Autore Topic: E intanto in Grecia...  (Letto 30063 volte)

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Offline Er Matador

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #120 : Lunedì 13 Luglio 2015, 15:57:25 »
Eccolo il colpo di Stato

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2015/07/12/grecia-eurogruppo_78901686-6b47-434f-8e0a-dab006fef444.html

Citazione
Grecia: accordo fatto, evitata Grexit. Merkel: piano da 80 mld. Borse volano

Tsipras tiene duro su Fmi e fondo fiduciario

Redazione ANSA 13 luglio 2015 14:35

"Accordo raggiunto all'unanimità sulla Grecia e i creditori". Dopo 17 ore di negoziato, in quello che passerà alla storia come il vertice dei capi di Stato europei più lungo, è stata evitata la Grexit.
Tutti i protagonisti della maratona hanno espresso la loro soddisfazione.

La cancelliera Merkel: "Sulla Grecia è stato approvato il piano A e non c'è nessun bisogno di un piano B". Il premier greco Tsipras: "Abbiamo lottato duro a Bruxelles, ora lo faremo in Grecia". "Non credo sia un accordo umiliante per i greci, e non credo che altri europei perderanno la faccia":  ha detto il presidente della Commissione Ue Juncker. "Una rottura sarebbe stata insensata e nella notte si è rischiata la Grexit", ha sottolineato il premier Renzi. Le borse e i mercati corrono, dopo mesi di preoccupazione. Anche lo spread Btp-Bund festeggia e precipita.

Germania, voto Bundestag su piano probabilmente venerdì - Il voto del parlamento tedesco sul piano per la Grecia è previsto probabilmente per venerdì, secondo indicazioni raccolte dai media internazionali citate dalla Bbc. Il governo tedesco ha bisogno del via libera del Bundestag prima di poter procedere nelle trattative con la Grecia

Eurosummit trova accordo, Grexit evitata - L'Eurozona raggiunge un accordo ed evita la Grexit. Dopo una maratona negoziale di 17 ore, i leader trovano il modo di raggiungere un'intesa sul terzo salvataggio della Grecia, che nella notte sembrava impossibile. Ma, alla fine, la volontà di tenere unita Eurolandia ha prevalso, anche se l'ok ad aprire il negoziato sugli 82-86 miliardi di euro di aiuti Esm è pieno di condizioni, non è ancora definitivo, e l'ultima parola arriverà a fine settimana. Per ricostruire la fiducia, completamente minata dopo il referendum, l'Eurozona ha chiesto ad Atene di dare prova di responsabilità ed approvare alcune riforme entro mercoledì, tra cui pensioni, Iva, adozione del Codice di Procedura Civile, direttiva sul salvataggio delle banche. Mercoledì un nuovo Eurogruppo si riunirà per valutare l'impegno di Atene. Nel frattempo, quei Paesi che devono sottoporre l'accordo ai loro Parlamenti convocheranno i deputati, ed entro la fine della settimana si dovrebbe arrivare al via libera definitivo. Le condizioni dell'accordo sono dure, ma il presidente della Commissione Jean Claude Juncker dice che "non ci sono né vincitori né vinti" e l'accordo non è "né umiliate per i greci, e né gli altri europei perderanno la faccia, è un tipico accordo europeo". Questo anche grazie al grande lavoro negoziale fatto nella notte, che ha cambiato molto il documento approdato sul tavolo dell'Eurosummit, redatto dall'Eurogruppo. Nella notte Tsipras aveva accettato tutte le condizioni, dall'anticipo delle riforme al rafforzamento di tutte le misure, incluso il reintegro dei licenziamenti collettivi e il ritorno della Troika ad Atene. Alla fine, aveva anche ceduto sul coinvolgimento del Fmi nel nuovo piano. Ma resisteva sull'idea, tedesca, di creare un fondo dove trasferire asset dello stato a garanzia del debito, in Lussemburgo. "Sono stato deciso nel dire che se vuoi fare un fondo con i beni che vengono dalla Grecia non puoi pensare di metterlo in Lussemburgo perchè sarebbe stata un'umiliazione", ha detto il premier Renzi. Il fondo resta, ma avrà base in Grecia, avrà una dotazione fino a 50 miliardi, andrà ad abbattere il debito e servirà a ricapitalizzare le banche. Ma sarà gestito dai greci, in collaborazione con le istituzioni. Tsipras è soddisfatto anche del risultato sul debito: gli concedono di rivederne la sostenibilità una volta che saranno attuate tutte le misure.

Bce lascia ferma Ela a 89 miliardi  - La Banca Centrale Europea lascia ferma la liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche a 89 miliardi di euro. Lo riferisce Bloomberg, citando fonti vicino al dossier.

Tsipras si toglie la giacca, prendete anche questa!  - In uno dei momenti più duri del negoziato, nella notte, all'Eurosummit il premier greco Alexis Tsipras si è tolto la giacca e porgendola ha detto: "Prendete anche questa!". Lo riferiscono fonti di Bruxelles.

Hollande, accordo nell'interesse di tutti - Quello di oggi è un accordo "nell'interesse della Grecia, dell'Europa, della Francia": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande, sottolineando che senza un'intesa a Bruxelles rischiava di essere colpita la "credibilità dell'Europa". Il capo dell'Eliseo ha poi confermato che la dichiarazione finale pubblicata al termine dell'eurozona sulla Grecia verrà esaminata mercoledì dall'Assemblea Nazionale di Parigi.

Finalmente è arrivato l'accordo. Il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk: 'Sulla Grecia accordo all'unanimità, pronti per Esm'. "L'accordo è stato raggiunto all'unanimità, tutto pronto per andare a programma Esm con riforme serie e sostegno finanziario": così il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk su twitter.

"Dopo 17 ore di negoziato abbiamo raggiunto un accordo per avviare negoziati sugli aiuti Esm con rigide condizioni": lo ha detto il presidente Tusk, precisando che ora i ministri delle finanze dovranno decidere "con urgenza come aiutare la Grecia con un finanziamento ponte".

Un referendum con un pronunciamento che più chiaro non poteva essere diventa il viatico per la reformatio in peius della proposta respinta dagli elettori.
Probabilmente l'addio di Varoufakis era un segnale in questa direzione: ora si profila la spaccatura all'interno di Syriza, i cui transfughi verrebbero sostituiti da esponenti di partiti attualmente all'opposizione.
E le borse volano, cinguettano soddisfatti i nostri media di regime: qualche decennio fa avrebbero probabilmente scritto "i forni Thyssen-Krupp stanno conoscendo un boom di vendite".
Soluzioni, a parte un improbabile rientro in campo dei colonnelli (che potrebbe avvenire ma nella direzione opposta, stanti i rapporti con la NATO)?
Una sola: che i suoi infami nocchieri spingano lo Tsipras II contro il Greek Stream, costringendo Putin a mosse meno caute.
E auspicando che il nuovo tracciato coinvolga quanto prima l'Italia.
Sperare che ci invada qualcun altro, a questo siamo ridotti.

Offline franz_kappa

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #121 : Lunedì 13 Luglio 2015, 16:17:24 »
[...]
Un referendum con un pronunciamento che più chiaro non poteva essere diventa il viatico per la reformatio in peius della proposta respinta dagli elettori.
[...]
Quando un corpo elettorale immaturo (il fronte del no, a quanto letto, ha raccolto amplissimi consensi presso gli over 35, spaventati dalla disoccupazione giovanile e convinti che un scenario di Grexit li avrebbe avvantaggiati sul fronte delle politiche a favore dell'occupazione giovanile. O, magari, affascinati, chissà, da demenziali parabole sullo stile di Argentina o Islanda, come se la situazione greca attuale e prospettiva fosse minimamente paragonabile a tali situazioni) assume una decisione oggettivamente sbagliata non può che rassicurarci la consapevolezza che Istituzioni sovranazionali - cui direttamente o meno una quota non irrilevante di sovranità è già stata da decenni ceduta, peraltro con notevole vantaggio per la nazione ellenica [si narra che nel 1981 - anno dell'ingresso nella Cee - le strade in asfalto, in Grecia, fossero rara eccezione] - possono operare per il maggior vantaggio della popolazione. Concorrendo, indirettamente, a preservare la stabilità dei mercati (un cui 'surriscaldamento' sarebbe stato dannoso per tutti, Italia inclusa).

La perfezione non è di questo mondo, chiaramente. E non si può certo affermare che l'Europa abbia gestito al meglio la situazione greca negli ultimi due-tre anni. Ma c'è da essere ben felici, da europei e da italiani, dell'esito di quest'ultima difficilissima negoziazione.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline DinoRaggio

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #122 : Lunedì 13 Luglio 2015, 16:48:40 »
Da La Stampa:

Un prestito dell’European Stability Mechanism (il fondo salva-stati) da 82-86 miliardi in tre anni. La promessa che se il programma economico concordato nei dettagli e con un preciso calendario sarà effettivamente attuato è aperta la porta a un alleggerimento del debito con scadenze più lunghe e un periodo di grazia sui pagamenti è aperta. Creazione di un fondo indipendente di circa 50 miliardi stabilito in Grecia (e non in Lussemburgo) gestito dai greci, ma sotto la supervisione dell’istituzioni europee nel quale saranno trasferiti dal governo asset da privatizzare: 25 miliardi saranno usati per la ricapitalizzazione delle banche, 12,5 miliardi per la riduzione del debito e 12,5 miliardi per investimenti per il rilancio della crescita. Sono questi i punti principali dell’accordo raggiunto all’Eurosummit. 

In cambio, il governo greco dovrà tradurre in legge entro mercoledì alcune misure tra cui l’aumento dell’Iva e l’anticipazione dei provvedimenti di riforma delle pensioni ed entro il 22 l’adozione del nuovo codice di procedura civile e la trasposizione delle norme europee per la risoluzione bancaria. Inoltre di fatto torna il metodo Troika: nel memorandum di intesa (modello che Tsipras aveva rifiutato appena arrivato al governo) che sarà negoziato si prevede espressamente la consultazione e l’accordo con i creditori «su tutte le leggi sulle aree rilevanti prima della discussione in parlamento». Il controllo dei creditori sarà invasivo e su tutte le principali scelte pubbliche. 

SCADENZA ENTRO 2 GIORNI. Entro il 15 luglio il Parlamento dovrà approvare la riforma dell’Iva e quella del sistema pensionistico, oltre all’indipendenza dell’ente statistico nazionale Elstat e la piena attuazione del Fiscal compact.

SCADENZA ENTRO 22 LUGLIO. Entro questa data, dovrà adottare il nuovo codice di procedura civile per accelerare i processi e ridurne i costi, e trasporre in legge nazionale la direttiva sulla risoluzione bancaria.

MISURE A LUNGO TERMINE. Più a lungo termine è previsto l’impegno su una serie di ulteriori misure a medio termine riformando il mercato energetico e quello del lavoro e rafforzando il settore finanziario.

PRIVATIZZAZIONI. Le autorità greche dovranno trasferire asset per un totale di 50 miliardi a un fondo indipendente che monetizzerà tali asset attraverso le privatizzazioni: tale monetizzazione, si legge nel documento, sarà una fonte del rimborso programmato del nuovo prestito dell’Esm. Il fondo, come richiesto da Atene, sarà basato in Grecia e gestito dalle autorità greche con la supervisione delle istituzioni. I diciannove leader hanno preso nota del fatto che le esigenze finanziarie ammontano a una cifra compresa fra 82 e 86 miliardi, come valutato dalle istituzioni. Vista la gravità della crisi del settore finanziario, l’Eurosummit ha stabilito di stanziare una somma compresa fra i 10 e i 25 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche e per i costi di risoluzione: 10 miliardi potrebbero essere resi immediatamente disponibili in un conto separato all’Esm.

PRESTITO PONTE. È previsto un prestito ponte da 7 miliardi entro il 20 luglio e ulteriori 5 entro la metà di agosto. Quanto alla sostenibilità del debito, l’Eurogruppo è «pronto a considerare, se necessario, misure aggiuntive per assicurare» il rimborso del debito. Ma, si sottolinea, un taglio nominale del debito non è possibile.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

CP 4.0

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #123 : Lunedì 13 Luglio 2015, 16:53:37 »
ad un tavolo di poker si prova ogni tanto il bluff, ma non e' detto che riesce sempre.

il no greco non ha spaventato nessuno, mentre nessuno ha fatto paura al no greco.

segno forse che anche chi ha fatto dell'uscita dall'Euro in terra ellenica il proprio cavallo di battaglia, non e' poi cosi convinto che sia il cavallo vincente.

oppure se so' comprati pure a quello?  ::)

certo che bisogna vedere se i patti su cui l'attuale ennesimo debito viene concessosaranno rispettati.

allora potrebbe essere che sia tutto un magna magna

Offline aquilafelyx

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #124 : Lunedì 13 Luglio 2015, 18:40:01 »
Non è stato un bluff, era l'ultima mossa possibile per salvare euro e Unione Europea, dopo Tsipras ai greci non rimane che Alba Dorata, le cure somministrate finora si sono dimostrate inefficaci e quelle messe adesso in protocollo è certo che non risolleveranno l'economia greca, finché le politiche europee le detteranno i banchieri la crisi non potrà che continuare e peggiorare.   
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

CP 4.0

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #125 : Lunedì 13 Luglio 2015, 18:52:55 »
non credo che le cure messe adesso in protocollo siano in linea con le richieste del no e chi ha promosso tale opzione al referendum le ha comunque accettate

Offline AlenBoksic

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #126 : Lunedì 13 Luglio 2015, 20:08:43 »
Il Referendum non l'avevo capito prima - non si può indire una consultazione del genere in così poco tempo e, soprattutto, non lo si può fare in mancanza di un accordo da sottoporre al vaglio elettorale - adesso si rivela per quello che era: un bluff del creditore che confidava nel fatto che i suo creditori temessero di perdere tutto.
Ma difficilmente chi ha il coltello dalla parte della lama riesce ad imporre le proprie condizioni e infatti, probabilmente, esse sarebbero state migliori - per i greci e per la Grecia - se si fosse firmato un accordo prima del referendum.
Per il futuro comunque l'UE per funzionare deve dotarsi, tra le altre cose, di un potere di deterrenza: voti contro la Costituzione (come successe in Francia e Olanda)?
Vai fuori
Altrimenti l'UE diventa il cestino su cui (e in cui) scaricare tutte le rabbie, frustrazioni e risentimenti della politica nazionale senza pagarne dazio.
Voglio 11 Scaloni

Offline Er Matador

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #127 : Martedì 14 Luglio 2015, 02:26:48 »
non può che rassicurarci la consapevolezza che Istituzioni sovranazionali [...] possono operare per il maggior vantaggio della popolazione
Quindi distruggere gli Stati e saccheggiare la ricchezza privata dei popoli come neanche Gengiz Khan - e tutto per coprire le avventure finanziarie di un'oligarchia di bancarottieri - sarebbe il meno peggio, addirittura il maggior vantaggio della popolazione: il peggio in cosa consisterebbe?
La realtà è che a Hiroshima e Nagasaki, con quel che è accaduto, dopo qualche decennio si è tornati alla normalità.
Alla Grecia, e non solo alla Grecia, forse non basterà un periodo di quella durata per riprendersi dagli effetti della solidarietà europea.

Offline Frusta

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #128 : Martedì 14 Luglio 2015, 07:41:05 »
Quindi distruggere gli Stati e saccheggiare la ricchezza privata dei popoli come neanche Gengiz Khan - e tutto per coprire le avventure finanziarie di un'oligarchia di bancarottieri - sarebbe il meno peggio, addirittura il maggior vantaggio della popolazione: il peggio in cosa consisterebbe?
La realtà è che a Hiroshima e Nagasaki, con quel che è accaduto, dopo qualche decennio si è tornati alla normalità.
Alla Grecia, e non solo alla Grecia, forse non basterà un periodo di quella durata per riprendersi dagli effetti della solidarietà europea.
Noto in giro, quindi non parlo solo di questo forum, dei blocchi mentali che non vengono scalfiti nemmeno dall'evidenza.
E quel che mi meraviglia è il più delle volte si tratta di persone per altri versi ragionevoli.
Mah... :( A questo punto non mi resta che dar ragione a chi parlava di fede. 
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Skorpius

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #129 : Martedì 14 Luglio 2015, 07:43:19 »

Quando un corpo elettorale immaturo (il fronte del no, a quanto letto, ha raccolto amplissimi consensi presso gli over 35, spaventati dalla disoccupazione giovanile e convinti che un scenario di Grexit li avrebbe avvantaggiati sul fronte delle politiche a favore dell'occupazione giovanile. O, magari, affascinati, chissà, da demenziali parabole sullo stile di Argentina o Islanda, come se la situazione greca attuale e prospettiva fosse minimamente paragonabile a tali situazioni) assume una decisione oggettivamente sbagliata non può che rassicurarci la consapevolezza che Istituzioni sovranazionali - cui direttamente o meno una quota non irrilevante di sovranità è già stata da decenni ceduta, peraltro con notevole vantaggio per la nazione ellenica [si narra che nel 1981 - anno dell'ingresso nella Cee - le strade in asfalto, in Grecia, fossero rara eccezione] - possono operare per il maggior vantaggio della popolazione. Concorrendo, indirettamente, a preservare la stabilità dei mercati (un cui 'surriscaldamento' sarebbe stato dannoso per tutti, Italia inclusa).

La perfezione non è di questo mondo, chiaramente. E non si può certo affermare che l'Europa abbia gestito al meglio la situazione greca negli ultimi due-tre anni. Ma c'è da essere ben felici, da europei e da italiani, dell'esito di quest'ultima difficilissima negoziazione.

Quello che scrivi e' assurdo dal  pinto di vista del diritto. Potrei anche pensare che hai ragione tecnicamente (ma gia l'inizio in cui definisci il voto immaturo ti pone fuori dal campo democratico senza possibilita' di appello) ma l'accenno alla situazione graca pre 1981 mi pone serissimi dubbi anche sulla tua affidibilita' tecnica. 
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Offline Skorpius

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E intanto in Grecia...
« Risposta #130 : Martedì 14 Luglio 2015, 07:52:07 »
Veramente francesco ancora non mi capacito che tu possa aver scritto una cosa del genere. Nell'81 i graci erano usciti dalla dittatura, cioe' avevano appena giadagnato quello che ogfi gli e' stato negato ossia la possobilita' nel bene e nel male nell'immaturita' o nella saggezza di decidere il proprio destino. E questo e' un valore in se! Se tu pensi che ci sia una qualche entita' che possa decidere meglio del popolo dai un giudizio tecnico che pero' e' l'unica distinzione tra l'europa e i colonnelli.
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Offline AlenBoksic

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #131 : Martedì 14 Luglio 2015, 08:25:00 »
Veramente francesco ancora non mi capacito che tu possa aver scritto una cosa del genere. Nell'81 i graci erano usciti dalla dittatura, cioe' avevano appena giadagnato quello che ogfi gli e' stato negato ossia la possobilita' nel bene e nel male nell'immaturita' o nella saggezza di decidere il proprio destino. E questo e' un valore in se! .

Certo.
Ma bisognerebbe anche che i quesiti fossero chiari.
Il referendum greco era un si od un no ad un accordo che non c'era.
Dopo la "guerra preventiva" abbiamo avuto anche il "refendum preventivo",
Referendum poi che riguardava un campo - leggi tributarie e di bilancio - non a caso escluse da consultazione popolare nella Costituzione italiana.
Voglio 11 Scaloni

CP 4.0

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #132 : Martedì 14 Luglio 2015, 08:39:09 »
...
La realtà è che a Hiroshima e Nagasaki, con quel che è accaduto, dopo qualche decennio si è tornati alla normalità.
Alla Grecia, e non solo alla Grecia, forse non basterà un periodo di quella durata per riprendersi dagli effetti della solidarietà europea.

parte della realta' e' anche che il dopo Hiroshima e Nagasaki avviene in un periodo economico, politico e socialedi gran lunga piu' prospero a livello mondiale e ben diverso dall'attuale.

ma anche in un paese che da 25 anni versa in una crisi economica 'personale'.

Offline Skorpius

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #133 : Martedì 14 Luglio 2015, 08:52:58 »

Certo.
Ma bisognerebbe anche che i quesiti fossero chiari.
Il referendum greco era un si od un no ad un accordo che non c'era.
Dopo la "guerra preventiva" abbiamo avuto anche il "refendum preventivo",
Referendum poi che riguardava un campo - leggi tributarie e di bilancio - non a caso escluse da consultazione popolare nella Costituzione italiana.

Che c'entra l'italia?
La corte costituzionale greca ha dato il suo benestare e questo taglia la testa al toro (anche sul discorso chiarezza del quesito.. Per le leggi greche era chiaro e questo basta).
Non e' che se una cosa e' scritta nella costituzione italiana e' buona universalmente. ... E comunque secondo me non era neanche centrato su questioni tributarie ma su ratifica di accordi internazionali   
In ogni caso dal punto di vista del diritto internazionale (non comunitario) c' e' il rischio che il prestito di questo accordo sia illegittimo e rinnegabile.
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline DinoRaggio

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #134 : Martedì 14 Luglio 2015, 09:26:43 »
Habemus aGreekment (per dirla alla Tusk). Dunque alla fine Tsipras si è dovuto piegare al diktat Merkel-Schaeubliano (più di quest'ultimo, sembra), venendo meno, inevitabilmente, al programma con il quale aveva vinto le elezioni ("No all'austerità") e tradendo, altrettanto inevitabilmente, il responso del referendum del 5 luglio. Ha perso Tsipras, che ora dovrà affrontare un'altra battaglia al parlamento greco, ha perso Syriza, partito molto idealistico e forse poco pratico, ha perso l'Unione Europea come idea di integrazione dei popoli europei, ha perso soprattutto il popolo greco, che ha davanti a sé sangue, sudore e lacrime, umiliato e avviato verso un futuro di privazioni in nome del debito accumulato da politici corrotti (peraltro dal popolo stesso eletti) e miopi e da banche-squalo.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

CP 4.0

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #135 : Martedì 14 Luglio 2015, 10:10:49 »
purtroppo si dimentica troppo spesso che in ogni gruppo c'e' chi e' piu' leader degli altri, e che tutte le nazioni nascono da un centro che ingloba il resto, in maniera diversa ma sempre di una sottomissione parliamo.

si possono poi avere delle autonomie locali a diversi livelli, ma sempre una centralita' riconosciuta, nel senso di essere considerata centralita' da tutti, e' necessaria.

l'Europa manca di tutto cio' anche perche' non lo si vuole, si e' creata una comunita' dove tutti vorrebbero voler dire la loro e vedere accontentati i propri desiderata.

insomma, un (molto) po' come l'Italia (dove l'acqua al proprio mulino ma non basta mai), e (troppo) meno come l'US (dove la parola Padri Fondatori ed un bandierina fanno sedare ogni contenzioso)

Offline AlenBoksic

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #136 : Martedì 14 Luglio 2015, 10:48:56 »
Che c'entra l'italia?
La corte costituzionale greca ha dato il suo benestare e questo taglia la testa al toro (anche sul discorso chiarezza del quesito.. Per le leggi greche era chiaro e questo basta).
Non e' che se una cosa e' scritta nella costituzione italiana e' buona universalmente. ... E comunque secondo me non era neanche centrato su questioni tributarie ma su ratifica di accordi internazionali   
In ogni caso dal punto di vista del diritto internazionale (non comunitario) c' e' il rischio che il prestito di questo accordo sia illegittimo e rinnegabile.

Certo che la Costituzione italiana non è valida universalmente,
ma universalmente se poni un quesito "volete lavorare fino a 55 anni o fino a 65?" vince la seconda opzione.
Comunque il referendum non era su una ratifica di un accordo, visto che l'accordo non c'era.
E non era neanche su una permanenza nell'euro visto che questo non era il quesito.
In definitiva non era una decisione ma solo una mossa politica.
Voglio 11 Scaloni

Offline franz_kappa

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #137 : Martedì 14 Luglio 2015, 11:03:01 »
Quindi distruggere gli Stati e saccheggiare la ricchezza privata dei popoli come neanche Gengiz Khan - e tutto per coprire le avventure finanziarie di un'oligarchia di bancarottieri - sarebbe il meno peggio, addirittura il maggior vantaggio della popolazione: il peggio in cosa consisterebbe?
La realtà è che a Hiroshima e Nagasaki, con quel che è accaduto, dopo qualche decennio si è tornati alla normalità.
Alla Grecia, e non solo alla Grecia, forse non basterà un periodo di quella durata per riprendersi dagli effetti della solidarietà europea.
Mi pare, la tua, una drammatizzazione un po' troppo estrema.
Stiamo sempre ragionando di un Paese che non conosce alcuna disciplina fiscale e i cui governanti hanno per anni truccato i conti pubblici. E' innegabile che un'Unione pervasa dal rigore dei falchi centro e nord europei non possa essere sicuramente considerata la migliore versione del sogno di integrazione che negli anni Ottanta e Novanta prometteva decenni di pacifico sviluppo integrato. Ma trovo un po' ardito considerare i greci, nel caso di specie, vittime incolpevoli che scontano quelle che definisci "le avventure finanziarie di un'oligarchia di bancarottieri".
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Skorpius

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« Risposta #138 : Martedì 14 Luglio 2015, 11:26:15 »
La colpa e' un concetto morale.. Cosa entra qui
Che poi farci credere che veramente chi preposto sia "cascato" nei trucchi di bilancio greco..
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline franz_kappa

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #139 : Martedì 14 Luglio 2015, 11:48:56 »
La colpa e' un concetto morale.. Cosa entra qui
Che poi farci credere che veramente chi preposto sia "cascato" nei trucchi di bilancio greco..
Non si vuole far credere nulla. Si rammentano alcuni aspetti della questione, ovviamente selezionati sulla base della soggettiva rappresentazione della situazione greca.
Buon viaggio, caro Piero.