Autore Topic: Forse non tutti sanno che...  (Letto 612 volte)

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ThomasDoll

Forse non tutti sanno che...
« : Giovedì 21 Febbraio 2013, 09:45:47 »
Allan Simonsen (pallone d'oro 1977)
Gunther Netzer (campione europeo 1972, campione del mondo 1974)
Berti Vogts (campione europeo 1972, campione del mondo 1974)
Jupp Heynckes (campione europeo 1972, campione del mondo 1974)
Rainer Bonhof (campione europeo 1972, campione del mondo 1974, campione europeo 1980)
Uli Stielike (campione europeo 1980)

sono alcuni nomi del Borussia Moenchengladbach che fu protagonista assoluto, per quasi un decennio, delle coppe europee, con due successi in Coppa UEFA e tre finali perse, due contro il Liverpool (una in coppa dei campioni e una in coppa UEFA), e una in UEFA contro l'Eintracht Francoforte. Una squadra che in otto anni ha giocato cinque finali europee vincendone due. Questi affrontiamo stasera. Si tratta di un impegno di assoluto prestigio, anche se il Borussia non è più quello di allora, come di assoluto prestigio sono stati altri avversari affrontati in questa europa League, dal Tottenham al Panathinaikos. Questo per dire che l'Europa League, da molti snobbata, non è certo torneo di dignità inferiore. Stasera chi può metta lo smoking e vada, si scrive la storia della Lazio. Le coppe sono strane, per arrivare in fondo si deve prendere l'onda giusta. Questa Lazio ha dimostrato di avere i numeri per farlo.


en_rui

Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #1 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 09:48:22 »
Citazione
Uli Stielike (campione europeo 1980)
e vicecampione del mondo nell'82 :P

Offline disabitato

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Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #2 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 09:50:59 »
Una nobile del calcio europeo. Serata di gala sicuramente.
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ThomasDoll

Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #3 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 09:53:09 »
Ho dimenticato di specificare che Simonsen ha vinto il pallone d'oro mentre militava col Borussia e che Lothar Matthaus, uno dei più importanti calciatori degli ultimi trent'anni, è cresciuto nel Borussia M.

Offline AlenBoksic

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Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #4 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 09:55:05 »
La storia della coppa UEFA 1978-79

Unica intrusa nel parco tedesco delle semifinaliste è la Stella Rossa di Belgrado arrivata alla finale in modo quanto meno rocambolesco
In ogni turno del torneo, infatti, gli slavi hanno dovuto rimontare situazioni pericolose nelle quali hanno direttamente fronteggiato l'eliminazione: al primo turno, la Dinamo Berlino vince in casa il primo scontro per 5-2 e dopo 12' si porta in vantaggio anche a Belgrado; fino al 58' conserva il vantaggio globale di quattro reti, poi subisce il pareggio e dal 70' al termine le tre reti che regalano l'incredibile qualificazione agli slavi.

Al secondo turno la Stella Rossa crede di aver già messo in ghiaccio il risultato del doppio confronto con la vittoria in Spagna contro lo Sporting Gijon, invece gli iberici vanno in vantaggio a Belgrado e solo la rete di Petrovic a 8' dalla fine assicura la qualificazione. Al terzo turno dopo aver subito quasi novanta minuti di assedio a Highbury contro l'Arsenal, Savic trova la rete del pareggio all'87' che manda la Stella Rossa ai quarti, ancora in terra britannica e ancora sofferti all'inverosimile finché Sestic al 90' non pareggia la rete del West Bromwich Albion che avrebbe prolungato lo scontro ai supplementari.
E anche la semifinale mette in mostra l'incredibile carattere e forza d'animo degli slavi che si vedono rimontati  dall'Hertha Berlino e acciuffano il gol qualificazione a un quarto d'ora dal termine grazie a Miloslavjevic.

In finale si incontrano da un lato i ragazzini terribili della Stella Rossa (22 anni e mezzo l'età media della squadra) e dall'altra i vecchi marpioni tedeschi del Borussia Mönchengladbach.
Spinta dai 100mila del Marakana di Belgrado, la Stella Rossa attacca a testa bassa dall'inizio senza tanti tatticismi. Il Borussia aspetta i ragazzi slavi e cerca di spegnere il loro ardore con qualche sporadico contropiede cercando di fare passare il maggior numero di minuti. Gli slavi costruiscono una marea di palle gol e vanno in vantaggio con Sestic abile a sfruttare un cross al centro e ad anticipare tutta la difesa tedesca, all'interno della quale va sottolineata la grande prestazione del rientrante Vogts. Dopo il gol la Stella Rossa continua a premere, ma il Borussia non si scompone e al quarto d'ora della ripresa pareggia su una sciagurata autorete di Jurisic che interviene maldestramente di testa su un cross di Wohlers destinato a finire tra le braccia del portiere e regala l'1-1 ai tedeschi.
Il colpo psicologico è davvero notevole e la Stella Rossa non riesce a reagire, mentre il Borussia si frega le mani per il risultato positivo. Per il match di ritorno Lattek chiede e ottiene di giocare nello stadio di Dusseldorf, più capiente di quello di casa del Borussia. I giovani slavi non mutano atteggiamento tattico e attaccano a testa bassa per almeno due terzi dell'incontro, ma l'esperienza non si inventa e il Borussia ha spesso buon gioco. L'ala tascabile (165 cm.) Alan Simonsen è scatenata e segna il rigore accordato con generosità dall'arbitro Michelotti che regala ai tedeschi la seconda Coppa Uefa
Voglio 11 Scaloni

Offline cuchillo

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Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #5 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 10:08:16 »
Le coppe sono strane, per arrivare in fondo si deve prendere l'onda giusta.

Sottoscrivo. Le coppe sono strane.
Gli è per questo che da settembre vado dicendo che bisogna puntarci fortissimo, a costo di sacrificare malamente quattro o cinque gare di campionato.
In finale c'è arrivato lo Sporting Braga. Lo scorso anno sono usciti malamente i due Manchester, mentre molti già prefiguravano un derby tra di loro in finale. 
Io che a ogni agosto il primo e unico pensiero che ho è quello di non retrocedere, sulle due coppe fin da subito ha avuto strane sensazioni addosso.
Sensazioni poi confermate dall'autorità con cui abbiamo stravinto il girone e con cui siamo andati a strappare unghie e denti quel pareggio in Germania in una condizione tecnica e ambientale che in altre circostanze ci avrebbe visto scommbere per 5 a 2.
Ci vorrà una grande Lazio, stasera, per non lasciarci le piume. I Tedeschi non sono Inglesi e Spagnoli che in casa ti massacrano e fuori ti lasciano fare. A prescindere da quello che sarà il risultato, sono convinto che il Borussia creerà più pericoli stasera del pochissimo creato in Germania (a conti fatti, una sola occasione su azione, tutto il resto furono calci piazzati). 
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline aaronwinter

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Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #6 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 13:32:53 »
Vogts e Netzer due dei miei miti calcistici di bambino.
Netzer e Neeskens li consideravo i veri spauracchi delle rispettive nazionali - ma forse in questo influiva la resa fonetica di impatto dei rispettivi cognomi.

Stielike una rognaccia indigesta e scorretta come nessun altro, se avete tempo e voglia andate a rivedervi la Finale del Bernabeu.

Daje Lazio.
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Mazzola

Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #7 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 18:33:10 »
Il nome "Borussia" metteva paura.

E quello Dortmund non esisteva.

feiez

Re:Forse non tutti sanno che...
« Risposta #8 : Giovedì 21 Febbraio 2013, 18:54:22 »
OT

sembrava una rubrica dello zoo di 105, quella condotta da Ivo Macchia: Perdonatemi l'off topic ma li adoro (quelli dello zoo, intendo

EOT

Giocarono una finale di Coppa dei Campioni a Roma nel 76: Lazioli coi bianconeroverdi in sud, merde con gli inglesi in nord, birra a go go. Io ero in sud con gli ultras.