic]

Complimenti vivissimi cmq alla calunniatrice autrice dell'infamante accusa basata sul niente.

[Frusta]

Complimenti vivissimi cmq alla calunniatrice autrice dell'infamante accusa basata sul niente.

Spero che il termine "calunniatrice" non sia indirizzato a Sfumatura.
L'articolo linkato si riferisce a componenti del PD.
- "A lanciare un pesantissimo sasso nello stagno è stato un componente (renziano) della direzione del Pd del Lazio, Cristiana Alicata."
- L’accusa si basa sulla testimonianza di un volontario, Marco Romagnuolo, che avrebbe assistito all’afflusso di nomadi in zona Magliana. Scrive Romagnuolo: «Al seggio di via Oratorio Damasiano è arrivata un fila di Rom (circa 40) a votare, abbiamo sfruttato una situazione di indigenza per comprare un voto. È tutto verbalizzato».
-Irregolarità sono state segnalate anche dal vicepresidente del consiglio del VI Municipio, Fabrizio Cremonesi che ha parlato di «presenza massiccia di comunità straniere al voto», con una conclusione pensate: «Tutto questo induce a pensare che ci sia un semi-falsamento nell'esito delle primarie».
-La girandola dei sospetti è esplosa fragorosamente al circolo del Pd di Tor Bella Monaca, nella periferia est, e c’è voluta la polizia per riportare la calma.
-Un paio di esponenti locali del partito hanno detto di aver visto «qualcuno» - non meglio specificato - che all’esterno del seggio «dava soldi agli stranieri».
-A quel punto la presidente del seggio, Eleonora Zampiglia, ha avvertito per telefono il 113. «È stata mandata una volante - dicono in Questura - perché ci hanno segnalato che a una persona veniva impedito di votare. Quando gli agenti sono arrivati, la discussione si era risolta da sé». La Zampiglia, interpellata a sera durante lo scrutinio, non ha inteso spiegare il perché della richiesta di intervento alla polizia. «Non sono cose che debbo dire ai giornali - dichiara - Le forze dell’ordine sono state allertate per motivi che dirò solo agli organismi della nostra coalizione. Non sono tenuta a fornire spiegazioni alla stampa».
Comunque di link ce ne stanno quanti se ne vuole, pure quelli che riportano l'audio di chi "voleva la ricevuta" perché così "gli ridavano i soldi".
Personalmente ritengo le primarie, proprio come concetto, una ipocrita presa per il culo, ergo la questione non mi riguarda nemmeno di striscio, sapere che la "calunniatrice" non sia Sfumatura mi basta e mi avanza.

[Giglic]

Mentre in line invece non è presa per il culo. Forza lazio, che è meglio

[Frusta]

Mentre in line invece non è presa per il culo. Forza lazio, che è meglio

Ma quale line. Grillo è un fenomeno momentaneo, la protesta è un conto l'ideologia coi paraocchi è un altro.

[AlenBoksic]

Il governissimissimo

Un amico molto ‘introdotto’ mi ha girato la lista dei ministri del governissimissimo che gli strateghi del Pd e del Pdl stanno mettendo a punto, con il contributo dei tecnici di Scelta civica. Purtroppo i nomi del Pd sono coperti dalla massima riservatezza, perché si cerca un difficile equilibrio tra le 162 correnti che lo attraversano.

Premier: un tecnico con simpatie renziane ma un atteggiamento dialogante verso i giovani turchi.
Vicepremier: un esponente della famiglia Letta a scelta (si scherza).
Ministro dell’Interno: Gianni Alemanno (si libera, pare).
Ministro degli Esteri: Mario Monti (ce lo chiede l’Europa).
Ministro dell’Economia: Renato Brunetta (si inalbera).
Ministro della Sanità: un primario uscito dalle primarie.
Ministro dell’Istruzione: Mariastella Gelmini (ci deve essere un errore).
Ministro del Lavoro: un ammiratore di Marchionne con qualche se e qualche ma.
Ministro dell’Ambiente: un esponente dei Ni-Tav.
Ministro del Turismo: un amministratore di Ponte di Legno (si parla alla Lega).
Ministro del Rapporti col Parlamento: Vito Crimi (si spariglia).

P.S.: ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale ed è frutto della fantasia degli editorialisti dei grandi giornali.

www.civati.it

[AlenBoksic]

Il problema è lo zaino
Ieri ero in tv con Emilio Fede (sì) e a un certo punto Fede dice: provo amarezza nel vedere tutti questi ragazzi che entrano in Parlamento con lo zainetto.

Eh già. Con tutto quello che è passato da quelle aule (e dalle aule dei consigli regionali) in questi anni, il problema dell’Italia sono gli zaini-che-entrano-in-Parlamento.

P.S.: l’esponente del Pdl presente in studio dava ragione a Fede, accompagnando il tutto con una faccia schifata. Per gli zaini.

http://www.ciwati.it/

[Il lodolaio]

che hanno pagato 10 euro per far votare i rom....si sono comprati i voti.

Primarie, M5S: "Rom pagati 10 euro per votare". Primarie, M5S: "Nessuna testimonianza diretta dai rom". E i 10 euro? "Non sappiamo, notizia ripresa dai giornali"

paesesera.it

"Roma pagati 10 euro per votare alle primarie Pd". Il volantino era spuntato ieri sulla pagina facebook di De Vito (M5S), ma oggi è stato rimosso. I responsabili dell'ufficio comunicazione del movimento fanno sapere di non avere raccolto nessuna testimonianza dai rom e di avere riportato la notizia presa dai giornali. Resta il mistero dei 10 euro, da dove arriva l'informazione?. Intanto la signora rom apparsa sul volantino pensa di denunciare il movimento e domani alcuni rom del campo di Candoni presenteranno un esposto alla questura per istigazione all'odio razziale



Sbattuta su un volantino a sua insaputa. Quando le fanno vedere la foto cade dalle nuvole e agli operatori sociali che lavorano nel "campo nomadi" di via Luigi Candoni dichiara: “Nessuno mi ha pagata, non ho mai detto di avere preso 10 euro”. Eppure è diventata in poco tempo il simbolo dei rom che hanno venduto il suo voto alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra, per via del volantino spuntato ieri sulla bacheca facebook di Marcello De Vito del M5S. Volantino che poi oggi è stato cancellato, anche dopo che l'associazione 21 luglio aveva chiesto espressamente a De Vito di rimuoverlo. "Inviterei uno che fa il candidato sindaco a essere responsabile - commenta il vicesindaco Belviso - Qui non stiamo giocando, qui si lavora. Quindi dovrà assumersi le sue responsabilità, anche davanti ai magistrati se la procura lo riterrà necessario, ai quali dovrà spiegare su quali prove si basano le sue affermazioni". Nel frattempo, intanto, la notizia è stata ripresa e continua a girare sui social network. E ora la signora sta pensando di denunciare il M5S per avere usato la sua foto in modo illegittimo. E intanto alcuni rom del campo di Candoni fanno sapere che domani depositeranno un esposto in procura contro la dirigente del Pd Cristiana Alicata.

Una nuova polemica dopo le accuse di domenica della dirigente del Pd Cristiana Alicata che aveva parlato prima di file di rom sospette ai gazebo e poi di "voti comprati". Ieri il vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, aveva annunciato la presentazione di "un esposto alla Procura della Repubblica dopo la gravissima denuncia presentata dalla signora Alicata" e chiedendo che si accerti immediatamente la fondatezza delle denunce mosse dal Movimento 5 Stelle". Tra gli attivisti del movimento, però, regna la confusione. Alla domanda "Avete ricevuto testimonianze dirette di rom che vi hanno raccontato di essere stati pagati?", uno di loro risponde: "Sì, cioè, non io personalmente, ma qualcuno sì". E ancora: "Sulla bacheca di De Vito avete messo un volantino con delle accuse precise, concorda?" "Abbiamo riportato una notizia che era uscita sui giornali, comunque, non so, io ero fuori Roma". La conferma arriva poi dall’ufficio comunicazione del M5S di Roma: “No, non abbiamo ricevuto nessuna testimonianza diretta dai rom, ci siamo basati sulle notizie riportate dai giornali”. Che però non parlavano di 10 euro quale cifra pagata dal Pd, secondo quanto scritto sul volantino pubblicato De Vito. Che sul blog di Beppe Grillo si limita a dichiarare: "Le urne non si erano chiuse quando Cristina Alicata, della direzione regionale del Pd Lazio ha lanciato l'allarme per la insolita e massiccia presenza dei nomadi ai seggi per eleggere il candidato sindaco dei Pd, lasciando intendere che qualcuno dei concorrenti alla poltrona del Campidoglio potesse essere ricorso al voto di scambio". Resta il mistero dei 10 euro. Se gli attivisti del M5S dichiarano di non avere raccolto testimonianze dirette e nessun giornale ne ha parlato, l’unica ipotesi plausibile è che si sia lavorato di fantasia. 
di Lara Facondi

[geddy]

Ci si vede a Parma, domenica mattina, a partire dalle ore 10.30. Alla vigilia delle votazioni per il Quirinale, un appuntamento aperto a tutti gli elettori, soprattutto a quelli di Pd e M5S, com’è ovvio che sia.

Ci confronteremo con il capogruppo del M5S a Parma, liberamente, dicendocele tutte, ma proprio tutte, per cercare di capire che cosa si può fare. Anzi, se si può fare qualcosa.

Tutti i parlamentari del Pd e del M5S interessati a discutere, sono i benvenuti. E lo sono soprattutto gli elettori, che noi tutti abbiamo a cuore.

http://www.ciwati.it/2013/04/09/incontri-ravvicinati-della-terza-repubblica/


Chissà non possa funzionare.

[AlenBoksic]

Intanto la signora rom apparsa sul volantino pensa di denunciare il movimento e domani alcuni rom del campo di Candoni presenteranno un esposto alla questura per istigazione all'odio razziale
 contro la dirigente del Pd Cristiana Alicata.

La tutela dei diritti delle minoranze etniche è garantita dalla Costituzione, ha dichiarato il Presidente dello Stato Tomislav Nikolic in occasione della Giornata internazionale dei rom, la quale si celebra l’8 aprile. Nikolic ha dichiarato che la Serbia deve proteggere i diritti di tutte le minoranze etniche e garantire la preservazione della loro identità nazionale. La Giornata internazionale dei rom è stata celebrata in Serbia con una serie di manifestazioni


Ogni altro commento mi pare superfluo

[Giglic]

Sulla formazione delle commissioni, a mio parere, ha ragione M5S: il Parlamento non può fare tutto, ma almeno mettiamolo in condizione di fare quello che può. Ovvio che le commissioni di garanzia - tra cui quella della RAI, vero scopo di Grillo secondo me - non possano venire composte (vanno all'opposizione per motivi di controllo, e se non si sa chi governa...), ma le altre (tra cui quella veramente decisiva per le elezioni: è lì che il M5s dovrà far seguito alla proposta di dichiarare B. ineleggibile per la legge del '57) possono tranquillamente essere attivate.

Ma, lasciatemi dire, non è vero che in questo momento in Italia la politica è assente: si sta facendo politica. E la si sta facendo (tutti insieme: PD, PDL, M5S e "tracce", come c'era scritto nelle etichette delle acque minerali) proprio decidendo di non farla. In questa maniera si sta dicendo che il continuo spostamento del lavoro da "strumento di emancipazione personale" a "forma blanda di schiavismo", spostamento iniziato nei primi anni di questo secolo ma ormai ottimamente avviato, è quello che si vuole. A mio modo di vedere non c'è crisi economica che tenga che non sia più urgente di questo.
La Germania, rispetto a noi, oltre a materie prime in quantità (che però sa sfruttare: noi tra turismo e cultura stiamo cancellando il nostro acciaio) ha una forza lavoro cosciente del proprio ruolo, con sindacati degni di questo nome. Da noi abbiamo - FIOM a parte, ma anche in quel caso i distinguo sono d'obbligo - sindacati che non vedono più la classe imprenditoriale come controparte ed imprenditori che se ne approfittano (giustamente: loro la loro coscienza di classe non l'hanno mica persa).
E' per questo che ritengo M5S - al di là delle retorica della protesta, della brava gente e tutto il resto - fortemente di destra (Thatcheriano, mi verrebbe da dire parafrasando l'altro topic): aveva un'occasione per dire la sua con un governo assieme al PD, eliminando il PdL (che ricordiamolo, della situazione lavorativa attuale è secondo la mia visione di uomo di sinistra il primo responsabile: va bene le critiche da sinistra a sinistra, ma ricordiamo che dellà sò peggio, dal nostro punto di vista), e controllando le azioni di un partito ormai allo sbando. Agendo proprio su quella crisi sociale che uno dei due Guru agita in continuazione. Ma ha scelto di non farlo. Quindi è responsabile anche lui.

Fortunatamente abbiamo una Presidente della Camera che avendo visto la povertà vera ed avendo lavorato per chi la dignità l'aveva persa da un pezzo, sta scoprendo ora quello che succede in Italia e sta cercando il modo di rappresentare degnamente le Istituzioni mettendoci innanzitutto la faccia invece che i telegrammi (ovviamente insultata da quelli che prendevano insulti nel '77). Spero molto in lei, in Grasso no di sicuro, e se per il PdR l'accordo è con B., abbiamo perso la guerra sul serio.

[geddy]

ati
Metti una sera alla Camera

Ieri sera sono rimasto in aula, con il M5S che occupava, perché credo che sia venuto il momento (per la verità, il momento è arrivato già un secolo fa) di “rompere lo schema” e di provare a forzare una situazione che dallo stallo passerà presto al panico.

Non mi interessava tanto la questione della costituzione delle commissioni, per altro molto rilevante, come ho cercato di spiegare più volte, in questa sede e nel dibattito con i colleghi: mi incuriosiva la possibilità di superare gli steccati e di parlarsi francamente, nel luogo deputato, appunto, al Parlamento (che si chiama, appunto, così, perché è sede del confronto e del dibattito, non certo della polemica e della contrapposizione).

E, informalmente, tra i banchi degli uni e degli altri, il confronto è iniziato, con parole meno astiose e impostate, nel tentativo di provare a portare la “rottura dello schema” non solo al confronto delle forze politiche, ma al governo del Paese.

Per fare le cose, bisogna iniziare a farle. E ciò vale per il lavoro del Parlamento, ma vale soprattutto per la politica. Perché sotto lo streaming finora c’è stato poco, pochissimo. Più una tensione nervosa (e la conseguente tenzone delle varie tifoserie), che una tensione politica. Perché oltre a parlare – come se fosse una formula omerica – di «governo del cambiamento», bisognerebbe avviare una pratica politica del cambiamento: che finora si è vista pochissimo. Una novità che per essere tale miri alla sostanza delle questioni, non alle vuote formule del politicismo che sta travolgendo tutti quanti e, tra i primi, proprio gli esponenti del M5S.

L’occasione è grande e grandissimo il rischio di lasciarcela sfuggire. Per fare qualcosa di tradizionale, perché questo Paese delle rivoluzioni preferisce parlare. Per farle, c’è sempre tempo. Facciamo mai?

ati
Metti una sera alla Camera

Ieri sera sono rimasto in aula, con il M5S che occupava, perché credo che sia venuto il momento (per la verità, il momento è arrivato già un secolo fa) di “rompere lo schema” e di provare a forzare una situazione che dallo stallo passerà presto al panico.

Non mi interessava tanto la questione della costituzione delle commissioni, per altro molto rilevante, come ho cercato di spiegare più volte, in questa sede e nel dibattito con i colleghi: mi incuriosiva la possibilità di superare gli steccati e di parlarsi francamente, nel luogo deputato, appunto, al Parlamento (che si chiama, appunto, così, perché è sede del confronto e del dibattito, non certo della polemica e della contrapposizione).

E, informalmente, tra i banchi degli uni e degli altri, il confronto è iniziato, con parole meno astiose e impostate, nel tentativo di provare a portare la “rottura dello schema” non solo al confronto delle forze politiche, ma al governo del Paese.

Per fare le cose, bisogna iniziare a farle. E ciò vale per il lavoro del Parlamento, ma vale soprattutto per la politica. Perché sotto lo streaming finora c’è stato poco, pochissimo. Più una tensione nervosa (e la conseguente tenzone delle varie tifoserie), che una tensione politica. Perché oltre a parlare – come se fosse una formula omerica – di «governo del cambiamento», bisognerebbe avviare una pratica politica del cambiamento: che finora si è vista pochissimo. Una novità che per essere tale miri alla sostanza delle questioni, non alle vuote formule del politicismo che sta travolgendo tutti quanti e, tra i primi, proprio gli esponenti del M5S.

L’occasione è grande e grandissimo il rischio di lasciarcela sfuggire. Per fare qualcosa di tradizionale, perché questo Paese delle rivoluzioni preferisce parlare. Per farle, c’è sempre tempo. Facciamo mai?

[ThomasDoll]

comunque questi del M5S sono fantastici. I giornali fanno schifo e tirano merda solo quando parlano di loro, quando la tirano addosso a qualcun altro allora va bene e ci si fa il volantino...