La Lazio sul... tubo!

[CiPpiripi]

No , non siamo all'articolo del 6 luglio , siamo ai mille articoli tendenti a destabilizzare con le invenzioni degli stipendi pro pandev, stiamo alle panzane scritte sulle campagne acquisti utili solo a demolire la Società, stiamo alla beatificazione del minestraro solo perchè apparentemente era contro il presidente, siamo al ricicciare dopo un punto in tre partite solo per spargere letame e annullare gli entusiasmi.

Basterebbero ...

sono bastati i fatti a dimostare l'infodatezza delle tante cupe previsioni. per cui possiamo andare avanti.

anche perche' di Lotito me ne frega il giusto, cioe' poco.

mi frega molto ma molto di piu' che ogni volta che parlo con qualcuno di qualcosa inerente la Lazio non debba spendere ore intere a spiegare quello che qui sappiamo tutti solo per il semplice fatto che al di fuori di qui, nessuno lo dice.

se Cerracchio facesse un bel servizio sul Gervasoni che parte dal caso 'strano' di Cremonese-Paganese, assieme al fatto che a drogarlo fu lo stesso compagnuccio di merende di partite truccate prima e dopo l'evento. Un servizio di quelli esaustivi con tanto di sentenza del TNAS che ne conferma l'inattendibilita', dando quindi seri problemi all'inchiesta contro Mauri che solo sulle dichiarazioni di Gervasoni si e' retta, e continua a reggersi, a me di articoli del 2 luglio ne puo' scrivere altri 4, e fare un bel pacchetto da 5.

se leggessi di come Mister X e' gia' bello e conosciuto, di come le sentenze sulla Lazio slittano continuamente e con esse tutte le ulteriori indagini su altri eventi a cui tale slittamenti sono legati, vedi derby di genoa o anche Mr. X, che altri non e' che un signaporegno su cui gia' pende un mandato di arresto dal novembre del 2011 ma qualcosa bisogna inventarsi per giustificare una sentenza gia' scritta, su Mauri, ma che non gli riesce, a Di Martino e Palazzi, di far arrivare, a me mi frega cazzi se poi non leggo della Lazio che lotta su tre fronti.

se invece di fare i soliti snob da quattro soldi, visto che poi tra di noi ci lamentiamo sempre dei trattamenti che ci riservano, si fosse mantenuta alta l'attenzione sugli sviluppi delle indagini su Campo de' Fiori, per giustezza di informazione e non certo per gettare fgango come quelli di la', allora pure l'intervistatore a bordo campo poteva evitare di andare a Monchengladbach e starsene al calduccio dello studio a fare finta.

invece si finisce sempre con il raccontarcelo tra di noi quanto ci trattano male, di farci le solite botta e risposta (il verso della discussione delle ultime paio di pagine puo' essere il copia'n'colla di qualsiesi altra discussione sull'argomento degli ultimi paio di anni e non si noterebbe la differenza), per poi lamentarci tutti di come il forum sia rovinato dagli altri.

mi sarei rotto un poco li coglioni.

[MagoMerlino]

Che non ci sia corretta informazione su determinate vicende e quelle di Campo di fiori e Mauri sono solo gli ultimi esempi in ordine di tempo, è innegabile.
Purtroppo è un vizio che negli anni si è diffuso, rafforzato e radicato in molte (tutte) le readzioni, anche quelle dove il calcio non c'entra o se lo fa è solo di striscio.
Dovrebbe essere effettivamente la battaglia da combattere, per rompere il muro di complice omertà che privilegia l'associazione trigomafiosa. Oserei dire che è una battaglia di civiltà.
Per farlo ci vorrebbe unità d'intenti e soprattutto coraggio, da parte degli adddetti ai lavori. Coraggio, perchè il terreno in cui si muovono è stato impermeabilizzato da strati di malcostume, che oggi fa diventare normali, cose che di normale non hanno nulla da nessuna parte, solo qui, a Roma esiste una devianza del genere.
Alimentata da anni, forse di snobismo, da parte dei giornalisti Laziali, o molto più probabilmente da dosi eccessive di faccia come il culo da parte di giornalisti, o presunti tali, trigorioti. C'è una questioni di deontologia professionale, che oggi è ormai obsoleta e martorizzata dalla protervia trigoriota.
Da sempre è difficile che un Laziale prenda smaccatamente le parti alla Lazio, mentre è consuetudine che un trigoriota esalti trigoria e quando l'occasione lo consente, attacchi la Lazio.
Oggi l'esempio sono la redazione sportiva di repubblica col mensurati in avanscoperta.
Quello che scrive oggi republica è quello su cui formeranno la propria opinione i tifosi tra decenni se non dovesse esserci una chiara determinazione dei tribunali in favore di Mauri. Esattamente come oggi c'è chi basa la propria opinione su vicende passate, prendendo a testimonianza, quello che riportavano i giornali all'epoca dei fatti. Oggi come allora è la stessa identica cosa. La Lazio viene attaccata, difficile che qualcuno la difenda apertamente sui giornali.
Ma non credo si risolva il problema, prendendo di petto il giornalista Laziale, colpevole di fare con il massimo della professionalità il proprio mestiere. E' un malcostume diffuso, che va combattuto con intelligenza e costanza. Fin'ora non ci si è mai riusciti, ma non bisogna mollare.

[CiPpiripi]

Che non ci sia corretta informazione su determinate vicende e quelle di Campo di fiori e Mauri sono solo gli ultimi esempi in ordine di tempo, è innegabile.
Purtroppo è un vizio che negli anni si è diffuso, rafforzato e radicato in molte (tutte) le readzioni, anche quelle dove il calcio non c'entra o se lo fa è solo di striscio.
Dovrebbe essere effettivamente la battaglia da combattere, per rompere il muro di complice omertà che privilegia l'associazione trigomafiosa. Oserei dire che è una battaglia di civiltà.
Per farlo ci vorrebbe unità d'intenti e soprattutto coraggio, da parte degli adddetti ai lavori. Coraggio, perchè il terreno in cui si muovono è stato impermeabilizzato da strati di malcostume, che oggi fa diventare normali, cose che di normale non hanno nulla da nessuna parte, solo qui, a Roma esiste una devianza del genere.
Alimentata da anni, forse di snobismo, da parte dei giornalisti Laziali, o molto più probabilmente da dosi eccessive di faccia come il culo da parte di giornalisti, o presunti tali, trigorioti. C'è una questioni di deontologia professionale, che oggi è ormai obsoleta e martorizzata dalla protervia trigoriota.
Da sempre è difficile che un Laziale prenda smaccatamente le parti alla Lazio, mentre è consuetudine che un trigoriota esalti trigoria e quando l'occasione lo consente, attacchi la Lazio.
Oggi l'esempio sono la redazione sportiva di repubblica col mensurati in avanscoperta.
Quello che scrive oggi republica è quello su cui formeranno la propria opinione i tifosi tra decenni se non dovesse esserci una chiara determinazione dei tribunali in favore di Mauri. Esattamente come oggi c'è chi basa la propria opinione su vicende passate, prendendo a testimonianza, quello che riportavano i giornali all'epoca dei fatti. Oggi come allora è la stessa identica cosa. La Lazio viene attaccata, difficile che qualcuno la difenda apertamente sui giornali.
Ma non credo si risolva il problema, prendendo di petto il giornalista Laziale, colpevole di fare con il massimo della professionalità il proprio mestiere. E' un malcostume diffuso, che va combattuto con intelligenza e costanza. Fin'ora non ci si è mai riusciti, ma non bisogna mollare.

visto che un punto di accordo si riesce a trovare, quello che non c'e' corretta informazione, come ne vogliamo uscire?

continuando a piangerci addosso e con il solito snobbismo, che e' anche causa del nostro male, tirarci la giacchettina nel piccolo ed angusto spazio dei nostri forum e dirci quanto ci vogliono male?

vogliamo sperare che i trigorioti cambino o muoiano di fegati spappolati?

oppure ci si impiaga per far notare dal nostro campo i punti deboli della nostra posizione e cercare di migliorare in questo?

non c'era nessun bisogno, ne mi pare si chieda, che si sbattessero i due romanisti arrestati in prima pagina a mo' di mostro, tanto da restiruire pan per focaccia.

non e' nel nostro stile.

ma cio' non toglie che si poteva mantenere l'attenzione sulla vicenda cosi da mettere in luce che i Laziali non c'entravano nulla e che il tutto, cioe' i Laziali attaccano i tifosi ebrei del Tottenham, era solo il frutto di un prurito da parte di certi giornalisti.

non c'e' mica bisogno, ne si chiede, di sputtanare Di Martino o Palazzi per il modo di condurre la storia Mauri, ma almeno mettere in altrettanta evidenza di come si sia fatto, ad esempio, per il conto in svizzera il risultato dell'inchiesta su questo nuovo sviluppo ed altri aspetti dell'intera vicenda.

costa troppo ricordare che si erano promesse sentenze a settembre scorso con tanto di derby della lanterna a far saltare il banco?

come detto prima, se questo e' chiedere troppo da un giornalista, be', mi frega cazzi che sia Laziale la prossima volta che scrive/parla di calciomercato, CL mancata o scudetto alla portata.

non ha interesse ad essere considerato un buon giornalista, non vedo perche' debba avere alcuna considerazione come Laziale.

[BobLovati]

Al momento, però, di professionisti della notizia scomparsi con la Lazio impegnata su tre fronti, non ne vedo, anzi, sui giornali è tutto un complimentarsi con Pektovic e chi lo ha ingaggiato.
Pure la recente solita finestra di mercato poco concreta, non è stata fatta oggetto di chissà quale critica.
Poi, ripeto, se vogliamo un'informazione tarata sulla propaganda, come hanno quelli di trigoria, accomodatevi.

per la serie " non è mai tardi per arrampicarsi sul carro del vincitore ?? "

[Mazzola]

Questo topic è stato letto più di mille e trecento volte. Per evitare appunto di finire nei botta e risposta, invito chi legge ad intervenire e dare la sua opinione in merito.

Nel caso specifico...fish dice che un giornalista non può essere un chiaroveggente ecc
Io riporto la parte finale dello "stramaledettissimo" (non se può più) articolo del 2 luglio 2010 in cui Cerracchio si lancia in "profezie" abbastanza audaci...renderà...senza futuro... ecc

Dite la vostra, mi rivolgo a chi legge.

PS e già che ci siamo...ieri 17 febbraio era la festa del gatto, io direi di nominare ufficialmente il 2 luglio come Cerracchio Day...

[franz_kappa]

Andrebbe rammentato, secondo me, che l'incriminato pezzo di Cerracchio (che non può essere sommariamente definito "articolo", in maniera generica e sbrigativa. Si trattò di un commento, un 'corsivo' decisamente polemico basato su uno spunto di cronaca, ossia il collegamento soggettivamente stabilito dallo scrivente tra due situazioni: l'ingaggio di Bresciano e la contestuale decisione di Faraoni di non restare alla Lazio) fu pubblicato su una testata QUOTIDIANA.

Quella 'verità' (la verità di Cerracchio, lungi da poter essere considerata come una perfetta fotografia della realtà) valeva quel giorno. Le previsioni (invero improvvide: mi riferisco al concetto della peventata "mediocrità senza futuro") andavano e vanno contestualizzate nello scenario di quel 2 luglio.

Se non erro quell'articolo fu pubblicato nel 2010. Si rammenti che avevamo da poco archiviato una stagione letteralmente infame, anche per decisioni non proprio condivisibili da parte della Dirigenza. In Cerracchio poteva dunque esservi benissimo insofferenza (quando non pregiudizio) nei confronti dell'assennatezza della nostra Dirigenza.
Al giornalista Cerracchio parve dunque che la perdita di un giovane calciatore, accaduta in quasi contemporanea con l'ingaggio di un ultratrentenne, rappresentasse un nuovo (nuovo dal suo punto di vista. Ma in fondo, se la Lazio vincitrice della Coppa Italia l'anno prima si era ridotta a sperare in Peluso a poche giornate dalla fine si può, a ragione, affermare che non tutto era stato fatto bene) errore della Società.

Da lì quel fondino dai toni catastrofisti e, in alcuni passaggi, anche astiosi. Nulla di illegittimo, sia chiaro: un interprete della realtà si prende l'onere di leggerla dal suo punto di vista, esponendosi alle critiche del lettore o incontrando la sua approvazione.

Quello che sconcerta, francamente, è che quel pezzo (vecchio ormai di 30 mesi) venga periodicamente tirato fuori per rammentare che razza di fellone sia Cerracchio. Per carità, diciamo che alla fine mal gliene incolse, al buon Vincenzo, nello scrivere quel commento destinato a essere del tutto disconfermato dagli eventi.

Ma, ripeto, sempre di testo affidato a un quotidiano (il cui uso, a distanza di due o tre giorni dalla pubblicazione, è quello di foderare il secchio dell'immondizia o essere posto nella gabbia dei canarini per raccoglierne il guano o, ancora, incartare le uova del contadino) stiamo parlando. Che aveva una sua coerenza allora.

A distanza di anni non ha più alcun senso, secondo me, tirare ancora fuori ciò che non era destinato a sfidare il segno del tempo ma solo a suscitare reazioni (di assenso o dissenso) nei lettori laziali in un assolato inizio d'estate.

[CiPpiripi]

a me pare che un po' tutti, chi pro chi contro, sia prigioniero del Cerracchio Day.

[Matita]

Scrivere su un quotidiano , legando gli articoli diversi sempre con lo stesso senso di fondo , di disagio , di inadeguatezza , di mediocrita'.

Non è solo un articolo di un quotidiano , se il quotidiano dura 365 giorni.

E' propaganda negativa.

Alcune perle :

Ma se Lotito ritiene che tenere i suoi sottochiave e in silenzio sia l’unica soluzione anti-B sbaglia come al solito di grosso. Un punticino alla volta si resta sempre lì. Le grandi sono inavvicinabili (l’Inter, battuta in Supercoppa, ha fatto 20 punti di più in 13 giornate), quelle meglio organizzate ti stroncano col gioco (Parma, Cagliari, Bari), con le piccole (Siena e Catania) sono arrivati due modestissimi pareggi. Sarebbe interessante sapere, anche in latino maccheronico, quali contromisure abbia in mente. Magari un ds che gli cambi la squadra, invece di avvocati ed edili.
Non metto tutto l'articolo perchè si parla anche e benone del capetano....


Si ricorda che in quel periodo Tare era "il portaborse" . (basta una rapida ricerchina...).


Un altra perla , o pasturazione come la chiamo io :

questa Lazio non ha gioco, non ha schemi, non ha personalità, non ha intelligenza, non ha tranquillità. Conta quasi più espulsi che gol segnati, per via di una rabbia sorda, di un nervosismo montante, di un’insoddisfazione sempre latente. Non è una squadra, la Lazio. Non ne ha i connotati: palla a Zarate e spera in Dio. Anche se c’è qualcuno che obietterà che col Villarreal solo giovedì scorso aveva vinto in dieci: sul come ci sia riuscita ciascuno si dia una risposta, ricordando l’assoluto predominio territoriale degli spagnoli e il gol a tu per tu con Bizzarri sprecato da Senna un minuto prima del sigillo di Rocchi.

Del resto non vince in campionato da agosto. Solo una sarabanda di moduli, con gli stessi uomini a ruotare in posizioni diverse, anche nel corso della stessa contesa. Un balletto grottesco, figlio della scriteriata conduzione della campagna acquisti da parte di Lotito e dei suoi costosi intermediari e della prona sudditanza dell’allenatore, che per mesi ha chiamato scelta tecnica l’esclusione assurdamente punitiva, fra gli altri, di Pandev, Ledesma, Firmani, Stendardo e Manfredini. Giocatori che sarebbero stati utilissimi per dare almeno il cambio a colleghi in chiaro affanno.

Gravissimo che l’allenatore abbia affermato, dopo la figuraccia di ieri, che nessuno di questi a Bari avrebbe potuto mutare il corso del match. Perché questo vuol dire, senza mezzi termini, che la Lazio non ha l’organico minimo per giocare su tre fronti. Così fosse davvero, d’ora in avanti si dovrebbe puntare soltanto alla salvezza. Pensate davvero che per un principio, peraltro probabilmente perdente (aspettiamo le decisioni del Collegio arbitrale), un presidente e un allenatore possano mettere a repentaglio il bene comune, il patrimonio calcistico di una tifoseria? No, da oggi non si scherza più. Niente più giustificazioni e penosi show davanti alle telecamere. Se la Lazio non farà almeno quattro punti fra mercoledì e domenica, contro Cagliari e Siena, diventate dirette concorrenti per evitare la B, servirà un allenatore che non accetti più supinamente questo sconfortante andazzo


E’ probabilmente inutile fare il riassunto delle puntate precedenti, dalla cacciata di Delio Rossi in avanti. Vedere al manuale: “Come rompere il giocattolo”. Sfacelo sotto gli occhi di tutti. Anche di Lotito che, forse temendo qualche uscita alla Matuzalem o alla Lichtsteiner (“Ridateci i colleghi epurati”), ha fatto proclamare uno straordinario silenzio stampa. Quello ordinario, cioè Zarate non dice, Cruz non se la sente, Brocchi deve prendere i figli a scuola, Ballardini è contento della squadra e Tare ha una squadra fortissima, per ora è stato abolito. Del resto nell’apposita classifica dei silenziosi la Lazio è finalmente in testa: prima per distacco nell’ultimo quinquennio, unica in questo campionato. Si prega di non disturbare, sperando che il manovratore manovri.
Soluzioni a breve? Far giocare Pandev per tirare più in porta e fare gol (il macedone è andato in doppia cifra nelle ultime tre stagioni ed è stato il capocannoniere della coppa Italia vinta), nonché per dare a Zarate un partner in grado di restituirgli il passaggio. Far giocare Ledesma e Firmani per recuperare qualche pallone e magari usarlo. Dite che sono scelte tecniche azzardate? Che Ballardini ci stupirà diversamente? Aspettiamo. Fra le soluzioni a breve c’è anche il cambio di allenatore. Casomai gli avversari non si lasciassero stupire.
Soluzioni alla lunga? Spendere dei soldi per ingaggiare a gennaio un numero congruo di giocatori bravi, compresi quelli promessi per luglio-agosto scorsi. Come dite? Impossibile perché Zarate è costato malauguratamente 20 milioni anziché 8, tutti in diritti tv anticipati? E meno male che aveva la clausola rescissoria personale…? Beh, esistono gli aumenti di capitale. Il portafogli personale. I buoni rapporti che ti permettono di cedere i giocatori in esubero. Esistono le strategie minime e i progetti essenziali. Perché una squadra si edifica esattamente come uno stadio: dalle fondamenta e su terreno solido.



Tutte pappardelle lette poi sui fora...

[MagoMerlino]

Ci riprovo, ma credo che oramai la caccia è stata aperta e non se ne esce.
 

Andrebbe rammentato, secondo me, che .....

Franz è inutile che insisti a spiegare cose a chi non ha interesse di capirle e deve portare avanti la sua personale crociata contro altri Laziali.

Allora

visto che un punto di accordo si riesce a trovare, quello che non c'e' corretta informazione, come ne vogliamo uscire?

Il problema è annoso, non penso sia di facile soluzione. Troppo radicati certi comportamenti.
Personalmente sono anni che, quando se ne presenta l'occasione, provo a sollecitare maggiore sensibilità verso certe vicende.
Anni fa, quando l'allora TGS è stata per un breve periodo a piazza Monte Grappa insieme con il televideo, ho avuto l'opportunità di parlare con un famoso giornalista, Laziale, che stava crescendo le nuove leve.... Alle mie dimostranze, mi rispose che per quanto lui fosse Laziale, esisteva un'etica professionale, dalla quale non si sarebbe mai dovuti prescindere. E questo lo voleva trasmettere agli allievi. O almeno lui ci stava provando. Profetico, tra l'altro, nel suo giudizio sugli allievi.
Discorso che mi sono sentito fare, in tempi e situazioni diversi, da altri illustri giornalisti.
Che ci possiamo fare?
Noi, da Laziali, subiamo un realtà unica non solo in Italia o in Europa, ma nel mondo.  Sospetto che grandi rivoluzioni non siano possibili, abbiamo avuto l'occasione con gli anni Cragnottiani, ma c'è mancato il furore per annientarli, anzi qualcuno gli tese pure la mano e loro si sono presi tutto il braccio.
Secondo me, con le opportunità che ci vengono offerte dai nuovi media, come ad esempio i forum, possiamo tenerli sottopressione, sperando, prima o poi di fare breccia.
Speriamo che le nuove leve, magari crescendo all'ombra dei forum, possano avere meno freni inibitori e maggiore coraggio.
Certo il gap è enorme e la lobby trigomafiosa molto ben inserita e ramificata.
Servirebbe un altro periodo cragnottiano, più concreto e molto, molto, più cattivo ed arrogante.

[Matita]

Nel frattempo oggi sono 100 giornate che quelli della' ce stanno dietro , o non davanti.

3 anni.

Da Agosto 2010 , eppure a leggere i giornali....

[CiPpiripi]

... un'etica professionale, dalla quale non si sarebbe mai dovuti prescindere. ...

devo presumere quindi che raccontare la verita', perche' questo basta e di piu' non si chiede, andrebbe a cozzare con l'etica professionale del perfetto giornalista Laziale.

[franz_kappa]

Vedo che chinaglia (l'utente) si aggira da queste parti, in questo momento.
Ebbene, credo che possa giovare ai più riferire riferire quanto emerso, nel corso di una cena di qualche tempo fa, da conversazioni cui aveva partecipato anche lui. Parlando dell'approccio dei giornalisti sportivi alle vicende di xxxx e Lazio proprio chinaglia aveva osservato - in maniera secondo me pienamente fondata - che la differenza è una sola e semplice: i giornalisi xxxxnisti fanno i tifosi anche quando svolgono la loro professione, i giornalisti laziali no. Questa la differenza.
L'anomalia sono i xxxxnisti, insomma.

Per quanto doloroso per noi tifosi, non è probabilmente lecito chiedere ai 'nostri' di comportarsi come fanno gli 'altri', visto che le modalità adottate dall'informazione filo-xxxxnista sono spesso tutto fuorché coerenti con etica, senso della professione, rispetto del lettore, della decenza e, infine, della verità.

Franz è inutile che insisti a spiegare cose a chi non ha interesse di capirle e deve portare avanti la sua personale crociata contro altri Laziali.

In linea di massima sono d'accordo con te ma ti invito a considerare che tali, condivisibili e presumibilmente fondate, osservazioni non fanno che alimentare il sacro fuoco dei crociati. La strategia e l'opportunità, in via privilegiata rispetto alla libertà di espressione, debbono a mio avviso consigliare l'adozione pressoché permanente di condotte (che si traducono in periodiche affermazioni) che tolgano a chiunque abbia voglia di polemizzare la materia prima per farlo. Non trovi?

[CiPpiripi]

... i giornalisi xxxxnisti fanno i tifosi anche quando svolgono la loro professione, i giornalisti laziali no. Questa la differenza.
L'anomalia sono i xxxxnisti, insomma.
...

devo presumere quindi che raccontare la verita', perche' questo basta e di piu' non si chiede, renderebbe il giornalista Laziale troppo simile all'anomalo.

[Mazzola]

Vedo che l'invito è stato raccolto...bene.

Nessuno dice che non si debba criticare...nel caso specifico...l'uso della parola farsa non è stato eccessivo ?

Possibile che da una parte c'è sempre...
Luis Enrique cantera piccolo Barcellona e va tutto benissimo evviva Maria...
Poi disinstallano Luigi Enrique ritorna Zeman...ottima scelta...il gioco...evviva Maria...
Poi disinstallano Zeman arriva Andreazzoli...il tattico...dietro Spalletti...evviva sempre Maria ?

Da noi prendiamo un buon giocatore (non un anonimo australiano come si vuole far passare abbastanza ingenuamente direi) a parametro zero il primo giorno di mercato ed è una farsa ?

Come mai quest'anno abbiamo perso un ottimo giovane come il rumeno Marin e non è stato scritto niente ?

[giangoverni]

A distanza di anni non ha più alcun senso, secondo me, tirare ancora fuori ciò che non era destinato a sfidare il segno del tempo ma solo a suscitare reazioni (di assenso o dissenso) nei lettori laziali in un assolato inizio d'estate.

Oppure, se proprio vuoi fare l'esegesi cerracchiana hai il dovere di annotarti e poi riportare in questa discussione tutti gli articoli "positivi" scritti da Cerracchio sulla Lazio.
Quell'articolo del 2010 tutti i laziali onesti, giornalisti e non, in quel momento avrebbero voluto scriverlo e firmarlo.

[LaLazioMia]

Caro Franz, i giornalisti riommerdisti fanno i tifosi, quelli Laziali non fanno i giornalisti.

E' questo il problema. A me e a molti di noi  basterebbe che facessero i giornalisti.... pensa un po'

[franz_kappa]

Oppure, se proprio vuoi fare l'esegesi cerracchiana hai il dovere di annotarti e poi riportare in questa discussione tutti gli articoli "positivi" scritti da Cerracchio sulla Lazio.
Quell'articolo del 2010 tutti i laziali onesti, giornalisti e non, in quel momento avrebbero voluto scriverlo e firmarlo.

Un articolo del 2010, dici bene. Inizio luglio 2010, esattamente. Ovvero meno di due mesi dalla fine del peggior campionato dell'ultimo ventennio di Lazio. Prima ancora di analizzare cosa c'era scritto in quel pezzo io mi soffermerei su cosa aveva prodotto una simile presa di posizione. Quel commento, insomma, non può essere estrapolato dal contesto che lo aveva prodotto.

Cambiano i contesti e cambiano anche le persone. Inevitabilmente.

Caro Franz, i giornalisti riommerdisti fanno i tifosi, quelli Laziali non fanno i giornalisti.

E' questo il problema. A me e a molti di noi  basterebbe che facessero i giornalisti.... pensa un po'

Un'ambizione legittima ma che contrasta, una volta ancora, con il contesto. Un giornalista non è un soggetto che, calato in una dimensione parallela, legge il mondo e lo traduce per i suoi lettori in una condizione di perfetta terzietà e imparzialità. Un giornalista è un professionista stipendiato (quando lavoratore dipendente. Ci sono poi tanti collaboratori che sono pagati a pezzo o, comunque, non godono di entrate fisse) che lavora per aziende editoriali. Ossia aziende le cui finalità, come spesso osservato su questo spazio virtuale, non sempre coincidono con la pura e schietta presentazione della (cosiddetta) verità oggettiva.

[chinaglia]

Vedo che l'invito è stato raccolto...bene.

Nessuno dice che non si debba criticare...nel caso specifico...l'uso della parola farsa non è stato eccessivo ?

Possibile che da una parte c'è sempre...
Luis Enrique cantera piccolo Barcellona e va tutto benissimo evviva Maria...
Poi disinstallano Luigi Enrique ritorna Zeman...ottima scelta...il gioco...evviva Maria...
Poi disinstallano Zeman arriva Andreazzoli...il tattico...dietro Spalletti...evviva sempre Maria ?

Da noi prendiamo un buon giocatore (non un anonimo australiano come si vuole far passare abbastanza ingenuamente direi) a parametro zero il primo giorno di mercato ed è una farsa ?

Come mai quest'anno abbiamo perso un ottimo giovane come il rumeno Marin e non è stato scritto niente ?

Perché la società, a cominciare da Lotito e Tare, è stata incapace di costruire un rapporto costruttivo con i giornalisti che seguono la Lazio. De Martino ha fatto ottime cose (Lazio Style Channel, LSR - che però non condivido come impostazione perché ti aumenta solo i nemici - la rivista, essendo tra i pochi che la legge a quanto pare,  e anche qualche relazione con siti, vedi LLSN), ma purtroppo Lotito - cui riconosco ottime capacità politico/sportive (i risultati parlano), mediaticamente rimane un disastro. Per fare un esempio, ecco due righe dal pezzo del critico televisivo Dipollina (non romanista) su repubblica di oggi: "L'intero sistema mediatico-calcistico con tutti gli annessi e connessi protesta vivacemente per il posticipo al lunedì della Lazio, che priva il week-end dei commenti e controcommenti dalla fondamentale presenza in video di Claudio Lotito".

Ecco, nel momento in cui persino in articoli che parlando d'altro diventi una macchietta, si può quindi capire come la situazione si assai difficle da gestire.

[chinaglia]

Caro Franz, i giornalisti riommerdisti fanno i tifosi, quelli Laziali non fanno i giornalisti.

Vera la prima assunzione, non realistica la seconda. Purtroppo ce la siamo cercata per anni, e ora si raccolgono i frutti. Personalmente non ho ammirazione (eufemiscmo) per il livello medio dei giornalisti sportivi, ma proprio questo livello li rende più "gestibili" (inteso anche in senso buono, collaborativo). Se non ci si riesce è un errore.

[LaLazioMia]

Vera la prima assunzione, non realistica la seconda. Purtroppo ce la siamo cercata per anni, e ora si raccolgono i frutti. Personalmente non ho ammirazione (eufemiscmo) per il livello medio dei giornalisti sportivi, ma proprio questo livello li rende più "gestibili" (inteso anche in senso buono, collaborativo). Se non ci si riesce è un errore.

A gerstirli c'era riuscito benissimo la buonanima di sensolo( vuoi che ti ricordo come?).
A non gestirli c'era gia riuscito il Cragna e quel mago della comunicazione G. Paglia. Mi ricordo bene? Credo proprio di si'.