Autore Topic: La Lazio sul... tubo!  (Letto 10820 volte)

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Offline BobLovati

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #160 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 15:34:33 »
A gerstirli c'era riuscito benissimo la buonanima di sensolo( vuoi che ti ricordo come?).
A non gestirli c'era gia riuscito il Cragna e quel mago della comunicazione G. Paglia. Mi ricordo bene? Credo proprio di si'.



... e ho detto tutto   :notworthy:
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline giangoverni

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #161 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 15:36:22 »


Carlo, se ti dico che il Pupone, quest'anno come giocatore mi piace proprio tanto e che è un piacere vederlo giocare, che mi dici che non sono più laziale?

Boks XV

Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #162 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 15:36:36 »
Per quanto doloroso per noi tifosi, non è probabilmente lecito chiedere ai 'nostri' di comportarsi come fanno gli 'altri', visto che le modalità adottate dall'informazione filo-xxxxnista sono spesso tutto fuorché coerenti con etica, senso della professione, rispetto del lettore, della decenza e, infine, della verità.

fraterno amico mio, lungi da me chiedere ai giornalisti laziali di travestirsi da romanisti, ovverosia palesarsi quali imbecilli che si rivolgono ad altri imbecilli solo, a volte, più ignoranti.
figurati a me cosa me ne impipa del sempiterno sì però relativo a Lotito, della "critica" costante, del pianto diuturno, della mestizia costante. personalmente oserei dire che me rimbalza.
ma da Vincenzo Cerracchio, giornalista che io considero di gran livello, laziale al di fuori di ogni più piccolo dubbio io, proprio perchè è lui e non un Benedetti o un Buzzanca qualunque, pretendo che sul caso Mauri esca fuori il professionista di razza.
buon dio, se su questo o altro forum si è riusciti a fare un lavoro certosino di indagine e approfondimento capillare sulla vicenda del calcioscommesse, con risultati così interessanti che anche l'avvocato di Mauri -non vorrei sbagliare- ne prese atto e disse che li avrebbe utilizzati (mi pare si trattasse delle storia della scheda telefonica).
ecco, se un gruppo di tifosi, tutto fuorchè giornalisti d'assalto, sono stati in grado di realizzare un lavoro di tal fatta, ti pare che da uno del suo calibro e da tutti i redattori di cui dispone, io non possa attendermi uguale se non miglior contributo?
sennò a butta' giù una serie di stilosi elzeviri so' bono pure io.
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Offline Matita

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #163 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 15:43:59 »
di Vincenzo Cerracchio
ROMA (14 maggio) - Il 13 maggio è già una data storica per la Lazio. Una coppa Italia perfettamente incastonata fra le gemme di due scudetti, arrivati il 12 e il 14, lontani eppure indimenticabili.

E il merito, potenza del calcio, è di un portierino, fino a ieri bistrattato, arrivato dall’Uruguay: sue le due parate decisive sui rigori finali, interminabili come questo match che i biancocelesti hanno dominato a lungo sull’indomabile Sampdoria senza riuscire a prevalere. Con uno Zarate strepitoso, che ha vinto la sua personale sfida con Cassano: che porta solo la macchia di essersi fatto parare il primo rigore della serie. Meritata, meritatissima questa quinta coppa della storia, in un tripudio strepitoso di pubblico, ubriaco di biancoceleste, che sarebbe rimasto nell’Olimpico fino a notte fonda per stringere fra le braccia uno a uno i propri eroi. E che si è riversato per le strade con la metaforica forbice in mano, visto che la coccarda è stata strappata proprio ai cugini giallorossi.

Rocchi e Ledesma, i due capitani, hanno elevato verso il cielo di tutti i laziali, la coppa dorata consegnata dal Capo dello Stato. Mentre i giovani, da De Silvestri a Diakitè, si lasciavano andare a una danza sfrenata e Rossi piangeva di gioia e di commozione abbracciando Lotito. Istantanee di volti stravolti dalla felicità: quello di Dabo, vecchio gladiatore, che ha piazzato il rigore decisivo, del prode Lichtsteiner che si è preso la responsabilità di calciare il più delicato, di uno Zarate stratosferico, ormai entrato con le sue prodezze nella storia di sempre in meno di un anno. E di Kolarov, di Rozehnal, di Brocchi, gente che ha dato tutto.

E il suo sorriso, certo, quello di Fernandino, il portiere dal viso di bimbo, che ha arpionato due tiri dal dischetto e altri li ha mancati di millimetri. Che grande rivincita, la sua. Che festa in quel giro d’onore mentre dagli altoparlanti si riversavano tutti i canti della lazialità. E la partita, direte? Intensa fin dalle prime battute e capovolta in quattro minuti: Pandev ha centrato il pronto riflesso di Castellazzi, rialzatosi prodigiosamente dalla respinta sul sinistro di Kolarov, invece di scagliare in porta il pallone del 2-0. E poco dopo, invece, Pazzini è stato rapinoso nel girare di testa in rete anticipando Rozehnal, un’elevazione di Stankevicius sul lungo invito a tagliare di Cassano per l’1-1 che ha rimesso in piedi il match doriano.

Fin lì tarpato dalla prodezza iniziale di Zarate, la fotocopia del gol del derby: avversario dribblato sulla sinistra, rapidissima conversione al centro oltre Campagnaro, e destro esploso con precisione chirurgica. Da stropicciarsi gli occhi. C’è tutto il primo tempo in questi tre episodi. Squadre per il resto piuttosto pratiche, palloni gettati avanti senza fronzoli, un lungo ruminare senza sbocchi plausibili per l’accorta disposizione di entrambe in fase difensiva.

La ripresa si è aperta con un brivido per i biancocelesti: Cassano è filato via a sinistra, ha crossato basso e il pallone, mancato da tutti, è stato arpionato in extremis da Kolarov. Splendida la risposta laziale: Pandev ha imbeccato Foggia a sinistra, dribbling e cross basso per Zarate, contrato in scivolata da Accardi. Lazio sempre arrembante, sospinta dal tifo incessante dei cinquantamila fedeli, mentre Mazzari lasciava avanti solo Cassano, retrocedendo Stankevicius in una difesa a quattro. Grave l’errore di Rosetti: Accardi, già ammonito, graziato dopo un intervento a forbice sullo scatenato Zarate. Poi i supplementari, vivacizzati da Cassano, coi biancocelesti piantati dal generoso dispendio. Dell’ex romanista uno scatto bruciante sul fondo destro e cross basso sul secondo palo dove De Silvestri, da poco entrato, è riuscito miracolosamente a contrare Pazzini.

A cinque minuti dalla fine una cintura da rigore in area di Stankevicius su Lichtsteiner è stata ignorata da Rosetti, che ha così sporcato la sua direzione. Hanno deciso i rigori. Parata di Muslera su Cassano, Ledesma gol, Palombo gol, Rocchi palo, Pazzini gol, Rozehnal gol, Gastaldello gol, Kolarov gol, Accardi gol, Zarate gol, Delvecchio gol, Lichtsteiner gol, parata di Muslera su Campagnaro, Dabo gol. Apoteosi. Si va in Europa e poi a Pechino. Che la festa continui.



Da Il Messaggero

Ci sono vittorie che insegnano a sognare. Che vanno talmente controcorrente da farti guardare improvvisamente lo sport, e quindi la vita, con occhi diversi. Non increduli. Ridenti. Tutto è possibile, indovinare la sestina del Superenalotto o magari innamorarsi. Era possibile che la Lazio, questa Lazio assemblata un po’ così, battesse in Supercoppa l’Inter, questa Inter che potenzialmente avrebbe potuto travolgerla: perché è sempre lo stesso piccolo particolare che fa del calcio un’esperienza unica. Ora lo sappiamo con certezza, come abbiamo sempre saputo, da quando eravamo bambini, che esisteva un Golia ed esisteva un Davide. Una favola bella e imponente, costruita sui popoli e sui sassi, com’è singolare questa, costruita sui gol, sulle parate, sugli errori, sul caldo che ti si appiccica, sui cinesi che applaudono e cantano l’inno alla fine, che è un Vola Lazio Vola da brividi e tenerezza.

Ci sono vittorie che insegnano a lottare. Sempre. A metterci il piede sempre, la faccia in senso lato e in senso stretto, l’anima quando si può, lo stinco, il petto del portiere, che qualcuno chiamerà fortuna, gli sconfitti. Altri, i vittoriosi, disquisiranno di lungimiranza o piazzamento.

Quelli che Ballardini, il Davide di cui sopra, ha mandato in campo con coraggio e quel pizzico d’incoscienza che spesso premia gli allenatori, sono tutti eroi di una notte lontana, o di un pomeriggio afoso perché anche il fuso rendesse speciale, indimenticabile, l’impresa. L’impresa laziale: sei volte soltanto su 22, la vincitrice della Coppa Italia ha battuto in Supercoppa gli scudettati. Dice, eccome se dice. Anche se l’Inter, è di lei che parliamo, un tempo aveva un tipo, che si chiama Ibrahimovic, che da solo trasformava il calcio in oro e adesso è soltanto una squadra grandissima, che ieri ha inciampato in un sasso, ma ci auguriamo possa vincere in Europa finalmente, finalmente giocando, come ieri, da squadra.

Ci sono vittorie che insegnano a crescere. Perché se oggi la Lazio pensasse di essere diventata, con il 2-1 della sua terza Supercoppa, della sua rinvigorita bacheca, così com’è, la squadra perfetta, si risveglierebbe sotto valanghe di delusioni. Ballardini ha rischiato, schierando due stopper, un vecchio ragazzo rientrante dalla B davanti alla difesa, un centrocampo esperto e coriaceo. Ha detto a Zarate: parti e vai dove ti porta il tiro. A Rocchi ha detto: un’occasione ti capiterà e non sbagliarla. Detto fatto: il pallonetto del capitano, in mezzo a due marpioni nerazzurri, è il simbolo stesso di questa storia. Il sasso che centra la testa, l’impossibile che si fa realtà, il gesto tecnico che illumina, che annulla ogni recriminazione avversa.

Ora la Lazio va rinforzata, le vanno dati altri mezzi, per acquistare la consapevolezza che il signor Rossi, l’amico che l’ha portata a Pechino, ha sempre invocato.

Ci sono vittorie che insegnano a vincere. A essere umili, a capire che nel calcio la programmazione viene prima del risultato effimero. La Lazio sarà fra le grandi se saprà mettersi questo grande e meritato trofeo dietro le spalle. Se riprenderà a lavorare con più lena, senza gli egoismi e i personalismi che hanno minato la passata stagione. Salvata, rilanciata, resa indimenticabile da una coppa fortuita, non certo fortunosa. Restare Davide nella testa, nella concentrazione estrema, nell’amore per il proprio lavoro e per la propria gente che sotto sotto ci credeva, ci ha sempre creduto. Perché per prima, 109 anni fa, ha imparato a sognare. E non ha ancora mai smesso.



Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
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Offline LaLazioMia

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #164 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 15:54:02 »
Carlo, se ti dico che il Pupone, quest'anno come giocatore mi piace proprio tanto e che è un piacere vederlo giocare, che mi dici che non sono più laziale?

Che te devo di' Gianca'. A me titty giocatore non interessa minimamente , visto la m. umana che è e che si e' da sempre dimostrata non solo con i suoi colleghi giocatori laziali ma con l'intera tifoseria della Lazio.
Del resto sei sempre tu che non gradisti la scritta "AS Roma Merda "campeggiante maestosa nella Nord.
Evidentemente sei Lazialissimo, ma qualcosina che non va ce l'hai  :D
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
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Offline franz_kappa

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #165 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:05:26 »
fraterno amico mio, lungi da me chiedere ai giornalisti laziali di travestirsi da romanisti, ovverosia palesarsi quali imbecilli che si rivolgono ad altri imbecilli solo, a volte, più ignoranti.
figurati a me cosa me ne impipa del sempiterno sì però relativo a Lotito, della "critica" costante, del pianto diuturno, della mestizia costante. personalmente oserei dire che me rimbalza.
Siamo in due, allora.

ma da Vincenzo Cerracchio, giornalista che io considero di gran livello, laziale al di fuori di ogni più piccolo dubbio io, proprio perchè è lui e non un Benedetti o un Buzzanca qualunque, pretendo che sul caso Mauri esca fuori il professionista di razza.
buon dio, se su questo o altro forum si è riusciti a fare un lavoro certosino di indagine e approfondimento capillare sulla vicenda del calcioscommesse, con risultati così interessanti che anche l'avvocato di Mauri -non vorrei sbagliare- ne prese atto e disse che li avrebbe utilizzati (mi pare si trattasse delle storia della scheda telefonica).
ecco, se un gruppo di tifosi, tutto fuorchè giornalisti d'assalto, sono stati in grado di realizzare un lavoro di tal fatta, ti pare che da uno del suo calibro e da tutti i redattori di cui dispone, io non possa attendermi uguale se non miglior contributo?
sennò a butta' giù una serie di stilosi elzeviri so' bono pure io.
e non serve manco la prima pagina sportiva de Il Messaggero.
basta un blogghetto.
Eh, ma secondo me è un po' più complessa. Da osservatore esterno io terrei presenti alcuni fatti:

- la posizione di un responsabile dello sport del maggior quotidiano romano e di uno dei primi cinque quotidiani italiani è un po' più delicata di quella di un semplice giornalista collocato in una redazione sportiva. Un maggior grado di 'coinvolgimento' nella struttura aziendale inevitabilmente sottrae margini di manovra all'individuo e al professionista che ha compiti/reponsabilità di coordinamento della redazione sportiva. Equiparabile a un 'dirigente' della società per cui lavora, il Cerracchio - secondo me - sicuramente terrà in adeguata considerazione la linea editoriale della testata. E bisogna vedere quale è questa linea nei confronti non già della Lazio ma di Mauri nello specifico.

- l'opinione pubblica è abbastanza schierata sul caso delle scommesse in riferimento alla posizione di Mauri. E direi che questo schieramento tende a propendere per l'interpretazione colpevolista e non per quella innocentista (l'opinione pubblica è soventemente pigra e tende a formarsi interpretazioni abbastanza poco strutturate e/o approfondite). Un po' di prudente tattica può indurre, a mio avviso, maggior prudenza in chiunque nel prendere posizione a favore di un 'indagato'.

Postilla: va detto che da parte di Cerracchio vi fu appassionata difesa della Lazio in occasione dell’indagine del 2006 (Calciopoli). Ma allora era a rischio la Lazio tutta (retrocessione in B = rovina a livello economico) e non un singolo tesserato, ossia Mauri, della stessa. La cui posizione è ancora tutta da determinare, peraltro. Gli esiti sono imprevedibili e la Lazio raccoglie, in genere, poche simpatie. Complicato schierarsi per difenderne l’immagine.

I fatti succitati mi inducono, pur a malincuore, ad abbassare le mie teoriche pretese circa ciò che dovrei attendermi da Cerracchio.

E con una buona dose di cinismo finisco per osservare che, quando piove merda, è sempre meglio avere un ombrello a portata di mano, visto che davvero pochi - in quei casi - accetteranno il rischio di sporcarsi per proteggerci.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline aquilafelyx

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #166 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:09:19 »
ma quale linea editoriale che non sia la ricerca della verità ci può essere sul caso Mauri?
M'illumino di Lulic

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CiPpiripi

Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #167 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:13:41 »
la ricerca di liberare il terreno cittadino da una scomoda, ed ultimamente veramente scomoda, concorrente.

non ci sono riusciti nel 2004, non ci sono riusciti nel 2006, ci riprovano ancora.

del resto e' l'unico modo che gli e' rimasto.

Offline aquilafelyx

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #168 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:19:32 »
la ricerca di liberare il terreno cittadino da una scomoda, ed ultimamente veramente scomoda, concorrente.

non ci sono riusciti nel 2004, non ci sono riusciti nel 2006, ci riprovano ancora.

del resto e' l'unico modo che gli e' rimasto.

finché troveranno complicità invece di ostacoli in chi si professa "laziale" i tentativi li faranno sempre.
M'illumino di Lulic

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Offline Eagles71

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #169 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:32:05 »
...a 4 ore da una partita che potrebbe riportare la prima squadra della Capitale da sola al 3° posto della serie A, il cds online ha in home page zeman, conte su totti, e altri 2 articoli su la squadra unicredit...da stamattina...la Lazio praticamente non esiste...

caro Giango è dura essere giornalisti (e Laziali) ai tempi d'oggi...figuriamoci per un' inviato di sky emittente al 99% okkupata da trigorioti...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

CiPpiripi

Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #170 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:34:47 »
finché troveranno complicità invece di ostacoli in chi si professa "laziale" i tentativi li faranno sempre.

hai colto un altro aspetto del problema, ma l'evoluzione del topic e alcuni ultimi interventi, nonche' mancanza di risposte, credo che tracciano chiaramente il futuro prossimo.

tocca prega san lotirchio gestore e his caddy che gli riescano di fargli scoppiare il fegato al piu' presto.

...a 4 ore da una partita che potrebbe riportare la prima squadra della Capitale da sola al 3° posto della serie A, il cds online ha in home page zeman, conte su totti, e altri 2 articoli su la squadra unicredit...da stamattina...la Lazio praticamente non esiste...

caro Giango è dura essere giornalisti (e Laziali) ai tempi d'oggi...figuriamoci per un' inviato di sky emittente al 99% okkupata da trigorioti...

potremo sempre continuare a celebrare coloro che hanno dato la vita affinche si potesse scegliere di non correre rischi per la pagnotta.

la coscienza almeno quella si lava.

Offline aquilafelyx

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #171 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:45:25 »
hai colto un altro aspetto del problema, ma l'evoluzione del topic e alcuni ultimi interventi, nonche' mancanza di risposte, credo che tracciano chiaramente il futuro prossimo.

tocca prega san lotirchio gestore e his caddy che gli riescano di fargli scoppiare il fegato al piu' presto.


in attesa che qualche temerario metta su un "blogghetto" san lotirchio potrebbe mette mano al "blocchetto" degli assegni così da addolcire il fiele di qualche penna, non sarà deontologicamente corretto però dicono che funzioni. 
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Offline Matita

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R: La Lazio sul... tubo!
« Risposta #172 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 16:47:45 »
Salomone ad esempio ha fatto il salto della barricata.
E quando giusto non lesina bastonate.

Ma nel 2010 menava tanto quanto cerracchio.

Ma e' ancora troppo solo.
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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #173 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 17:02:21 »
ma quale linea editoriale che non sia la ricerca della verità ci può essere sul caso Mauri?

Ma che glielo ricordi affa'. In teoria sono tutti giornalisti di inchiesta, gente cazzutissima , alcuni addirittura provenienti dal piccolo gruppo dell'olio canforato.

Ormai li abbiamo stratanati da tempo.Quando si tratta di essere professionali ( mica tifosi) e di portare a termine una attivita' di inchiesta ( sia pure semplicissima come quella sulklo stipendio di Stendardo) si rifugiano nel "dicono tutti cosi'" allora deve essere vero. Questi pendono dalle labbra dei merdurati e gli tremano le falde dei pantaloni a mettersi contro, con una inchiesta seria ed esauriente, al volgo vociante e iperboro dei loro colleghi giornalari targati as riomma. Che poi se la dovesse avere a male l'editore, e loro non lo sopporterebbero, ne andrebbe della loro.... pagnotta. E' piu' facile cogliere ogni occasione negativa per attaccare la SS LAZIO e glissare, prendersi le ferie , quando ci sarebbe da battagliare sbattendo in faccia ai merdurati non le proprie opinioni, ma le proprie attivita' di inchiesta , seria e faticosa ( o anche non faticosa ma solamente SERIA).
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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #174 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 17:07:46 »
in attesa che qualche temerario metta su un "blogghetto" san lotirchio potrebbe mette mano al "blocchetto" degli assegni così da addolcire il fiele di qualche penna, non sarà deontologicamente corretto però dicono che funzioni.

si, ma se po' fa' solo con i giornalisti loro (intesi come aessemerdesoparecchi).

i nostri sono eticamente e deontologicamente avulsi.

e comprare chi non e' 'vero Laziale' rischia di peggiorare la situazione perche' poi a quelli veri di Laziali te li rendi ancora piu' nemici, dandogli un motivo valido e quindi il coltello dalla parte del manico.

almeno cosi mi pare di capire leggendo certe risposte.

Offline BobLovati

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #175 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 17:27:10 »
semiOT

che poi, un paio d´anni fa ( o ancora meno  ::) ), alla richiesta di prendere posizione sul bastonamento di una famiglia di Lazialissimi, col capofamiglia noto forummista, rispondere:

" se non è stato pubblicato, dal punto di vista mediatico, vuol dire che non è importante "    :-X

credo che la dica lunga sulla credibilità di certa stampa.

finesemiOT
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Offline franz_kappa

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #176 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 17:56:51 »
...
Come diceva quello? "State buoni, se potete". Essi bono, fish_mark caro...
Mi permetto di suggerirti di provare ad argomentare perché, dal tuo punto di vista, non vale la pena istituire processi contro i giornalisti romani. Non convincerai molti degli utenti 'attivi' (ossia quelli che postano), a occhio e croce, ma considera che il forum lo possono leggere tutti, anche i non iscritti. Biancocelesti offre una platea decisamente più ampia rispetto al (piccolo?) gruppo delle poche decine di utenti che postano quotidianamente, insomma.
E, in ogni caso, almeno avrai offerto il tuo contributo e dato la possibilità a chi vuol interagire con te (che è quanto di più lontano da stucchevoli botta-e-risposta tra sordi) di sviluppare un dibattito.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline aquilafelyx

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #177 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 18:11:15 »

il post di apertura del topic è un atto d'accusa preciso:
Nel gergo televisivo vuol dire che Sky non ha mandato inviati in Germania ma i suoi telecronisti hanno raccontato la partita vista in televisione, sul tubo appunto. La stessa cosa hanno fatto il Messaggero, con firme fasulle, e la Repubblica. Altri giornali e altre emittenti non so ma credo che abbiano fatto quasi tutti la stessa cosa. Se avesse giocato la Roma al posto della Lazio gli avrebbero riservato lo stesso trattamento? Non credo, proprio...
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Teo

Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #178 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 18:26:48 »
Andrebbe rammentato, secondo me, che l'incriminato pezzo di Cerracchio (che non può essere sommariamente definito "articolo", in maniera generica e sbrigativa. Si trattò di un commento, un 'corsivo' decisamente polemico basato su uno spunto di cronaca, ossia il collegamento soggettivamente stabilito dallo scrivente tra due situazioni: l'ingaggio di Bresciano e la contestuale decisione di Faraoni di non restare alla Lazio) fu pubblicato su una testata QUOTIDIANA.

Quella 'verità' (la verità di Cerracchio, lungi da poter essere considerata come una perfetta fotografia della realtà) valeva quel giorno. Le previsioni (invero improvvide: mi riferisco al concetto della peventata "mediocrità senza futuro") andavano e vanno contestualizzate nello scenario di quel 2 luglio.

Se non erro quell'articolo fu pubblicato nel 2010. Si rammenti che avevamo da poco archiviato una stagione letteralmente infame, anche per decisioni non proprio condivisibili da parte della Dirigenza. In Cerracchio poteva dunque esservi benissimo insofferenza (quando non pregiudizio) nei confronti dell'assennatezza della nostra Dirigenza.
Al giornalista Cerracchio parve dunque che la perdita di un giovane calciatore, accaduta in quasi contemporanea con l'ingaggio di un ultratrentenne, rappresentasse un nuovo (nuovo dal suo punto di vista. Ma in fondo, se la Lazio vincitrice della Coppa Italia l'anno prima si era ridotta a sperare in Peluso a poche giornate dalla fine si può, a ragione, affermare che non tutto era stato fatto bene) errore della Società.

Da lì quel fondino dai toni catastrofisti e, in alcuni passaggi, anche astiosi. Nulla di illegittimo, sia chiaro: un interprete della realtà si prende l'onere di leggerla dal suo punto di vista, esponendosi alle critiche del lettore o incontrando la sua approvazione.

Quello che sconcerta, francamente, è che quel pezzo (vecchio ormai di 30 mesi) venga periodicamente tirato fuori per rammentare che razza di fellone sia Cerracchio. Per carità, diciamo che alla fine mal gliene incolse, al buon Vincenzo, nello scrivere quel commento destinato a essere del tutto disconfermato dagli eventi.

Ma, ripeto, sempre di testo affidato a un quotidiano (il cui uso, a distanza di due o tre giorni dalla pubblicazione, è quello di foderare il secchio dell'immondizia o essere posto nella gabbia dei canarini per raccoglierne il guano o, ancora, incartare le uova del contadino) stiamo parlando. Che aveva una sua coerenza allora.

A distanza di anni non ha più alcun senso, secondo me, tirare ancora fuori ciò che non era destinato a sfidare il segno del tempo ma solo a suscitare reazioni (di assenso o dissenso) nei lettori laziali in un assolato inizio d'estate.

Perfetto, direi.

Offline Matita

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Re:La Lazio sul... tubo!
« Risposta #179 : Lunedì 18 Febbraio 2013, 19:30:32 »
Il discorso verte su Cerracchio perchè qualcuno lo ha tirato fuori.
Personalmente mai mi sarei sognato di postare articoli vecchi se non per ricordare di cosa si stava parlando dopo che ne è stato chiamato il motivo.

Personalmente non chiedo granchè , semplicemente di ricevere le informazioni tutte e meno manipolate possibile.
Non chiedo di essere preso i giro come "gli sbagliati" , vorrei leggere ad esempio che Mauri ha pagato un operazione al padre coi soldi in Svizzera , o che tra tante prove non ce n'è una che giustifica l'arresto dello stesso Mauri.

Questo solo per rendere l'idea.

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)